Il Preview di week 8 NFL

Siamo arrivati all’ottava settimana di football NFL, che si terrà proprio nella serata di Halloween. Come nei migliori film horror uno ad uno i protagonisti cadranno tra le grinfie del mostro di turno.

Ogni squadra ha i propri timori, fobie, paure, dai campioni in carica a chi ancora deve conquistare una vittoria. A Tampa Bay vivono con il terrore di dover tornare prima o poi ad una vita senza Tom Brady, mentre a Detroit scappano invano da una stagione senza vittorie. I Chiefs hanno davanti a loro dieci anni di paranoia rispetto al contratto di Mahomes, i Texans cercano di scacciare una presenza non gradita dal proprio spogliatoio. Big Ben fugge dalla vecchiaia, Darnold vede fantasmi, Burrow e Tua giocano con il terrore di essere atterrati da un momento all’altro. A New York e Chicago troviamo Zach Wilson e Fields schiacciati dall’ansia dalle aspettative, a New Orleans Jameis fugge dalla propria fama. I Raiders hanno appena scacciato il peso di errori del passato, mentre a Washington non si dorme la notte temendo cosa emergerà dalle inchieste.

Ognuno ha i propri demoni, ognuno li affronta settimana dopo settimana. Non tutti li sconfiggono.

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Le partite della settimana

Pittsburgh Steelers @ Cleveland Browns

Pittsburgh Steelers (3-3)

Rivalry. La storica rivalità tra Browns e Steelers sarebbe già di per sé un ottimo motivo per assistere a questa partita, ma gli ultimi scontri tra le due franchigie la rendono ancora più interessante. Dal blackout di Myles Garrett che si scaglia contro Kyle Allen al blackout di tutta Pittsburgh nel Wildcard Game dello scorso anno. Riposati dopo una bye week Big Ben e compagni potrebbero cogliere l’occasione di affrontare una Cleveland piena di infortuni per rientrare nei discorsi playoff. Dopo i Browns affronteranno Lions e Bears. Raggiungere un record di 6-3 non sembra così lontano dalla realtà.

Cleveland Browns (4-3)

Rientri. Cleveland ha subito pesanti assenze la scorsa settimana, però portando comunque a casa una vittoria importante contro i Broncos. Il rientro di Nick Chubb è importante, ma D’Ernest Johnson ha mostrato che il gioco di corse di Stefanski è letale indipendentemente dagli interpreti. Jack Conklin torna per rafforzare la linea d’attacco e Jarvis Landry, anche se non recuperato al 100%, punta a ritagliarsi qualche snap per dare una mano sulle ricezioni. Incerta la presenza di Mayfield, ma il backup Case Keenum resta comunque una buona soluzione, anche considerando le prestazioni altalenanti di Baker. 

San Francisco 49ers @ Chicago Bears

San Francisco 49ers (2-4)

Alibi. Kyle Shanahan è uno degli allenatori più ammirati, innovativi e influenti degli ultimi cinque anni. In questi cinque anni però, solo il 2019, anno dell’approdo al Superbowl, è stato un anno con un record vincente. .375% di percentuale di vittorie al primo anno, .25% nel 2018, .375 lo scorso anno e ora i suoi Niners viaggiano a .333. Anche i suoi discepoli a New York non se la passano benissimo. Possibile che l’efficacia del suo gioco sia durata solo un anno? Kyle anche quest’anno è pieno di alibi, dagli infortuni all’anno di transizione dei QB, ma è lecito aspettarsi di più.

Chicago Bears (3-4)

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Competitivi. Chicago non ha di certo impressionato per gioco quest’anno. L’attacco non è di certo esplosivo, neanche dopo l’ingresso di Fields, e la difesa non è di certo dominante. Nonostante tutto i Bears si trovano a 3-4, avendo avuto nelle prime 7 giornate il peggior calendario di tutte le altre squadre. Due vittorie sono poi arrivate contro le attuali prime due potenze della American Football Conference: i Cincinnati Bengals e i Las Vegas Raiders. Le prossime partite di regular season non saranno molto più semplici: da week 8 in avanti avranno il terzo calendario più difficile. A tenere gli orsi di Chicago in gioco un sorprendente gioco di corse che, anche con l’assenza di David Montgomery, ha saputo produrre con il next-man-up Khalil Herbert. Mancherà contro i Niners un elemento importante della difesa: l’ex-Raider Khalil Mack.

