Pathos (Kansas City Chiefs Vs Buffalo Bills 17-20)

Proprio quando sembravano ad un passo dal baratro, arenati sul 6-6 e con la restante parte del calendario più ostica dell’intera lega, i Buffalo Bills riescono a violare l’Arrowhead Stadium di Kansas City per la 2° stagione consecutiva, imponendosi per 20-17 al termine di un match oggettivamente brutto, ricco di errori ma ugualmente carico di pathos fino all’ultimo secondo.

L’inizio del match è stato totalmente ad appannaggio degli ospiti, incapaci di capitalizzare l’intercetto catturato da A.J. Epenesa ma ugualmente in grado di “scappare” sul 14-0 proprio agli albori del 2° quarto di gioco, merito del TD ricevuto da James Cook prima e di quello segnato in prima persona dallo stesso Josh Allen poi.  Proprio quando l’inerzia del match pareva essere totalmente nelle mani dei Bills, complici i primi 4 drive offensivi dei padroni di casa conclusisi con 3 punt e il già poc’anzi menzionato turnover, ci ha pensato l’intercetto catturato dalla Rookie safety Chamarri Conner a sparigliare nuovamente le carte, a maggior ragione essendo stato seguito a stretto giro di posta dal 7-yard TD segnato dal RB Jerick McKinnon. Si chiudeva così la prima frazione di gioco sul punteggio di 14-7 in favore degli ospiti.

Al rientro dall’intervallo, dopo il FG del 17-7 trasformato in scioltezza dal kicker Tyler Bass, un consistente drive offensivo orchestrato da Patrick Mahomes (4 1st down e 8.3 yard/play) veniva suggellato dal TD ricevuto dal 2nd rounder Rashee Rice, il nuovo go-to-guy per il QB n°15. 17-14 e partita nuovamente in bilico.  Il 3° quarto di gioco si è poi concluso con un provvidenziale fumble forzato dal CB Christian Benford e prontamente recuperato dal NB Taron Johnson.

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Anche in questo caso però, un po’ come avvenuto in seguito all’intercetto iniziale, Josh Allen e compagni si sono rivelati incapaci di mettere punti a tabellone.  L’ultimo 4° di gioco è stato completamente dominato dalle difese, capaci di concedere ai rispettivi avversari un misero FG, quello di Butker valevole del pareggio prima e quello di Bass, il 2° di giornata, valevole del nuovo vantaggio sul 20-17. 

1.54 minuti rimanenti sul cronomento e palla in mano a Patrick Mahomes per il potenziale “winning-drive”, l’ennesimo della sua carriera NFL. Proprio quando sembrava ormai tutto apparecchiato per l’ennesima rimonta completata dai Chiefs, nonché per la milionesima subita dai Bills, ecco che la difesa di Sean McDermott serrava le fila e alzava il livello di intensità, finendo per vanificare le ultime speranze di rimonta dei padroni di casa, costretti al più classico dei “turnover on down”.

Con questa vittoria di importanza capitale, tanto per il morale quanto altrettanto (e soprattutto) per la classifica, i Buffalo Bills ritornano prepotentemente in corsa per un posto ai Playoff, essendo parte di quel “mischione selvaggio” di squadre appaiate sul 7-6. McDermott si è per l’ennesima volta confermato pressappoco imbattibile nei match disputati al rientro dal bye week, avendo inanellato il 7° successo in altrettante partite.  

I Chiefs invece, sconfitti per la 4° volta nelle ultime 6 partite, non solo vedono i Baltimore Ravens (e potenzialmente anche i Dolphins) avvicinarsi alla conquista del 1st seed nella griglia playoff, ma soprattutto iniziano a sentire il sentire il fiato sul collo dei rivali divisionali dei Denver Broncos, usciti trionfanti per 24-7 in quel di Los Angeles e ormai distanti solamente di una vittoria. Dal 2019, i Chiefs avevano vinto addirittura 14 (3 in questa stagione) delle 16 partite disputate immediatamente dopo una sconfitta, segnando 28.6 punti a fronte degli appena 20.2 subiti.

L’attesissima sfida nella sfida tra Josh Allen e Patrick Mahomes, ora appaiati nel computo delle vittorie (3 per parte), si è sostanzialmente conclusa in parità, avendo le 2 superstar terminato la partita con statistiche pressappoco identiche: 55% vs 58% di completi, 233 vs 271 passing yard, 1 pass TD e 1 intercetto per parte, ad ennesima riprova dell’incredibile equilibrio da cui è stato contraddistinto il match.

Allen ha però dovuto “combattere” contro una pressione decisamente più asfissiante, avendo la D-Line dei Chiefs letteralmente stravinto il confronto diretto con l’O-Line avversaria, come comprovato dall’aver prodotto 3.0 sack, 10 ulteriori QB hit e una miriade di pressioni.

Chris Jones si è per l’ennesima volta confermato un incubo per Josh Allen e compagni, essendo risultato incontenibile dal primo all’ultimo secondo di gioco. Dopo i primi 2 drive in cui non ci ha sostanzialmente capito nulla, il DC Steve Spagnuolo è stato capace di trovare le contromisure giuste all’attacco avversario, finendo per “imbrigliare” la premiata ditta Brady – Allen per tutta la restante parte del match, come comprovato dall’aver concesso la miseria di 2 FG in quasi 3 quarti di gioco.

Diametralmente opposto il rendimento della difesa di Bills, sostanzialmente capace di annullare Patrick Mahomes per la quasi totalità del primo tempo ma apparsa decisamente più in difficoltà nella porzione centrale del match, complici alcune coperture sbagliate e la solita miriade di placcaggi mancati.  Nonostante tutto, oltre ad aver avuto il merito di alzare nuovamente il livello di performance nel momento clou del match, è stata capace di forzare addirittura 2 turnover, purtroppo nemmeno minimamente capitalizzati dalla Offense.

Il RB James Cook può essere considerato l’MVP del match, in virtù di una prestazione da 141 scrimmage-yard, 9.4 yard/play e 1 TD, quello ricevuto nel 1° quarto a coronamento della perfetta “wheel route” corsa in uscita dal backfield. Le 64 yard ricevute nel solo primo quarto rappresentano un nuovo career-high per l’ex Bulldogs.

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Nel prossimo turno, mentre i Chiefs saranno impegnati in una partita tutto sommato agevole in quel di Foxborough, i Buffalo Bills riceveranno la visita dei Dallas Cowboys di Dak Prescott, in quello che ha tutte le carte in regola per poter diventare uno dei match più entusiasmanti dell’intera stagione.

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