Tutta week 6 in un solo articolo

Una sola squadra resta imbattuta dopo questa Week 6: sono i Rams, padroni della NFC davanti ai Saints e a una moltitudine di squadre con tre vittorie finora in stagione. In AFC escono sconfitti i Chiefs, pressati alle spalle da Bengals, Chargers, Dolphins, Patriots e Ravens. A riposo Lions e Saints, a Londra ci sono Raiders e Seahawks a giocarsi la prima sfida delle International Series.

Si mantengono imbattuti i Rams, unici a riuscirci fin qui in NFL, ma non senza soffrire contro gli ostici Broncos. In calo le prestazioni di Jared Goff (14/28 per 201 yard e 1 INT), frenato soprattutto da un colossale Bradley Chubb (5 tackle, 3 sack, 3 tackle for loss), mentre non accenna a fermarsi lo stratosferico Todd Gurley, che marcia per ben 208 yard in 28 portate (7.4 di media) e aggiunge alla causa anche i touchdown da 10 e 1 yard. Al resto pensano i field goal di Cairo Santos, a segno da 26, 39 e 21 yard. Denver, però, non demorde. Dapprima resta in partita grazie a Brandon McManus, che centra i pali da 28 e 24 yard, poi sfrutta l’ottima giornata di Case Keenum (25/41 per 322 yard con 2 TD pass e 1 INT) per tornare in corsa con i touchdown per 22 yard di un grande Emmanuel Sanders (7 ricezioni per 115 yard e 1 TD) e per 1 yard di Demaryius Thomas. L’onside kick successivo, però, finisce tra le mani dei Rams, che vincono così per 23-20 sui Broncos.

I Cincinnati Bengals (4-2) probabilmente pensavano di avere la partita con i Pittsburgh Steelers (3-2-1) in tasca quando Joe Mixon (11 x 64 yd, 1 TD) aveva segnato il touchdown del 21-20 a poco più di un minuto dal termine, ma a Ben Roethlisberger (32/46 x 369 yd, 1 TD) serve anche meno per ribaltare una partita. Passati in vantaggio con un touchdown pass di Andy Dalton (26/42 x 229 yd, 2 TD) per Tyler Boyd (7 x 62 yd, 2 TD), i Bengals si facevano raggiungere da James Conner (19 x 111, 2 TD), che pareggiava i conti con una corsa da una yard. Cinque azioni più tardi Dalton e Boyd si ripetevano, riportando i Bengals avanti alla fine del primo tempo. Gli Steelers si portavano in vantaggio con un field goal per quarto di Chris Boswell, ma ad 1 minuto e 18 dal termine i Bengals mettevano il naso avanti di un punto grazie alla segnatura di Mixon.
Come detto in apertura, a Roethlisberger basta poco (anche grazie al provvidenziale aiuto ricevuto da Dre Kirkpatrick sotto forma di defensive holding che trasforma un incompleto al terzo down in un primo tentativo) per riportarsi in zona segnatura. Big Ben trova prima Ju-Ju Smith-Schuster per un guadagno di 23 yard e poi il solito Antonio Brown per il touchdown del sorpasso. La trasformazione da due punti di Smith-Schuster ferma il punteggio sul 28-21 finale in favore di Pittsburgh.

Pubblicità

Devastanti i Chargers (4-2), che schiacciano senza pietà i Browns (2-3-1), alla prima sconfitta casalinga della stagione. Oltre al solito Philip Rivers (11/20 per 207 yard con 2 TD pass e 1 INT), ci sono due incredibili protagonisti nella partita per l’attacco di Los Angeles. In primis un terrificante Melvin Gordon (18 portate per 132 yard e 3 TD), che sale a quota 9 touchdown stagionali con le corse vincenti da 4, 10 e 11 yard. Con lui ecco l’incredibile Tyrell Williams (3 ricezioni per 118 yard e 2 TD), che riceve due touchdown pass di Rivers in rapida sequenza e vola in end zone per 45 e 29 yard. Nel primo caso, addirittura, strappando il pallone alla secondaria di Cleveland, pur in triple coverage. Un eccezionale Desmond King (2 tackle, 3 pass deflected e 2 INT) tiene a bada un deludente Baker Mayfield (22/46 per 238 yard con 1 TD pass e 2 INT) e Cleveland riesce soltanto a centrare i pali da 33 e 28 yard con Greg Joseph fino al quarto periodo. A quel punto, il touchdown di David Njoku per 1 yard serve soltanto a migliorare le statistiche del proprio quarterback. La ciliegina sulla torta la mette Michael Badgley, con il field goal da 44 yard, e i Chargers vincono per 38-14 sui Browns.

