It’s QB time, i migliori e peggiori quarterback di week 11

In un interessante testa a testa con Cam Newton, Deshaun Watson ha guidato i Texans alla vittoria, guadagnandosi il primo posto nella classifica settimanale dei migliori quarterback. Prosegue anche la stagione stellare di Patrick Mahomes, autore del touchdown decisivo nella vittoria dei Chiefs sui Raiders. Prestazioni da dimenticare invece per Jake Luton e Matt Ryan, con il primo demolito dalla difesa degli Steelers ed il secondo tenuto sotto controllo per tutto il match dai Saints.

I MIGLIORI SEI

Quarterback della settimana
Deshaun Watson Houston Texans
(28-37, 344 yds, 2 TD, 0 INT, 86.4 QBR, 6 car, 36 rush yds, 1 TD)

Nel match contro i Patriots, che in week 10 sono riusciti ad arginare alla perfezione Lamar Jackson, Deshaun Watson si è caricato il peso della squadra sulle spalle, trascinando i Texans ad una vittoria combattuta. Il prodotto di Clemson è stato impeccabile nella prima metà della partita, frangente nel quale sono stati realizzati tutti i touchdown di giornata di Houston. Watson ha pescato nella end zone Randall Cobb e Keke Coutee, riuscendo anche a mettere a referto sei punti con un touchdown su corsa che mancava al leader dei Texans dalla week 1. Nella seconda metà di gara, con Cobb e Stills costretti ad uscire causa infortunio, il passing game ha incontrato molte più difficoltà e con la front seven dei Patriots efficace nell’arginare Duke Johnson, Houston è riuscita a realizzare solo due field goal. Watson è stato ancora una volta brillante, mostrandosi difficile da bloccare in uscita dalla tasca ed efficace nel realizzare lanci in tight windows. Il bilancio dei Texans, giunto a quota 3-7, è stato vittima della pessima gestione di Bill O’Brien nelle prime partite, della mancanza di talento dal punto di vista difensivo e da un calendario decisamente ostico. Watson e compagni cercheranno ora di trovare continuità nel match che si giocherà giovedi, nel Giorno del Ringraziamento, contro dei Lions reduci da zero punti segnati contro i Panthers.

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Justin Herbert, Los Angeles Chargers
(37-49, 366 yds, 3 TD, 0 INT, 89.0 QBR)

Nella partita contro i New York Jets, Justin Herbert ha messo a referto la sua settima partita consecutiva con almeno due touchdown lanciati, traguardo mai raggiunto da nessun quarterback al primo anno. Dopo le difficoltà emerse contro la difficile difesa dei Dolphins in week 10, la nuova stella dei Chargers si è presa gioco della difesa dei Jets, trovando con continuità Keenan Allen, autore di 16 ricezioni (record di franchigia), 145 yard ed un touchdown e sfruttando la big play ability di Mike Williams e Tyron Johnson. Con il completo da 54 yard realizzato da quest’ultimo, Herbert ha messo in cassaforte la sua sesta completion stagionale da oltre 50 yard, categoria della quale detiene il primato rispetto al resto dei quarterback. Con un running game inefficace contro la buona front seven dei Jets (almeno nell’arginare le corse), Herbert ha ricevuto le chiavi dell’attacco per muovere le catene e tenere in vita i drive, obiettivo che ha conseguito principalmente grazie alla già citata connessione con Keenan Allen, ricevitore che sta mettendo a referto numeri solidissimi. Per i Chargers all’orizzonte c’è una complicata sfida contro i Bills in quel di Buffalo, con la franchigia dello stato di New York concentrata nell’inseguire la vittoria della AFC East.

Patrick Mahomes, Kansas City Chiefs
(34-45, 348 yds, 2 TD, 1 INT, 90.6 QBR)

Con la vittoria ottenuta in rimonta contro i Las Vegas Raiders, i Chiefs hanno mandato un segnale importante al resto della AFC, mentre Patrick Mahomes ha compiuto un altro deciso passo verso il premio di MVP. Dopo dieci partite, la stella di Kansas City può contare su 27 touchdown lanciati e soli due intercetti, numeri che stanno proiettando l’attacco dei Chiefs ad un livello ancora più alto rispetto a quello della scorsa stagione. L’investimento realizzato selezionando Clyde Edwards-Helaire ha regalato all’attacco di Eric Bienemy un running back molto duttile che si sposa alla perfezione con la filosofia offensiva di Andy Reid e dopo due partite sottotono, l’ex giocatore di LSU è stato fondamentale nella vittoria sui Raiders grazie a due touchdown su corsa. Il punto interrogativo maggiore dei campioni in carica è il reparto difensivo, che sta concedendo decisamente di più rispetto alle scorse due stagioni. Nel testa a testa con la squadra di Jon Gruden, head coach che più di chiunque altro ha reso la vita difficile ai Chiefs, Patrick Mahomes ha avuto l’ultima parola, indirizzando il touchdown decisivo ad un indisturbato Travis Kelce con 28 secondi rimasti sul cronometro per regalare ai suoi la nona vittoria stagionale. Con i Ravens sempre più in difficoltà ed i Bills un gradino sotto i Chiefs, la curiosità per un eventuale confronto ai playoff tra Kansas City e Pittsburgh continua a crescere. In week 12 invece, tutti i riflettori saranno puntati sullo stellare match che avrà luogo al Raymond James Stadium tra i Chiefs ed i Tampa Bay Buccaneers di Tom Brady.

