[NFL] Week 7: Power Ranking by Radio Bonanza

radiobonanzaTRASPGrazie agli amici di RADIO BONANZA, ecco a voi il miglior power ranking in italiano della National Football League, questa volta dedicato a Trenitalia.

Beh, questa settimana il titolo azzeccato per il Power Ranking è semplicemente dedicato a me, medesimo, me stesso, nessun altro Tony Maiello della situazione. In quanto son stato abbastanza ritardatario. Faccio un grossissimo mea culpa e mi cospargo il capo di cenere. Mi inginocchio sui ceci, vado dietro la lavagna, anche se è tutta colpa di Tom Sawyer. Quindi la metafora adatta per il ritardo è la nostra cara amata Trenitalia o Trenord se viveste nella landa dei Polentoni. Come Trenitalia manca appuntamenti, oramai anche tante squadre NFL stanno mancando le aspettative con le promesse pre-stagionali. E dopo sette settimane di football giocato, il ritardo accumulato può farsi pesante. Ma come un treno c’è chi stranamente è puntuale e viaggia sulle Ali della “Don’t Call Me Libertà” Felicità. Insomma, treni ovunque, Freccebianche e rosse che sfondano palazzi.
Enjoy the show.

1. New England Patriots (6-0) = – Vincono anche quando non splendono. Sorridono pure quando piove a dirotto. E in più io sono in ritardo con le consegne del Power Ranking, però guardate il lato positivo c’è lui con il suo #tbt:

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2. Cincinnati Bengals (6-0) = – BYE WEEK. Andy Dalton è andato al Parco delle Cornelle a fare le foto alle tigri bianche.

3. Green Bay Packers (6-0) = – BYE WEEK. Rodgers è andato in un caseificio a produrre teste di formaggio.

4. Carolina Panthers (6-0) = – Non hanno mai dato l’impressione di poter perdere il Sunday Night. Poi c’era Rotolone Tolbert in carreggiata preferenziale per i trasporti eccezionali. Ha anche debuttato con il suo primo disco musicale:

Tolbert, Newton, Ginn e altri due stronzi
Tolbert, Newton, Ginn e altri due stronzi

5. Denver Broncos (6-0) = – BYE WEEK. Peytonio ha iniziato una cura rigenerante a base di torte salate con weed e ricotta.

6. Atlanta Falcons (6-1) = – Beh, hanno vinto contro i Titans, per carità. 10-7, gran risultato. Diciamo però che pure Dan Quinn per guardare i suoi ragazzi ha dovuto mettersi in questa modalità:

7. Arizona Cardinals (5-2) +2 – Arizona è un po’ appannata, come quel SUV della Lexus pigliato appena nuovo e che usate per esplorare il Grand Canyon. C’è un po’ di polvere, si incricca, si ingolfa, ma poi alla fin fine è un Lexus, quindi riparte.

8. Minnesota Vikings (4-2) +2 – They are coming.

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9. New York Jets (4-2) -1 – Intendiamoci. Amo Brandon Marshall. Non ai livelli del Baliano, ma lo reputo un giocatore eccezionale. Certo, che i suoi errori, non ultimo il drop sanguinoso contro gli arcinemici di Boston, provoca più sconquassi ormonali che un qualsiasi film di Muccino.

10. Pittsburgh Steelers (4-3) -3 – C’è Big Ben, c’è Maaaaaigol Vick, c’è Landry Jones. Ci sono gli Steelers d’acciaio che non hanno paura di nessuno, che oramai hanno ingranato le giuste marce. E poi c’è la marmotta che confenziona la cioccolata.

Mike Tomlin

11. St.Louis Rams (3-3) +3 – Todd Gurley è un bulldozer impazzito, con le movenze di un ballerino dell’Accademia russa di danza classica. Anzi, meglio, è più ispirato di Pedro di Paso Adelante. E la catena dei Rams si muove.

12. New York Giants (4-3) +3 – Battere dei Cowboys con al timone Matt Cassel e solo di un possesso, faticando per giunta un pochetto, non è sto gran segnale incoraggiante. Son un po’ come Mr.Burns quando pensava che rubare un dolce ai bambini fosse semplice e si fa sparare da Maggie.

13. Oakland Raiders (3-3) +4 – Hanno vinto sugli acerrimi rivali di San Diego con la classe del Maestro Dogui:

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14. Philadelphia Eagles (3-4) -3 – Gli Eagles sono un colossale punto di domanda questa stagione. Sette week e ancora non si è capito di che pasta siano fatti. Voiello? Barilla? De Cecco? Oppure quella sottomarca così povera che non è neanche brandizzata Esselunga, ma “Psssssstttt..$.97” (basata su una storia vera).

