Cercasi difesa disperatamente (New Orleans Saints vs Seattle Seahawks 39-32)

Serata amara per i Seattle Seahawks, con un’altra pessima prestazione della difesa che condanna la squadra alla sconfitta per 39-32 contro i New Orleans Saints. Viste le assenze di Jameis Winston, Michael Thomas e Jarvis Landry, i Seattle Seahawks sapevano esattamente cosa i New Orleans Saints avrebbero cercato di fare, ma non sono comunque riusciti a fermarli.

Geno Smith e l’attacco di Seattle hanno messo insieme un’altra prestazione quasi perfetta, che avrebbe dovuto essere sufficiente per ottenere una vittoria, con un Tyler Lockett in versione Superman e un gioco di corsa che ha fatto decisamente la sua parte.

La run defense non esiste più.

Purtroppo, le note dolenti arrivano anche questa volta dalla difesa, che è risultata davvero impresentabile per l’ennesima volta in stagione ed è il vero motivo per cui i Seattle Seahawks sono attualmente 2-3 in stagione.

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Taysom Hill, mattatore della serata, ha realizzato tre TD su corsa e uno su lancio, superando le 100 yard sul campo insieme ad Alvin Kamara. È la prima volta nella storia della franchigia che i Seahawks concedono a due corridori diversi più di 100 yard nella stessa partita.

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Per far capire la situazione disastrosa in cui si trova il reparto guidato da Clint Hurtt, bastano pochi numeri: nelle prime cinque settimane della stagione i Seahawks hanno concesso mediamente 170 yard di corsa a partita, con il minimo stagionale di 103 yard nella prima settimana contro Denver. Nelle settimane successive, i Seahawks hanno concesso 189 yard ai San Francisco 49ers, 179 agli Atlanta Falcons, 145 ai Detroit Lions e ora 235 ai Saints.

Quando non si riesce a fermare il gioco di corsa, per l’attacco avversario diventa tutto più facile. Andy Dalton non ha dovuto fare niente di speciale, scambiandosi spesso con Taysom Hill ha lanciato per “sole” 187 yard con un touchdown e un solo intercetto senza rischiare mai più del dovuto.

Restano inoltre i problemi in copertura, con le enormi difficoltà a seguire le tracce di WR promossi il giorno precedente il match dalla practice squad e l’ennesima quantità imperdonabile di missed tackles, con un Quandre Diggs che in questo inizio di stagione sembra davvero l’ombra del giocatore visto negli ultimi tre anni.

I New Orleans Saints, da parte loro, hanno approfittato egregiamente delle enormi lacune degli avversari e, preparando la partita alla perfezione, hanno sfruttato le doti innate degli unici tre giocatori di talento che potevano schierare, visti i problemi in infermeria. Detto di Taysom Hill e di Alvin Kamara, anche il rookie Chris Olave ha giocato una partita egregia fino al contestato (ma giusto) TD che ha portato poi al suo infortunio; infatti, a causa della ricezione, il WR è stato poi costretto ad uscire per concussion.

Dal punto di vista difensivo, anche i Saints non hanno mantenuto il livello delle scorse partite, ma sono comunque riusciti a limitare molto bene i Seahawks sui terzi down, con solamente 1 tentativo su 9 andato a buon fine. Anche questo fattore è stato decisivo per la vittoria della squadra di casa.

Geno is on fire

Nonostante la sconfitta, resta comunque impressionante la prestazione di Geno Smith anche in questa partita. Tralasciando i numeri, il numero 7 ha guidato ancora una volta in maniera impeccabile la offense di Seattle, trovando sia sul medio corto che sul profondo i ricevitori ed i TE, variando molto il gioco ed evitando rischi inutili.

Questa domenica tuttavia Smith ha fatto vedere anche qualcosa in più, con ben tre lanci profondi che si sono trasformati in altrettanti TD (con Tyler Lockett autore di due catch mostruose) e che hanno ricordato ai tifosi di Seattle le famose parabole arcobaleno di Russell Wilson.

