[NFL] Week 17: Tutto ma proprio tutto sulla diciassettesima giornata NFL

L’ultima settimana non ha deluso le attese ed ha chiuso una regular season intensissima col botto. La griglia dei playoff è stata definita nella sua interezza, non senza sorprese. Dal prossimo sabato si comincia con le partite che decideranno l’annata, ma per ora è il momento di godersi gli ultimi fuochi d’artificio di questa Week 17.

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La notizia più sorprendente dell’ultima domenica di football è, senz’altro, il crollo dei Jets, che perdono incredibilmente il treno per i playoff contro i Bills. Che la giornata per gli ospiti non sia delle migliori si capisce fin dal primo quarto, quando vengono puniti dal touchdown di Tyrod Taylor su corsa per 18 yard. Lo stesso quarterback al lancio non è eccellente, ma ha dalla sua un Sammy Watkins stellare (11 ricezioni per 136 yard) ed un Karlos Williams capace di finalizzare a dovere per i punti del 13-0. Ryan Fitzpatrick, in una stagione per lui straordinaria (335/562 per 3.905 yard con 31 TD pass e 15 INT), in cui si regala anche il record di franchigia per numero di TD pass, gioca però la propria peggior partita dell’anno e risulterà decisivo, ma in negativo, per i suoi. Nonostante tutto, Brandon Marshall cancella le incertezze del proprio timoniere ed accorcia le distanze.
Il nativo di Pittsburgh sigla il record di franchigia per il maggior numero di yard su ricezione in un stagione (1.440), grazie all’ennesima prestazione pazzesca (8 ricezioni per 126 yard e 1 TD). Prima dell’intervallo va a segno da 20 yard un nervoso Dan Carpenter, il quale, a seguito di un primo errore durante la conversione del touchdown di Williams, lancia il casco a terra così forte da ritrovarselo poi in faccia. Randy Bullock e lo stesso Carpenter si scambiano i favori dopo la pausa lunga, prima che Eric Decker, con la segnatura da 21 yard, ridoni speranza a New York. Il kicker di Buffalo colpisce nuovamente, ma la difesa ospite, guidata da un eccelso David Harris (14 tackle, 2 sack), tiene alla grandissima e Fitzpatrick ha un paio di drive per decidere il match. Peccato che entrambi finiscano con il medesimo risultato, ovvero un intercetto subito, e la partita si chiuda con la vittoria dei Bills (8-8) per 22-17 sui Jets (10-6), la grande delusione di questa Week 17.

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Ad attendere come avvoltoi il passo falso dei Jets sono gli Steelers, vincenti sui Browns e con in mano un ticket per la post-season. Se la sfortuna vuole che, oltre a Le’Veon Bell, si infortuni anche il suo backup, un DeAngelo Williams meraviglioso quest’anno, agli ospiti basta uno stratosferico Antonio Brown (13 ricezioni per 187 yard e 1 TD) per aver ragione degli avversari. Il receiver nativo di Miami chiude una spettacolare stagione da 136 ricezioni, 1.834 yard di guadagno e 10 touchdown e diventa il primo giocatore di sempre a mettere a segno almeno 125 ricezioni in due stagioni consecutive.
Dall’altra parte Cleveland si guadagna la seconda scelta al prossimo Draft con una pessima prestazione offensiva, guidata orribilmente da Austin Davis (24/46 per 240 yard e 2 INT) e capace di appena quattro field goal del perfetto Travis Coons in tutto il match. La difesa ospite fa le prove generali per i playoff sotto la guida di Lawrence Timmons (10 tackle, 1.5 sack, 1 FF) e si augura che Ben Roethlisberger (24/36 per 349 yard con 3 TD pass e 2 INT) possa tornare a limitare gli errori nella sfida di sabato notte contro i Bengals. Vincono e festeggiano gli Steelers (10-6) per 28-12 contro i derelitti Browns (3-13).

