It’s QB time, i migliori e peggiori quarterback di week 5

Il ranking dei qb di week 5 ha visto la vittoria di Deshaun Watson, ma anche Russell Wilson, in piena corsa per il premio di MVP, non è stato da meno. Ennesima prestazione deludente invece per Baker Mayfield, mediocre anche Philip Rivers.

I MIGLIORI CINQUE

Quarterback della settimana
Deshaun Watson, Houston Texans (28-33, 426 yds, 5 TD, 0 INT, 158.3 rating)

La prova di Deshaun Watson è stata letteralmente clamorosa, seppur contro la mediocre secondaria degli Atlanta Falcons. Con DeAndre Hopkins tenuto regolarmente sotto controllo, il QB dei Texans si è affidato ripetutamente a Will Fuller, permettendogli di mettere a referto una linea da 14 ricezioni, 237 yards e 3 touchdown. L’avvio di stagione dell’ex stella di Clemson è stato altalenante, principalmente a causa della scarsa linea offensiva, ma il suo potenziale è perennemente in evidenza. Le armi a sua disposizione sono numerose e vista l’attenzione che i cornerback stanno prestando su Hopkins, Watson è stato in grado di stabilire buone connessioni anche con ricevitori secondari come Keke Coutee o il tight end Darren Fells, autore di due touchdown domenica. Watson è certamente un potenziale MVP, ma per dare più sicurezza al loro leader, i Texans dovranno cercare un’altra pedina da aggiungere per migliorare una linea offensiva che ad ora è l’unico punto debole dell’attacco. Dopo sole cinque partite, Watson può già vantare 11 touchdown su lancio e 3 su corsa, il tutto con soltanto 1 intercetto subito. All’orizzonte per Houston c’è probabilmente il match più atteso della stagione, domenica infatti i Texans scenderanno in campo ad Arrowhead Stadium per affrontare i Chiefs, squadra che ha perso la propria imbattibilità proprio tra le mura amiche contro i Colts.

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Russell Wilson, Seattle Seahawks (17-23, 268 yds, 4 TD, 0 INT)

Wilson ad ora è probabilmente il candidato numero uno per il premio di MVP, anche se in parte a causa delle recenti prestazioni di Mahomes. L’avvio di stagione del leader di Seattle è stato sostanzialmente perfetto, in 5 partite il quarterback ha messo a segno 12 mete su lancio, 2 su corsa e 0 intercetti, numeri molto pesanti che giustificano il bilancio di 4-1 dei Seahawks. Nel match divisionale di giovedi notte, Wilson ha dominato la sfida contro Goff, nonostante il 30-29 finale. L’ex QB di Wisconsin ha mandato a segno i suoi tre ricevitori primari, il primo è stato Tyler Lockett, autore di una catch spettacolare su un lancio altrettanto perfetto di Wilson, poi il rookie D.K. Metcalf si è confermato il deep-threat del gruppo con una ricezione da 40 yards ed infine anche David Moore ha partecipato alla festa con una meta nel terzo quarto. La ricezione decisiva per la vittoria finale è stata invece di Chris Carson, running back decisamente grezzo nel passing game e che ha addirittura rischiato di farsi scappare il touchdown della vittoria nonostante fosse completamente da solo nella endzone. Ai Rams dunque non sono bastati i due touchdown di Gurley e la prestazione di Gerald Everett per aggiudicarsi la vittoria in trasferta. I Seahawks ormai volano sulle ali dell’entusiasmo grazie ad un organico che sembra solido sotto ogni punto di vista e nella week 6 affronteranno quelli che al momento sono dei mediocri Cleveland Browns in Ohio.

Teddy Bridgewater, New Orleans Saints (26-34, 314 yds, 4 TD, 1 INT)

