[W16] Chiefs: sorpresa della stagione


Ma probabilmente neppure il più sfegatato fan dei Chiefs avrebbe immaginato che il divertimento sarebbe arrivato così presto: dopo appena due stagioni sotto coach Haley infatti non solo Kansas City è tornata a farsi rispettare, ma travolgendo domenica scorsa i Tennessee Titans si è aggiudicata la AFC West (e ovviamente un posto nella post season) spodestando dopo quattro anni i San Diego Chargers e diventando una delle più improbabili vincitrici di division degli ultimi dieci anni. In realtà qualche segnale positivo si era già visto nella seconda metà del 2009 quando la squadra era migliorata praticamente in tutte le statistiche significative dell’attacco grazie alla esplosione del runner Jamaal Charles ed al rendimento tutto sommato soddisfacente del quarterback Matt Cassel, altro ex componente dei Patriots. Poi, lo scorso gennaio, la trasformazione in una succursale di New England si è completata con l’arrivo dell’offensive coordinator Charlie Weis e del defensive coordinator Romeo Crennel, cioè i due coach che guidavano attacco e difesa dei Patriots nei primi tre Superbowl vinti.
In questo 2010 la partenza dei Chiefs, dati da moltissimi addetti ai lavori come un team in crescita ma ancora lontano dall’elite, è stata folgorante con due vittorie importanti contro San Diego e Cleveland ed un largo successo

Da un punto di vista statistico, il fiore all’occhiello della stagione sono naturalmente le 168 yards corse in media a partita che fanno del rushing game dei Chiefs il primo della Lega grazie alla coppia formata dal giovane Charles e dal veterano Thomas Jones. Più deficitario è invece il gioco aereo che produce appena 168 yards per incontro (trentesimo della Lega) nonostante la grande stagione del ricevitore Bowe che sembra finalmente aver messo la testa a posto e le prestazioni di grande spessore del rookie tight end Moeaki. Qui però è utile guardare oltre i meri numeri: se è vero infatti che Cassel non è certo un bombardiere è anche vero che il rapporto di ventisette a cinque fra touchdown ed intercetti del prodotto da USC, è secondo nella NFL dietro solo a quel fenomeno che risponde al nome di Tom Brady ed il rating di 98,5 è il quinto della Lega. In generale comunque tutto il gioco offensivo dei Chiefs ha tratto giovamento dall’arrivo in primavera dei due veterani Wiegmann e Lilja che hanno dato stabilità ad una linea di attacco troppo spesso in difficoltà nel 2009.
La difesa ha invece fatto un grande salto in avanti sotto Crennel, portandosi dal trentesimo al sedicesimo posto a livello di yards concesse a partita, ed è fondamentalmente una no-name defense senza grandissimi giocatori, ma con molti atleti di ottima levatura come l’end Dorsey, i linebacker Johnson ed Hali, autore quest’ultimo di ben 12 sack, il cornerback Flowers e la safety rookie Berry che ha già messo a segno 111 tackles, tre intercetti, due

“E’ un giorno importantissimo per tutta l’organizzazione dei Chiefs” ha detto coach Haley in una intervista dopo la gara con i Titans, e alla domanda se si aspettasse una crescita del team così rapida ha risposto “in realtà non sono sorpreso. Noi siamo un team in transizione, ci sono ancora molte cose da fare, però i ragazzi si sono allenati duramente ed in fondo è per questo che si lavora. Avevo visto segnali incoraggianti sia alla fine della scorsa annata che durante la pre-season, e siamo riusciti a continuare questo trend anche durante la stagione regolare.
Le ragioni di questo grosso passo avanti credo siano da ricercare nel fatto che i giocatori si siano presentati già in forma al training camp, abbiano seguito con grande dedizione e sacrificio il progetto e dal fatto che il grosso del coaching staff con alle spalle un anno insieme sia riuscito ad amalgamarsi meglio. Comunque manterremo un profilo basso e proseguiremo a guardare giorno per giorno. Intanto siamo ai playoff e una volta che sei là tutto può succedere…”.