[NFL] Week 9: i Saints vincono facile contro gli Eagles

I Philadelphia Eagles cadono per la quarta volta consecutiva in questa stagione, e ad abbatterli, in diretta nazionale sul prestigioso palcoscenico del Monday Night Football, sono i New Orleans Saints, che piano piano stanno raddrizzando una stagione che era partita male già questa estate con l’affare del bounty system e delle relative squalifiche ad allenatori e giocatori.
La partita di lunedì sera ha impietosamente evidenziato i principali limiti della squadra di Reid, che ha in una offensive line al limite della decenza (e l’infortunio ad Herremans non ha di certo aiutato) il punto debole che rovina qualsiasi strategia d’attacco e finisce per aumentare in maniera esponenziale i problemi di un Vick che, già di suo, riesce a mettersi in difficoltà da solo con una facilità disarmante.
vickUn attacco che resta in campo troppo tempo per i punti che riesce a portare a casa (quando li porta) non è garanzia sufficiente per battere gli avversari, soprattutto quando davanti ti trovi Drew Brees che sfrutta ogni minima occasione, a differenza del suo collega in maglia verde.

Gli Eagles buttavano via la partita abbastanza in fretta grazie all’ennesimo errore di Vick, che si faceva intercettare sulla una yard in attacco da Patrick Robinson, che ritornava il pallone in touchdown per 99 yard. In realtà la colpa non era tutta di Vick, perchè Celek sporcava un pallone che avrebbe dovuto e potuto ricevere con più tranquillità, ma resta il fatto che l’impressione generale del gioco di Vick quest’anno è quella di un turnover che sta per succedere da un momento all’altro e, vuoi per sfortuna, vuoi per bravura degli avversari, si verifica spesso e volentieri.
Nel drive successivo gli Eagles accorciavano le distanze con un field goal, ma quando finalmente Drew Brees riusciva a scendere in campo, praticamente a primo quarto terminato, non si faceva pregare per mettere a segno un paio di touchdown consecutivi per chiudere il conto in anticipo e mandare le squadre negli spogliatoi sul 21-3 in favore di New Orleans.
Philadelphia aveva la grande occasione di riaprire la partita nel secondo tempo, sfruttando per una volta perfettamente l’estrema aggressività della difesa dei Saints, che dava la caccia a Vick in maniera davvero selvaggia. Vick leggeva perfettamente un blitz avversario e trovava DeSean Jackson nello spazio lasciato sguarnito dal difensore. Jackson si fermava solamente 77 yard dopo, e con lo score sul 21-10 i Saints combinavano un pasticcio sul kickoff return successivo perdendo il pallone.
Gli Eagles potevano tranquillamente rientrare in partita e portarsi a sole quattro lunghezze, ma su un terzo down cruciale mancavano la conversione e dovevano accontentarsi di un field goal.
Brees rientrava in campo ed allungava di nuovo, portando il punteggio sul 28-13, che era lo stesso con il quale si sarebbe poi conclusa la partita.
SaintsGrazie ad un gioco di corsa efficace, i Saints riuscivano a mantenere la sospetta difesa degli Eagles a distanza, permettendo così a Brees di operare in perfetta tranquillità, una condizione ideale per lui ma letale per gli avversari. Come Brady, se Brees ha il tempo di controllare la sequenza dei ricevitori anche due volte nella stessa azione, è quasi certo che ti punirà severamente con un completo per molte yards, e questo è ciò che accadeva spesso e volentieri lunedì sera.

Dopo il fallimento della scorsa stagione, quando erano considerati da tutti il “Dream Team”, l’ennesima débacle del 2012 è un passo ulteriore verso la fine dell’avventura di Andy Reid a Philadelphia e, probabilmente, anche di quella di Vick, che molti tifosi vorrebbero già in panchina questa stagione.
I Saints, invece, come detto in apertura stanno lentamente riprendendo quota dopo un inizio disastroso, e la partita della prossima settimana, che li vedrà opposti agli imbattuti Falcons, sarà un importante banco di prova per vedere se nella seconda parte della stagione i Saints potranno dire la loro, anche se vediamo comunque difficile, a meno di un crollo improovviso quanto poco pronosticabile dei Falcons stessi, che riescano a rientrare in corsa per il titolo divisionale.

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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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