[AAF] Week 3: Due squadre ancora imbattute

Cadono gli Arizona Hotshots nella prima partita di week 3 della AAF, battuti dai Salt Lake Stallions che si prendono la rivincita per la sconfitta rimediata in week 1. Resistono imbattuti, invece, sia gli Orlando Apollos che i Birmingham Irons che, a Est, tracciano già un solco netto tra loro e le altre due rivali divisionali Memphis Express e Atlanta Legends, che restano ancora al palo con zero vittorie e tre sconfitte. Ad Ovest Arizona viene raggiunta in vetta dai San Diego Fleet che, dopo il passo falso dell’esordio, sembrano essere lanciatissimi, mentre inseguono ad una vittoria di distanza i San Antonio Commanders, forse la squadra che ha raccolto meno, finora, in relazione a quanto prodotto, ed i Salt Lake Stallions, che hanno finalmente tolto lo zero dalla casellina delle vittorie.

Trent Richardson aaf

Tra prestazioni difensive eccezionali e big plays, abbiamo anche visto all’opera per la prima volta le conversioni di quarto e dodici dalle 28 yard che sostituiscono l’onside kick. Arizona è stata la prima squadra a provarci, ma il passaggio di Knight per Duarte è rimasto corto di cinque yard. E’ andata meglio agli Atlanta Legends, invece, perché Matt Simms ha trovato Jones per 48 yard, mantenendo quindi il possesso della palla. Peccato che nell’azione successiva il quarterback ex Texas si sia fatto intercettare malamente da Redfield, sprecando così l’occasione.

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I presunti problemi finanziari della AAF

Salt Lake Stallions – Arizona Hotshots = 23-15

Che Arizona fosse Wolford-dipendente lo si sospettava già dalla scorsa settimana, quando la partita era stata vinta quando il quarterback era tornato a giocare sui suoi livelli. Questa settimana, invece, c’è stata la conferma, se ce ne fosse bisogno, che il gioco degli Hosthots non può prescindere dall’ex prodotto di Wake Forest. Arizona ha tenuto botta con gli Stallions per tutto il primo tempo, ma una volta uscito il quarterback titolare per infortunio alla fine del primo tempo, l’attacco è improvvisamente diventato incapace di muovere palla ed i padroni di casa hanno preso il sopravvento, prendendosi la rivincita della prima giornata quando gli Hotshots sconfissero gli Stallions.

Dopo aver riagguantato gli Stallions, che si erano portati sul 9-0 con una partenza bruciante, nel secondo tempo Arizona è riuscita a rispondere alle segnature di Salt Lake solo con due field goal di Nick Folk, ed anche il tentativo di “onside kick” a pochi secondi dal termine è andato male, consegnando la vittoria ai padroni di casa. Gli Stallions hanno dapprima bloccato il gioco di corsa di Arizona, e poi portato una gran pressione su Wolford prima e Knight poi, soprattutto dall’esterno con Schult, che ha anche messo a segno un sack ed ha portato il colpo che ha costretto il quarterback in maglia gialla a lasciare la partita. Ottima la prestazione del quarterback di Salt Lake Woodrum, che ha trovato in Pierson-El una spalla affidabile su cui contare, con otto ricezioni per 90 yard ed un touchdown.

Orlando Apollos – Memphis Express = 21-17

Gli Apollos restano imbattuti, ma questi Memphis Express tornano a casa a mani vuote e con molto rammarico, dopo aver disputato un’ottima partita. Gli Apollos, guidati da un Garrett Gilbert sempre in grande spolvero, hanno limitato con una grande difesa lo spauracchio rappresentato da Zac Stacy, costringendolo ad accontentarsi di un misero guadagno di 29 yard in 14 corse, superato perfino dal suo compagno di squadra Badie. Singletary deve forse fare mea culpa per non aver tolto prima Hackenberg per far posto a Mettenberger in cabina di regia. Hackenberg ha giocato un pessimo primo tempo, prendendosi anche due intercetti che hanno letteralmente ammazzato l’attacco di Memphis. Meglio ha fatto. Invece, il suo compagno di squadra che, entrato nel secondo tempo, ha dato ritmo e tranquillità ad un attacco che non riusciva ad esprimere il proprio potenziale.
Mettenberger ha completato 9 passaggi su 12 lanciando due touchdown pass, uno su Lucien e l’altro su Sheppard, ma rimanendo comunque corto per la rimonta completa.

Atlanta Legends – Birmingham Iron = 12-28

Birmingham ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo, soprattutto grazie alla migliore difesa della lega che provoca quattro turnover e mette in condizione Perez di muovere palla in campi corti e portare Trent Richardson a segnare tre touchdown con tre sfondamenti centrali del tutto simili uno all’altro.
Atlanta trova in Simms un quarterback che lancia sì 328 yard, ma manca sempre nel guizzo finale che dovrebbe riavvicinare Atlanta nel punteggio. Sempre fenomenale, comunque, la capacità di Luis Perez di trasformare giochi rotti in azione dal gadagno consistente grazie alla sua improvvisazione una volta uscito dalla tasca. Da segnalare in difesa Brown per gli Iron (12 tackle) e Grahan Jr. per Atlanta (14 tackle).

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San Diego Fleet – San Antonio Commanders = 31-11

I Commanders partono a razzo, intercettando il primo lancio profondo dei Fleet (Martz perde il pelo ma non il vizio, evidentemente) e segnando con un passaggio di 47 yard di Woodside per McKay, ma poi si impantanano e subiscono la sfuriata di San Diego che segna 28 punti prima che Rose riesca a mettere il pallone tra i pali per altri tre punti per San Antonio.
Nelson Spruce mette a segno due touchdown oltre ad una serie di ricezioni pregevoli in mezzo al campo, e Gardner infila un bel corridoio che lo porta a segnare un touchdown da 83 yard, il più lungo finora, nella breve storia della AAF. In mezzo ci sta tranquillamente l’intercetto di Tarpley, che agguanta una palla di Woodside e la riporta in touchdown in perfetta solitudine.
Particolarmente efficace la difesa di San Diego che, oltre a due intercetti, mette a segno anche cinque sack e tiene a bada (big play iniziale escluso) uno degli attacchi più esplosivi della AAF.

La prossima settimana toccherà a San Antonio (a Birmingham) e Salt Lake (contro gli Apollos) cercare di detronizzare le due squadre ancora imbattute, mentre Memphis ed Atlanta cercheranno la prima vittoria rispettivamente contro San Diego ed in casa degli Arizona Hotshots.

La classifica

aaf week 3 standing

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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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