Nonostante l’assenza di Drew Brees, i Saints non sembrano avere particolari problemi nelle partite che contano e buona parte del merito appartiene a Teddy Bridgewater, quarterback che si è rivelato uno starter affidabile. Nel match divisionale di domenica contro i Buccaneers, Bridgewater ha avuto il suo breakout game, concluso con ben quattro touchdown realizzati. Nonostante l’ottima prestazione dell’ex QB dei Vikings, la stella assoluta è stata Michael Thomas, autore di 11 ricezioni, 182 yards e 2 touchdown. Thomas per il momento sembra essere il ricevitore più affidabile della lega, grazie alla sua magnifica catch rate ed anche al mediocre avvio dei vari Jones, Hopkins e Beckham. Bridgewater ha permesso anche a Jared Cook di realizzare il suo primo touchdown in maglia Saints, mentre la quarta meta di giornata è stata indirizzata a Tedd Ginn Jr, veterano del corpo ricevitori. Grazie ad una squadra sempre ben equilibrata, i Saints possono puntare in alto ed anche il calendario non sembra essere proibitivo per la franchigia della Louisiana. Il ritorno di Drew Brees è atteso per la week 10, dopo la settimana di bye, ma il veterano si è dimostrato particolarmente avanti rispetto alla tabella di marcia iniziale, dunque un suo rientro anticipato non è da escludere, ma certamente New Orleans non forzerà il suo rientro vista l’affidabilità mostrata da Bridgewater. I Saints affronteranno i Jaguars in trasferta nella week 6.

Josh Allen, Buffalo Bills (23-32, 219 yds, 2 TD, 1 INT)

I Bills sono attualmente la seconda forza della division alle spalle degli imbattuti Patriots, la squadra ha fatto miglioramenti esponenziali considerando quanto visto nella scorsa stagione e se dovessero mantenere questo ritmo sarebbero di certo in corsa per un posto ai playoff. Josh Allen è stato brillante al rientro da una commozione cerebrale in una difficile partita in trasferta contro i Titans. Allen ha messo a segno per la prima volta in questa stagione due touchdown in una partita e si è rivelato come sempre un grande pericolo sulle corse, il QB ha infatti convertito il terzo down decisivo per la vittoria finale grazie alle sue gambe. Il matchup sulla carta non era semplice, ma i Titans sono riusciti a forzare soltanto un turnover ai suoi danni. I turnover sono un grande problema per Allen ed i Bills al momento, il QB infatti nelle prime cinque partite ha realizzato 8 touchdown totali, ma allo stesso tempo ha subito la bellezza di 9 turnover, di cui 7 intercetti e 2 fumble. I Bills hanno un bilancio di 4-1 ma hanno ottenuto le quattro vittorie contro franchigie di “seconda fascia” come Jets, Giants e Bengals, dopo la week di bye il calendario si farà più proibitivo, ma Buffalo potrà contare su due incontri con Miami ed uno con Washington, dunque Josh Allen e compagni potranno approfittare di questi match per mettere vittorie in cassaforte in attesa di partite più difficili. Nella partita di domenica sono andati a segno Lee Smith e Duke Williams, ma dopo cinque settimane è sempre più evidente il fondamentale ruolo di John Brown nel passing game. Per i Bills ora ci sarà una settimana di riposo ed in seguito ci saranno i Dolphins in una sfida nella quale tornerà a disposizione anche il rookie Devin Singletary.

Il quinto qb: Non c’è stato un altro QB capace di mettere a segno una prestazione altamente superiore agli altri, dunque sono costretto a citarne più di uno. Kyler Murray (20-32, 231 yds, 0 TD, 0 INT, 10 carries, 93 yds, 1 TD) ha ottenuto la sua prima vittoria in NFL grazie ad una prestazione prolifica seppur contro una squadra sotto la media. Jimmy Garoppolo (20-29, 181 yds, 2 TD, 0 INT) per la prima volta in questa stagione ha concluso una partita senza subire turnover nella blowout win dei suoi 49ers ai danni dei Browns (31-3 finale). Tra i QB perdenti sono da segnalare Dak Prescott (27-44, 463 yds, 2 TD, 3 INT) e Jameis Winston (15-27, 204 yds, 2 TD, 0 INT). Il primo è stato penalizzato da un drop di Cooper trasformato in un intercetto in avvio di partita, il QB dei Cowboys ha comunque concluso con un career high in yards lanciate. Winston invece non ha commesso turnover ed è stato efficace, ma tutto ciò non è bastato per strappare una vittoria alla corte dei Saints.