 Dallas Cowboys @ Minnesota Vikings

Dallas Cowboys (5-1)

In bilico. Le sorti del migliore attacco della NFL e della partita dipendono tutte dalla presenza o meno del franchise quarterback Dak Prescott. Dak si sta costruendo una stagione da MVP supportato da un roster offensivo stellare. Il problema muscolare al polpaccio di QB lo ha limitato in questi giorni, e potrebbe non rendere possibile la sua presenza al Sunday Night Game. Dietro di lui il backup è Cooper Rush, che dal 2017 ha collezionato una sola presenza, tre passaggi, di cui uno completo per 2 yard. In un caso o nell’altro, vitale sarà il running game di Elliott e Pollard.

Minnesota Vikings (3-3)

Weak spot. Dopo un inizio difficile, i Vikings hanno dato buoni segnali. Cousins si è dimostrato un QB da top 5, il duo Thielen-Jefferson è diventato un trio letale con l’esplosione, e le ricezioni importantissime di K.J. Osborn nei momenti critici. La difesa sembra aver trovato la sua dimensione con Danielle Hunter e Everson Griffen che seminano il terrore. Minnesota ha mostrato però nella difesa sul gioco di corse il suo punto debole: concedono una media di 128 yard a partita. I ‘Boys arrivano a questa partita con il secondo miglior gioco di corse che macina 164 yard a partita. Da notare l’assenza di Patrick Peterson.

Washington Football Team @ Denver Broncos

Washington Football Team (2-5)

Decoy. Nonostante la sconfitta, la prestazione di settimana scorsa della franchigia di Washington potrebbe essere vista, ad una prima occhiata, come un segnale positivo, di progresso. Heinicke ha dato tutto, la squadra ha conquistato 430 yard e contenuto l’attacco di Green Bay a sole 304 yard. Segnali positivi o diversivi? Nella stessa partita, non hanno convertito in touchdown nessuna delle otto opportunità che hanno avuto nelle 30 yard avversarie, neanche il rocambolesco drive del dive di Heinicke a una yard dalla meta. Il gioco di corse di certo non aiuta se Antonio Gibson continua a generare fumble (4, peggior runningback per fumble con Devin Singletary). Attenzione a delle mosse dell’ultimo minuto nel mercato dei QB, considerando che l’infortunio di Fitzpatrick sembra togliergli più tempo del previsto.

Denver Broncos (3-4)

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Urgency. Niente panico, solo un senso di urgenza. Queste le parole di Teddy Bridgewater dopo la sconfitta contro dei Browns decimati da infortuni. Il calendario ha dato ai Broncos una spinta fin da subito, regalando a Denver uno 3-0 contro Giants, Jaguars e Jets. Da lì il tracollo. La division è apertissima, e anche le prossime partite non sono irresistibili. E’ ora di tornare a vincere. Il ritorno di Jerry Jeudy aiuterà. Continua l’ottima stagione del rookie Patrick Surtain, che non ha ancora concesso nessuna ricezione di più di 20 yard in oltre 200 snap giocati.

Tennessee Titans @ Indianapolis Colts

Tennessee Titans (5-2)

Confuso. I Tennessee Titans quest’anno mi stupiscono e mi confondono. Hanno un ottimo record, costruito anche su due vittorie pesanti e convincenti contro Bills e Chiefs. Hanno senza il minimo dubbio il miglior running back e due wide receiver stellari. In questo contesto però perdono contro i Jets e registrano il ventesimo DVOA su trentadue. I Titans sono ben sotto la media per yard su passaggio generate (25°) e concesse (24°) così come per yard totali concesse all’avversario (22°). Tutte statistiche che non ti aspetti da una franchigia con il record migliore della conference (insieme a Raiders, Ravens e Bengals).