Jared Goff, Los Angeles Rams
(39-51, 376 yds, 3 TD, 0 INT, 85.4 QBR)

Affrontando la miglior difesa della NFL nell’arginare le corse, il gameplan di Sean McVay è stato molto intelligente, concentrato sull’attaccare i Buccaneers con il passing game, sfruttando le difficoltà della difesa nel contenere i ricevitori allineati nella slot. Cooper Kupp e Robert Woods, due dei ricevitori più sottovalutati della lega, sono entrambi andati oltre le 11 ricezioni e 130 yard su ricezione, demolendo letteralmente Tampa Bay. Goff ha messo a referto una prova estremamente efficiente, nonostante i due intercetti, dimostrandosi fenomenale nel trovare e mantenere il ritmo nei passaggi. I Rams settimana dopo settimana si stanno dimostrando sempre di più una temibile corazzata in vista dei playoff, con un attacco bilanciato e completo ed una difesa molto rocciosa, tanto nel fermare le corse quanto nel mettere in difficoltà i quarterback avversari. In week 12 la franchigia di Los Angeles ospiterà i San Francisco 49ers, squadra gravemente colpita dagli infortuni.

Philip Rivers, Indianapolis Colts
(24-36, 288 yds, 3 TD, 1 INT, 68.3 QBR)

Il confronto tra Colts e Packers del Lucas Oil Stadium è stato uno dei più elettrizzanti della settimana, con Rivers e Rodgers che si sono dati battaglia fino all’overtime, dove un field goal decisivo di Rodrigo “Hot Rod” Blankenship ha regalato la vittoria ai padroni di casa. In un esame importantissimo per Rivers e compagni, i Colts hanno risposto molto bene, generando turnover contro l’attacco dei Packers e soprattutto producendo dal punto di vista offensivo, compito che ad Indianapolis non è riuscito con costanza in questa stagione. Jonathan Taylor ha approfittato delle difficoltà di Green Bay nel fermare le corse per collezionare 90 yard, mentre Philip Rivers ha lavorato eccellentemente nel range medio-corto del campo muovendo le catene con efficacia. Il target primario del veterano è stato ancora una volta Michael Pittman Jr, rookie che sta passando decisamente inosservato, ma che nella sfida contro i Packers è stato fondamentale in fase di bloccaggio, ma anche fenomenale nel correre crossing routes e proprio da una di queste l’ex stella di USC ha realizzato il suo primo touchdown da professionista, aggiungendo una buona corsa da 35 yard dopo la ricezione. Gli altri due touchdown di giornata sfornati da Rivers sono finiti tra le mani dei tight end Trey Burton e Jack Doyle, target molto forti fisicamente che si sono fatti spazio nella end zone. Con poche forzature ed un passing game calcolato al millimetro, Philip Rivers si è reso protagonista di una prova molto efficiente, priva di forzature. I Colts si stanno affermando come una delle potenze più temibili della AFC con un bilancio di 7-3 ed in week 12 affronteranno dei Titans reduci da una vittoria contro i Ravens, ma che sono già finiti al tappeto contro Indianapolis in week 10.

Andy Dalton, Dallas Cowboys
(22-32, 203 yds, 3 TD, 1 INT, 81.5 QBR)

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Il ritorno dall’infortunio di Andy Dalton è stato molto positivo per i Dallas Cowboys, che hanno approfittato delle debolezze nella secondaria di Minnesota per vincere la terza partita stagionale e rientrare in corsa per il titolo della AFC East. Supportato da Ezekiel Elliott, autore della sua prima prestazione da 100 yard su corsa del 2020, Dalton ha potuto costruire il passing game senza eccessive pressioni, riuscendo a far totalizzare almeno 25 yard su ricezione ai suoi quattro target principali. Dopo il corto touchdown indirizzato ad Elliott e la strabiliante presa in volo cadendo all’indietro di CeeDee Lamb, Dalton ha chiuso la partita a due minuti dal termine con il passaggio del definitivo vantaggio per Dalton Schultz. La difesa di Dallas ha ancora una volta concesso molto, con i Vikings capaci di realizzare quattro touchdown, ma con un buon equilibrio tra corse e passaggi, l’attacco di Dallas è sembrato il più esplosivo dell’ultimo mese. La mediocrità della NFC East permette comunque ai Cowboys di essere in corsa per la vittoria della division e Dallas comincerà una seria corsa a questo obiettivo proprio nel classico match nel Giorno del Ringraziamento contro Washington.

