[NFL] Super Bowl: New England Patriots Preview

Sei partecipazioni al Super Bowl in tredici anni, 16 stagioni ai playoff e 35 partite di post season giocate dal 1994, da quando cioè Robert Kraft ha acquistato la franchigia del Massachusetts, più 12 titoli della AFC East nelle ultime quattordici annate. Sono questi solo alcuni degli impressionanti traguardi raggiunti dal team del duo Kraft-Belichick alla vigilia del Super Bowl numero 49, l’ottavo giocato nella loro storia dai New England Patriots, che aspirano a diventare il sesto team a fare poker in fatto di Lombardi Trophy.

L’attacco può sicuramente creare non pochi problemi alla difesa dei Seahawks, ma i riflettori saranno puntati su una difesa che avrà il durissimo compito di arginare il duo Wilson-Lynch, maestri nel creare danni enormi utilizzando la read option. Decisivo per New England sarà limitare il rushing game avversario e costringere Wilson a vincere il match affrontando il punto forte della difesa dei Patriots, il suo secondario.
Ma vediamo chi sono i protagonisti principali del team che rappresenterà al Gran Ballo la AFC.

Tom Brady PatriotsQB – Tom Terrific, come è ormai soprannominato Tom Brady, parteciperà al suo sesto Super Bowl, unico quarterback a riuscire nell’imprese nell’epoca post unione NFL-AFL. Onestamente il regista ex Michigan ha iniziato il campionato in modo altalenante, poi ha decisamente cambiato marcia ed ha chiuso la sua stagione con 4109 yard, 33 touchdown e 9 intercetti, per un rating di 97,4 che lo inserisce al quinto posto fra i quarterback NFL titolari. Atleta noto per le grandi prestazioni nei momenti importanti del match, Brady spera di interrompere un digiuno in fatto di titoli che dura ormai da dieci anni.

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RB – Definire curiosa la situazione running back di New England è dir poco. Ogni singolo mese di regular season i Patriots hanno avuto un leading rusher diverso: Ridley a settembre, Vereen a ottobre, Jonas Gray a novembre e, finalmente, Blount a dicembre. Il taglio di quest’ultimo da parte degli Steelers si è rivelata una vera manna per Belichick che lo aveva già avuto nella passata stagione e non ha esitato a riportarlo a bordo. E il numero 29 ha ripagato la fiducia del suo head coach con 430 yard guadagnate in 93 corse, all’ottima media di oltre 4 yard e mezza a portata, più 6 touchdown. Il rushing game dei Patriots sarà interamente sulle spalle del roccioso ex Bucs visto che, a parte lui, nella post season, il runner più utilizzato è stato Gray con 4 portate. E vedere la sfida fra Blount, runner di notevole potenza, e l’arcigna difesa dei Seahawks sarà uno spettacolo nello spettacolo

Gronkowski PatriotsWR – Nella presenza dei Patriots al Super Bowl, sicuramente un ruolo importantissimo l’ha giocato il ritorno a pieno regime del tight end Gronkowski. Dopo due stagioni tribolate, soprattutto quella passata, nel 2014 il numero 87 è tornato ad essere quella forza trascinate decisiva per l’attacco dei Patriots ed ha chiuso la regular season con 82 ricezioni per 1124 yard, a quasi quattordici yard per catch, cui vanno aggiunte altre dieci palle catturate per 136 yard e due mete in post season. E il ruolo di “Gronk” dovrebbe essere importantissimo anche nella finalissima poiché il secondario di Seattle è vulnerabile al centro come dimostrano gli 11 touchdown subiti dai tight end, e dunque fermare l’ex Arizona sarà un must per la difesa dei falchi di mare.

Il resto del reparto è un monumento alla capacità di Belichick di far rendere al massimo atleti non certo di primo piano: il leading receiver di regular season e playoff è infatti quel Julian Edelman che nel college faceva il quarterback e che, dopo aver ricevuto una settantina di palloni nelle prime quattro stagioni a Boston, nelle ultime due annate ha collezionato 187 palle catturate per oltre 2.000 yard. Il problema è che Edelman sarà probabilmente marcato da Sherman e i Patriots si augurano che il cornerback da Stanford, infortunatosi al gomito sinistro contro i Packers, non sia al meglio.

Nell’unico scontro “head to head” Brady-Sherman, il QB dei Patriots ha infatti un pessimo 3 su 9 con un intercetto. L’altro receiver titolare sarà quel Brandon LaFell scartato a fine 2013 da Carolina dopo quattro stagioni piuttosto anonime, e che invece a Boston è rinato conquistando 74 ricezioni e 7 mete, entrambi record in carriera. L’arma segreta, o quasi, del passing game dei Patriots è però un runner; Shane Vereen è infatti sovente schierato addirittura in posizione di wide receiver e con la sua abilità nel catturare lanci anche a lunga gittata ha messo spessissimo in crisi i linebacker avversari.
In questo 2014 l’ex California ha al suo attivo 52 ricezioni in regular season più 7 per 80 yard nei playoff e, dalla week 11 con lui in campo, l’offensive coordinator dei Patriots ha optato per giochi di passaggio nell’87 % dei casi. Lo slot receiver è invece quell’Amendola che non ha certamente ripetuto le gesta di Welker, atleta che l’ex Rams era stato chiamato a sostituire, ma il buon Danny è comunque un’arma che può tornare utile anche se difficilmente farà la differenza.