Indianapolis Colts (3-4)

Different. Indianapolis affronta nuovamente i Titans, rivali di divisione, dopo week 3. Dall’ultimo match le cose sono parecchio cambiate in casa Colts. Dopo lo 0-3 inflitto da Tennessee, i Colts hanno vinto 3 partite su 4, perdendo l’unica sfida al cardiopalma contro i Ravens. Gli avversari non erano sicuramente irresistibili, ma di progresso nel gioco della squadra di Reich se ne è visto, e non poco. Da tenere d’occhio la prestazione di Kwity Paye, miglior rookie defensive lineman, dal quale ci si aspetta una crescita ulteriore. Il pass block non irresistibile dei Titans potrebbe essere una buona preda per Paye.

Le altre partite

Cincinnati Bengals @ New York Jets

Cincinnati Bengals (5-2)

Legit. I Bengals sbarcano a New York sulle ali dell’entusiasmo, da primi in AFC e nettamente favoriti. La vittoria contro i Ravens ha dimostrato che Cincinnati è una squadra da temere. I grandissimi progressi della difesa, la capacità di condurre e la fame di Burrow e l’esplosione di Ja’Marr Chase sono le chiavi di questa franchigia. Splendido il touchdown da 82 yard della scorsa settimana. Tutte queste armi possono passare sopra i Jets con prepotenza.

New York Jets (1-5)

Mess. La bruttissima sconfitta contro i Patriots della scorsa settimana lascia delle cicatrici, non solo morali. L’infortunio di Zach Wilson lo terrà fuori per un periodo indefinito tra due e quattro settimane. Zach sicuramente non ha brillato nelle sue prime uscite in NFL, ma perderlo significa perdere delle importantissime occasioni di crescita per il ragazzo. I Jets non possono permettersi di sbagliare la scelta e lo sviluppo di un altro franchise quarterback dopo il flop Darnold. Ci sarà sicuramente un po’ di invidia nell’affrontare una squadra che, nella stessa posizione, ha decisamente azzeccato la scelta e il percorso di sviluppo di un rookie QB. Joe Flacco torna per mettere una pezza a tutta questa situazione, ma non in tempo per giocare contro Cinci. 

Los Angeles Rams @ Houston Texans

Los Angeles Rams (6-1)

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Kupp. In una settimana in cui probabilmente per i Rams, grandi favoriti, tutto sarà facile, concedetemi di elogiare Cooper Kupp, ad oggi forse il miglior wide receiver di questa stagione. Cooper ha fino a questo momento ottenuto 9 touchdown, più di tutti. Nella sua stagione migliore, il 2019 anno del Superbowl, ne ha raccolti 10. Probabilmente domenica raggiungerà, e magari supererà, il suo record personale. 809 le yard conquistate su ricezione, anche qui sopra ogni concorrenza. Questi numeri fenomenali sono anche conquistati dividendosi i target con ricevitori del calibro di Woods, DeSean Jackson e Van Jefferson. Non c’è da stupirsi che la scelta numero 57 dell’ultimo draft Tutu Atwell non abbia ancora ricevuto una yard.

Houston Texans (1-6)

Horror movie. L’attacco è inesistente. Sei sono i punti guadagnati dall’attacco nelle scorse due settimane dalla franchigia texana. Segnare punti contro la difesa è come tagliare il burro. Sessantadue i punti subiti. Ad Halloween giocano contro il terzo migliore attacco e la prima difesa. Il running back che macinava più yard, Mark Ingram II, è stato rispedito a New Orleans, dando già qualche indizio di tanking. Il probabile ritorno di Tyrod Taylor sarà interessante per capire se le buone cose viste alla prima giornata erano solo uno dei soliti inganni della week 1 o c’è del vero valore sottostante.

Philadelphia Eagles @ Detroit Lions

Philadelphia Eagles (2-5)

Pollice verde. Nick Sirianni ha appeso nello spogliatoio la foto di un fiore, che emerge dal terreno costruendo sulle sue radici. Questa la dimostrazione che per vedere i risultati del proprio lavoro è necessario prendersi cura delle radici, annaffiando e fertilizzando ogni giorno. In giardinaggio, come nel football ci vuole però disciplina. Il fiore degli Eagles sta appassendo sotto i fazzoletti gialli (58 penalità, più di ogni altra squadra) e una pessima difesa, che settimana scorsa ha concesso a Derek Carr di completare il 91% dei passaggi.

