NFL Preview 2017: Detroit Lions

I Lions hanno raggiunto i playoff in due delle ultime tre stagioni. Più convincenti nel 2014, in cui si sono presentati forti di un grande 11-5, meno l’anno scorso, ma poco importa il record in regular season se è accompagnato dal grande passo finale. Un solo passo, però.

Detroit ha perso per l’ottava volta consecutiva il Wild Card Game e ha confermato un trend negativo che prosegue ormai dal lontano 1991, ultimo anno in cui si è oltrepassato il primo step. Sintomo che manca sempre l’ultimo e decisivo salto di qualità per rendere la franchigia vincente. Sarà arrivato in questa offseason?

OFFENSE

Il vero problema del reparto, oltre al ritiro di Calvin Johnson, è stato l’ultimo posto in run blocking dell’offensive line. Motivo per cui i Lions hanno riscritto il mercato nel ruolo di tackle destro, mettendo le mani sul miglior free agent sulla piazza: 47.5 milioni di dollari per cinque anni a Ricky Wagner, ex Ravens. Non solo, hanno aggiunto il veterano T.J. Lang andando ad indebolire i Packers e hanno preso Greg Robinson, seconda scelta assoluta nel Draft del 2014, dai Rams, sperando che possa alzare l’asticella e prendere degnamente il posto dell’infortunato Taylor Decker.

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Altri due rinforzi mirati nel reparto sono stati il runningback Matt Asiata, con lo scopo di aumentare i 9 touchdown su corsa dell’anno passato e completare un backfield in cui nessuno è andato oltre la misera cifra di 357 yard, e il tight-end Darren Fells, uno dei migliori nella Lega per blocking e ottimo in coppia con un Eric Ebron in crescita fino a 711 yard nella scorsa stagione. Sarà contento Matthew Stafford, reduce da un’ottima annata da 4.327 yard con 24 touchdown pass e soli 10 intercetti, che, non fosse stato per un finale in ombra, lo avrebbe posto in competizione per il titolo di MVP. Dovrà continuare a lavorare sulle proprie prestazioni sotto pressione, però.

Matthew Stafford è il giocatore NFL più pagato

Tra i ricevitori ottima l’accoppiata composta da Golden Tate e Marvin Jones, capace di regalarsi 2.007 yard e 8 touchdown in tutto, ma alle loro spalle mancano opzioni affidabili e la scelta di Kenny Golladay alla numero 96 al Draft è parsa troppo frettolosa per un prospetto di apparente scarso valore. Il primo anno senza Megatron è stato anche più soddisfacente del previsto per il reparto, ma sapranno ripetersi?

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DEFENSE

I Lions si sono scordati di un aspetto non indifferente in questa postseason. L’assenza di un pass-rushing di valore l’anno passato, con il solo Ezekiel Ansah capace di rappresentare una minaccia costante per i quarterback avversari. Ora che quest’ultimo è stato inserito nella lista degli infortunati per un misterioso quanto doloroso problema a una gamba e che Kerry Hyder, leader con 8 sack nella scorsa stagione, si è rotto il tendine d’Achille una decina di giorni fa, la situazione si è fatta di assoluta gravità.

Detroit Lions v New Orleans Saints

L’arrivo di Cornelius Washington dai Bears non dovrebbe spostare gli equilibri in linea difensiva e per fortuna è arrivato Akeem Spence dai Buccaneers a dare profondità alle spalle del solido, ma ormai non più giovanissimo Haloti Ngata, classe ’84. Tra i linebacker manca un uomo di leadership e Detroit spera di aver trovato la perla rara in Jarrad Davis, scelta numero 21 al Draft, dotato di estremo atletismo e solidità fisica, oltre alle qualità per essere decisivo fin da subito in NFL. Tahir Whitehead ha collezionato 132 tackle, ma appena 3 for loss, e l’approdo dell’esperto Paul Worrilow da Atlanta è di estrema importanza.

Molto migliore la situazione in secondaria. Glover Quin e Darius Slay sono due playmaker che assicurano certezze tra safety e cornerback. D.J. Hayden, arrivato dai Raiders, può essere la sorpresa, mentre Jalen Tabor, 53° pick al Draft, sebbene abbia una lenta progressione, ha qualità da primo giro. Se il front seven, in qualche modo, trova una sua quadratura, il reparto è pronto a stupire.

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COACHING STAFF

Jim Caldwell non ha demeritato sulla panchina dei Lions dal 2014 a questa parte. Manca il salto di qualità per far bene anche nei playoff, è vero, ma, grazie alle sue estreme qualità in fatto di attacco, è riuscito ad assorbire il durissimo colpo del ritiro di Johnson. Quest’anno confermarsi sarà difficile, ma ha le potenzialità per chiudere almeno con un record positivo.

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Jim Bob Cooter è stato confermato a offensive coordinator e, ora che linea offensiva è più solida, dovrà aiutare il gioco di corse a salire di colpi per portare almeno un runningback oltre le 500 yard. Obiettivo minimo. Teryl Austin, defensive coordinator, ha iniziato alla grandissima il proprio lavoro a Detroit, ma, dopo il grande 2014/15, l’asticella si è abbassata.

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I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

I Lions si presentano ai blocchi di partenza senza particolari favori del pronostico. Situazione usuale a Detroit, ma che sia l'anno in cui le cose possano sorprendentemente girare a loro favore? Stafford in attacco, Davis in difesa: se sarà esplosione, la maledizione ai playoff avrà fine. Altrimenti, discorso rimandato.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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