A prendersi il primo posto in NFC, dopo una stagione al limite della perfezione, sono i Panthers, grazie alla vittoria sui Buccaneers. Connor Barth apre le marcature con un field goal da 39 yard, ma è un fuoco di paglia, perché i padroni di casa macinano campo e punti già a partire dal secondo quarto. Cam Newton è tra i favoriti al titolo di MVP, tanto per quanto mostrato al lancio (296/495 per 3.837 yard con 35 TD pass e 10 INT), quanto per ciò che si è visto su corsa, grazie a cui ha aggiunto 636 rushing yard e ben 10 touchdown. E non dimentica di dimostrarlo, entrando dapprima in end zone in solitaria e poi lanciando Jerricho Cotchery per 31 yard con il medesimo risultato. Nel mentre arriva anche la prima gioia in carriera per Cameron Artis-Payne, sostituto di Jonathan Stewart ancora ai box, ed un field goal di Graham Gano da 49 yard.

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Risposte faticano ad arrivare da Tampa Bay, che chiude l’ennesima stagione deludente, ma con la grandissima speranza rappresentata da Jameis Winston, tra le più probabili scelte per il titolo di Rookie of the Year dopo una stagione da oltre 4.000 yard al lancio (4.042) e con un ottimo score tra TD pass e intercetti (22/15). Lo stesso quarterback mette a segno il proprio sesto touchdown su corsa stagionale, ma Newton è indiavolato e bissa quanto già ottenuto, con una nuova segnatura palla alla mano ed un nuovo lancio in end zone, questa volta per uno scatenato Devin Funchess (7 ricezioni per 120 yard e 1 TD). I Panthers (15-1) superano senza problemi i Buccaneers (6-10) per 38-10.

A conquistare la vetta della AFC, nonostante qualche problema in cabina di regia, sono a sorpresa i Broncos, che sfruttano la sconfitta dei Patriots e volano in testa grazie al successo sui Chargers. Una giornata non particolarmente esaltante per Brock Osweiler (14/22 per 232 yard con 1 TD pass, 2 INT e 1 fumble) inizia come meglio non potrebbe, grazie all’aiuto di un ottimo Demaryius Thomas (5 ricezioni per 117 yard e 1 TD), il quale sblocca il punteggio con il touchdown da 72 yard. San Diego forza tante palle perse grazie ad una difesa magistrale, condotta da uno Steve Williams atomico (6 tackle, 1 sack, 1 INT, 2 FF) e da Mante Te’o (9 tackle, 1 FF), ma l’attacco non riesce ad andare oltre due field goal di Josh Lambo, almeno fino all’intervallo.
Nel terzo quarto ci pensa il quinto touchdown stagionale di Antonio Gates a lanciare gli ospiti in avanti, ma C.J. Anderson riporta Denver in controllo del match. Brandon McManus apre gli ultimi 15 minuti con un field goal a segno da 48 yard, ma Philip Rivers decide di incrementare una regular season individualmente ottima (4.792 yard e 29 TD pass a fronte di 13 INT) lanciando Tyrell Williams per 80 yard fino alla segnatura. Per i padroni di casa si fa dura, ma McManus pareggia i conti da 35 yard. La vera arma in più per la squadra di Mile High, in una giornata in cui Osweiler ed il rientrante Peyton Manning (5/9 per 69 yard) non combinano granché, è un gioco di corse capace di 210 yard e due touchdown, di cui quello decisivo ad opera di un grande Ronnie Hillman (15 portate per 117 yard e 1 TD). I Chargers (4-12) concludono malamente una stagione pessima ed i Broncos (12-4) si prendono la Conference con il successo per 27-20.

Crollo verticale dei Patriots, caduti anche contro i Dolphins ed arrivati, a seguito dei tanti infortuni, alla quarta sconfitta nelle ultime sei partite giocate. Tom Brady non è per nulla in giornata di grazia (12/21 per 134 yard), ma non cancella un’annata da ricordare, in cui ha lanciato con il 64.4% di completi e prodotto 4.770 yard con 36 TD pass, a fronte di appena 7 intercetti. La sfida in giornata, però, la vince Ryan Tannehill (25/38 per 350 yard e 2 TD pass), aiutato splendidamente da DeVante Parker (5 ricezioni per 106 yard e 1 TD), capace di sbloccare la situazione in favore dei suoi dopo che Andrew Franks e Stephen Gostkowski si sono scambiati un favore in termini di field goal. Steven Jackson pareggia i conti dopo l’intervallo con la corsa da 2 yard, ma la difesa di Miami, con Derrick Shelby sugli scudi (5 tackle, 1 sack, 1 FF), chiuderà poi la cassaforte fino al termine del match.
Ndamukong Suh (61 tackle, 6 sack) e Brent Grimes (49 tackle, 4 INT), attesi alla vigilia della regular season come assoluti protagonisti della difesa appena citata, hanno deluso le attese e sono attesi al riscatto l’anno prossimo. I Dolphins (6-10), se non altro, chiudono la stagione con un successo, propiziato dal touchdown di Jordan Cameron e dal field goal di Franks da 19 yard, che siglano i punti del definitivo 20-10. I Patriots (12-4) attendono un avversario al Divisional, sperando nel frattempo di recuperare qualche giocatore infortunato.

