NFL Preview 2017: Arizona Cardinals

Un salto nel vuoto per i Cardinals. Dal Championship tragicamente perso contro i Panthers, ma che poteva essere un punto di partenza per tentare una nuova scalata verso il Super Bowl, a un 7-8-1 davvero misero per una squadra che, almeno dal punto di vista dell’attacco, non ha molte altre cartucce da sparare.

Bisogna ritrovare le proprie certezze e farlo in fretta, perchè la carta d’identità spinge gli uomini di Bruce Arians a qualcosa di simile a un now or never. Sarà stata una discesa agli inferi casuale oppure davvero Arizona deve porsi qualche dilemma sul proprio futuro?

OFFENSE

Partiamo da un presupposto: Carson Palmer deve giocare ed evitare ogni guaio fisico. Il quarterback ha sempre lasciato il segno in questa franchigia quando ha giocato lontano dagli infortuni e le 4.233 yard con 26 touchdown pass dell’anno passato lo confermano. Alle sue spalle, il buio: Drew Stanton è semplicemente impresentabile e Blaine Gabbert non rappresenta un’alternativa concreta.

Pubblicità

David Johnson ha toccato livelli stratosferici, pur in un’annata da dimenticare, con 2.118 yard guadagnate in totale (1.239 su corsa e 879 su ricezione) e lo splendido bottino di 20 touchdown complessivi (16 e 4). Se confermati, Arizona potrebbe avere tra le mani una gemma trovata alla scelta numero 86 del Draft 2015. Alle sue spalle un Andre Ellington da ritrovare e un Kerwynn Williams da confermare.

johnson david cardinals

Tra i ricevitori, la certezza ha sempre lo stesso nome: Larry Fitzgerald. Stagione numero otto oltre le 1.000 yard, stagione numero undici oltre i 5 touchdown e 34 anni da nascondere, almeno sul campo. Il Johnson ricevitore è un’opzione sempre valida, mentre la sorpresa si chiama J.J. Nelson, esploso a 568 yard e 6 touchdown dopo un anno da rookie pressochè anonimo. John Brown ha dimezzato la regular season oltre le 1.000 yard di due anni fa anche a causa di qualche malanno fisico, ma può essere un fattore.

Mancanze tra i tight-end: il solo Jermaine Gresham, senza nemmeno Darren Fells volato a Detroit, non può far reparto da solo. Urge un rinforzo. La linea offensiva porta con sè qualche dubbio di troppo, ma, almeno sulla carta, i nomi per far bene ci sono. Occhi puntati su D.J. Humphries, atteso alla stagione della consacrazione da left tackle.

DEFENSE

Se in attacco i protagonisti sono rimasti praticamente gli stessi, in difesa molto è cambiato. Tante dolorose partenze: il leader di linea Calais Campbell ai Jaguars, il linebacker Kevin Minter ai Bengals e le safety Tony Jefferson ai Ravens e D.J. Swearinger ai Redskins. Si potrebbe dire che il reparto è stato decimato in qualità, ma, con le dovute conferme e il giusto mix di esperienza e giovane talento dal Draft, la difesa è rimasta di altissimo livello.

marcus-cooper-cardinals

Confermato il duo da 100 tackle e 23.5 sack composto da Markus Golden e Chandler Jones, che ha ottenuto una meritevole conferma a 83 milioni di dollari per i prossimi cinque anni. Karlos Dansby torna a chiudere la carriera dove tutto è cominciato e farà da saggio maestro ad Haason Redick, un eccezionale prospetto alla 13° scelta assoluta dello scorso Draft. Potrebbe essere utile fin da subito, poi, se Deone Bucannon non si sarà ripreso a dovere dall’operazione alla caviglia. In secondaria tanta qualità, ma anche una grande voragine.

Tyrann Mathieu è pronto a tornare a pieno ritmo per guadagnarsi quel titolo di Defensive Player of the Year che promette di meritare. Insieme a lui, tra le safety, la certezza Antoine Bethea, arrivato dai 49ers al posto di Jefferson, e la 36∞ scelta al Draft, Budda Baker. Arizona si è svenata per ottenerlo, ma promette eccellenza non appena si adatterà tra i professionisti. Tra i cornerback, il magico Patrick Peterson non è in discussione, ma sull’altro lato, che sia Justin Bethel o Brandon Williams lo starter, il risultato è un’incognita. Un uomo da tenere d’occhio? Robert Nkemdiche, in linea, pronto a meritarsi a tutti gli effetti quella scelta numero 29 del 2016.

COACHING STAFF

Il vecchio lupo di mare Bruce Arians, già due volte Head Coach of the Year tra Colts e Cardinals, ha tutte le carte in regola per riportare la squadra ai playoff da protagonista. Prendere l’affidabile kicker Phil Dawson dai Niners e lasciare a spasso Chandler Catanzaro è stata una grande mossa per evitare di perdere tante partite dal divario risicato come fatto nella scorsa regular season.

Pubblicità

bruce arians

Coaching staff confermato in toto, con Arians che continua a tenere con sè Harold Goodwin, offensive coordinator dal 2013 e con lui da ben undici anni, sperando che riesca a mantenere l’attacco costantemente tra i migliori dieci nella Lega. James Bettcher, ministro della difesa dal 2015, non ha confermato l’anno passato le meraviglie viste nell’anno da “rookie”. A maggior ragione dovrà esser bravo a ritrovare un meccanismo vincente dopo i tanti cambi estivi.

[review] [ad id=”29259″]

I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

I Cardinals devono tornare ai playoff e a lottare per il Super Bowl. Lo devono a un roster completo ed eclettico. L'attacco viaggia sui binari dell'esperienza, la difesa ha potenzialmente più qualità, ma anche più dubbi. Ad Arians l'occasione di riportare Arizona dove merita.

T.Shirt e tazze di Huddle Magazine Merchandising

Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.