ELF: review di week 7

Week 7 della ELF difficile per le regine delle tre Conference. I Fire riescono a staccare i Musketeers solo nel terzo quarto e i Vikings vincono di misura e in rimonta sui Panthers, mentre cade l’imbattibilità dei Surge sul campo delle Helvetic Guards.

Vienna Vikings – Wroclaw Panthers 24-21

I Panthers buttano via una prestigiosa vittoria sul campo dei campioni e primi della classe per un secondo tempo disastroso del loro team offensivo. La squadra polacca, che vanta uno dei migliori attacchi della lega, e una delle difese più permissive, gioca una grande partita difensiva, ma viene tradita dai sei turnover, quattro per intercetto e due per fumble, che hanno permesso ai Vikings in giornata così così di conquistare la sesta vittoria.

Sul banco degli imputati per Wroclaw il nuovo QB Mckenzie Sexton ingaggiato per sostituire l’infortunato Matthew Vitale. La prestazione di Sexton é stata decisamente negativa: 16 su 34 per 203 yard nessun TD pass e 3 intercetti e un fumble. L’offense dei Vikings ha guadagnato complessivamente 360 yard, molto meno della sua media partita che fino a ieri era stata di 457,8, e questo per merito dei blitz della difesa dei Panthers che hanno assestato ben 10 tackles for loss all’attacco viennese.

Pubblicità

Il primo drive é dei Panthers e si conclude con il primo intercetto di Sexton ad opera di Exavier Edwards. L’offense dei Vikings non riesce a trarre vantaggio dal takeaway perché la difesa polacca riesce a costringerlo al tentativo di field goal che il solitamente preciso Dennis Tasic fallisce da 42 yard. Dopo un punt dei Panthers arriva il primo touchdown della partita grazie ad un run di una yard del QB dei viennesi Christopher Helbig. A cavallo tra primo e secondo quarto si sviluppa la serie offensiva dei Panthers che, dopo un big play di Sexton che completa un passaggio per Kaszpar Jaszewski per 39 yard, vanno in end zone con un run di 9 yard di Dawid Brzozowski. Nel successivo possesso i Vikings riescono a guadagnare una trentina di yard con le corse dei fratelli Wegan ma su un quarto e cinque in territorio Wroclaw, Helbig si fa intercettare dal CB americano Daniel Bender che riporta l’intercetto in touchdown per 70 yard.

I Vikings barcollano per l’uno-due incassato e non riescono a guadagnare il primo down mentre i Panthers, sulle ali dell’entusiasmo, varcano ancora la goal line dei Vikings con una corsa di 59 yard di Brzozowski dopo che Sexton aveva copletato per 31 yard per Tate. Finora la partita di Sexton, a parte l’intercetto iniziale , era stata molto buona 12 su 21 per 186 yard, ma questo sarà il suo canto del cigno. Prima del riposo i Vikings accorciano le distanze con un field goal di Tasic da 46 yard.

Il secondo tempo comincia con Vienna in possesso, ma il drive si conclude con un punt. L’ovale torna ai Panthers ma Sexton subisce il secondo intercetto, ancora per mano di Edwards che stavolta lo riporta fino alle 35 di Wroclaw, ma poi viene arretrato alle 46 dei Vikings per un penalty da blocco illegale. Partendo dalle proprie 46 Helbig serve un passaggio a Jordan Bouah che riceve e corre per 50 yard, poi ci pensa Florian Wegan a coprire l’ultima yard per il 21-17. Il possesso torna ai Panthers, ma Sexton si fa subito intercettare dal CB finlandese Elmeri Laalo. Questa volta i Vikings non riescono a capitalizzare il takeaway e devono limitarsi al punt, ma di nuovo l’offense polacca incorre in un turnover perché Tony Tate commette un fumble che viene ricoverato dai viola.

Il successivo drive dei viennesi però viene ben contrastato dalla difesa dei Panthers e si risolve in un tetativo di field goal che Tasic, da 34 yard, manda largo a destra. Con le due difese in cattedra entriamo nel quarto periodo e Wroclaw incorre nell’ennesimo turnover per un fumble di Sexton che Nikoaus Huszar ricopre sulle 32 dei Panthers. Questa volta i Vikings si affidano ai loro portatori di palla, i fratelli Wegan, che arrivano fino alle 8 di Wroclaw da dove Helbig effettua il passaggio per il TD di Westhon Carr del sorpasso. Mancano ancora cinque minuti e ci sarebbe tutto il tempo per recuperare ma, ancora una volta assistiamo ad un turnover per un tentativo di passaggio di Tate che viene intercettato ancora da Laalo. L’ovale torna ai viennesi che grazie alle corse dei loro tre RB, lo tengono fino al termine.

