[W06] Arizona Cardinals vs Seattle Seahawks
Arizona Cardinals – Seattle Seahawks 27-3
E’ bastato poco più di un quarto a Kurt Warner per chiudere la pratica Seahawks e cominciare a pensare al traguardo delle 30mila yatrds in carriera, limite superato nel quarto periodo alla centoquattordicesima partita in NFL, il che lo mette al primo posto alla pari di Dan Marino nella classifica dei quarterback che hanno raggiunto questo traguardo in meno partite.
I Cardinals hanno così espugnato un campo solitamente ostico come il Qwest Field grazie ad una partenza bruciante ed una tattica ferocemente aggressiva, che ha lasciato entrare in campo Hasselbeck solo a meno di tre minuti dalla fine del primo quarto (per poi farlo subito tornare in panchina).
Pronti-via, ed i Cardinals attraversano tutto il campo nel drive iniziale con un Warner perfetto (9-9 nel drive) fino al passaggio vincente su Larry Fitzgerald che apre le marcature. Il drive ha mangiato 10 minuti e 42 secondi nel primo quarto, in un crescendo perfetto.
I Seahawks si apprestano a replicare, ma il kickoff riserva loro una amara sorpresa. Rackers calcia una palomblella tra la prima e la seconda linea, dove un paio di suoi compagni di squadra si fiondano per il recupero, che puntualmente riesce.
Warner ancora in campo, dunque, e dopo tre soli giochi tocca ad Hightower raddoppiare.
Finalmente Hasselbeck entra in campo, ma l’inizio è solo il preludio a quella che sarà una lunghissima giornata. I Cardinals tornano presto in possesso di palla, ed all’inizio del secondo periodo mandano Rackers a calciare per i tre punti che li mandano in fuga: 17-0.
La reazione di Seattle lascia a desiderare, e si concretizza solo in un Field Goal di Olindo Mare. Arizona molla l’acceleratore e si va al riposo sul 17-3.
Seattle non riesce a muovere la palla nè sulla terra (l’attacco di casa finirà con uno striminzito guadagno di 14 yards su corsa, con Julius Jones leading rusher con… 5 yards) nè tantomeno per aria, dove Hasselbeck rimpiange amaramente il festival aereo messo in scena solo sette giorni contro Jacksonville.
Con Arizona sempre in controllo e Seattle che non da’ l’impressione di poter impensierire i cardellini, verso la fine del terzo quarto la partita ha un sussulto grazie ad un ritorno di punt di 36 yards di Breaston che mette i Cardinals sulle 41 offensive, da dove in cinque giochi Warner lancia in meta Breaston stesso per il 24-3, che diventa 27-3 dopo il secondo field goal di giornata di Rackers che arriva a metà quarto periodo a chiudere definitivamente l’agonia per i falchi di mare.
Ad aggiungere danno a danno, per Seattle arrivano anche gli infortuni a Kearney (entità ancora sconosciuta) e soprattutto Tatupu (stagione finita).
Arizona, invece, dopo un avvio un po’ balbettante, sembra essere tornata alla forma che lo scorso anno gli permise di arrivare a meno di un minuto da un titolo storico, e con un Warner di nuovo in piena forma nessun traguardo puo’ essere precluso alla franchigia biancorossa.
I Cardinals hanno così espugnato un campo solitamente ostico come il Qwest Field grazie ad una partenza bruciante ed una tattica ferocemente aggressiva, che ha lasciato entrare in campo Hasselbeck solo a meno di tre minuti dalla fine del primo quarto (per poi farlo subito tornare in panchina).
Pronti-via, ed i Cardinals attraversano tutto il campo nel drive iniziale con un Warner perfetto (9-9 nel drive) fino al passaggio vincente su Larry Fitzgerald che apre le marcature. Il drive ha mangiato 10 minuti e 42 secondi nel primo quarto, in un crescendo perfetto.
I Seahawks si apprestano a replicare, ma il kickoff riserva loro una amara sorpresa. Rackers calcia una palomblella tra la prima e la seconda linea, dove un paio di suoi compagni di squadra si fiondano per il recupero, che puntualmente riesce.
Warner ancora in campo, dunque, e dopo tre soli giochi tocca ad Hightower raddoppiare.
Finalmente Hasselbeck entra in campo, ma l’inizio è solo il preludio a quella che sarà una lunghissima giornata. I Cardinals tornano presto in possesso di palla, ed all’inizio del secondo periodo mandano Rackers a calciare per i tre punti che li mandano in fuga: 17-0.
La reazione di Seattle lascia a desiderare, e si concretizza solo in un Field Goal di Olindo Mare. Arizona molla l’acceleratore e si va al riposo sul 17-3.
Seattle non riesce a muovere la palla nè sulla terra (l’attacco di casa finirà con uno striminzito guadagno di 14 yards su corsa, con Julius Jones leading rusher con… 5 yards) nè tantomeno per aria, dove Hasselbeck rimpiange amaramente il festival aereo messo in scena solo sette giorni contro Jacksonville.
Con Arizona sempre in controllo e Seattle che non da’ l’impressione di poter impensierire i cardellini, verso la fine del terzo quarto la partita ha un sussulto grazie ad un ritorno di punt di 36 yards di Breaston che mette i Cardinals sulle 41 offensive, da dove in cinque giochi Warner lancia in meta Breaston stesso per il 24-3, che diventa 27-3 dopo il secondo field goal di giornata di Rackers che arriva a metà quarto periodo a chiudere definitivamente l’agonia per i falchi di mare.
Ad aggiungere danno a danno, per Seattle arrivano anche gli infortuni a Kearney (entità ancora sconosciuta) e soprattutto Tatupu (stagione finita).
Arizona, invece, dopo un avvio un po’ balbettante, sembra essere tornata alla forma che lo scorso anno gli permise di arrivare a meno di un minuto da un titolo storico, e con un Warner di nuovo in piena forma nessun traguardo puo’ essere precluso alla franchigia biancorossa.
