[CFL] Week 6: Vittoria all’ultimo secondo degli Stampeders

Nella sesta settimana della Canadian Football League gli Stampeders battono i Lions ai supplementari sorpassandoli in classifica. I Blue Bombers battono i campioni in carica (e in crisi) Eskimos, facile vittoria degli Alouettes sui Roughriders e nel big match della East Division gli Argonauts battono i Redblacks.

B.C. LIONS vs CALGARY STAMPEDERS 41-44

E’ una partita mozzafiato, quella che va in scena venerdì sera al McMahon Stadium di Calgary, tra le due squadre che quest’anno sembrano ormai destinate a contendersi il titolo della divisione ovest.

Calgary vinse la Grey Cup nel 2014; poi fu in grado di dominare il campionato 2015 fino a settembre, quando ci fu il sorpasso da parte della rivale storica Edmonton, l’altra squadra dell’Alberta. Entrambe qualificate ai playoffs, si affrontarono per il titolo West Division. In questa occasione gli Stampeders furono sconfitti dagli Eskimos ed eliminati dalla corsa verso la Grey Cup.

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Reduce da un 2015 incolore, la squadra di Vancouver ha ritrovato quest’anno nuova propulsione grazie al ritorno in veste di head coach del direttore generale Wally Pasquale Buono, l’italo-canadese di cui ho già parlato nel secondo articolo di quest’anno.

Perciò venerdì sera i B.C. Lions arrivavano a Calgary alla testa della divisione ovest, con un record di 3-1; mentre gli Stampeders insieme a 2 vittorie avevano alle spalle anche un pareggio e una sconfitta, quest’ultima proprio ad opera dei Lions.

Il primo TD dei Lions arriva quando la partita è iniziata da meno due minuti e sembra la replica di quanto già accaduto nel precedente incontro. La forte difesa B.C. costringe Calgary ad un veloce 2 and out. Maver calcia il punt, Rainey raccoglie, si libera degli avversari e corre per 95 yard fino in touchdown. I Lions tentano con successo la conversione da due punti e si portano in vantaggio 8-0.

Un single degli ospiti e un field goal dei padroni di casa fanno avanzare il punteggio a 9-3.

Sullo scadere del primo quarto, gli Stampeders sono di nuovo in grande difficoltà. Sul 1-10 il QB Bo Levi Mitchell, valutato il migliore della CFL, subisce il secondo sack della serata. Costretto a giocare un difficile 2-22 (ricordo sempre che nel football canadese i down disponibili sono 3 e non 4) viene intercettato dal DB Eric Fraser, che corre per altre 45 yard e per un soffio non entra in endzone. Sul successivo 1st and goal sarà il QB dei Lions, Jonathon Jennings, a mettere a segno il secondo TD, dopo una brevissima corsa. Riesce la trasformazione e il punteggio si porta 16-3 per i Lions, che diventerà 17-3 dopo il kickoff.

Sack Mitchell 1

Ma proprio dopo avere subito il terzo sack della serata, che li costringe ad un fulmineo 2 and out, gli Stampeders cominciano a reagire. Prima mettono a segno un FG, poi si renderanno protagonisti di uno dei più spettacolari big play della serata. All’inizio di un nuovo drive, dalle proprie 35 yard Mitchell lancia per Greg Wilson. Il ricevitore afferra, parte in corsa ed entra in endzone con un guadagno complessivo di 75 yard. Un successivo FG di Renè Paredes per gli Stamps, manderà le due squadre all’intervallo quasi in parità: 17-16.

Nel frattempo la difesa dei B.C. Lions è stata decimata da una raffica di infortuni. Nel corso dell’intera partita perderanno il nose tackle, i due defensive end, il DB Stewart, il free safety e un altro DB, Purifoy, che però ritornerà in campo prima della fine.

Ma l’attacco dei Lions dopo l’intervallo si renderà protagonista di una prestazione talmente esplosiva, da mettere in secondo piano tutti i guai della difesa. Segneranno 3 TD e un FG, aggiungendo altri 24 punti ai 17 ottenuti nella prima metà. Particolarmente spettacolare è stato il primo dei tre TD, quando Jennings, in fuga dai difensori avversari, lancia per 40 y a Shawn Gore, che con un salto acrobatico afferra in endzone sul filo della sideline.

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TD

Nel frattempo Calgary da parte sua è riuscita a capitalizzare molto meno, limitandosi ad un solo TD ed un FG.

Con il punteggio di 41-26 inizia il “3 minute warning” e, benché Calgary sia in attacco, la vittoria della squadra ospite appare ormai scontata. Non sarà così. Dopo avere giocato con successo un 3-1, Mitchell lancia direttamente in endzone per Wilson e le distanze si accorciano a 41-33.

C’è ancora ampio margine per la vittoria dei Lions, che tornano in campo quando mancano 2’ e 15”. Ancora una volta la difesa di Calgary mette Jennings sotto pressione; ma se fino ad ora il giovane QB aveva saputo sfruttare la sua velocità e il suo talento per liberarsi dagli avversari, in questo caso commetterà il primo errore decisivo. Costretto ad affrettare il lancio per evitare un sack, subirà il primo intercetto.

Gli Stampeders tornano in campo e questa volta all’attacco di Calgary bastano 2 soli down per segnare il TD del pareggio 41-41. La partita, che sembrava ormai senza storia, prosegue all’overtime.

Il primo drive tocca a Calgary, che mette a segno un field goal.

