La Strada verso il Draft: Danny Shelton

Ruolo: defensive tackle – College: Washington – Classe: senior
Età: 22 – Altezza: 188 cm – Peso: 154 kg

Washington, per questo draft, ha sfornato un numero impressionante di talenti. Marcus Peters, Shaq Thompson e Ha’Oli Kikaha sono tutti giocatori di ottimo livello che oscilleranno nei primi due round, ma la vera stella è colui che è stato l’ancora della linea difensiva, il devastante defensive tackle che risponde al nome di Danny Shelton.

Fisico impressionante, imponente, enorme. È semplicemente una montagna difficilissima da spostare, la parte bassa del suo corpo è sviluppata a tal punto da ancorarlo saldamente a terra anche contro due lineman offensivi. Incredibilmente agile e coordinato, riesce spesso a rompere il blocco e terrorizzare il backfield. È un bull rusher puro, che ama lo scontro fisico col centro e le guardie avversarie, ed è un maestro nel far collassare la tasca con la sua potenza.

Guardandolo potrebbe apparire un giocatore lento, invece è molto rapido e non si arrende nel seguire il running back in campo aperto, mostrando anche una notevole accelerazione negli spazi stretti. Al momento del contatto sprigiona una grandissima forza ed è dotato di una buona visione di gioco, che gli permette di essere sempre presente all’interno dell’azione. Ottimo atleta, ha una grande etica lavorativa e, soprattutto, ha giocato ogni partita da quando è arrivato al college, non subendo mai infortuni importanti.

Le sue statistiche sono un po’ falsate, il sistema difensivo degli Huskies gli permetteva di ammassare grandi numeri, ma non è il pass rusher interno da highlights della domenica sera. Il suo compito, soprattutto in NFL, sarà portare scompiglio nella linea e farla collassare, ad andare sul quarterback ci penseranno altri. Può ancora migliorare la conoscenza dei punti d’appoggio, per creare maggior spinta sul lineman avversario, e dovrà anche diventare più esperto nel riconoscere i blocchi in aiuto.

Non ci sono dubbi che possa fare, già dal suo primo anno, il perno di una difesa 3-4. Il suo fisico imponente gli permetterà di misurarsi con i centri NFL senza troppi problemi e di riempire un sacco di spazio, rendendo più serrate le maglie della difesa. È un gran lavoratore ed è molte tenace, aspetti che sono molto graditi ai team NFL.

Shelton, tra i lineman interni, è secondo solo al fenomeno Leonard Williams. Non sarà difficile vederlo selezionato all’interno della top 10 o, al più tardi, entro la quindicesima chiamata. Chicago e Cleveland sono le due squadre che potrebbero puntare su Shelton con più convinzione.

I Bears del nuovo corso targato John Fox sono un team che guarderà molto a migliorare la difesa. L’assunzione di Vic Fangio ne è un indizio palese e l’innesto di Shelton sarebbe il primo mattone su cui costruire il futuro della franchigia. Inoltre, in una division nella quale si deve affrontare due volte l’anno Eddie Lacy, un mammut come Shelton potrebbe essere di grande aiuto nel limitare le sgroppate del running back dei Packers. I Browns, per continuare nei progressi mostrati la passata stagione, hanno assolutamente bisogno di creare un front difensivo importante, che possa fermare le corse degli avversari. Shelton avrebbe la possibilità di diventare un leader della difesa e, contro le agguerrite linee offensive della AFC North, potrebbe subito costruirsi una solida reputazione.