La Strada verso il Draft: Dede Westbrook

Negli ultimi tempi, il cognome Westbrook va parecchio di moda nel Grande Stato dell’Oklahoma, ma no, “Mr tripla doppia” Russell non ha deciso di darsi al football (cosa che probabilmente gli verrebbe anche bene), semplicemente il suo molto meno famoso omonimo, Dede, si è dichiarato per il draft dopo una stagione da senior di tutto rispetto chiusa con 80 ricezioni per 1.524 yard e 17 touchdown.

Westbrook è costruito per attaccare le difese in profondità. Fisico asciutto e scattante, ha un’alta velocità di punta con cui manda fuori tempo i difensori e buonissimi cut per crearsi più spazio possibile. Possiede un rispettabile scatto da fermo e riesce a liberarsi senza troppi problemi anche di marcature fisiche. Ottima coordinazione oculo-manuale sulle palle lunghe e capacità di compiere big play. Ha una discreta esperienza anche come ritornatore.

I problemi di Westbrook sono, però, parecchio pesanti e rischiano di oscurare le sue qualità. Al liceo subì un grave infortunio all’intestino che, per poco, non gli troncò la carriera. Ancora oggi, dovesse subire un colpo in quel punto, rischierebbe di compromettere la sua salute. Inoltre ha una serie di difficoltà comportamentali, sia sul campo sia fuori. È stato arrestato tre volte, di cui due per violenza domestica. Attenendoci ai problemi sul terreno di gioco ha una preoccupante tendenza a non proteggere bene la palla e, anche a causa di un fisico poco strutturato, tende ad evitare il più possibile il contatto con gli avversari.

Non ci sono dubbi che in NFL Westbrook sia ideale per diventare un ricevitore verticale. Sull’esterno la sua velocità può essere un fattore, mentre in qualunque altra zona del campo avrebbe un impatto minimo.

Se qualche squadra non si farà spaventare dal suo passato, Westbrook è un giocatore da secondo round, anche se molto dipenderà dai colloqui privati con le franchigie che serviranno a capire di che pasta è fatto il ragazzo.

I Chargers potrebbero esaltare le caratteristiche del ricevitore ex-Sooners, togliendo pressione dalle spalle di Keenan Allen e alternandolo con Travis Benjamin. Un inserimento graduale con un quarterback esperto potrebbe essere l’ideale per Westbrook. Un’altra squadra che potrebbe guardare al prodotto di Oklahoma è Tampa Bay che in free agency rischia di perdere quasi tutto il reparto ricevitori. Con Jameis Winston farebbe faville e punirebbe i raddoppi su Mike Evans, un’ottima combinazione per ritentare l’assalto ai playoff.