[NFL] Week 13: Arizona Cardinals vs Atlanta Falcons 18-29

Ancora una sconfitta per gli Arizona Cardinals, che vedono via via svanire il vantaggio accumulato nelle prime dieci partite e passano dall’avere il miglior record dell’intera NFL al sentire pesantemente il fiato sul collo dei redivivi Seahawks, che ora sono ad una sola vittoria di distanza, pronti ad approfittare di ulteriori passi falsi di una squadra che è sprofondata in una crisi totale e sta perdendo un pezzo dopo l’altro.

Oltre a Carson Palmer, ormai fuori per la stagione, ed a Larry Fitzgerald, che ha saltato la seconda partita consecutiva, domenica è stata la volta del runningback titolare Andre Ellington, che ha lasciato il campo già nel primo tempo e della safety Tyrann Mathieu, la cui frattura al pollice preoccupa di più in chiave futura.
Ne hanno approfittato, e bene, gli Atlanta Falcons, anch’essi non in forma smagliante e con Roddy White in infermeria, praticamente obbligati a vincere, dopo che i rivali divisionali dei Saints avevano battuto i Pittsburgh Steelers nel pomeriggio, per mantenersi in corsa per la vittoria nella Division più scalcagnata della lega, che probabilmente sarà appannaggio di una squadra con record perdente per la prima volta nella storia.

Julio Jones FalconsSe i Cardinals hanno avuto parecchi problemi a sostituire gli infortunati, i Falcons hanno invece potuto contare su un Julio Jones in giornata di grazia: 10 ricezioni per 189 yard (record personale) ed un touchdown. L’asse Ryan – Jones ha fatto venire il mal di testa alla secondaria di Arizona per tutta la partita, anche se Bruce Arians ha avuto l’occasione di rallentarla per un momento ma non ha colto l’attimo. E’ successo all’inizio del secondo tempo, quando Julio Jones ha ricevuto un passaggio lungolinea da Ryan ed è stato spinto fuori dal campo da Patrick Peterson. Il replay ha chiaramente fatto vedere che Jones non era riuscito a tenere entrambi i piedi in campo, ma Arians ha cincischiato e non ha chiamato il challenge, nonostante il lungo guadagno e la penalità declinata avessero concesso all’head coach dei Cardinals un tempo più che sufficiente per farlo.
Probabilmente non sarebbe cambiato un granché nell’economia della partita, ma sono quegli episodi che ti fanno rendere conto che nella gestione della partita e della squadra c’è sicuramente qualcosa da rivedere.

Pubblicità

I Falcons erano partiti subito a tavoletta, con uno Steven Jackson che sembrava quello di cinque o sei anni fa. Era proprio Jackson a propiziare il primo touchdown con una corsa devastante da 55 yard terminata sulla una yard offensiva grazie al provvidenziale placcaggio di Cromartie. Ci volevano tutti e quattro i tentativi a disposizione prima che Matt Ryan trovasse in end zone Toilolo per il touchdown di apertura.
I Cardinals dimostravano subito di essere in difficoltà facendosi fermare immediatamente, e sul punt Hester faceva una magia delle sue riportando l’ovale in touchdown dopo un ritorno di 70 yard. Peccato per il face mask commesso quasi in dirittura d’arrivo che gli negava la segnatura (e fa nulla se il face mask più evidente fosse quello del punter nei confronti di Hester, evidentemente non visto dall’arbitro).
Il replay salvava Ryan dall’intercetto sulla goal line e Bryant poteva mettere a segno il primo dei suoi field goal (alla fine saranno ben cinque).
Stanton era ormai lontano dalle magie del suo esordio contro i Rams, e piazzava un bell’intercetto che permetteva ai Falcons di allungare grazie al touchdown di Julio Jones, ben pescato da Ryan.

michael floyd cardinalsSul 17-0 i Cardinals tentavano una reazione, ma era la difesa a salire sugli scudi intercettando un passaggio di Ryan con Johnson, che metteva a segno i primi sette punti della partita.
L’incubo di Stanton continuava con un fumble perso sul quale, però, i Falcons non riuscivano a costruire nulla, e poco prima della fine del tempo Catanzaro metteva tra i pali il pallone del 17-10, prima che Matt Bryant rimettesse le cose a posto ristabilendo le distanze con un field goal allo scadere del primo tempo.
Nella seconda frazione di gioco i Falcons mettevano a segno un paio di field goal per arrotondare il punteggio, mentre Stanton si teneva in media lanciando l’ennesimo intercetto, prima di trovare finalmente la via del touchdown con un lancio su Taylor. La trasformazione da due falliva in un primo tentativo, ma grazie ad una penalità difensiva Arizona poteva ripetere il tentativo, che lo stesso Taylor si premurava di mettere a segno. Il tabellone recitava Atlanta 29 Arizona 18, ma il cronometro segnava solo un minuto e 9 secondi al termine della partita, per cui la segnatura non aveva altro effetto che ridurre lo scarto della sconfitta per i Cardinals.

Per Atlanta è stata una boccata di ossigeno in vista del Monday Night della prossima settimana contro i Green Bay Packers che li vede ovviamente sfavoriti. Considerando che i diretti rivali Saints giocano con i Panthers, potrebbe rivelarsi un weekend negativo per i Falcons che, a questo punto, sperano di arrivare allo showdown con New Orleans della penultima settimana con la speranza di potersi giocare tutto in quella occasione.
Nella stessa settimana i Cardinals affronteranno i Seahawks in quella che potrebbe essere la partita decisiva per la NFC West, sebbene lo stato di forma di Arizona renda più che plausibile la possibilità che allo scontro decisivo ad arrivare in vantaggio in classifica potrebbero essere proprio i Seahawks.

[jwplayer mediaid=”18031″]
Merchandising Merchandising

Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

Articoli collegati

4 Commenti

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.