Divisional 2020: Le pagelle

I Divisional sono spesso considerati il weekend perfetto. Almeno nelle aspettative. Perché restano le otto squadre più forti a giocarsi i quattro posti del Championship ed entrano in corsa anche le migliori in assoluto della regular season dopo il turno di riposo guadagnato grazie al miglior record. Quindi ancora tante gare, a differenza dei soli due Championship e la qualità ormai ben setacciata. Quest’anno erano solo due le formazioni riposate, per via della settima squadra che ha avuto accesso ai play-off, ma le attese non erano inferiori al solito, specie dopo il Super Wild Card Weekend meno eccitante di quanto sperato. Come è andata? Benino, non benissimo. Partite memorabili non ce ne sono state. È mancato soprattutto il pathos di finali davvero avvincenti, ci si è avvicinato un po’ solo quello di Cleveland-Kansas City. Green Bay e Tampa Bay le squadre che hanno giocato meglio su entrambi i lati della palla. / B-

Los Angeles Rams @ Green Bay Packers / C+

 Rams / C

L’impressione che potessero davvero giocarsela è durata poco. Troppo alto l’ostacolo da saltare. I Rams avrebbero dovuto essere al 100%. Aaron Donald, specialmente. Anche perché di fronte c’era la squadra più in palla della Nfc. Goff più in forma che nelle wild card, ha giocato una gara positiva. Ancora positivo Akers. Tanta fatica per la difesa nel rompere il ritmo imposto da Green Bay e la chiave di volta per Los Angeles poteva essere solo quella.

Pubblicità

Packers / A-

Una spinta in più è arrivata dal pubblico tornato al Lambeau Field, seppur con le ovvie limitazioni. Green Bay ha scelto il tipo di partita da giocare e ha seguito il piano alla perfezione. Linea d’attacco strepitosa. Ha permesso a Rodgers, che giocherà il suo primo Championship in casa da quando è titolare, di dirigere un’orchestra di cui si conosce benissimo il valore. Le sole sbavature sono arrivate dai ricevitori. Il miglior attacco ha avuto la meglio sulla miglior difesa stavolta.

Baltimore Ravens @ Buffalo Bills / C

Ravens / C-

La difesa è riuscita a limitare i danni, e avrebbe meritato sicuramente di più, in una giornata totalmente negativa per l’attacco, in cui anche Justin Tucker è incappato in due errori inusuali per un campione come lui. I 10 punti incassati proprio dalla difesa avrebbero dovuto garantire una partita più tirata. Non è stato così, per l’intercetto stellare di Taron Johnson, che ha trasformato il potenziale pareggio nei chiodi sulla bara delle speranze dei Ravens. L’infortunio di Lamar Jackson ha fatto il resto.

Bills / B-

L’attacco ha avuto il suo bel daffare e ha faticato davvero moltissimo a produrre yard e punti. Pure Tyler Bass, così come Tucker, ha patito pesantemente il forte vento. A soccorrerli è arrivata la difesa, salita di livello e in grado di frenare il gioco di corsa dei Ravens e impedire agli ospiti di mettere punti sul tabellone.

Cleveland Browns @ Kansas City Chiefs / B+

 Browns / B-

Restano aggrappati alla partita fino all’ultimo, abbozzando una rimonta che non sembrava immaginabile finché in campo c’era Patrick Mahomes, ma che è parsa credibile una volta entrato Chad Henne per l’infortunio al numero 15. Quel fumble sulla linea dell’end zone di Rashard Higgins è stato doloroso ma c’era ancora tanta partita davanti. Potevano essere vittime sacrificali, se la sono giocata. Non tutte le scelte di coach Stefanski mi hanno convinto, ma per lui solo applausi in questa stagione. Lavoro strepitoso a Cleveland.

Chiefs / B+

Pubblicità

Non giocano la partita perfetta e rischiano di mandare all’aria un rotondo vantaggio costruito nel primo tempo. I campioni in carica però hanno dimostrato di essere una squadra speciale (non si arriva a tre Championship consecutivi per caso) quando Andy Reid si è fidato del suo backup per convertire un quarto down a metà campo nel drive conclusivo anziché puntare. E la conversione è arrivata. Chiaro che adesso gli occhi sono tutti all’infermeria. Con Mahomes rimangono i favoriti, senza no.

Tampa Bay Buccaneers @ New Orleans Saints / B

Saints / C-

Il coniglio estratto dal cappello di Sean Payton, leggasi il touchdown pass di Jameis Winston, evita un voto peggiore. Ai Saints riesce davvero poco. Indicative le zero ricezioni di Michael Thomas. L’attacco va scemando nel corso dei 60 minuti e commette troppi errori (intercetti, fumble, penalità). Mancano Taysom Hill e Latavius Murray, è vero, ma ci sarebbero pur sempre Kamara, Thomas, Sanders. Drew Brees è lontano parente del campione che fu, e sempre resterà nella mia memoria. La difesa regge sui passaggi ma va sotto quando si parla di contenere le corse. A tenere caldi i Saints sono i ritorni, finché Deonte Harris non esce pure lui.

Buccaneers / A-

Inseguono a lungo nel punteggio, eppure la sensazione è sempre stata che fossero loro a guidare le danze. La difesa sale di livello nel corso del match e permette a Tom Brady di non dover forzare nulla ma di restare incanalato nel flusso dell’incontro. Si è visto chiaramente quanto sia fondamentale Devin White. E Fournette fresco può tornare molto utile anche al Lambeau Field. Per il signore col numero 12 è il 14esimo Championship in vent’anni di carriera. Vada come vada domenica, Tampa ha vinto la sua scommessa estiva.

T.Shirt e tazze di Huddle Magazine Merchandising

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.