Gordon Chargers Browns

Non si fermano i Ravens (4-2), che fanno a pezzi i Titans (3-3), lasciandoli addirittura senza alcun punto segnato a tabellone. Pur senza una prestazione clamorosa di Joe Flacco (25/37 per 238 yard con 1 TD pass e 1 INT), l’attacco di Baltimore funziona a dovere e ringrazia i rushing touchdown del cinico Alex Collins (19 portate per 54 yard e 2 TD), a segno da 13 e 2 yard, oltre alla ricezione in end zone di Michael Crabtree per 4 yard. Al resto pensa una straripante difesa, che sigla il record di franchigia con la bellezza di 11 sack in giornata, di cui tre soltanto per Za’Darius Smith (5 tackle, 3 sack, 3 tackle for loss). Marcus Mariota è impresentabile (10/15 per 117 yard e 1 fumble) e la giornata di Tennessee consiste della miseria di 106 yard in totale. Non possono che vincere i Ravens, per 21-0, sui Titans.

Disastrosa prestazione offensiva dei Bills (2-4), sfruttata dai Texans (3-3) per una vittoria all’ultimo respiro. I quarterback ospiti, con l’impresentabile Nathan Peterman (6/12 per 61 yard con 1 TD pass e 2 INT) a subentrare all’infortunato Josh Allen (10/17 per 84 yard), sbattono contro il muro dell’efficiente difesa di Houston, guidata da Zach Cunningham (13 tackle) e Kareem Jackson (3 tackle, 3 pass deflected e 1 INT). Anche Deshaun Watson, però, delude le attese e chiude una prestazione ben al di sotto delle proprie potenzialità (15/25 per 177 yard con 1 TD pass, 2 INT e 3 fumble). E dire che i padroni di casa partono col piede giusto, grazie al touchdown per 13 yard del solito DeAndre Hopkins e al field goal da 33 di Ka’imi Fairbairn. Dopo l’intervallo, però, Buffalo lancia la rimonta. Steven Hauschka centra i pali da 23 e 52 yard e Peterman sembra potersi esaltare, soprattutto con il touchdown pass per 16 yard tra le mani di Zay Jones. Fairbairn pareggia i conti da 27 yard, poi il quarterback ospite regala la partita ai Texans. Un primo intercetto viene riportato per 28 yard fino alla end zone avversaria da Johnathan Joseph, mentre il secondo spegne ogni possibilità di rimonta. I Bills escono sconfitti per 13-20.

Incredibile crollo anche per i Jaguars (3-3), demoliti dagli scatenati Cowboys (3-3). Gli ospiti raccolgono appena 204 yard in totale in giornata e Blake Bortles colleziona l’ennesima prestazione deludente (15/26 per 149 yard con 1 TD pass e 1 INT) in un avvio di stagione per lui da dimenticare. Dallas domina, guidata da un saggio Dak Prescott (17/27 per 183 yard e 2 TD pass), che alla produzione al lancio aggiunge anche 82 yard su corsa in 11 portate e un rushing touchdown da 17 yard. Al resto pensano un fenomenale Cole Beasley (9 ricezioni per 101 yard e 2 TD), con due viaggi in end zone per 17 e 9 yard, e il solito, indiavolato Ezekiel Elliott (24 portate per 106 yard e 1 TD), che aggiunge alla causa la corsa vincente da 15 yard. A rendere perfetta la partita di Dallas sono ben quattro field goal dell’infallibile Brett Maher, a segno da 50, 46, 32 e 55 yard senza errori. E Jacksonville? Dede Westbrook migliora le statistiche di Bortles con il touchdown su ricezione per 34 yard, ma non può bastare. I Cowboys vincono e convincono per 40-7 sui Jaguars.

