[Week 9] Atlanta Falcons – Oakland Raiders
Atlanta Falcons – Oakland Raiders 24-0
Strepitosa partita dei Falcons e del loro rookie QB Matt Ryan, che già nel primo tempo, se non nel primo quarto, chiudono la pratica Raiders imponendosi con un attacco variegato e una difesa compatta che nulla ha lasciato al reparto offensivo neroargento.
Le statistiche della prima frazione sono eloquenti, Atlanta guadagna 302 yards contro le -2 (non è un errore tipografico, è proprio un MENO quello davanti al 2) di Oakland, 20-0 il conto dei primi down.
Matt Ryan pressochè perfetto con 13 su 16 e 2 bellissimi TD lanciati a Martay Jenkins, mentre sulla terra Turner e Norwood fanno il bello e il cattivo tempo con 82 e 50 yards rispettivamente.
Con il parziale di 24-0 le squadre vanno al riposo tra l’incredulità del popolo dei predoni, che mai avrebbero immaginato una disfatta di simili proporzioni.
Il secondo tempo non offre spunti di rilievo, il risultato non cambia e i Raiders terminano con 77 yards di guadagno totale, la loro peggior prestazione dal 1961, mentre i Falcons controllano agevolmente l’incontro e terminano con un tempo di possesso superiore ai 45 minuti, il che la dice lunga sul tipo di dominio hanno mostrato in campo.
Oakland è al capolinea e al punto più basso degli ultimi anni, non ci sono molte parole educate per descrivere la situazione, c’è solo da augurarsi che il grande vecchio seduto nella sua suite all’Alameda County Coliseum, abbia capito che è ora finalmente di farsi da parte e smettere di gestire questa franchigia come fosse un’azienda a conduzione familiare.
E quale esempio migliore di questi Falcons? Dopo l’arresto di Vick e la fuga vigliacca di coach Petrino, Atlanta sembrava una squadra allo sbando e senza futuro immediato. Invece il proprietario Arthur Black, il presidente McKay e il general manager Dimitroff hanno fatto molte scelte che si sono rivelate vincenti: affidare la squadra al debuttante allenatore Mike Smith, cedere Matt Schaub, acquisire Michael Turner e scegliere Ryan al draft sono state le pietre miliari sulle quali i Falcons hanno costruito la propria spina dorsale, e ora si ritrovano con un record di 5-3 in questa stagione ricca di sorprese.
Due parole per il rookie QB: sono in molti a credere che era dai tempi di Manning che un ragazzo appena uscito dal college non dava una dimostrazione così autorevole di presenza nell’huddle, selezione dei ricevitori e padronanza della propria squadra. Matt Ryan ha stupito tutti, crediamo anche gli stessi dirigenti dei Falcons, che ora si leccano i baffi per non aver scelto Glenn Dorsey al draft in Aprile.
Ah, dimenticavamo una cosa: DeAngelo Hall è davvero imbarazzante, la sua ex squadra ha abusato di lui per almeno una mezza dozzina di volte, ridicolizzandolo di continuo.
Tutto questo per coerenza con la nostra linea editoriale.