Grandissima annata per i Vikings, capaci di prendersi la vetta di NFC North con il successo sui Packers, davvero deludenti nelle dieci settimane dopo il bye, in cui hanno raccolto appena quattro vittorie. Nel primo tempo le due squadre mettono in mostra le rispettive difese e a prevalere, seppure con un solo field goal in più, è Minnesota, magistralmente guidata da Emerson Griffen (6 tackle, 2 sack, 1 FF). Considerando la brutta giornata di Teddy Bridgewater (10/19 per 99 yard e 1 INT), fermo ad appena 3.231 yard e 14 TD pass stagionali, a dominare la scena non può essere che Adrian Peterson, per la terza volta in carriera leader tra i runningback per rushing yard stagionali (1.485) e capace di salire a quota 11 touchdown con quello che lancia i suoi in avanti nel terzo quarto.

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Aaron Rodgers ha messo insieme dei numeri parzialmente deludenti per i suoi meravigliosi standard e prodotto “appena” 3.821 yard quest’anno, dimostrando la sua cattiva vena con il fumble che Captain Munnerlyn recupera e riporta per 55 yard fino alla end zona avversaria. A poco servono la segnatura di Richard Rodgers ed il field goal di Mason Crosby da 43 yard nei 15 minuti finali, perché a Rodgers non riesce di completare la rimonta. Dapprima si fa intercettare da Xavier Rhodes e poi, con un hail mary molto simile a quello andato a segno a suo tempo contro i Lions, non trova alcun compagno in end zone. I Vikings (11-5) portano a casa match e Division per 20-13 sui Packers (10-6), avversari dei Redskins ai playoff, ed ora affronteranno i Seahawks tra le mura amiche nel Wild Card Game.

Sono proprio i Seahawks i protagonisti assoluti di questo finale di stagione, non sufficiente, però, a conquistare le prime due piazze in NFC, di cui una è occupata dai Cardinals, demoliti dagli avversari nella sfida finale di NFC West. A Seattle basta un primo tempo di una prepotenza spropositata per conquistare un agile successo, timonata alla perfezione da un Russell Wilson in forma stratosferica (19/28 per 197 yard e 3 TD pass). Per lui arriva la miglior stagione in carriera, con una meravigliosa percentuale di completi (68.8%) ad accompagnare 4.024 yard di guadagno e ben 34 TD pass, a fronte di appena 8 intercetti, ed una seria candidatura al titolo di MVP.
Titolo che, senza dubbio, potrebbe meritare anche lo straordinario Carson Palmer visto quest’anno, capace di ben 4.671 yard (record di franchigia) e 35 TD pass, con 11 intercetti all’attivo e 104.6 di passer rating, persosi soltanto in un’ultima uscita tragica per l’intera squadra padrona di casa. Larry Fitzgerald pareggia il touchdown iniziale di Bryce Brown, ma poi arrivano, tutti nel secondo quarto, nell’ordine quelli di Will Tukuafu, Chase Coffman e Jermaine Kearse a stendere Arizona. Dopo la pausa lunga non succede nulla di esaltante e le squadre preservano le energie in vista di un’intensa post-season. Dominano i Seahawks (10-6) per 36-6 sui Cardinals (13-3).