[clear] [ad id=”29259″]

I Philadelphia Eagles (3-3) mettono in ghiaccio già nel primo tempo la partita del giovedì sera contro I New York Giants (1-5) e tornano a record pari in questa (per loro) complicate stagione post Super Bowl.
Un Carson Wentz particolarmente ispirato (26/36 per 278 yds, 3 TD), lancia in touchdown Alshon Jeffery (8 x 74 yds, 2 TD) in apertura di partita, e poi Corey Clement (11 x 43 yd, 1 TD) raddoppia sempre nel primo quarto dopo il field goal di Aldrick Rosas, che replica in apertura di secondo quarto. Gli Eagles rispondono con un altro touchdown pass di Wentz per Zach Ertz (7 x 43 yd, 1 TD) ed un field goal di Jake Elliot che manda le squadre negli spogliatoi sul 24-6 per Philadelphia. Nel secondo tempo Wents lancia un altro touchdown pass per Jeffery, e finalmente anche i Giants trovano l’end zone avversaria con una corsa da 50 yard del rookie Saquon Barkley (13 x 130 yd, 1 TD)., prima che Elliot chiuda le segnature con un altro field goal. Prestazione incolore di Eli Manning (24/43 x 281 yd, 1 int) e Odell Beckham jr. (6 x 44 yd) per i Giants, che tornano a casa sconfitti 34-13.

Tampa Bay Buccaneers (2-3) ed Atlanta Falcons (2-4) si colpiscono e si rincorrono per tutta la partita, con i Bucs impegnati a recuperare il break subito nel primo quarto arrivando fino ad un punto di distacco, per poi cedere nel finale. Jameis Winston (30/41 x 395 yd, 4 TD, 2 int) e Matt Ryan 31/41 x 354 yd, 3 TD) si danno battaglia lancio su lancio, ma I due intercetti lanciati dal qb di Tampa Bay alla fine pesano come dei macigni. Sono proprio i Buccaneers ad aprire le danze con un TD pass di Winston per Cameron Brate (1 x 15 yd, 1 TD), ma i Falcons non solo rispondono con Ryan che trova Mohamed Sanu (2 x 46 yd, 1 TD) per il pareggio, ma si portano in vantaggio con una corsa di Ito Smith (11 x 22 yd, 1 TD) e poi allungano ad inizio secondo quarto con un altro TD pass di Ryan, stavolta per Austin Hooper (9 x 71 yd, 1 TD).
Winston trova O.J.Howard (4 x 62 yd, 1 TD) in end zone, ed I Falcons calciano un field goal con Matt Bryant per chiudere il primo tempo.
Ad inizio secondo tempo i Buccaneers si rifanno sotto e si portano ad un punto di distanza con il field goal di Catanzaro ed il touchdown di Chris Goldwin (6 x 56 yd, 1 TD), ma i Falcons scappano di nuovo grazie a Tevin Coleman versione ricevitore. Peyton Barber ridà speranza a Tampa Bay, ma i Falcons rispondono con un lungo drive che porta Matt Bryant a segnare un field goal da 57 yard che sigla il 34-29 finale in favore dei Falcons.