Scampato pericolo per i Vikings e occasione buttata via dai Panthers.

Barcelona Dragons – Tirol Raiders 3-17

La partita é stata dominata dalle due difese, che hanno tenuto in scacco due dei più temuti attacchi della lega. Per i Dragons ormai si può parlare di crisi. Dopo la sconfitta contro le Helvetic Guards é arrivata un’altra pesante sconfitta contro i quotati Raiders, ma si tratta della quarta sconfitta consecutiva, arrivata per giunta senza riuscire ad andare in touchdown. La delusione più cocente é arrivata dal passing game che ha totalizzato soltanto 42 yard con un 13 su 26 che non si giustifica con l’infortunio che ha messo fuori gioco Connor Miller. Il QB americano aveva fatto un mediocre 10 su 19 per 39 yard. L’offense catalana non ha proprio girato, un po’ per merito della difesa neroargento, molto per colpa propria.

Se la sconfitta non ha assunto proporzioni mortificanti, é stato per la buona partita del defense team che é riuscito ad arginare il gioco aereo dei tirolesi grazie a 2 intercetti e ben 5 interventi di pass defense. Sugli scudi il CB Andy Vera, ritornato nei ranghi della franchigia catalana la scorsa settimana. I Raiders da parte loro non hanno giocato una partita particolarmente brillante, ma hanno tratto il massimo dalla buona combinazione di corse e passaggi. Tra i RB questa volta ha primeggiato Lukas Haslwanter con 44 yard nette, coadiuvato dal solito Tobias Bonatti che ne ha guadagnate 34, tra i ricevitori Jarvis McClam con 82 yard e un TD.

Il primo quarto trascorre senza eventi di rilievo con le due squadre costrette al punt tre volte a testa. I Raiders riescono a conquistare quattro primi down, i Dragons solo due. La prima segnatura, all’inizio del secondo periodo, é un field goal di Arno Schwarz, di professione cornerback, che ha sostituito l’assente Niklas Sanin, poi per tutto il quarto si ripete il copione del quarto precedente, con l’offense dei Dragons che non conquista neanche un primo down e i Raiders che nonostante le 91 yard e 5 primi down guadagnati, non mettono a segno punti.

All’inizio del terzo periodo, dopo l’ennesimo three & out dei Dragons, arriva il touch down dei neroargento avvantaggiati dal ritorno di punt di McClam che consegna l’ovale a Christian Strong sulle 12 dei Dragons. A questo punto il QB non può evitare di servire un passaggio in end zone a McClam per il 10-0. Segue un sack subito da Miller che nell’occasione perde la palla che viene ricoverata da Laurynas Orlovicius, ma il drive dei Raiders si conclude con un field goal da 42 yard che Schwarz fallisce. All’inizio dell’ultimo periodo arrivano anche i tre punti dei Dragons per un field goal da 27 yard di Victor Moreno. I Raiders sono poi costretti al punt e i Dragons hanno il possesso del possibile pareggio ma non vanno oltre le 28 dei Raiders e tentano un field goals che Moreno fallisce da 46 yard.

Pubblicità

A nove minuti dal termine i tirolesi, tornati in possesso, ne consumano otto a suon di corse di Bonatti e Haslwanter e arrivano sulle 16 per tentare un field goal che Schwarz realizza. La crew però sanziona una violenza sul kicker e quindi un primo down automatico che permette a Lukas Haslwantter di arrivare oltre la goal line con due corse per il 17-3 definitivo.

Prague Lions – Berlin Thunder 6-43

Come previsto, i Thunder vincono facilmente contro i cechi che oppongono una orgogliosa resistenza in difesa, ma non riescono a portare avanti l’ovale.

