[NFL] Week 4: Power Ranking by Radio Bonanza
Grazie agli amici di RADIO BONANZA, ecco a voi il miglior power ranking in italiano della National Football League.
Amletico dilemma in questa ultima week di football. Infatti anche il buon Scott Hanson è andato in confusione esistenziale e pure Shakespeare ha voluto dire la sua vedendo questi errori così micidiali da parte dei kicker. Insomma, alla fine dopo il movimento lanciato qualche anno fa che pure i Punter sono persone, sono i kicker che hanno voluto farsi notare.
Peccato che lo abbiano fatto in negativo, tant’è che la prossima settimana saranno lanciate da parte della NFL delle visite gratuite per diottrie e problemi alla vista, data la mancanza di precisioni fra i pali. Questo però non ci ha fermato a stilare un altro Bonanza Ranking in preda ai più astrusi calcoli filosofici e psicologici per collocare le squadre dopo ben un quarto di stagione!
Buona lettura ;).
Smiler of the Week – New Orleans Saints +9
Rosiker of the Week – Houston Texans -13
Bonanza Favorite – Carolina Panthers +5
1. New England Patriots (3-0) = – BYE WEEK. Belichick ha portato la squadra negli stabilimenti Goodyear per mostrare cosa significhi produrre pneumatici ben gonfi e affidabili.
2. Green Bay Packers (4-0) = – Per un ragazzino cresciuto come fan dei 49ers vederli in questo stato pietoso è stato sicuramente atroce. Scommetto che il misericordioso Aronne avrebbe tanto voluto andare nello spogliatoio, indossare una divisa di San Francisco e scender in campo per regalar almeno delle emozioni a una partita, che è filata via liscia come il papà che salta la staccionata nella pubblicità dell’olio Cuore.
3. Cincinnati Bengals (4-0) +1 – In Ohio stanno incominciando a togliere i cartelloni pubblicitari di LeBron e a mettere quelli del nuovo prescelto, Andy Dalton. Però caro rossiccio preferito della Bonanza, non smentirci più in là perché non siamo pronti a far valere questo:
4. Denver Broncos (4-0) +1 – Probabilmente Manning & Co. diverranno i protagonisti del sequel di “Fuori in 60 secondi” al posto del sontuoso Nic Cage. Il film s’intitolerà: “Fuori in 60 minuti” vista la capacità killer di portare a casa le vittorie proprio all’ultimo sospiro. Je piace rischiare, dai.
5. Atlanta Falcons (4-0) +3 – C’è tantissima euforia attorno a questi falchi cazzutissimi. Il calendario è stato dalla loro, ma ammettiamolo, non troppi s’aspettavano dei Falcons così pronti a giocare il ruolo di mina vagante. Nel frattempo Devonta Freeman è più illuminato di Rousseau, Montesquieu, Diderot e d’Alembert messi insieme.
6. Carolina Panthers (4-0) +5 – Diciamo che la vittoria contro i Bucs era talmente scontata quanto i match che Brad Pitt potrebbe fare su Tinder qualora decidesse di creare un account. La cosa che fa piacere è un Newton che oramai ha tutte le carte in tavola per diventare governatore del North Carolina vedendo come ha in pugno la squadra.
7. Arizona Cardinals (3-1) -4 – Sono inciampati proprio sul più bello, quando sembravano pronti all’imbattibilità eterna. Caduti come lo storico Roman Virastyuk alle Olimpiadi di Atlanta ’96.
https://youtube.com/watch?v=k2d9kZYUZTU
“Una storia commovente.”
8. Seattle Seahawks (2-2) +2 – Il pugno di lato dal Monday Night non sarà più una mossa segreta di Bappo, ma del Cancelliere che confeziona come un cioccolatino belga di prima qualità una W fondamentale ai Carroll Boys sconfiggendo all’ultimo, come nelle epiche battaglie di Michael Bay, Megatron.
9. New York Jets (3-1) +4 – Chris Ivory è arrivato per conquistare Londra e così è stato. Ispirato dalla vita frenetica londinese ha messo il turbo. I Jets si son mostrati prontissimi come quando Colin McRae affrontava una doppia chicane e hanno divorato un avversario al totale sbando come i Dolphins.