Ogni volta che una squadra viene asfaltata a Londra come è successo agli Oakland Raiders (1-5), ci si domanda se sia colpa del fuso orario o meno. Detto che il fuso è uguale per entrambe le squadre, la differenza grossa tra le due squadre l’hanno fatta i turnovers. Tra intercetti, fumble e quarti down non convertiti i Raiders hanno regalato la palla ai Seattle Seahawks (3-3) ben tre volte, alle quali va aggiunto anche il field goal sbagliato da Matthew McCrane. I Seahawks hanno segnato con una certa regolarità in tutti e quattro i quarti, con un Russell Wilson in modalità “essenziale” (17/23 x 222 yd, 3 TD, 1 int) ed un gioco di corsa appena passabile.
Apre le marcature Jaron Brown (1 x 5 yd, 1 TD), poi Wilson trasforma uno snap pessimo che poteva costare un meno sei, in un touchdown pass per David Morre (2 x 47 yd, 1 TD), prima che il piede dell’ex Sebastian Janikowski aggiunga altri tre punti in dirittura d’arrivo dell’intervallo. Nel secondo tempo i Raiders sbagliano di tutto ed i Seahawks continuano s mettere fieno in cascina con Janikowski (Field Goal da 26 yard) e Tyler Lockette (3 x 14 yd, 1 TD) che riceve in touchdown per 4 yard. A metà dell’ultimo periodo McCrane trova il field goal che permette ai Raiders di non restare a zero e fissa il punteggio sul 27-3 finale.

russell wilson seahawks raiders

Pubblicità

I Washington Redskins (3-2) partono a razzo e sembrano poter portare agevolmente a casa la partita, ma ai Carolina Panthers (3-2), quasi riesce la rimonta ed il colpaccio arrivando ad un incompoleto al quarto down dalle 16 avversarie dal completare il recupero. Alex Smith (21/36 x 163 yd, 2 TD), lancia due touchdown pass nel primo quarto a Vernon Davis (3 x 48 yd, 1 TD) e Paul Richardson (3 x 31 yd, 1 TD), prima di spegnersi quasi del tutto per il resto dell’incontro. I Redskins arrotondano con un field goal di Dustin Hopkins, ma prima dell’intervallo i Panthers tolgono lo zero dal tabellone del punteggio quando Cam Newton (27/40 x 275 yd, 2 TD, 1 int) trova Devin Funchess (5 x 74 yd, 1 TD) per il 17-7 con cui le squadre vanno al riposo.
Al rientro in campo Gano accorcia ancora le distanze con un field goal al quale risponde il suo collega in casacca Redskins Hopkins, e nel quarto periodo è ancora Newton a trovare il touchdown pass per Torrey Smith (5 x 43 yd, 1 TD). La difesa di Carolina costringe I Redskins al field goal, e Newton ha ancora l’ultima possibilità di ribaltare la partita, ma il drive si arena sulle 16 avversarie, ed allo scadere del tempo il tabellone recita 23-17 per i Washington Redskins.

Shootout al MetLife Stadium tra Indianapolis Colts (1-5) e New York Jets (3-3), con il kicker dei padroni di casa Jason Myers sugli scudi. Myers realizza sette field goal su sette, ed aggiungendo tre extra point segna ben 24 dei 42 punti della sua squadra, diventando anche il giocatore con il secondo giocatore nella storia NFL per punti segnati in una partita senza touchdown. Andrew Luck (23/43 x 301 yd, 4 TD, 3 int) apre con un bell’intercetto riportato in touchdown da Morrids Claiborne), ma già nel drive successivo trova un passaggio per Marcus Johnson (2 x 52 yd, 1 TD), ed i Jets rispondono con il primo field goal di Myers. Vinatieri mette la palla tra i pali due volte ed i Colts sembrano poter allungare nel punteggio, ma il touchdown di Terrelle Pryor (5 x 57 yd, 1 TD) riporta avanti i Jets, che poi allungano con altri due field goal di Myers prima della fine del primo tempo.
La seconda frazione di gioco si apre con il touchdown pass di un discreto Sam Darnold (24/30 x 280 yd, 2 TD, 1 int) per Christopher Herndon (2 x 56 yd, 1 TD) al quale Luck risponde con un missile per il tight end Eric Ebron (4 x 71 yd, 1 TD). Myers piazza l’ennesimo field goal ma in chiusura di quarto Luck trova il terzo touchdown pass di giornata su Erik Swoope (1 x 2 yd, 1 TD) portando i Colts ad una segnatura di distanza. Il quarto periodo è quello decisivo. I Jets segnano nove punti con Myers, mentre i Colts si devono accontentare del solo TD pass (il quarto) di Luck per Chester Rogers (4 x 55 yd, 1 TD) che vale il 42-34 finale in favore di New York.