Impietoso il bilancio delle yard conquistate 475 dai Thunder, solo 118 dai Lions, che ne hanno guadagnate solo 29 con i passaggi e 89 con le corse del solito Zouželka. Le cose migliori i boemi le hanno fatte nel primo quarto, dopo il TD del 7-0 arrivato dal KO return di Aaron Jackson, e tutte a cura della difesa che prima con Terrel Newell ha intercettato Slade Jarman, poi nei successivi possessi dei berlinesi, ha provocato due sack a Jarman con fumble conseguente. Il secondo fumble, anche questo arrivato in seguito a un sack di Jarman, é stato ricoverato e riportato per 80 yard in touchdown dal DE Tomas Pazourek.

Dopo questo evento i berlinesi hanno segnato due volte portandosi sul 21-6 e poi, fino alla fine del periodo sono stati contrastati orgogliosamente dalla difesa ceca che ha effettuato altri due intercetti, prima con Lukas Rokosni, poi con Jan Krs. Peccato che ai due takleaway della difesa l’attacco si sia fatto a sua volta intercettare due volte. Il terzo quarto ha visto una sola segnatura dei berlinesi per un field goal di Jonas Schenderlein, poi nel quarto periodo, in pieno garbage time, i Thunder hanno segnato ancora tre volte.

Se si esclude l’ultimo periodo, quando la partita era ormai chiusa, i Lions hanno per lo meno giocato un’orgogliosa partita difensiva, ma l’attacco, di fronte a una delle difese più forti del lotto, ha potuto fare ben poco.

Munich Ravens – Milano Seamen 56-37

I Ravens vincono contro i Seamen confermando la forza del loro attacco e, purtroppo, la debolezza della difesa milanese che deve incassare 56 punti. Buona, ma tardiva, la reazione del quarto periodo, quando la partita era ormai compromessa. Qui il commento e la cronaca completa.

Quinta sconfitta per i Milano Seamen contro i Munich Ravens

Frankfurt Galaxy – Hamburgh Sea Devils 17-14

Questa partita potrebbe risultare risolutiva nella corsa ai Play-off della Western Conference perché é stato uno scontro diretto che porta Francoforte a due vittorie di vantaggio su Amburgo con una partita in più da giocare.

La partita ha avuto due facce ben distinte: il primo tempo ha visto la chiara supremazia degli Amburghesi, che sembravano padroni dell’incontro, poi nel secondo tempo, come era successo a Parigi, si é come spenta la luce e Frankfurt é riuscita a ribaltare il risultato. Questa volta gli anseatici hanno almeno l’attenuante dell’uscita per infortunio di Preston Haire, che Moritz Maach non é riuscito a sostituire. Il gioco aereo dei Sea Devils é pressoché scomparso, 4 su 13 per 26 yard un TD e due intercetti, e di questo ha risentito anche l’efficienza del running game. A questo punto, con l’offense di Amburgo neutralizzata, ai Galaxy é bastato il minimo sindacale per portare a casa la vittoria. Un paio di dati che spiegano più di mille parole: nel secondo tempo, e solo nel terzo quarto, i Sea Devils hanno preso due soli primi down per 37 yard.

Pubblicità

La partita inizia con i Galaxy all’attacco che devono calciare un punt dopo aver coperto solo una ventina di yard. I Sea Devils, dopo un paio di corse brevi di Simon Homadi, vanno in end zone grazie a un gran passaggio di Preston Haire per Jean-Claude Madin-Cerezo per un guadagno di 53 yard. Seguono due possessi senza esito per le due squadre, poi Sullivan si fa intercettare un passaggio da Curtis Slater e il possesso torna agli amburghesi che non vanno oltre un punt. Seguono un po’ di possessi alternati ben contrastati dalle due difese finché, sul finire del secondo quarto, Moritz Maach, che nel frattempo é subentrato ad Haire, non effettua un passaggio di 21 yard che Benjamin Mau riceve oltre la goal line di Frankfurt.

Si va alla pausa sul 14-0 e nel secondo tempo la partita cambia completamente, con l’offense amburghese completamente ingessata e i Galaxy che, dopo un paio di drive improduttivi, e un field goal sbagliato da Ryan Rimmler, riescono finalmente ad approfittare di un cambio di possesso per un intercetto effettuato da Sebastian Gauthier e nel drive conseguente e vanno in TD per una ricezione di Reece Horn di un passaggio di 7 yard. Il calcio addizionale di Rimmler é bloccato da Victor Omorodion e si va sul 14-6. L’offense amburghese intanto é scomparsa dalla partita e un fumble di Malik Staney provocato da Jamalcolm Liggins restituisce l’ovale agli assiani che vanno ancora in meta con una ricezione di Norman Schum cui fa seguito la ricezione di Horn per la trasformazione da due punti.

