L’allievo supera il maestro (Tampa Bay Buccaneers vs New England Patriots 19-17)

A 639 giorni dall’ultima partita giocata da Brady a Foxborough, il quarterback più vincente di sempre vi torna per l’ultima volta, visto che la prossima volta che i Buccaneers ci rigiocheranno sarà tra otto anni. I Bucs si presentano mancanti di Gronkowski, con quattro costole incrinate, una rotta e un polmone perforato, oltre a Jason Pierre-Paul e Jamel Dean, che si aggiunge all’altra defezione importante nella secondaria, quella di Sean Murphy-Bunting, infortunatosi alla prima giornata, tanto che la dirigenza si è rivolta alla free agency per reclutare un altro veterano, Richard Sherman, di cui è indubbia l’intelligenza per il gioco, ma che pone interrogativi quanto alle sue capacità atletiche e ad eventuali squalifiche che potrebbero interessarlo visti i problemi con la legge che ha avuto nella offseason e sono in fase di definizione.

I Patriots in offseason hanno investito pesantemente nella free agency e hanno cambiato circa la metà degli starter, compreso il giocatore nella posizione più importante sul campo, il quarterback, selezionando con la quindicesima scelta assoluta Mac Jones da Alabama, su cui è stata riposta la fiducia più assoluta da parte di Belichick con il taglio di Cam Newton prima dell’inizio della regular season che ha confermato lo status di starter del rookie.

Considerazioni

Il gioco aereo di Tampa Bay ha faticato, sicuramente nell’equazione sono da considerare anche le condizioni climatiche con il diluvio che si è abbattuto su Foxborough, ma Brady in 20 anni si era abituato a lanciare sferzato dagli elementi naturali. Brady talvolta è stato impreciso, lanciando troppo alto, conoscendolo l’avrà fatto perché non gli piaceva la difesa che aveva davanti e temeva di subire intercetti, o in particolare su tracce verticali dei ricevitori talvolta questi non si sono intesi con Brady che ha quasi sempre lanciato verso l’esterno, “back shoulder”, mentre i compagni si aspettavano la palla sull’interno del campo. A influire su questa fatica nei passaggi ha contribuito come sempre la lotta che si verifica sulla linea di scrimmage, con la offensive line di Tampa Bay che ha faticato a identificare quali erano i giocatori che sarebbero arrivati in pressione, perché sebbene Steven Belichick frequentemente abbia mandato solo tre, quattro difensori, vista la versatilità dei linebacker nel front seven dei Patriots, è riuscito a mascherare i compiti dei vari giocatori prima dello snap. Distruttivo è stato in uno contro uno con entrambi i tackle titolari dei Bucs, Matthew Judon, che ha costantemente portato pressione su Brady e arrivato sui runningback. La linea offensiva di Tampa Bay ha faticato sull’interno in pass protection, tant’è che si è vista di frequente una situazione che non si osserva spesso, Brady costretto a evadere la tasca e lanciare in corsa, azione su cui l’ex Michigan è inoffensivo.

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Giustamente vanno tessute le lodi della difesa dei Patriots contro i passaggi, dove anche i defensive back si sono distinti, in particolare nella persona di JC Jackson che è stato appiccicato a Evans tutta sera e si conferma come un legittimo erede quale “cornerback one” dopo Gilmore, che potrebbe prima o dopo lasciare New England. Come dicevo, tessute le lodi della difesa contro i passaggi, la difesa contro le corse non si è dimostrata di altrettanto valore, perché è grazie a queste che i Buccaneers hanno macinato yard, Leonard Fournette ha portato palla addirittura venti volte per 91 yds, Ronald Jones solo 6 per 25 yds ma all’interno delle quali è compreso l’unico touchdown della serata per Tampa Bay.

La difesa di Tampa Bay, se l’anno scorso aveva nella pass rush il suo punto forte, quest’anno nelle prime tre partite ha ottenuto solo 3 sack, tra gli ultimi reparti nella lega, contro i Patriots però si sono riscattati nonostante l’assenza di Jason Pierre-Paul, con addirittura 4 sack (una di Gholston, una Barrett e due dell’ottimo rookie Joe Tryon-Shoyinka). La difesa sulle corse si conferma tra le migliori della lega, come del resto è stata per le ultime due stagioni, costringendo New England a  -1 yard di corsa totali, e classificandosi al primo posto nelle prime quattro partite di questa stagione 2021 per yard su corsa concesse (190) e per partita (47.5). All’estremo opposto fino a questo momento è stata la difesa contro i passaggi, su cui sicuramente hanno influito gli infortuni sopra citati, cui si aggiunge quello al quadricipite sofferto da Carlton Davis durante la partita di cui stiamo parlando, Tampa Bay in questa categoria si colloca all’ultimo posto per yard complessive concesse (1,310) e yard per partita (327.5), ma visto che i reparti della difesa non sono comportamenti stagni, su questa cattiva performance influisce anche l’assenza di pass rush di cui si è commentato prima.

La difesa sulle corse impenetrabile di Tampa Bay ha costretto l’attacco di Josh McDaniels con al volante il giovane Mac Jones ad essere monodimensionale, e a rendere i già abbondanti lanci sul medio-corto e screen pass, ancora più surrogati del running game. Mac Jones ha dovuto lanciare molto, quaranta volte, ma ha confermato la sua precisione e durezza, mantenendo la compostezza davanti a un difensore che lo approcciava e completando il passaggio richiesto, magari anche girando lo sguardo all’ultimo sul ricevitore desiderato. Sicuramente il playbook non è ancora totalmente aperto per lui ma testimonia a suo vantaggio e del suo football IQ, vista la complessità del sistema offensivo dei Patriots, non solo la nomina a starter fin da week 1 ma anche il rifiuto di cautelarsi tenendo Newton alle spalle, ma anzi tagliandolo prima della regular season; questo ragazzo, da Alabama ma originario della Florida, è a tutti gli effetti l’erede di Brady come comandante della nave dei Patriots, ma non sarebbe onesto intellettualmente paragonarlo al sette volte vincitore del Super Bowl.

La squadra allenata da Belichick non ha pareggiato a 59 secondi dalla fine solo per un calcio di Folk che da 56 yds, considerando la pioggia battente e il vento, ha colpito il palo destro, non si sa cosa Brady avrebbe cavato da quei 59 secondi (o forse si) ma di sicuro Belichick nonostante essersela giocata alla pari con i campioni in carica vedrà solo il record di 1-3 che hanno i Patriots. Questa fatica è comprensibile visto il turnover di metà degli starter e un rookie quarterback, aspetterei a giudicare questo “nuovo ciclo” dei Pats almeno a partire dal prossimo anno. Di sicuro dei due (Brady e Belichick) è l’allenatore a dover dimostrare di saper vincere anche senza l’altro.

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