Gli ultimi a guadagnarsi i playoff, insieme agli Steelers, sono i Texans, che fanno il loro dovere sconfiggendo i Jaguars e si assicurano il Wild Card Game contro i Chiefs. La grande riuscita della stagione di Houston parte dalla loro straordinaria difesa, comandata da un J.J. Watt straripante (8 tackle, 3 sack, 1 FF, 1 FR), che chiude la stagione con numeri da Defensive Player of the Year (76 tackle, 17.5 sack, 8 pass deflected, 3 FF), e da uno scatenato Whitney Mercilus (5 tackle, 3.5 sack, 1 FF, 1 FR).
Blake Bortles è tramortito e gioca una partita imbarazzante (17/32 per 239 yard con 2 INT e 2 fumble), pur senza dimenticare la sua grandissima evoluzione di quest’anno rispetto alla sua stagione da rookie. A Brian Hoyer basta svolgere il compitino (25/40 per 249 yard con 1 TD pass e 1 INT) ed affidarsi ai touchdown di Jonathan Grimes, uno su corsa per 3 yard ed uno su ricezione per 12 yard. A ciò vanno aggiunti i tre field goal di Nick Novak, cui rispondono due di Jason Myers, e l’intercetto di Kareem Jackson, riportato per 27 yard fino alla end zone avversaria. I Texans (9-7) tramortiscono i Jaguars (5-11) per 30-6.

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Fenomenale il finale di stagione proprio dei Chiefs, capaci di vincere dieci partite consecutive dopo aver perso cinque delle prime sei sfide giocate. I Raiders chiudono la stagione in negativo. Jeremy Maclin riceve per 25 yard un lancio dell’altalenante Alex Smith (14/24 per 158 yard con 2 TD pass e 2 INT) e scrive il primo vantaggio per i padroni di casa, bissato da Spencer Ware con la corsa vincente da 3 yard. Derek Carr chiude una stagione iniziata alla grandissima e poi andata lentamente calando con 3.987 yard di guadagno e 32 TD pass, con 13 intercetti e 91.1 di passer rating. Nell’ultima uscita stagionale è messo sotto pressione alla grande da un Ron Parker eccezionale (6 tackle, 1 sack, 1 INT, 1 FF) e non combina granché, non fosse per la pepita lanciata verso Michael Crabtree nell’ultimo periodo di gioco.
Nel frattempo David Amerson ha intercettato Smith e riportato il pallone per 24 yard fino alla end zone avversaria, ridando speranza ad Oakland, ma Kansas City ha risposto con la safety provocata da D.J. Alexander su un punt di Marquette King e con la segnatura di Demetrius Harris per 15 yard su ricezione. I Raiders (7-9) avrebbero ancora del tempo utile per recuperare lo svantaggio, ma Carr e compagni non combinano nulla di buono. Festeggiano i Chiefs (11-5) per 23-17.

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Restano fuori dalla carovana i Colts, vittoriosi inutilmente contro i Titans. Gli infortuni di Andrew Luck e Matt Hasselbeck portano Chuck Pagano a schierare il mediocre Josh Freeman titolare (15/28 per 149 yard con 1 TD pass e 1 INT), sostituito con Ryan Lindley (6/10 per 58 yard e 1 TD pass) per qualche snap nel corso del match. Anche Tennessee deve fare a meno del suo quarterback titolare e alterna un tremendo Zach Mettenberger (5/13 per 38 yard e 1 INT), che se non altro ha il merito di siglare il primo touchdown del match con la corsa personale da 5 yard, con un onesto Alex Tanney (10/14 per 99 yard e 1 TD pass). Fino all’intervallo la partita è comunque vibrante, con Coby Fleener che risponde alla segnatura di Mettenberger, oltre che con Andre Johnson, capace quest’anno appena di 41 ricezioni per 503 yard e 4 touchdown, che risponde a David Cobb.
La differenza la fanno due field goal a segno di Adam Vinatieri e, dopo la pausa, ci pensa il Freeman migliore, Jerrell (8 tackle, 2 sack, 1 INT), a riportare l’intercetto a Mettenberger per 23 yard fino alla end zone avversaria. Ryan Succop ed il touchdown di Dorial Green-Beckham riportano gli ospiti a contatto, ma Vinatieri mette il punto esclamativo da 35 yard e blocca la rimonta avversaria. Nell’ultima di Pagano sulla panchina dei Colts (8-8), la sua squadra vince per 30-24 sui Titans (3-13), che avranno la prima scelta al Draft 2016.