Si fermano i Chiefs, dopo una partita epica persa all’ultimo drive contro i Patriots. Patrick Mahomes (23/36 per 352 yard con 4 TD pass e 2 INT) fatica a carburare, soprattutto in red zone, e Kansas City si affida ai field goal dell’eccellente Harrison Butker, a segno in giornata senza errori da 42, 43, 24 e 30 yard. Intanto, però, un incredibile Sony Michel (24 portate per 106 yard e 2 TD) macina yard con continuità e trova anche i touchdown da 4 e 1 yard. Inframmezzati, per altro, dall’unica pepita di giornata di un Tom Brady tra alti e bassi (24/35 per 340 yard con 1 TD pass e 2 fumble) per 17 yard verso Julian Edelman. Gli ospiti, però, sono una macchina da punti e lo dimostrano a dovere dopo la pausa lunga. Un fantastico Kareem Hunt, che abbina 80 yard su corsa in 10 portate ad altre 105 extra in 5 ricezioni, esalta una prima volta Mahomes per 67 yard. Poi, è uno splendido Tyreek Hill (7 ricezioni per 142 yard e 3 TD) a dare una svolta clamorosa alla partita. Tre i suoi touchdown su ricezione, per 14, 1 e 75 yard, a conferma del suo essere tra i giocatori più eccletici e decisivi in NFL. New Englad, però, non molla la presa, grazie ai field goal da 24, 39 e 50 yard di Stephen Gostkowski e alla corsa vincente del ritrovato Brady da 4 yard. Con la terza perla di giornata, Hill stampa il punteggio sul 40-40, ma l’overtime è ancora lontano. James White guadagna 16 yard, Rob Gronkowski esalta il proprio quarterback per 39 e Gostkowski ha un’occasione da non fallire. Pali centrati da 28 yard e i Patriots vincono per 43-40 sui Chiefs allo scadere. Sono così 200 i successi in carriera dello straordinario Brady.

[clear]

Gli Arizona Cardinals (1-5) segnano per primi, ma po non riescono a contenere lo strapotere dei Minnesota Vikings (3-2-1), che portano a casa la vittoria senza grossi patemi. Phil Dawson piazza la palla tra i pali dalle 26 yard per aprire le marcature, ma i Vikings mettono subito in chiaro come stanno le cose con un touchdown di Latavious Murray (24 x 155 yd, 1 TD) ed un calcio di Dan Bailey. Kirk Cousins (24/34 x 233 yd, 1 TD, 1 int) combina un pasticcio subendo uno strip sack che Budda Baker ritorna in touchdown, ma allo scadere del primo tempo ci pensa Dan Bailey a riportare avanti i Vikings.
Nel terzo quarto Cousins trova Adam Thielen (ennesima prestazione da oltre 100 yard, per lui: 11 x 123 yd, 1 TD) in end zone e poi si incarica personalmente di segnare il touchdown del definitivo allungo per Minnesota. Josh Rosen (21/31 x 240 yd, 1 int) si fa intercettare in buona posizione di campo ed il touchdown di David Johnson (18 x 55 yd, 1 TD) a metà del quarto quarto arriva troppo tardi. I Cardinals tentano il difficile recupero, ma un sack di Danielle Hunter riporta i Cardinals dietro la linea delle 50 da cui preferiscono calciare, permettendo a Minnesota di portare a casa il 27-17 che vale la vittoria.