10. Dallas Cowboys (2-2) -4 – Dopo l’infortunio a Romo c’è una sola .gif che possa riassumere di come siano andate queste due ultime settimane in quel di Arlington:
11. Pittsburgh Steelers (2-2) -4 – Sconclusionati. Scobee Doo alla fine non ha risolto alcun mistero con la Mystery Machine e i nostri hanno fallito nell’azzannare definitivamente la stagione degli arci-rivali Ravens. Gameplan rivedibile quanto i video di Clio Make Up.
12. St.Louis Rams (2-2) +4 – Più schizofrenici di un pezzo dei The Dillinger Escape Plan (si fornisce audio per chiarire l’esempio #RadioHipsteranza) hanno la meglio dei Cardinals proprio per mano di colui che avevo invocato come Mosè con le acque del Mar Rosso: Todd Gurley II. L’alba di una nuova era?
“Il bipolarismo dei Rams fatto a musica.”
13. Buffalo Bills (2-2) -4 – Per vedere un record estremamente positivo a Buffalo non serve neanche una nevicata come quella dell’anno passato. Ci provano, eh, son bravi e tutto, però nulla. Ripiombano nell’intruglio di caldarroste autunnali che è l’AFC.
14. San Diego Chargers (2-2) +1 – Josh Lambo è stato l’eroe di giornata, dopo che, visto il numero di infortuni che ha colpito la squadra californiana, durante l’intervallo è arrivato Morgan insieme a Mika a fare delle audizioni per trovare qualcuno da mettere in campo.
Would have been an even more exciting ending if we had @D_Perryman52 out there for the last kick pic.twitter.com/umCv35bEPI
— Sam Davis (@Sam_A_Davis) October 6, 2015
“Denzellone Perryman nuovo kicker?”
15. Minnesota Vikings (2-2) -3 – Il Tesoro dei Nibelunghi che costudisce lo scalpo dei Broncos non è stato conquistato dai discendenti di Sigfrido. È un gran peccato, perché ci son andati a un Blair “Don’t Call Me Brandon” Walsh di distanza. Sarà per la prossima calata nel Regno dei Burgundi.
16. New York Giants (2-2) +3 – Ringraziamo NFL Network, ESPN, FoxSports che mi ha vietato di conoscere il risultato dei Giants visto che hanno passato in continuazione solo il catch out-of-bounds di Odell Beckham Jr. A momenti credevo che il football si decidesse così, poi mi hanno spiegato che c’è una partita vera e propria. Senza punti esclamativi (no, senza punti, senza le maiuscole…) la vincono e la NFC East diviene la Terra di Nessuno.
17. Oakland Raiders (2-2) -3 – Alla fine in cuor nostro avremmo sperato che il lateral finale andasse a buon fine (ci dispiace Baliano, ma è così), eppure questo 3-1 non aveva proprio ragione d’esistere, un eccellente motivo per iscriversi al partito: “Mai Una Gioia”, però Oakland è stata pasticciona, il che lascia le porte aperte per il proseguo per la stagione.
18. Indianapolis Colts (2-2) +3 – Mastro Lindo Hasselbeck da buon 40enne che era già pronto a mangiare i ravioli in brodo riesce a condurre degli anonimi Colts alla W soffertissima contro i temibili giaguari della Villa di Jackson. Dire di più sulla perfomance di Indianapolis sarebbe oltraggioso, ma tant’è sono 2-2 e…la Division torna nelle loro mani (mon dieu).
19. Washington Redskins (2-2) +7 – E chi li capisce questi? Probabile che al FedEx Field siano una bella gatta da pelare per più di una squadra. Sinceramente non pensavo di dover scrivere “drive della W” e “Cousins” nello stesso periodo, eppure è capitato. Della serie anche un orologio rotto segna l’ora esatta due volte al giorno.
20. Tennessee Titans (1-2) = – BYE WEEK. Mariota ha cercato di entrare nella scena country underground sotto il nickname di Wild Hawaiian in caso la carriera con i Titans non decolli.