Mancano all’appello, tra le squadre che non posso ancora dire conclusa la propria stagione, Redskins e Bengals. La partita di Washington, che supera Dallas, ormai distrutta da una regular season fallimentare, potrebbe di fatto durare poco più di un quarto. Ryan Grant, Pierre Garcon ed un ottimo Jamison Crowder (5 ricezioni per 109 yard e 1 TD) sfruttano l’inizio incontenibile di un Kirk Cousins giunto a quota 4.166 passing yard stagionali (record di franchigia), con 29 TD pass e 11 intercetti, di cui appena uno nelle ultime sei partite giocate.
Dopo il field goal di Dustin Hopkins inizia a scatenarsi un Kellen Moore formato trattore (33/48 per 435 yard con 3 TD pass e 2 INT), aiutato da Terrence Williams nel macinare campo (8 ricezioni per 173 yard) e da Jason Witten e Cole Beasley, autore di due touchdown personali, a mettere a segno i punti della possibile rimonta. Hopkins, però, colpisce da 33 yard e Colt McCoy, subentrato a Cousins all’intervallo, trova ottimamente Rashad Ross wide open per il viaggio da 71 yard che chiude il match. La difesa degli ospiti, condotta da Will Blackmon (7 tackle, 1 INT, 1 FF), conserva il vantaggio residuo e i Redskins (9-7), padroni della NFC East, piegano i Cowboys (4-12) con il punteggio di 34-23.

Insieme ed anche più dei Cowboys, ad essere piegati dagli infortuni sono stati i Ravens, sconfitti dai Bengals nell’ultima stagionaleNei primi 15 minuti di gioco non succede nulla, poi nel secondo quarto al touchdown del rientrante Tyler Eifert, giunto a quota 13 in stagione, rispondono ben tre field goal del perfetto Justin Tucker e Baltimore è avanti. I padroni di casa, però, nella ripresa non lasceranno spazio alle avanzate degli avversari, fermandoli ad un totale di 59 rushing yard e mettendo Ryan Mallett in estrema difficoltà (30/56 per 292 yard con 1 TD pass e 2 INT), grazie ad una difesa eccezionale, con Vontaze Burfict a farla da padrone (12 tackle, 1 INT).
Nel frattempo, A.J. Green aiuta l’omonimo McCarron a vivere una giornata migliore (17/27 per 160 yard e 2 TD pass), mentre Jeremy Hill su un 4&1 sgroppa per 38 yard palla alla mano fino alla end zone avversaria. Dopo un field goal di Mike Nugent, gli ospiti provano a rimontare grazie alla segnatura di Kyle Juszczyk, ma Mallett si fa intercettare nel suo ultimo drive utile e spegne le speranze dei Ravens (5-11). I Bengals (12-4) volano ai playoff vincendo per 24-16, ma dovranno fare ancora a meno di Andy Dalton contro gli Steelers. Questo costerà loro il posto tra le migliori quattro della AFC?

Più interessante per vicende legate alla prossima stagione che per altro, la sfida tra Giants ed Eagles. Gli ospiti, portando a casa la vittoria, voleranno a Seattle ad affrontare i Seahawks, mentre New York vivrà una trasferta a Londra per fronteggiare i Rams. DeMarco Murray chiude una pessima stagione da 702 yard in 193 portate con almeno la gioia di aver messo a segno un touchdown da 54 yard, ma in giornata verrà surclassato da un Rashad Jennings indiavolato (27 portate per 170 yard e 1 TD). La partita è un’altalena di emozioni, con Darren Sproles e Will Tye, Jordan Matthews e lo stesso Jennings che si scambiano una segnatura dietro l’altra, fino ad arrivare all’intervallo.
L’inerzia sembra tutta a favore dei padroni di casa quando Rueben Randle raccoglie il secondo TD pass di giornata di Eli Manning. Quest’ultimo, nonostante qualche situazione controversa in cui avrebbe potuto far meglio, chiude una stagione individualmente ottima, composta di 4.436 yard di guadagno e 35 TD pass, a fronte di 14 intercetti. È proprio un fumble del quarterback, però, forzato da Connor Barwin, recuperato e riportato da Walter Thurmond per 83 yard fino alla end zone avversaria, a svoltare la partita. Matthews raddoppia i propri touchdown di giornata nell’ultimo quarto e non basta un field goal di Josh Brown a permettere la rimonta ai Giants (6-10). Vincono gli Eagles (7-9) per 35-30.