OL – La cessione del veteranissimo Mankins e la presenza al centro del rookie Stork hanno in realtà un po’ indebolito una linea offensiva normalmente estremamente solida. Il tackle di sinistra Solder è sicuramente nell’elite del suo ruolo, anche se in questo 2014 non è stato impeccabile nel passing game mentre il suo collega Vollmer è stato di gran lunga il migliore della O-line dei Patriots in entrambi i fondamentali. Il rookie Stork non se l’è cavata male, soprattutto a livello di run block, mentre ha faticato nel tenere lontano da Brady la pass rush avversaria, problema che hanno accusato anche le due guardie titolari Wendell e Connolly con il primo che se non altro ha disputato una grande stagione come bloccatore sulle corse.

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Freeman vs NinkovichDL – Un anno dopo una stagione 2013 durata per lui appena 4 gare, Wilfork è tornato a sorvegliare l’interno della linea e ancora una volta correre in mezzo alla difesa di Patriots non è stato agevole per nessuno. Al suo fianco come end sul lato sinistro, ci sarà quel Rob Ninkovich che potrebbe essere uno dei fattori chiave: noto per le sue doti di run stopper, Ninkovich non ha onestamente disputato una grande stagione e il suo match contro il tackle rookie Britt sarà una delle chiavi della sfida di Glendale.
Sul lato destro giocheranno invece Silver Siliga, che dopo aver diviso il posto con Chris Jones sembra essere ormai titolare fisso soprattutto grazie alle ottime giocate contro la corsa, ed il pass rusher più forte dei rossoblù, quel Chandler Jones che pur avendo saltato sei gare di regular season ha comunque messo a segno, compresi i playoff, 7 sack, 11 hit e ben 29 hurries. Vista la pericolosità del rushing game di Seattle, il numero 1 della Lega, qualche volta i Patriots potrebbero addirittura provare una 5-2 con l’ingresso di Branch per dare un ulteriore aiuto contro il temutissimo Marshawn Lynch.

LB – Quando, durante la sfida del sesto turno a Buffalo, è andato k.o. il leader della difesa Jerod Mayo, probabilmente molti tifosi hanno temuto che il reparto di coach Patricia potesse subire un pesante contraccolpo. Invece il suo scettro è stato preso da Jamie Collins che, solo al secondo anno da professionista, è stato una delle sorprese in positivo della stagione dei Patriots, chiudendo con 109 placcaggi, leader della difesa dei Patriots, più 4 sack, due intercetti e ben 4 fumble forzati.
L’altro inside linebacker è Dont’a Hightower, che al pari del proprio collega ha vissuto una grande stagione, riuscendo ad essere perfino più efficace di Collins soprattutto nelle coperture sul passaggio. E proprio alla coppia Collins-Hightower sarà demandato il compito di arginare le corse della premiata ditta Lynch-Wilson.
Né Collins né Hightower hanno la fisicità di Mayo, e questo potrebbe essere un problema contro un runner dallo stile “brutale” come Lynch, ma entrambi sono ottimi pass rusher interni ed entrambi hanno le doti atletiche per stare al passo con Wilson. Nel caso in cui serva l’ausilio di un terzo linebacker puro, i Patriots schierano Akeem Ayers, molto bravo soprattutto contro le corse o l’esperto Jonathan Casillas che quest’anno però non ha brillato.

W1ST8599.JPGDB – L’arrivo di Darrelle Revis ha dato grande sicurezza e stabilità ad un reparto che invece negli ultimi anni non aveva certo convinto. L’ex Jets, ormai a due anni dall’intervento al ginocchio, magari non è più quello dei primi anni nella Grande Mela ma rimane sempre nell’elite dei cornerback del campionato ed è uomo capace di eliminare dal match il ricevitore avversario più forte. L’altro mvp del secondario nel 2014 è stata la safety McCourty atleta che si è disimpegnato alla grande sia nel passing game che nel rushing game. Una nota di merito, parlando del secondario dei Patriots, va anche all’altra safety Chung, che dopo la parentesi negativa a Philadelphia, è tornata in quel di Boston ed ha fatto sentire la sua presenza soprattutto nel gioco di corsa.
Gli ultimi tre componenti del secondario con una buona dose di esperienza sono i cornerback Browner, Ryan e Arrington. Il primo, titolare opposto a Revis ed ex della partita, aggiunge una componente importante con la sua fisicità, ma è uno degli anelli deboli della difesa dei Pats visto che quest’anno ha faticato nelle coperture ed ha al suo attivo ben 15 penalità (pur avendo saltato le prime 6 gare di campionato) ed è il giocatore più penalizzato dei bostoniani. Ryan e Arrington si sono invece divisi il ruolo di slot corner con quest’ultimo che nel complesso ha avuto un rendimento migliore.

Un’altra chiave importante del match sarà la sfida fra Wilson e i suoi ricevitori, ed il secondario dei Pats sui passaggi lunghi: l’attacco di Seattle non è certamente basato su un passing game a lunga gittata, non avendo tra l’altro grandi star fra i WR, ma spesso è risultato di chirurgica precisione. Dall’altra parte però c’è un reparto che è fra i migliori a difendere i long pass, visto gli uomini di Belichick hanno concesso agli avversari di completare appena un terzo dei passaggi lunghi tentati.

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