Head Coach Cercansi: La Visione Offensiva

Da una settimana a questa parte abbiamo inaugurato una rubrica che tratta delle figure che potrebbero andare ad occupare il ruolo di Head Coach in una della 32 franchigie NFL. Per chi se lo fosse perso invito a rileggere “Head Coach Cercansi: La scelta d’esperienza” dove trattiamo i papabili coach che hanno già avuto esperienza in tale ruolo.

Oggi prendiamo in oggetto i possibili nuovi Head Coach, alla prima esperienza in questo compito, con spiccate visioni offensive. In NFL solitamente è prassi selezionare un nuovo coach che vada ad inserirsi negli schemi in cui il team negli anni passati non ha funzionato. In questo caso diciamo che una franchigia la quale ha avuto ottimi risultati a livello difensivo ma pessimi a livello offensivo, di prassi va a cercare una mente offensiva mantenendo lo staff difensivo. Non è sempre cosi e non sempre facendo questi ragionamenti i risultati sono i medesimi. Giusto per contestualizzare al meglio una possibile scelta dalle spiccate doti offensive.

Eric Bieniemy
OC dei Kansas City Chiefs

Head Coach Eric Bieniemy

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E’ il nome che sarà accostato continuamente ad ogni sideline libera la cui franchigia vorrà porre a capo una mentalità offensiva. E’ da sei anni ai Chiefs e dopo aver lavorato con i RB per qualche anno, dall’anno scorso dopo la partenza di Nagy in direzione Bears è diventato Offensive Coordinator della franchigia del Kansas. Il suo insediamento in tale ruolo ha portato all’esplosione di un talento cristallino come quello di Patrick Mahomes e questo da solo vale già tantissimo come biglietto da visita. La produzione offensiva dei rossi è sotto gli occhi di tutti e se fosse accompagnata da una fase difensiva anche solo decente sarebbero favoritissimi per il titolo. Non è più di primissimo pelo ma è pronto alla sua prima esperienza da Head Coach tanto che lo stesso Andy Reid, incalzato dai giornalisti in seguito al licenziamento di Ron Rivera, ha affermato che è pronto per una esperienza in solitaria anche se preferirebbe ovviamente che rimanesse a Kansas City. Nel 2019 ha avuto interviste con Jets, Dolphins, Buccaneers e Bengals tuttavia senza successo, sicuramente queste faranno da bagaglio d’esperienza per quelle che dovrà fare quest’anno.

Dan Campbell
TE coach dei New Orleans Saints

Dan Campbell

Non è un nome altisonante, anzi spesso i tifosi delle franchigie storcono il naso nel sentire questo nome accostato al ruolo di Head Coach della propria squadra, ma Campbell è un nome davvero interessante. Ha già avuto una esperienza come Head Coach ma lo si ritiene un novizio perché alla fine questo ruolo lo occupo solo ad interim. Il coach dei Saints ha due punti a suo estremo favore: proviene da due rami di coach, cosa che in America amano, molto prosperi ed il lavoro che sta svolgendo da qualche anno ai Saints. Le influenze di Sean Payton sono evidenti, non per caso è anche suo assistant coach, ma Campbell è anche un discendente di Bill Parcells da quale ha appreso l’arte di sorprendere gli avversari cambiando totalmente stile di gioco. Il suo credo offensivo è a 360° e non si basa solo su uno stile. Altro biglietto da visita sono i capolavori fatti con Alvin Kamara e soprattutto Jared Cook, con quest’ultimo portato tra i top 3 TE della lega dello scorso anno. Altro punto a suo favore, ma non meno importante, è l’adattabilità alle organizzazioni. E’ un uomo della società, di quelli che piacciono ai presidenti più invasivi all’interno dello staff tecnico.

Brian Daboll
OC dei Buffalo Bills

Brian Daboll

E’ forse uno dei nomi più in sordina e che fanno sognare meno, ma potrebbe essere una scelta davvero azzeccata. Dopo aver trascorso l’apprendistato sotto la guida di Nick Saban e Bill Belichick, Daboll è arrivato in punta di piedi all’interno dello staff di McDermott ma anche se i Bills non sono esattamente qualcosa di spettaccolare a livello offensivo, il lavoro dell’OC si vede eccome. Buffalo non brilla di qualità, tuttavia quest’anno l’attacco funziona perfettamente sotto gli aspetti che possono funzionare, non sono tantissimi. Josh Allen è la ciliegina sulla torta del lavoro svolto in questi due anni da Daboll con tutti i punti di forza del QB perfettamente utilizzati tanto da farlo migliorare sensibilmente in pochissimo tempo. E’ un outsider che potrebbe pagare i dividendi della scommessa.

Mike LaFleur
Passing Coach dei San Francisco 49ers

Mike LaFleur

Ha perso l’ondata buona dell’ondata di nuovi Head Coach giovani dalla mentalità offensiva dopo la cavalcata di McVay fino al Super Bowl. Dovesse esserci un’altra situazione simile attenzione al fratello minore dell’Head Coach dei Packers. A San Francisco c’è una altissima considerazione di lui tanto che Shanahan ha vietato al proprio collaboratore di effettuare un sondaggio con la franchigia allenata dal fratello. Il lavoro svolto è evidente con un Garoppolo che migliora di partita in partita ed un gioco di passaggio di livello. Quest’anno potrebbe essere un nome che passerà anonimo, nei nel giro di qualche anno non dovrebbe aver problemi a trovare un ruolo da capo allenatore.