Detroit Lions (0-7)

Opportunity. La squadra di Dan Campbell ha la prima vera opportunità di portare a casa la prima vittoria della nuova stagione. Ammirevole lo sforzo, il coraggio e l’incoscienza mostrata la scorsa settimana nel ritorno di Goff a Los Angeles. Nel primissimo possesso i Lions ci hanno regalato un touchdown, on-side kick recuperato, fake punt riuscito e field goal. Contro degli Eagles in difficoltà  la mentalità da underdog non è percorribile. Serve una solida e soprattutto cinica partita per togliersi di dosso lo zero nella colonna delle vittorie. Arma chiave sarà D’Andre Swift, che si sta dimostrando essere un ottimo dual-threat running back. Il RB di Detroit è infatti il primo tra i pari ruolo per ricezioni e yard su passaggio, rispettivamente 42 e 391.

Carolina Panthers @ Atlanta Falcons

Carolina Panthers

Benched. L’esclusione a partita in corso di Darnold a vantaggio del backup QB P.J. Walker sono il simbolo delle difficoltà del gioco d’attacco dei Panthers. Tre sono i punti messi a segno contro i Giants di Joe Judge e 2 sono i touchdown segnati negli ultimi 26 (26!) drive condotti dalla squadra di Carolina. Contro i Falcons il gioco tornerà probabilmente in mano all’ex-QB dei Jets, ma l’episodio della scorsa settimana ci ha fatto capire che probabilmente l’esperienza di Darnold a Carolina ha i giorni contati. Da notare il debutto del nuovo QB Stephon Gilmore.

Atlanta Falcons (3-3)

Momentum. I Falcons da week 3 hanno sterzato, complice un calendario abbordabile. Vincendo tre delle ultime quattro partite hanno portato il proprio record a parità, e si apprestano ad affrontare una squadra in netta difficoltà nel momento migliore. L’attacco ha iniziato a girare, dopo un inizio timido, anche grazie a Kyle Pitts che migliora di settimana in settimana. Il rendimento del WR1 Calvin Ridley invece ancora non è accettabile per il suo talento.

Miami Dolphins @ Buffalo Bills

Miami Dolphins (1-6)

Fondale. In week 2 i Dolphins sono stati letteralmente schiacciati dai Bills in uno shutout da 35 a 0. Fare peggio sarà difficile, anche perché Tua giocherà e dal suo rientro si sono visti miglioramenti, nonostante tutti i rumors alle sue spalle. Il passing game contro Jacksonville e Atlanta è stato assolutamente accettabile. Ancora inaccettabile la protezione sui passaggi che limita ancora notevolmente il gioco di Tua e di Miami, e la difesa dei Bills di certo non è fatta della stessa pasta di quella degli ultimi due avversari.

Buffalo Bills (4-2)

Anger. I Bills sono entrati nella bye week con una brutta sconfitta contro i Titans. Posso solo immaginare la rabbia con cui Allen e compagni avranno affrontato gli allenamenti di questa settimana, e la grinta con cui affronteranno i poveri Dolphins. I Bills sono una grande squadra, forse più grande del record attuale, e lo vogliono dimostrare in division. D’ora in poi Buffalo ha la strada spianata con il calendario più facile di tutti, che comprende solo due partite con delle squadre che hanno un winning record (Tampa Bay e New Orleans).

