[W06] Chicago Bears vs Atlanta Falcons

Chicago Bears – Atlanta Falcons 14 – 21

Potessimo permettercelo, diremmo che il Sunday Night del Georgia Dome è stata una partita di una bruttezza infinita.
Visto che però siamo degli appassionati che ogni domenica non chiedono altro che vedere qualche partita NFL, non ci lamenteremo.
Inizia benissimo la difesa dei Bears. Matt Ryan è messo sotto pressione, ed i primi tre drive si concludono con tre three & out abbastanza esplicativi di come la difesa dei Bears riesca a mettere pressione e nello stesso tempo circondare i ricevitori avversari liberi. Una riedizione senza Urlacher di quella difesa che ha portato Lowie Smith al Superbowl. L’idillio è rotto dall’ennesimo problema al ginocchio di Pisa Tinoisamoa, che esce sul cart dei medici con il colleterale mediale in cattive condizioni.
In attacco Chicago dimostra di non essere una squadra solida. Jay Cutler si fa intercettare seguendo i movimenti scomposti dei suoi WR, facendo sfumare la prima occasione avuta nella Red Zone avversaria. I drive offensivi denotano, oltre a lacune di tipo tecnico, una preparazione della partita non ottimale, come il ricorso a screen play anche quando i DE rinunciano alla pass rush.
Una cosa però che sotto la guida dell’ex Broncos non può mancare è la verticalità. Ad inizio secondo quarto Johnny Knox trova il primo TD ricevendo alla perfezione sul profondo, ma è allora che Atlanta torna prepotentemente in gioco, prendendo le misure alla difesa ospite e andando a segno per due volte con Roddy White e Tony Gonzalez, convincendo il rumorosissimo pubblico della Georgia.
Qualsiasi cosa succeda negli spogliatoi, lo spettacolo è ancora inferiore nella ripresa. Arriva l’intercetto anche per Ryan, poi Matt Forte viene fermato ad una yarda dal touchdown dalla difesa dei Falcons, commettendo due fumble consecutivi. Il secondo concede la palla agli avversari, ed è proprio qui che Chicago perde la contesa.
Dopo essere riusciti a pareggiare, complice un drive folle di Cutler, che prima corre per 30 yarde evitando un paio di colpi terminali e poi copre altre 40 yard lanciando per Greg Olsen, una garanzia, i Bears si preparano ad affrontare un altro drive offensivo dei giocatori in maglia rossa.
Basta il ritorno di kick off di Eric Weems per dare ai Falcons la possibilità di vincere. Le sue 62 yard permettono a Michael Turner di scatenarsi per la prima volta in partita. Arriva il 21 a 14 finale, ma il peggio deve ancora venire.
Chicago non demorde e almeno dimostra caparbietà in questo; si ritrova subito in Red Zone complice l’uso della shotgun, ma Cutler non riuscirà a riscattare una partita con più ombre che luci per una serie di avvenimenti grotteschi.
20 yarde di penalità nell’ultimo down della partita. L’ultima penalità, quella che trasforma un quarto e uno in un quarto e sei a un minuto dalla fine è una goffissima caduta di Orlando Pace per una false start che meglio di ogni altra cosa rappresenta la qualità del gioco espresso.
Runningback annichiliti dalle difese, quarterback imprecisi con 2 intercetti a testa, molti altri errori di diversa natura. Insomma, ci viene da dire che Vikings e Saints non abbiano nulla di cui preoccuparsi circa le seconde linee della NFC.
Atlanta prende questa W come oro colato però, coccolando i due giocatori che gli hanno permesso di spuntarla: Jonathan Babineaux che ha creato il fumble di Forte nel terzo quarto e Gonzo, autore di ricezioni fondamentali nella parte finale del match. Chicago, con Tinoisamoa, ha perso un altro pezzo in difesa, che ormai schiera i terzi linebacker in depth chart, e quando Forte sarà tenuto a bada come in questo Sunday Night, molte altre sconfitte arriveranno.
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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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