Una questione di pick six (New Orleans Saints vs Arizona Cardinals 34-42)

Nel Thursday Night Football della settima settimana di NFL, Cardinals e Saints danno vita a una partita scoppiettante e piacevole da vedere, mostrando alle altre squadre che è possibile giocare un football divertente anche di giovedì.

Nel primo drive allo State Farm Stadium di Glendale, i Saints risalgono agilmente il campo e iniziano la serata col primo touchdown firmato Rashid Shaheed. Dopo un paio di td e un paio di field goal da una parte e dall’altra del campo, a due minuti dalla fine del primo tempo il punteggio è sul 14-14. Allora però succede l’impensabile. La palla è in mano all’attacco dei Saints, ma Andy Dalton regala con grande generosità una pick six che viene riportata in endzone da Marco Wilson. A quanto pare, quest’anno il Natale in Arizona cade il 20 ottobre, perché la scena si ripete e Isaiah Simmons, dopo una corsa di 56 yds, festeggia la seconda pick six della serata dei Cardinals. Dopo i primi trenta minuti il punteggio è sul 28-14 per i padroni di casa.

Al rientro dagli spogliatoi i Saints non riescono a ribaltare la partita, e i Cards si portano sul +18 alla fine del terzo periodo. Nell’ultimo quarto gli ospiti provano una rimonta insperata, ma il td firmato da Eno Benjamin a sei minuti dalla fine chiude la partita e consegna ad Arizona la terza vittoria stagionale.

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Dopo una prestazione abbastanza deludente contro i Seahawks nell’ultima partita, Kyler Murray ha dominato gli avversari sia nel passing game sia nel running game. Ha completato 20 passaggi per 204 yards lanciando un td e zero intercetti, mentre “via terra” ha avuto sette carries per 30 yds di guadagno. Nel primo tempo c’è stato anche uno scambio di parole piuttosto acceso con Kingsbury sulla sideline. Un alterco che, da tifoso Cardinals, spero fosse dovuto a un moto di orgoglio di entrambi e che spero si trasformi in una spinta a fare sempre meglio nelle prossime partite.

Dopo sei settimane di squalifica, è tornato finalmente in campo DeAndre Hopkins. Hopkins ha ricomposto quel pazzesco asse qb-wr formato da lui e Murray, e ha iniziato la sua regular season con dieci ricezioni per 103 yds. Il ricevitore ex Clemson non è stato sicuramente con le mani in mano in questa offseason, e il suo ritorno in campo restituisce ad Arizona – e a tutta la NFL – uno dei giocatori più forti e spettacolari della lega.

Nonostante l’assenza di James Conner, fuori da un paio di settimane, giovedì notte il running game dei Cards è stato ottimo. Eno Benjamin ha finito con 91 yds e un td e sta dimostrando di meritare maggiore fiducia e maggiori portate anche con Conner disponibile. Keaontay Ingram ha poi segnato un altro td e mostrato diversi sprazzi molto interessanti.

Come l’attacco, anche la difesa di Arizona ha giocato una delle sue migliori partite di stagione, concludendo con ben tre intercetti di cui due pick six. Il merito è ovviamente dei tre protagonisti delle azioni, Isaiah Simmons, Marco Wilson e Antonio Hamilton, ma anche del front seven e della linea difensiva in particolare che ha portato forte pressione a Andy Dalton. Non sono arrivati sack, ma JJ Watt, Zach Allen e Victor Dimukeje hanno giocato tutti molto bene non lasciando tempo e spazio di iniziativa al qb avversario.

Nel primo intercetto Antonio Hamilton è stato molto bravo a leggere la situazione e prevenire un td quasi sicuro. Il secondo è stato invece abbastanza fortuito: Marco Wilson era rimasto dietro sulla slant route di Callaway, ma il pallone è carambolato e se lo è preso Wilson. Il terzo intercetto della sera è merito della pressione portata dal rookie Cameron Thomas e di due grandi gesti, tecnici e atletici, di Isaiah Simmons: prima nella presa del pallone che sembrava troppo lontano, poi durante il ritorno in endzone, quando ha raggiunto una punta di 33 km/h.

Passando a descrivere la partita dei Saints, non possiamo non partire dal protagonista assoluto – un po’ in positivo ma molto in negativo – della serata: Andy Dalton. Il qb ex Bengals, titolare nelle ultime partite dopo gli infortuni di Jameis Winston, ha lanciato ben sei td, ma quattro per la sua squadra e due per gli avversari. Tornando un attimo seri, Dalton non ha complessivamente giocato una partita tremenda, ma la crisi avuta negli ultimi minuti del primo tempo è costata la vittoria o almeno la possibilità di giocarsela con gli avversari, che sono comunque sembrati superiori.

Tra gli skill player, Alvin Kamara ha giocato una buona partita, finendo con 11 carries per 49 yds nella corsa e anche sette ricezioni per 56 yds su passaggio. Il migliore in campo del reparto offensivo dei Saints è stato, ancora una volta, Chris Olave. Il wr ex Ohio State si candida sempre di più al premio di Rookie Offensivo dell’anno, e contro i Cardinals ha avuto sette ricezioni per 106 yards. Citazione d’onore per Rashid Shaheed, la cui prima ricezione in carriera in NFL è un bellissimo touchdown da 53 yards. Anche questa settimana Taysom Hill è stato un coltellino svizzero difficile da decifrare per le difese avversarie. Ha infatti lanciato due passaggi per 48 yards, segnato un td su ricezione e convertito un primo down su corsa.

La difesa di New Orleans ha giocato una partita più che sufficiente, limitando per quanto possibile il reparto offensivo di Arizona. L’unica pecca della serata è stata l’assenza di turnover. Mentre la difesa dei Cardinals ha prodotto tre intercetti, quella dei Saints non è riuscita né a intercettare Kyler Murray né a recuperare un fumble.

La prossima settimana Arizona volerà in Minnesota per sfidare i Vikings, che dopo un ottimo inizio di stagione sono primi nella NFC North, mentre i Saints affronteranno in casa i Las Vegas Raiders.

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Carlo Giustozzi

Nato nelle Marche nel 2003, nel tempo libero cerco di unire la passione per lo sport e quella per la scrittura, con la speranza di farlo per vivere, un giorno. Parlo di parecchie cose, soprattutto pallacanestro, football americano e ciclismo.

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