Prima vittoria (Carolina Panthers vs Los Angeles Chargers 21-16)

I Panthers ottengono la loro prima vittoria in casa dei Chargers al termine di una partita rimasta incerta fino all’ultimo.
Il vantaggio dei Panthers è costruito tutto nel primo tempo, quando Carolina riesce a capitalizzare tre turnover causati da due fumble e, sul finire del secondo quarto, da un intercetto di Donte Jackson che poi riporta l’ovale dalle proprie 23 alle 8 yards dei Chargers.
Il tempo si chiude con Carolina in vantaggio per 18-7, in virtù di quattro FG e un TD non trasformato, contro un TD di Los Angeles per una corsa di 12 yards di Austin Ekeler.
All’inizio del terzo quarto, dopo un FG a testa, i Chargers accorciano le distanze con un TD di Kenaan. Allen cui segue un tentativo di trasformazione da due punti che fallisce. Sul punteggio di 21-16 comincia lo show di Justin Herbert che nel tentativo di rimonta, infila una serie di completi che mettono in apprensione la difesa dei Panthers senza però riuscire a cambiare il risultato.

Commento

Carolina Panthers

Teddy Bridgewater gioca una partita giudiziosa, limitando al minimo i rischi grazie a passaggi nel medio raggio o passaggi laterali distribuiti su sei diversi ricevitori, cosa che ha messo in difficoltà la difesa avversaria.
Nota negativa è stata la scarsa efficienza nella red zone avversaria: nel primo tempo Bridgewater ci è entrato cinque volte e quattro volte si è dovuto accontentare del field goal. Qui si è sentita la mancanza di Christian McCaffrey che è stato sostituito da un onesto Mike Davis, il cui contributo è stato di sole 46 yard in 13 corse, ma che ha conquistato anche 45 yard su 8 ricezioni
Altro punto di forza è stata la linea d’attacco, che ha permesso al QB di giocare con pochissima pressione e avere sempre il tempo per selezionare il ricevitore da servire.
Bene anche il secondario di difesa, che soprattutto nel secondo tempo è stato messo alla frusta dai passaggi di Justin Herbert riuscendo a limitare i danni. Su tutti Donte Jackson, autore anche dell’intercetto riportato per 60 yard, ma il bottino complessivo è stato di ben otto decisive pass deflection.
Nel complesso una buona partita, ma per lottare per i play-off è necessario migliorare il gioco di corsa orfano di McCaffrey.

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Los Angeles Chargers

Il primo tempo dell’attacco giallo-blu è stato determinante per la sconfitta. Tre turnover che sono costati dodici punti al passivo hanno condizionato il resto della gara.
La linea d’attacco è risultata abbastanza deficitaria: il povero Herbert ha giocato costantemente sotto pressione e, ha subito due sack con perdite importanti di yard. Nonostante questo, però, il ragazzo, che è un rookie alla sua seconda partita, ha dimostrato grande personalità e freddezza. In particolare nel secondo tempo, quando ha tentato di rimontare completando passaggi anche con le mani dei difensori avversari addosso.
In questo è stato aiutato da una buona prestazione del RB Austin Ekeler che ha corso per 59 yard ma ha anche ricevuto 11 pass su 11 lanciati verso di lui per 84 yard e del WR Kenaan Allen con 13 ricezioni per 132 yard. Promettente anche il RB rookie Joshua Kelley che ha corso per 43 yard in 8 portate e ricevuto 2 volte su 2 per 9 yard.
Ala fine il bottino è stato di 330 yard su 39 passaggi completati, che non è per niente male per un quasi esordiente.
Nonostante il primo tempo negativo, i Chargers hanno fatto intravvedere buoni margini di miglioramento e potrebbero comunque aspirare ad un posto ai play-off, dietro gli inavvicinabili Chiefs.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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