Sul 14 pari si entra nel quarto periodo in cui, come anticipato, i Sea Devils non riescono ad avanzare neanche di una yard e i Galaxy, anche loro con grandi difficoltà, vanno a tentare un field goal che Rimmler questa volta mette a segno da 31 yard decidendo la partita quando l’overtime sembrava inevitabile.

In conclusione una brutta partita in cui anche i vincitori, che ipotecano il passaggio alla post season, hanno sollevato non poche perplessità.

Paris Musketeers – Rhein Fire 25-37

Vincono ancora i Fire, ma per tre quarti i Musketeers danno loro parecchio filo da torcere, per cedere soltanto nell’ultimo quarto. Il numeroso pubblico parigino, 4500 gli spettatori presenti, é stato ripagato con una partita altamente spettacolare nella quale i Moskettieri hanno fatto egregiamente la loro parte.

Grande partita di Jadrian Clark per i renani: il QB ha fatto un eccellente 26 su 34 per 350 yard e 5 TD, ma Zach Edwards non é stato da meno con 22 completi su 39 per 245 yard e 2 TD cui vanno aggiunte ben 83 yard e un TD di corsa, una prestazione vicina a quella di Glenn Toonga che di yard ne ha corse 86 per i Fire. L’aspetto più significativo é stato l’essere riusciti a restare in partita fino alla fine del terzo periodo contro una squadra che finora aveva chiuso le sue partite nell’arco del solo primo tempo.

I Fire partono secondo le loro abitudini a spron battuto e vanno subito a segno con un passaggio di 41 yard di Clark per Anthony Mahoungou. Sembra che dobbiamo prepararci ad un altro monologo, e invece i parigini rispondono a tono e un Edwards ispirato effettua una bella sequenza di passaggi, l’ultimo dei quali, per 7 yard, é per l’ottimo Florian Larose, che chiuderà la sua partita con 73 yard in cinque ricezioni. Edwards rischia la trasformazione da due punti e serve Lyle Sweet per l’8-7. Siamo nel secondo periodo e Clark viene intercettato da Kenny Floret, ma i moschettieri non capitalizzano il possesso e devono andare al punt. Dusseldorf non si fa sfuggire l’occasione e, dopo che Toonga ha guadagnato una quarantina di yard con le corse, Clark lancia un TD pass di 14 yard per William Patterson, il WR ingaggiato per sostituire Nathan Robitaille finito nelle Injuried Reserve. Resta l’ultimo possesso del primo tempo e i blu di casa mettono a segno tre punti grazie al FG di Benjamin Bono da 40 yard.

Il terzo quarto vede Parigi in possesso e Edwards, dopo due corse di Jason Aguemon e due passaggi completati, chiude personalmente il drive correndo oltre la goal line per il nuovo vantaggio Musketeers. Jadrian Clark non ci sta e si inventa un drive tutto aereo in cui seleziona tutta la batteria dei suoi ricevitori per servire l’ultimo passaggio di una yard al TE Tim Sauerland. La trasformazione da due punti non va e si resta sul 21-17 per i tedeschi. All’inizio dell’ultimo periodo i renani segnano altri tre punti con Sebastian van Santen che mette a segno da 29 yard. Questa volta la risposta di Edwards si ferma sulle proprie 30 dove Bono deve calciare un punt. Tornato in possesso Cark si affida alle corse di Toonga e ai propri passaggi per chiudere la partita con un passaggio a Mahoungou di 19 yard in end zone. Poi, con i francesi ormai alla resa, segna ancora con un passaggio a Toonga che semina i difensori francesi come birilli e corre in end zone per 25 yard. La partita ormai é segnata, ma Edwards e compagni giocano un ottimo ultimo drive e vanno ancora a segno con una ricezione in end zone di Adrià Botella Moreno seguita da una ricezione di Larose per la trasformazione da due punti.

I Fire veleggiano verso il titolo di Conference, ma con i Musketeers non abbiamo ancora finito di divertirci.