New England Patriots @ Los Angeles Chargers

New England Patriots (3-4)

Repeat. L’ultima gita dei Patriots a Los Angeles contro i Chargers ha segnato uno dei punti più bassi della stagione di Justin Herbert. 45 i punti messi a segno da New England e zero per i Chargers. Belichick spera di ripetere la stessa prestazione e ingabbiare ancora il quarterback avversario nella morsa della propria difesa. Herbert non è più un rookie, i Chargers sono cambiati così come la secondaria dei Patriots, quindi la strategia di Bill dovrà cambiare. Settimana scorsa contro i Jets hanno dimostrato finalmente di giocare con esplosività e mettere a segno tanti punti. Quest’anno servirà una prestazione simile in attacco per tenere il passo di Los Angeles

Los Angeles Chargers (4-2)

Assenza pesante. Austin Ekeler è stato inserito nella lista degli infortunati. Questa è una pessima notizia per la squadra di Staley. Il running back non solo è l’arma principale di un gioco di corse non eccelso, ma è anche determinante sulle ricezioni. Ekeler è la valvola di sfogo preferita di Herbert quando è sotto pressione. La difesa dei Chargers affronterà per la prima volta in stagione un rookie QB, sarà interessante quindi capire che tipo di pressione metteranno su Mac Jones e come reagiranno alle trick plays di McDaniels.

Jacksonville Jaguars @ Seattle Seahawks

Jacksonville Jaguars (1-5)

Progress. I Jaguars tornano da Londra riposati e forti della loro prima vittoria in stagione. Trevor Lawrence ha mostrato scintille del suo talento e grandi progressi da week 1. Ancora particolarmente deludente invece il reparto dei wide receiver, da cui mi aspetto qualche segnale in questo scontro contro Seattle.

Seattle Seahawks (2-5)

Run Run Pass. La tattica di corsa, corsa, passaggio che mette in campo Pete Carroll limiterà i danni che può combinare Geno Smith, ma limita anche notevolmente il potenziale offensivo dei Seahawks (oltre che la spettacolarità della partita). Spero che, visto l’avversario, il gioco di Seattle si apra e permetta a Smith di giocarsi la sua ultima partita prima del rientro di Russel Wilson in week 10 dopo il bye.

Tampa Bay Buccaneers @ New Orleans Saints

Tampa Bay Buccaneers (6-1)

Close. Per Tampa Bay questa è una partita importante. La squadra di Arians affronta la seconda in classifica della propria divisione. Una vittoria vorrebbe dire staccare nettamente sulle concorrenti ed assicurarsi, virtualmente, un posto ai playoff. Per questa partita infra-division l’HC dei Buccaneers accoglie qualche rientro importante dall’infermeria come Rob Gronkowski, Lavonte David e Richard Sherman. Perde invece per la partita Antonio Brown.

New Orleans Saints (4-2)

Cicli. New Orleans questa settimana ha colto un’occasione e ha riportato a casa Mark Ingram II dagli Houston Texans. Il running back era stato scelto al draft 2011 proprio dai Saints come 28° scelta. Ingram va a rinforzare il gioco di corse, riducendo probabilmente la numerica di giocate di corsa affidate a Kamara, per preservarne la salute e per rilasciare il più possibile il suo potenziale letale nelle ricezioni. Forti emozioni anche per Jameis Winston che affronterà la squadra che ha lasciato lo scorso anno, e che ha vinto il Superbowl senza di lui.

New York Giants @ Kansas City Chiefs

New York Giants (2-5)

Dimes. Daniel Jones settimana scorsa ha colto l’occasione della serata no di Carolina per portare a casa una vittoria importante da vero franchise QB. Tra gli highlights della serata anche una ricezione ad una mano, tributo ad OBJ. Anche la difesa ha mostrato importanti miglioramenti la scorsa settimana, ma probabilmente più per demerito di Darnold che merito di New York. Anche domenica penso che vedremo una grande prestazione di Danny Dimes contro una difesa in grossissima difficoltà.

Kansas City Chiefs (3-4)

Back to Chiefs. C’è molto da lavorare in casa Chiefs. La sconfitta contro i Titans e i relativi tre punti segnati segnano il punto più basso dei Kansas City di Patrick Mahomes. Per riprendere in mano il proprio futuro e rimettere in sesto la stagione i Chiefs dovrebbero partire da ciò che sanno fare bene, quindi dagli assi Mahomes-Kelce e Mahomes-Hill, trascurando leggermente il gioco di corse. Contro la difesa dei Giants, lo spazio per l’aggressività che ha contraddistinto Kansas negli ultimi anni c’è e va preso.

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