E’ il turno dei B.C. Lions, che ancora una volta sembrano giocare meglio degli altri. Entrano in redzone e sul 2nd and goal Jennings si appresta a lanciare il TD che consegnerebbe ai B.C. una vittoria ritardata quanto meritata. Il giovane QB non trova però ricevitori liberi. Dimenticando quanto è appena accaduto, lancia lo stesso in endzone. Il DB Campbell, esattamente davanti al bersaglio, intercetta e consegna la vittoria agli Stampeders.

Jennings

Nei giorni successivi i media Canadesi hanno parlato a lungo degli ultimi due intercetti di Jennings, due errori fatali che sono costati ai Lions una vittoria che sembrava ormai certa. Ma la stampa Canadese è onesta quando parla di football e, se ha criticato gli errori di Jennings, ne ha anche lodato le molte azioni riuscite.

Ma le parole più significative, a difesa del collega, sono arrivate proprio dal rivale Travis Lulay. Il QB 32enne, che a suo tempo è stato MOP, nel corso del 2015 si è visto sottrarre il ruolo di starter proprio dal rookie di riserva, chiamato a sostituirlo mentre egli era in panchina a causa di un infortunio.

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La retrocessione è costata al rosso Lulay anche un consistente ridimensionamento del suo contratto e della relativa retribuzione. Per questo egli trascorre le partite scalpitando al di là della sideline, senza mai togliersi nemmeno il casco di testa, in attesa che qualche errore di Jonathon gli restituisca il posto che gli apparteneva.

Ma adesso che Jennings ha effettivamente sbagliato, Travis Lulay interviene pubblicamente per prenderne risolutamente le difese. Il numero 14 ha paragonato Jonathon Jennings nientemeno che a Brett Favre, ricordando ai tifosi tutti gli intercetti subiti nel corso della lunga carriera dal fuoriclasse dei Packers, ma anche le eccezionali qualità, molto simili, a sua detta, a quelle del giovane QB dei B.C. Lions.

In effetti il primo intercetto è sembrato soprattutto una prodezza del DB degli Stamps Ciante Evans, abilissimo nel precedere il WR Marco Iannuzzi, a cui il lancio era destinato. Ma il secondo è stato un grossolano sbaglio di Jennings; il ricevitore era irraggiungibile e un incompleto avrebbe aperto la porta al FG del pareggio. Un pareggio amaro, ma comunque preferibile ad una sconfitta.

Solo in parte è giusto addebitare il risultato di questa partita agli errori finali del giovane QB.

La difesa, affidata per metà alle riserve dopo la raffica di infortuni, è apparsa ancora forte, ma indisciplinata. Le irregolarità commesse hanno concesso agli avversari 60 yard di penalità, contro le sole 10 dei padroni di casa. Proprio grazie al terreno così acquisito gli Stampeders hanno potuto avanzare fino a mettere a segno il field goal ed il primo touchdown della seconda metà dell’incontro.

In particolare, alla fine del terzo quarto, un intercetto del DB Ryan Phillips, il veterano che ne ha ben 45 al suo attivo, è stato annullato a causa di una infrazione compiuta in tutt’altra parte del campo. Sarebbe stato il 46° intercetto in carriera per Phillips e avrebbe consegnato ai Lions la certezza della vittoria. Invece da lì un ulteriore flag ha condotto gli Stampeders in redzone e da qui al TD di Harrison, che sul punteggio provvisorio di 34-26 ha reso le distanze meno incolmabili.

L’esito della partita di venerdì porta ad uno scambio di posizioni ai vertici della classifica della West Division; i Lions sconfitti retrocedono al secondo posto, sorpassati dagli stessi Stampeders.

Mitchell

ALTRI RISULTATI

WINNIPEG BLUE BOMBERS vs EDMONTON ESKIMOS 30-23

E’ invece una partita a senso unico quella che giovedì scorso ha visto i Bombers, fanalino di coda della West Division, imporsi inaspettatamente sui campioni in carica di Edmonton.

Dopo i primi due tempi, finiti 17-3 in favore degli ospiti del Commonwealth Stadium, non sono bastati i 20 punti messi a segno dagli Eskimos per cambiare l’andamento della partita, che ha visto i Bombers restare sempre saldamente in vantaggio.

Per la prima volta da oltre un anno diventa negativo il record dei campioni in carica, con 2 partite vinte e 3 perse.

SASKATCHEWAN ROUGHRIDERS vs MONTREAL ALOUETTES 3-41

E’ un amaro risveglio per la squadra del Saskatchewan, che dopo la vittoria inaspettata della settimana scorsa, contro Ottawa, forse si illudeva di avere finalmente intrapreso il cambiamento di rotta.

Invece i Roughriders finiscono travolti dagli Alouettes, squadra dal glorioso passato, ma attualmente ancora alla prese con grossi problemi strutturali e quindi senza grosse ambizioni.

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Chris Jones, che finora non ha mai fallito nel suo compito di head coach vincente, questa volta stenta a rimettere in sesto una squadra che ha subito radicali rimpasti nel corso della off-season e che probabilmente ha bisogno di molto tempo per raggiungere l’indispensabile affiatamento.

TORONTO ARGONAUTS vs OTTAWA REDBLACKS 23-20

Partita simmetrica a quella che si è giocata a Calgary, anche qui si affrontano le due capolista della divisione est e anche qui la vittoria degli Argonauts li porta a raggiungere il primo posto in vetta alla classifica, scavalcando i Redblacks, sconfitti nel corso di una partita sempre molto equilibrata.

cfl week 6

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Isabella Rampini

Ha scoperto il football quando cercava uno sport in cui ambientare il suo primo romanzo ufficiale, “Una stagione in provincia”. Da allora non ha più smesso di seguirlo. Avendo una passione insensata per i vice e i numeri due, ama la Canadian Football League ancora più che la NFL.

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