Helvetic Guards – Stuttgart Surge  31-13

Le guardie svizzere ci hanno preso gusto. Dopo la vittoria in overtime contro i Dragons arriva la più prestigiosa e netta vittoria contro i primi della classe, vittoria arrivata grazie a una grande prestazione difensiva, sei turnovers dei Surge provocati da quattro intercetti e due fumble forzati e ricoperti, che hanno portato ben 19 punti.  Non si é comportato male neanche l’offense team, non più affidato alle gambe e alle spalle del solo Nacita.

Il nuovo QB Tristan Noble non avrà il braccio bionico di Jadrian Clark, ma si é mostrato affidabile nel medio raggio, 13 su 22 per 137 yard e anche buon scrambler con le 64 yard guadagnate su corsa. Le altre buone notizie sono arrivate dai due ricevitori ingaggiati recentemente: i francesi Lucas Veluire e Pierre-Yves Dayres, che hanno contribuito con 27 e 86 yard rispettivamente. Insomma, l’attacco dei rossi si é fatto un discreto maquillage. I Surge hanno sofferto molto la difesa dei Guards sia nel gioco di corsa, solo 127 yard guadagnate, sia nel gioco aereo dove, oltre ai quattro intercetti, hanno subito anche cinque pass breakup. Eroe della giornata i DB francese Maceo Beards con due intercetti per 84 yard e due pass breakup.

I problemi per i Surge si presentano al primo possesso quando Pasqualini placcato dietro la linea di scrimmage perde l’ovale che viene ricoperto da Ken Hike che lo riporta fino alle 22 dei Surge. Gli svizzeri però non riescono a superare il muro della difesa sveva nella red zone e devono ripiegare sul field goal che Nils Jonkmans da 29 yard non fallisce. Il primo periodo va avanti senza che gli attacchi riescano a concludere granché, poi, dopo un turnover on down degli svizzeri e l’ennesimo punt degli svevi, arriva la seconda segnatura dei padroni di casa, ancora con un FG di Jonkmans da 37 yard.

Nel possesso successivo i Surge riescono finalmente ad esprimere un gioco convincente: Jan Weinreich esordisce con un passaggio di 39 yard per Darrell Stewart, poi, dopo sue corse di Pasqualini, serve il TD pass di 10 yard a Brice Nunnally. A dimostrazione che per Stuttgart é una giornata no arriva il blocco sul calcio di trasformazione ad opera di Michael Kimplabi che viene ricoperto e riportato in end zone da John Tavay per i due punti del PAT difensivo

Pubblicità

Il possesso successivo é degli svizzeri e Tristan Noble dà una dimostrazione delle proprie capacità completando tre passaggi per 60 yard complessive. Il resto lo fa Silas Nacita che varca la goal line avversaria dopo aver corso in slalom tra i difensori gialloblu per 22 yard; un pezzo di bravura di rara bellezza. La risposta di Weinreich, dopo due incompleti, é di un passaggio di 16 yard per Luis Geyer seguito da un TD pass di 42 yard per Stewart.

Il terzo periodo si apre con un turnover dei Surge in seguito a un sack di Tavay ai danni si Weinreich che perde la palla ricoperta poi da Dominik Lietchi. I Guards, nonostante la buona posizione di partenza arrivati nella red zone devono accontentarsi dei tre punti che Jonkmns mette a segno a 36 yard. Sul 18-13 la partita é ancora apertissima ma qui comincia lo show della difesa dei rossi o la serie di svarioni dell’offense sveva. Dopo un paio di punt a testa, Noble si fa intercettare da Kai Singer e il possesso torna a Stuttgart, ma Weinreich si fa a sua volta intercettare da Maceo Beards che riporta l’intercetto in touchdown per 80 yard. Tornato in possesso, Weinreich incappa in un altro intercetto, ancora di Beards, ma questa volta senza danni perché gli elvetici vanno al punt. Il QB tedesco però nell’azione successiva si fa intercettare ancora, questa volta da Hike e nel drive successivo gli elvetici vanno ancora in meta con una corsa di tre yard di Noble. Il resto del tempo é un calvario per il QB gialloblu che subisce un altro intercetto e, prima della chiusura un altro sack con perdita di 7 yard.

Le classifiche della ELF

elf classifica week 7

5 anni di NFL - Il nostro nuovo libro
5 anni NFL

Foto di copertina di Lars Kauz

Merchandising Merchandising

Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

Articoli collegati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.