Honorable mention: Taysom Hill, New Orleans Saints (18-23, 233 yds, 0 TD, 0 INT, 68.2 QBR, 10 car, 51 rush yds, 2 TD, 1 fumble)

I PEGGIORI QUATTRO

Il peggiore della settimana
Jake Luton, Jacksonville Jaguars
(16-37, 151 yds, 0 TD, 4 INT, 12.4 QBR)

Jake Luton ed i Jacksonville Jaguars sono stati completamente inghiottiti dai Pittsburgh Steelers, che si sono imposti con il punteggio di 27-3 portando il loro bilancio a 10-0. Nonostante le aspettative non fossero alle stelle, contro la difesa più dominante della NFL, Luton non è mai riuscito a mettere i suoi in condizione di realizzare un touchdown, venendo invece travolto da 4 intercetti. Minkah Fitzpatrick e Terrell Edmunds, autori di due intercetti a testa, sono stati un incubo per il quarterback rookie dei Jaguars, che è sembrato totalmente spaesato nel confronto con gli Steelers. Con Jacksonville, proprietaria di un veritiero record di 1-9, che resta salda al secondo posto nel momentaneo ordine del Draft 2021, i minuti di Jake Luton e Gardner Minshew nel ruolo di quarterback si stanno avvicinando sempre di più verso la fine. Gli occhi dell’organizzazione della Florida sono molto probabilmente puntati su Justin Fields, talento di Ohio State in piena corsa per vincere l’Heisman Trophy. L’obiettivo dei Jaguars fino al termine della stagione sarà verosimilmente quello di cercare di vincere meno partite possibili al fine di ottenere una delle prime due scelte. In week 12 Jacksonville ospiterà dei Browns affamati di vittoria per assicurarsi un posto sempre più probabile ai playoff.

Matt Ryan, Atlanta Falcons
(19-37, 232 yds, 0 TD, 2 INT, 19.2 QBR)

Matt Ryan è stato totalmente sabotato dalla difesa dei Saints nel match di domenica. La stellare difesa di New Orleans ha addirittura realizzato 8 sack e 11 QB hit ai danni del quarterback dei Falcons, riuscendo a mettere in cassaforte anche due turnover. I Falcons sono riusciti a segnare soltanto grazie a tre field goal dell’impeccabile Younghoe Koo, mentre Matt Ryan è finito nelle fauci della front seven dei Saints che sta giocando a livelli altissimi da oltre un mese. La linea offensiva di Atlanta non ha retto ed il running game è stato completamente sterile, portando tutte le attenzioni della difesa sul quarterback, il quale ha subito due intercetti, di cui uno nel tentativo di realizzare un hail mary. Atlanta ha pure dovuto fare i conti con l’infortunio di Julio Jones, che tra una giocata e l’altra è spesso rientrato in panchina per farsi medicare. Molto positivo invece il rientro dall’infortunio di Calvin Ridley, autore di 90 yard su ricezione. In week 12 i Falcons ospiteranno i Las Vegas Raiders, franchigia proprietaria di una front seven rocciosa ma anche di una secondaria sospetta.

Tom Brady, Tampa Bay Buccaneers
(26-48, 216 yds, 2 TD, 2 INT, 55.2 QBR)

Per Brady e Tampa Bay quella contro i Rams è stata un’altra prova molto altalenante. Con il passare delle partite il vero problema dei Buccaneers sembra seriamente essere il quarterback, con Brady che alterna partita dominanti contro squadre di medio-basso livello, per poi sciogliersi totalmente contro le contender. Nel Monday Night l’ex quarterback dei Patriots è andato fuori ritmo per gran parte della gara, forzando spesso i lanci e dimostrandosi in grande difficoltà sui lanci lunghi. Il copione per Tampa Bay è stato lo stesso per tutta la stagione ed ora la compagine di Bruce Arians cercherà di trovare più costanza nel match di week 12 contro i Kansas City Chiefs.

Carson Wentz, Philadelphia Eagles
(21-35, 235 yds, 2 TD, 2 INT, 20.2 QBR)

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Nelle difficili condizioni meteorologiche di Cleveland, gli Eagles hanno attuato un gameplan decisamente discutibile, correndo solo 25 volte (rispetto alle 40 dei Browns) e lasciando le iniziative offensive passare principalmente dalle mani di Wentz. Il quarterback di Philadelphia ha concluso il suo match con due touchdown ma anche due intercetti, dei quali uno trasformato in pick-six da Takitaki e l’altro realizzato da Denzel Ward in prossimità della end zone a circa due minuti dalla fine. Ancora una volta Wentz è stato molto discontinuo nel passing game, con problemi dettati maggiormente dal decision making e dal ritmo invece che dalla meccanica di lancio. L’attacco di Philadelphia è stato sin ora uno dei peggiori della NFL, con gli infortuni nella linea offensiva che hanno pesato molto. In una NFC East più aperta che mai, nonostante le scarse speranze delle squadre nel proseguire ai playoff, gli Eagles avranno bisogno di concludere al meglio la stagione. All’orizzonte c’è un ostico confronto casalingo con i Seattle Seahawks, franchigia che sta combattendo per emergere tra Rams e Cardinals nella NFC West.

*Abbiamo deciso di utilizzare il QBR di ESPN al posto del rating NFL perchè più aderente al gioco attuale.

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