21. Baltimore Ravens (1-3) +7 – Sapete quella sensazione quando qualcuno vi comunica di esser soddisfatti del vostro lavoro, eppure voi credevate per tutte quelle lunghe nottate insonni di aver sbagliato ogni singolo passaggio? Ecco, questo è quello che deve aver provato Harbaugh. Una W che manco i Ravens sanno come sia potuta arrivare, salvo un Tucker che con la calma di Uma Thurman in Kill Bill è arrivato e ha chiuso la contesa.
22. Kansas City Chiefs (1-3) -5 – Cairo Santos aveva i tratti del Pelé, tanto che si sta pensando di convocarlo nella nazionale brasiliana giusto come rigorista e per le punizioni. Kansas City è sempre rimasta in scia dei Bengals, ma per l’appunto li ha sempre visti allontanarsi sempre più, man mano che la fine si avvicinava.
23. New Orleans Saints (1-3) +9 – Mettere all’ultimo posto del Bonanza Ranking una qualsiasi squadra porta automaticamente alla W. Quindi fan di Detroit fatevi sotto, inviatemi il vostro curriculum vitae. CJ Spiller è sbucato dal nulla proprio come uno spillo nel pagliaio e ha fatto gioire il buon Drew per il 400esimo TD lanciato in carriera.
24. Jacksonville Jaguars (1-3) +3 – Sono furente. Jason “Don’t Call Me Carlton” Myers ha frantumato i sogni di un’intera generazione di tifosi Jaguars e la speranza di aver la meglio di un’Indianapolis priva di Andrea Fortuna sono sfumate più e più volte. Non era giornata per i kicker in generale, ma Jacksonville deve mangiarsi le mani e forse non solo quelle.
25. Philadelphia Eagles (1-3) -3 – Modo artistico di descrivere il primo quarto stagione degli Eagles:
26. Miami Dolphins (1-3) -3 – Ricordo che i Dolphins giocarono a Londra con l’agrume Cleo Lemon e, vedendo lo spettacolo dei Philbin Boys, credo avessero più chance di una W quella volta lì. Il buon Philbin perde il Tube e rimane a Brixton dove tenterà di mettere in piedi una cover band dei Clash. Nel mentre i Dolphins affondano sempre più.
27. San Francisco 49ers (1-3) -3 – Kaepernick ha completato la sua trasformazione ed è tornato in forma embrionale. I ricordi del giocatore dominante che fu si fanno sbiaditi quasi quanto quella polaroid che conservate gelosamente con le gesta di Steve Young e Joe Montana. A Santa Clara paiono essere tornati gli anni di Singletary, una cosa che non si augurerebbe neanche al collega che vi ruba il Saccottino all’albicocca.
28. Cleveland Browns (1-3) -3 – Un solo commento sulla penalità che ha condannato i Browns alla sconfitta:
29. Chicago Bears (1-3) +2 – L’incubo dello 0-16 è stato scongiurato e alla fin, fine la squadra con Cutler al timone pare anche girare un minimo. È festa grande alla Corte del Re.
30. Tampa Bay Buccaneers (1-3) = – Ammirare la partita dei Bucs è come far risuscitare Van Gogh e prendere lezioni sul come infliggersi del dolore. Pace all’anima sua, caro Vincent, ma a un certo punto Tampa Bay aveva subito qualcosa tipo 24 punti dai propri turnover, il che equivale a chiamare a roster Plaxico Burress e spararsi nei piedi.
31. Houston Texans (1-3) -13 – Più aridi di un disco dei Kyuss, a Houston regna il deserto più totale. A momenti JJ Watt si gira e al posto di vedere compagni nota delle palle di fieno rotolare. Sinceramente farebbero più bella figura di questi Texans che più che intimidire i Colts, dovrebbero nascondersi sotto la sabbia rovente texana.
32. Detroit Lions (0-4) -3 – Sto pensando a cose che mi mettono più allegria dei Lions e ne trovo veramente parecchie. Diciamo che la lista potrebbe essere più lunga della saga di Harry Potter della Rowling. E potrei pure decidere di scrivere dei sequel nella noia e nel tedio di vedere Jim Caldwell e la sua espressività lungo la sideline.
https://youtube.com/watch?v=9j3XdBdsUUI
E ascoltatevi sto disco per risollevarvi dopo sto Power Ranking, va!