[NFL] Wild Card: le pagelle di Seahawks vs Redskins

Le pagelle dell’incontro di Wild Card NFC tra Seattle Seahawks e Washington Redskins.

Seahawks

Russell Wilson 7,5
Mantiene la calma quando si trova sotto 0-14. La sua è una prestazione di estrema sostanza e zero fronzoli. Si trova a scappare dai difensori dei Redskins più di quanto vorrebbe, ma non lascia che il panico abbia il sopravvento. Se serve correre corre, pur disponendo di reattori assai diversi da quelli del suo dirimpettaio Griffin III. Con i due sprint per andare a bloccare in favore di Lynch si guadagna la stima di tifosi, compagni e allenatori. Sui passaggi profondi deve migliorare e ad Atlanta dovrà essere più spietato nella red zone.

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Marshawn Lynch 7,5
Una giocata su tutte: il fumble raccolto al volo a una mano e trasformato in un ampio guadagno. Senza quella perla la partita avrebbe potuto prendere un’altra piega. Un campione, troppo spesso sottovalutato. In ogni corsa dà l’impressione di voler divorare il campo e gli avversari, per conquistare fino all’ultimo millimetro disponibile. E molto spesso ci riesce. Sola macchia, quel fumble a pochi centimetri dalla end zone, per cui però Seattle non paga dazio.

Seattle wide receiver 6
Il gruppo non impressiona particolarmente. Gli spunti più interessanti arrivano da Golden Tate. Sidney Rice è un oggetto misterioso.

Zach Miller 6,5
Il tight end ex Oakland invece fa il suo dovere al meglio e offre garanzie fondamentali a Russell Wilson durante tutto il match. Il suggello della buona prova è la trasformazione da due punti.

Seattle defense 6
Cresce nel corso della partita, ma è chiaramente aiutata dall’infortunio che limita Griffin III. Impossibile dire come sarebbe finita se il fenomenale quarterback di Washington non si fosse rotto nuovamente il ginocchio. Senza pericolosità sui passaggi anche Alfred Morris diventa molto più gestibile. Il talento difensivo in ogni modo abbonda, come pure gli atteggiamenti rivedibili di alcuni.

Steven Hauschka 6,5
Da zoppo infila i pali quando Seattle ha assolutamente bisogno di muovere il tabellone.

Coach Pete Carroll 7
Ha forgiato una squadra granitica. L’infortunio di RGIII ha un peso determinante sull’esito della sfida, questo comunque non deve togliere meriti al grandissimo lavoro svolto da Carroll. Atlanta avrà il suo bel daffare contro questi Seahawks, anche se l’assenza di Clemons sarà un grattacapo per il coach di Seattle. Wilson è utilizzato ai limiti della perfezione.

Redskins

Robert Griffin III 7,5
Lui da leader dice al coach che “una cosa è provare dolore, un’altra essere infortunato”. Che “vuole andare a giocare la partita che ha meritato di giocare”. Ma un ragazzo di poco più di vent’anni va anche fatto ragionare. I primi due drive sono da 9 in pagella. Anche se non al meglio mette in piedi due superbi touchdown. E Washintgon su quei 14 punti costruisce un vantaggio che perdura fino a oltre la metà del quarto periodo, poco prima che debba uscire per l’irrimediabile aggravarsi del malanno. Il suo secondo td pass arriva quando zoppica già e da lì in poi la sua gara diventa ingiudicabile, perché non riesce nemmeno ad appoggiare la gamba per lanciare. Giù il cappello per il coraggio.

Alfred Morris 6,5
Finché Rober Griffin III regge lui è la consueta spina del fianco della difesa avversaria. Il trapano che si incunea quasi sempre al centro visto in azione durante tutta la stagione regolare. Una volta però che l’unica opzione credibile resta lui va comprensibilmente in affanno.

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Washington wide receiver 5,5
Non sono nelle condizioni ideali per essere giudicati, visto che il loro quarterback perde esponenzialmente di precisione per via del ginocchio malandato che non gli consente un appoggio adeguato. Dal canto loro però non ci mettono mai quel qualcosa in più che sarebbe necessario in una situazione del genere. Le cose migliori così sono legate a Pierre Garçon nei drive d’apertura. I touchdown peraltro sono firmati dal runningback di riserva (Evan Royster) e dal tight end (Logan Paulsen). Negativo soprattutto Josh Morgan.

Washigton defense 5,5
La pass rush è spesso buona. Contro le corse invece le contromisure lasciano a desiderare. Nel secondo tempo sono in campo troppo a lungo per non accusarlo quando si devono fare i conti con la fatica.

Kirk Cousins 5,5
Gettato nella mischia quando ormai probabilmente non si aspettava più di partecipare alla festa, risulta un pesce fuor d’acqua rispetto alla partita. La difesa di Seattle ne abusa, lui appena si accorge di quale sia la musica in sottofondo. Impossibile sperare che riesca a ballare.

Coach Mike Shanahan 5
I voti si danno con il senno di poi, quindi è tutto più facile. Forse sarebbe stato 5 anche se avesse tolto Griffin III per mettere Cousins subito quando il suo giovane numero 10 si è infortunato a fine primo quarto. Certo rischiare il tuo uomo-franchigia ormai incapace di darti alcunché in campo è parsa una mossa sciocca. È vero, si è guadagnato la sempinterna fiducia di Griffin, ma sarebbe bastato toglierlo all’intervallo, dopo avergli fatto stringere i denti per un po’, spiegando a lui (che voleva giocare) e alla squadra (cui ha fatto piacere vedere il suo leader tenere duro) che era per il suo bene e per costruire un futuro radioso per tutti loro.

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