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Intensa anche la sfida che chiude la stagione di Bears e Lions, con questi ultimi vincenti al Soldier Field. Timothy Wright sblocca il punteggio con il touchdown su lancio di un ottimo Matthew Stafford (28/39 per 298 yard e 3 TD pass). Il punteggio, però, grazie alla replica di Josh Bellamy ed al field goal a testa messo a segno da Matt Prater e Robbie Gould, resta in parità finché un fantastico Calvin Johnson (10 ricezioni per 137 yard e 1 TD) non riporta avanti gli ospiti a ridosso dell’ultimo quarto di gioco. La stagione di Megatron si chiude con un buono score di 1.214 yard in 88 ricezioni, cui ha aggiunto 9 touchdown.
Modesta anche la stagione di Jay Cutler, chiusasi però come peggio non avrebbe potuto con la pessima performance contro Detroit (17/23 per 245 yard con 2 TD pass e 3 INT). Matt Forte riesce comunque a pareggiare i conti con la ricezione vincente da 23 yard, prima che Eric Ebron confezioni il proprio quinto viaggio in end zone stagionale. Per il tight-end la crescita rispetto all’anno da rookie è visibile, ma 47 ricezioni e 537 yard restano statistiche povere per il talento mostrato al college. Robbie Gould accorcia con un field goal da 34 yard, ma Cutler si fa intercettare da Glover Quinn nell’ultimo drive disponibile e condanna i Bears (6-10) alla sconfitta. Festeggiano i Lions (7-9) per 24-20.

I Falcons hanno vinto sei delle prime sette partite giocate in stagione, salvo poi perdere sette delle successive nove uscite e buttare al vento un promettente inizio. Hanno molto poco da festeggiare anche i Saints, non fosse per il successo al Georgia Dome. La stagione di Matt Ryan, già deludente di per sé, sarebbe stata a dir poco tragica se non avesse avuto a disposizione il mostruoso Julio Jones, capace di 9 ricezioni per 149 yard in giornata e di ben 136 per 1.871 in totale quest’anno. Il receiver non va a segno, ma il proprio quarterback può festeggiare un paio di TD pass diretti a Tony Moeaki e a Devonta Freeman, le cui prestazioni sono crollate verticalmente dopo un inizio d’annata a dir poco strepitoso.
Drew Brees è carico (32/42 per 323 yard e 1 TD pass) e regala un viaggio in end zone a Ben Watson, che segue a ruota quello precedente di Tim Hightower. All’intervallo i padroni di casa sono avanti 17-14, ma nella ripresa, dominata dalle difese, resteranno a guardare e verranno puniti con due field goal decisivi di Kai Forbath, da 41 e 30 yard. Quest’ultimo arriva allo scadere e regala il successo ai Saints (7-9) per 20-17 sui Falcons (8-8).

Il viaggio da 256 partite di questa regular season si chiude con la vittoria di misura dei 49ers sui Rams, utile se non altro a rendere meno amara la tragica stagione dei padroni di casa. Case Keenum non è di grande efficacia per le offensive degli ospiti (22/37 per 231 yard), mentre Blaine Gabbert macina ben 354 yard al lancio ed aggiunge un TD pass per Anquan Boldin, abile a colpire da 33 yard e spingere avanti i suoi. Gli risponde Tre Mason con la segnatura palla alla mano, poi, per il resto, diventa una sfida tra kicker.
Greg Zuerlein non è granché preciso e centra i pali in tre occasioni su ben cinque tentativi, facendosi bloccare quello della vittoria al supplementare, mentre Phil Dawson non sbaglia un colpo e fa 4/4, di cui tre tra terzo quarto, ultimi 15 minuti ed overtime. Le poche emozioni del Levi’s Stadium si disperdono dunque fino al successo dei Niners (5-11) per 19-16 sui Rams (7-9).

Un’altra regular season ha chiuso i battenti dopo 17 settimane di football ed è ora di dedicarsi alle undici sfide che decideranno la vincitrice del Super Bowl numero 50. Questo il calendario dei Wild Card Game:

Chiefs vs Texans – sabato 9 gennaio h.22:35
Steelers vs Bengals – domenica 10 gennaio h.02:15
Seahawks vs Vikings – domenica 10 gennaio h.19:05
Packers vs Redskins – domenica 10 gennaio h.22:40

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Panthers e Cardinals, Broncos e Patriots aspettano con un posto al sicuro al successivo Divisional Round. Che vinca il migliore!

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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