Byron Leftwich
OC dei Tampa Bay Buccaneers

Byron Leftwich

Nonostante la stagione dei Bucs non sia per niente positiva, possiamo assolutamente trarre ottime considerazioni del gioco offensivo della franchigia di Tampa al netto della mole incredibile di intercetti per povero Winston. Fatta la dovuta proporzione con il fatto che gli intercetti del QB da Florida State non sono mai mancati negli ultimi anni, si può dire che l’OC ha fatto un ottimo lavoro con il reparto. La storia di Leftwich è buffa dato che al momento del ritiro dal football giocato non aveva alcuna intenzione di diventare allenatore. E’ stato proprio Bruce Arians a tempestarlo fino a convincerlo ad entrare nello suo staff e fin dal primo momento l’attuale HC dei Buccaneers non ha mai negato di vederlo benissimo nel ruolo di capo allenatore. Con un playcall offensivo come quello proposto al suo secondo anno da coordinatore offensivo, ruolo che aveva precedentemente occupato con Steve Wilks HC nei Cardinals nel 2018, non può che interessare a tante franchigie volenterose di esprime un football più spettacolare. Nel momento in cui vi scrivo, i bookmakers di Las Vegas lo danno come grande favorito per la sideline dei Redskins.

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Greg Roman
OC dei Baltimore Ravens

Greg Roman

Il nome del coordinatore offensivo dei Ravens è probabilmente quello più caldo e vicino a diventare realmente un capo allenatore nel 2020. E’ ancora presto per affermarlo con certezza, ma se Lamar Jackson dovesse ottenere il titolo di MVP della regular season questo dovrebbe definitivamente spalancargli le porte per il ruolo da Head Coach. Anche nel caso Jackson non dovesse vincere tale riconoscimento, il lavoro svolto con il QB da Louisville che veniva da molti ritenuto più un WR che un QB è impressionante: ha costruito l’intero gioco offensivo sulle qualità del giovane QB e ne sta ricevendo i dividendi grazie ad un gioco offensivo che le altre squadre non riescono a contrastare. Non è la prima volta che Roman porta all’apice un quarterback: ci è riuscito con Tyrod Taylor nei due anni come OC dei Bills portandolo a completare le sue due stagioni migliori a livello di statistiche, ma soprattutto ha guido Colin Kaepernick come OC nell’annata della corsa al Super Bowl con i 49ers poi perso proprio contro i Ravens. Occhio perché potrebbe davvero essere arrivato il momento per Roman di divenire HC dopo aver “fallito” le interviste nell’off season successive al SB perso.

Nick Sirianni
OC degli Indianapolis Colts

Nick Sirianni head coach

Era un nome molto più caldo nella passata off season dove dopo il recupero dei Colts da 0-4 ai playoff aveva fatto un figurone rigenerando Luck e tutto il gioco offensivo di Indianapolis a soli pochi mesi dal suo insediamento. Quest’anno, complice l’andamento altalenante della franchigia dell’Indiana, non sembra essere l’anno gioco per ottenere una sideline propria, ma potrebbe essere l’outsider visto comunque l’ottimo lavoro svolto e la capacità di continuare a far rendere la offense dei Colts nonostante l’improvviso ritiro di Luck dovendo ripiegare a pochi giorni dall’inizio della regular season su Jacoby Brissett. Ad inizio 2019 rifiutò l’intervista con i Browns perché voleva concentrarsi sul gioco dei Colts, quest’anno potrebbe prendere in considerazione gli interessamenti ma in NFL solitamente conta quello che si è fatto nell’ultima stagione quando si tratta di scegliere un coordinatore…

Kevin Stefanski
OC dei Minnesota Vikings

Kevin Stefanski head coach

Portato ai Vikings dall’allora HC Childress nel lontano 2006, Stefanski ha compiuto una vera e propria scalata all’interno dei vari coaching staff che si sono alternati in quel di Minneapolis. L’exploit arriva due anni fa quando riesce a far compiere la miglior stagione della carriera al QB Case Keenum, a livello statistico poi battuta nell’anno successivo ai Broncos ma complici gli undici fumble non si può ritenere più positiva dell’annata con i Vikings. Dopo la corsa ai playoff sembrava essersi spalancata la porta da OC, complice anche il veto posto al suo trasferimento a New York sponda Giants per seguire Shumur ed ottenere tale incarico, ma gli è stato preferito DeFilippo. A metà stagione però Zimmer pone rimedio, effettua il cambio ed il gioco offensivo dei Vikings sboccia tanto che in appena sei incontri Stefanski arriva sotto la lente di ingrandimento dei Browns. Lavoro rifiutato ed avanti con i Vikings con cui anche quest’anno sta brillando come OC con un gioco magari non spettacolare ma ben alternato tra passaggio e corsa con Kirk Cousins che ringrazia essendo chiamato in gioco il giusto e relative statistiche personali che si impennano. Dopo tredici anni a Minneapolis è pronto ed anche l’intervista rilasciata da Gary Kubiak, in cui questo evidenzia le capacità del collega e la seria paura di perderlo al termine della stagione, ne è ulteriore prova.

 

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Eugenio Casadei

Appassionato di calcio (Bologna) e trekking, segue il football assiduamente dal momento in cui vide giocare Peyton Manning con la maglia orange di Denver, divenire tifoso Broncos una naturale conseguenza. Scrive la rubrica settimanale "Indiscrezioni di mercato NFL" in offseason e la "Top Ten" in regular season con grande divertimento e passione.

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