Pazzesca vittoria dei Dolphins (4-2) in overtime contro i Bears (3-2), tra due delle sorprese stagionali finora. Il touchdown di Nick O’Leary per 5 yard inaugura l’incredibile giornata di Brock Osweiler (28/44 per 380 yard con 3 TD pass e 2 INT), che per l’occasione prende il posto dell’acciaccato Ryan Tannehill. Chicago, però, risponde presente, con un ottimo Mitchell Trubisky (22/31 per 316 yard con 3 TD pass e 1 INT) a lanciare in end zone Trey Burton per 9 yard e Allen Robinson per 12, seguiti dal rushing touchdown da 21 yard di Tarik Cohen. Il tutto mentre un indiavolato Kyle Fuller (7 tackle, 2 pass deflected e 2 INT) tiene a bada splendidamente Osweiler e costringe Miami ai field goal di Jason Sanders da 50 e 25 yard. Tra quarto periodo e supplementare succede di tutto. Un fenomenale Albert Wilson (6 ricezioni per 155 yard e 2 TD) vola in end zone per 43 yard e Kenny Stills regala la successiva conversione da due punti della parità a quota 21. Trubisky, però, risponde a dovere con il touchdown pass per 29 yard tra le mani del rookie Anthony Miller. Partita finita? Neanche per sogno, perché Wilson replica ancora, con un incredibile touchdown per 75 yard, che spedisce la partita all’overtime. I padroni di casa marciano fino alla goal-line, ma Kenyan Drake si fa sfuggire un sanguinoso fumble a un soffio dalla vittoria. I Bears sfruttano la chance a disposizione, garantendosi un tentativo di field goal per il grande ex Cody Parkey, che però manca i pali da 53 yard. L’occasione è troppo ghiotta per i Dolphins, che proprio grazie a Drake sono in condizione di vincere allo scadere: Sanders non sbaglia il field goal da 47 yard e regala ai suoi la vittoria per 31-28.

Importante vittoria per i Packers (3-2-1) in rimonta contro i Niners (1-5). La partita degli ospiti inizia al meglio grazie alla corsa vincente di Matt Breida da 3 yard, poi si scatena Green Bay. Ty Montgomery pareggia i conti con il rushing touchdown da 2 yard e a lui fanno seguito il field goal da 29 yard di Mason Crosby e il primo viaggio in end zone di giornata per lo scatenato Davante Adams (10 ricezioni per 132 yard e 2 TD), a segno per 9 yard. A cavallo tra primo e secondo quarto, però, C.J. Beathard (16/23 per 245 yard con 2 TD pass e 1 INT) si rianima e trova due touchdown pass grazie alla devastante connection con Marquise Goodwin (4 ricezioni per 126 yard e 2 TD), che vola verso la gloria prima per 67 e poi per 30 yard. Crosby centra i pali da 39 e 51 yard, ma Robbie Gould replica da 46, 44 e 43, allargando la forbice in favore di San Francisco. Un indiavolato Aaron Rodgers (25/46 per 425 yard e 2 TD pass), però, non demorde e Green Bay guadagna yard grazie a Jimmy Graham (5 ricezioni per 104 yard) e Marquez Valdes-Scantling (3 ricezioni per 103 yard). Adams fa il bis con il touchdown per 16 yard, poi Kevin King intercetta Beathard e dà un’ultima possibilità a Rodgers. Il quarterback conduce un drive meraviglioso senza timeout e mette Crosby in condizione di farsi perdonare dopo i troppi errori della scorsa settimana. Pali centrati da 27 yard e i Packers vincono per 33-30 contro i Niners.

Si riparte nella notte di domani con la sfida tra Cardinals e Broncos, succulento antipasto in vista di una domenica da urlo. Gli Eagles sfidano i Panthers, i Bears provano a fermare i Patriots e i Ravens ospitano i Saints. Chiude la sfida tra delude in NFC tra Falcons e Giants. A riposo Packers, Raiders, Seahawks e Steelers.

Articolo a cura di Massimo Foglio e Alessio Salerio

[ad id=”29259″]
Pubblicità
Merchandising Merchandising

Redazione

Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.