I PEGGIORI QUATTRO

Il peggiore della settimana
Baker Mayfield, Cleveland Browns (8-22, 100 yds, 0 TD, 2 INT, 1 fumble)

Per i Cleveland Browns la situazione si fa sempre peggiore, la franchigia dell’Ohio dopo cinque partite ha un bilancio di 2-3, mentre Baker Mayfield ha all’attivo 4 touchdown realizzati e 8 intercetti subiti. I Browns sono la brutta copia dello scorso anno, stagione nella quale avevano dimostrato una certa solidità nonostante un roster ancora acerbo. La partita di lunedi notte è stato l’apice di un avvio disastroso, Nick Bosa ha dominato Mayfield procurandogli incubi per tutta la partita ed umiliandolo con il gesto della bandiera piantata nel campo, stesso gesto compiuto da Mayfield in NCAA proprio contro i Buckeyes di Bosa. L’ex QB di Oklahoma è stato vivo per due drive e se non fosse stato per un drop sarebbe anche riuscito a firmare il tabellino, ma per il resto è stata una prestazione da dimenticare sotto ogni aspetto. Odell Beckham è stato completamente assente (2 ricezioni, 24 yards) e la stella dell’attacco è stata ancora una volta Nick Chubb (99 yards totali per lui). Ora i Browns affronteranno in casa Seattle e dopo la settimana di bye arriveranno le sfide contro New England, Denver e Buffalo, sfide che molto probabilmente decideranno la stagione di Cleveland. In Ohio servirà un cambio di rotta improvviso, altrimenti la stagione potrebbe prendere la definitiva piega negativa.

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Philip Rivers, Los Angeles Chargers (32-48, 211 yds, 0 TD, 2 INT)

Nella partita del ritorno di Melvin Gordon, i Chargers sono caduti malamente tra le mura amiche contro i Denver Broncos, regalando alla franchigia del Colorado la prima vittoria stagionale. Rivers non ha realizzato nemmeno un touchdown in una partita nella quale è stato obbligato ad inseguire per quattro quarti ed invece che provare lanci lunghi, si è affidato ripetutamente ad Austin Ekeler nel passing game, permettendogli di pareggiare un record di franchigia con 15 ricezioni. Melvin Gordon è tornato ad occupare il ruolo di running back primario ed ha concluso con 12 portate e 31 yards, Austin Ekeler invece, vera stella della squadra in avvio di stagione, è stato impiegato nel ruolo di slot receiver. Le assenze nel corso delle prime cinque partite hanno certamente inciso viste le tre sconfitte, ma Los Angeles avrà una buona possibilità di rialzarsi nella sfida di domenica prossima contro Pittsburgh, partita nella quale potrebbe essere assente Mason Rudolph. Rivers avrà bisogno di evitare turnover e cercare di prendere nuovamente le redini dell’attacco ora che è rientrato Gordon.

Luke Falk, New York Jets (15-26, 120 yds, 0 TD, 2 INT, 1 fumble)

L’incubo per i tifosi dei Jets è probabilmente finito, Sam Darnold infatti tornerà dopo tre giornate di assenza. Falk chiaramente non è un quarterback da NFL, nelle tre partite disputate quest’anno ha totalizzato quattro turnover e zero touchdown. Ora Darnold si troverà subito a dover affrontare Cowboys e Patriots, dunque il sophomore dovrà cercare di trovare un buon ritmo per evitare due sconfitte pesanti. In seguito il calendario sarà più semplice, ma certamente partire 0-6 non sarà d’aiuto. Nella partita di domenica gli Eagles si sono imposti con un pesante 31-6, hanno realizzato una pick-six ed hanno costretto Falk ad abbandonare il campo in anticipo dopo uno dei 10 sack subiti. New York cercherà di fare meglio contro Dallas, franchigia in cerca di vendetta dopo la sconfitta casalinga contro i Packers.

Marcus Mariota, Tennessee Titans (13-22, 183 yds, 0 TD, 0 INT)

I Titans hanno perso in casa contro i Bills in quella che è stata una partita equilibrata, ma l’impressione che è saltata all’occhio è che Tennessee stia cercando di far lanciare Mariota il meno possibile, un segno di certo non confortante per l’ex stella di Oregon. Derrick Henry infatti sta regolarmente varcando la soglia delle 20 portate per partita mentre Mariota ha lanciato meno di 30 volte in quattro partite su cinque. I Titans restano una squadra molto difficile da interpretare nel passing game, semplicemente perché sia Mariota che il pacchetto ricevitori sono altamente discontinui, il fulcro dell’attacco infatti rimane certamente il running game. Tennessee cercherà ora di portare a 3-3 il suo bilancio dopo la sfida in trasferta contro i Broncos, matchup che si è appena rivelato molto amaro per Rivers ed i Chargers.

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