15. Seattle Seahawks (3-4) +3 – I Seahawks lentamente riprendono quota e confidenza contro i 49ers. Un po’ come quel gruppo musicale che vi delude per 130120 anni e poi riesce in qualche modo a tirar fuori un disco pseudo-decente. No, non farò nomi sta settimana, se no qua devo scappare a nascondermi nelle Bermuda.

16. Indianapolis Colts (3-4) -3 – Vabbè. I Colts:

Braindead di Peter Jackson, nel caso vi interessasse.

17. Miami Dolphins (3-3) +8 – Dan Campbell ha i connotati del Sgt. Hartman e i Dolphins son tornati a zampillare felicità. Vedremo quanto durerà, perché Titans e Texans, ecco, insomma…avete capito.

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18. New Orleans Saints (3-4) +6 – La vittoria dei Saints per chi scrive è stata più sorprendente della neve in Polinesia, però la sfida contro i Colts pareva più terreno fertile per un romanzo socio-politico sul dramma proletario di narratologia russa.

19. Washington Redskins (3-4) +2 – Cousins porta alla vittoria i Redksins con un drive vincente. Dio, mio. L’ho scritto di nuovo. Il mondo sta cambiando, è vero. Ma un concetto simile più che alla Terra appartiene ai gas nobili presenti su Nettuno.

20. Dallas Cowboys (2-4) -4 – Vederli precipitare week dopo week, è più struggente della musichetta di Badalamenti quando si scopre che il cadavere sulla spiaggia è quello di Laura Palmer.

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21. Buffalo Bills (3-4) -8 – Rex Ryan, ma che mi combini? Ok, c’è da dire però che a Londra i Bills ci sono arrivati con più infortunati di un team di sport estremi che, per diletto, decide di perfomare bevendo tequila e grappa di pino. Risultato finale prevedibile.

22. Chicago Bears (2-4) +2 – BYE WEEK. Cutler è andato a predicare porta a porta il suo verbo, la nuova religione: la Cutleriology.

23. Kansas City Chiefs (2-5) +6 – Colpo di
scena inaspettato, come se si scoprisse che Nino D’Angelo ha un progetto brutal grindcore, riescono a superare degli Steelers che parevano poter sopportare l’assenza di Big Ben.

24. San Diego Chargers (2-5) -5 – Ogni commento sui Chargers è riassumibile dal video seguente:

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25. San Francisco 49ers (2-5) -5 – Niente da fare. Kaepernick è tornato a lanciare missili-terra aria sulle sideline. Qualcuno dello staff deve avvisare che il gameplan per vincere non è quello di centrare più barili di Gatorade possibili, ma di far punti in endzone.

26. Tampa Bay Buccaneers (2-4) = – La perdono in rimonta, dopo esser stati in controllo per tutta la sfida vengono sconfitti dai Redksins. Son arrivati con il fiatone corto, come in una televendita del Baffo.

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27. Cleveland Browns (2-5) -5 – È pirandelliano come i Browns, nelle vesti del tizio di “Affari di Famiglia”, vogliano indossare una maschera non loro, come quella di Josh McCown. La loro vera natura, attitudine e realtà è quella lì, in sideline, è Johnny. Solo lui può andare 9-0 e portare ai playoff i Browns.

28. Jacksonville Jaguars (2-5) +4 – I London Jaguars hanno la meglio in una schizofrenica partita dei Bills. Si dice che la Disney ispirata da questa W abbia messo in cantiere il sequel de “Le Follie dell’Imperatore”. L’Imperatore è Blake Bortles, ovviamente.

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29. Tennessee Titans (1-5) -1 – Senza il nome hipster d’eccellenza di Mariota, hanno voluto ripiegare su quello agrodolce di Mettenberger. Inutile dire che il groviera alla fine è andato a male e i Falcons l’hanno sfangata. I Titans sembrano destinati a far compagnia a Jules Verne in fondo al mare. O alla Sirenetta, fate voi.

30. Detroit Lions (1-6) = – Oh. La parte che preferisco del Power Ranking. La scelta pittorica per rappresentare il degrado che è la stagione dei Lions. Questa week, Salvador Dalì.

Già.

31. Baltimore Ravens (1-6) = – Speechless:

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32. Houston Texans (2-5) -5 – Più imbarazzanti dell’imbarazzo di essere imbarazzati sapendo costantemente di concepire giocate che imbarazzano i loro tifosi imbarazzati. Afferrato il concetto, no?

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Redazione

Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

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