Le note negative

Purtroppo, la prestazione offensiva è macchiata da due drop sanguinosi di DK Metcalf, uno dei quali in endzone per quello che avrebbe potuto essere il Touchdown della svolta per i Seahawks. Dopo un inizio di partita molto solido, il possente WR è lentamente sparito dal campo, anche grazie all’ottima copertura su di lui da parte di Lattimore, in quello che sta diventando un duello che ci accompagnerà anche nei prossimi anni.

Ma la peggior notizia della serata, ancor più della sconfitta, è l’ennesimo grave infortunio patito da Rashaad Penny, che lo costringerà a saltare la restante parte della stagione. Le prime indiscrezioni parlano di una frattura della tibia, la quale ha ceduto al placcaggio di Marcus Davenport e Kaden Elliss, i quali sono rovinati con tutto il loro peso sul running back dopo averne interrotto l’azione.

Pete Carroll non ha fornito informazioni nella conferenza post-partita, ma sul suo volto era ben visibile la frustrazione per la sorte di questo ragazzo, che ha lavorato duramente ed era finalmente riuscito a dimostrare il suo valore. Ora il posto da RB1 sarà affidato al rookie Ken Walker III, autore ieri sera del suo primo touchdown in carriera con una corsa di 69 yard.

C’è sempre speranza

In questo terrificante inizio di stagione da parte del reparto che, storicamente, ha sempre rappresentato un punto di forza della franchigia, resta comunque qualcosa da salvare. I Seattle Seahawks sembrano aver trovato un gioiello nel cornerback esordiente Tariq Woolen, così come nell’altro rookie corner Coby Bryant.

Woolen, scelto al quinto giro nel draft di quest’anno, ha infatti intercettato Dalton su un lancio per Tre’Quan Smith lungo la linea laterale. Si tratta del terzo intercetto consecutivo da parte del numero 27, che aveva già castigato Marcus Mariota e Jared Goff nelle due settimane precedenti.

Le doti atletiche mostruose di Woolen si sono viste anche nella corsa da 60 yard di Taysom Hill per il touchdown. Hill, liberatosi dopo aver superato un goffo tentativo di placcaggio da parte di Quandre Diggs sulla linea di scrimmage, si è involato lungo la sideline ma Woolen lo ha recuperato ad una velocità impressionante, non riuscendo per un pelo a salvare il Touchdown.

Anche l’altro rookie Coby Bryant è stato autore di un’altra prestazione promettente, con il secondo forced fumble in altrettante partite e il “quasi” salvataggio su Olave in occasione del Touchdown poi assegnato al WR dopo una “booth review”.

Qualcosa deve cambiare

Sarà difficile per Pete Carroll trovare la ricetta per risollevare la difesa, in quanto la situazione è veramente drammatica.

Il reparto fa acqua da tutte le parti, con la linea che non garantisce adeguata copertura sulle corse e, in più, non riesce a creare sufficiente pressione ai QB avversari; i Linebackers sono costantemente in ritardo nelle letture e nelle coperture, mentre le due safety restano enormemente lontane dallo sviluppo dell’azione, non riuscendo mai a contestare un passaggio o bloccare adeguatamente una traccia.

Probabilmente, una trade per un LB veterano potrebbe aiutare, così come sarebbe importante il ritorno di Quandre Diggs ai livelli abituali, ma non è da escludere anche un avvicendamento nel ruolo di Defensive Coordinator, qualora le prestazioni dovessero continuare ad essere scadenti, con Sean Desai che potrebbe prendere il posto di Clint Hurtt.

Le prossime settimane saranno decisive per il futuro delle due franchigie, con i Saints che giocheranno quattro partite su sei a New Orleans, mentre i Seattle Seahawks affronteranno Arizona (2), Chargers e Giants prima della trasferta in Europa contro i Buccaneers.

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Seahawks Nest Italia

Tre amici e una grande passione per i Seattle Seahawks. Simone Faccini, Marco Bernardi e Marco Cherubini sono gli autori di Seahawks Nest Italia, il primo podcast in italiano sui Seahawks ma anche una comunità e un punto di ritrovo per tutti i 12s in Italia.

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