Uno sguardo al 2019: New York Giants

Vi proponiamo la review della stagione 2019 delle trentadue squadre NFL, aspettative, risultati, futuro. Oggi è il turno dei New York Giants.

COME DOVEVA ANDARE…

Dopo il disastroso 3-13 del 2017, che se non altro ha lasciato in dote Saquon Barkley, poi Offensive Rookie of the Year, i Giants avevano di fronte a sé un altrettanto catastrofico 5-11 da provare a risollevare. Il compito è sembrato fin da subito quantomai complesso, dopo un’offseason all’insegna della ricostruzione – con tra gli altri Odell Beckham spedito ai Browns – e dopo un Draft all’insegna degli azzardi, su tutti la sesta scelta per Daniel Jones, potenziale erede del decadente Eli Manning. Difficile, poi, aspettarsi miracoli da un Pat Shurmur a testa bassa già nella stagione d’esordio. Più miraggi che aspirazioni, dunque, in una New York che però sperava di iniziare a sentirsi parte di un percorso di crescita volta a un futuro migliore del delirante recente passato.

…E COME E’ ANDATA

Il record in regular season è peggiorato, scendendo di una vittoria rispetto al 2018, ma in ottica futura sono arrivate risposte anche più positive del previsto. Come prevedibile, Manning ha ben presto abbandonato il ruolo di starter – salvo poi ritirarsi a stagione conclusa – in favore di Jones. La produzione del rookie ha superato le aspettative, con 3.027 yard e 24 touchdown pass in 12 partite giocate per intero. Dopo essere risaliti a un record di 2-2 il 29 settembre, però, i Giants hanno collezionato ben nove sconfitte consecutive, che hanno distrutto ogni possibile ambizione. La vittoria contro i Dolphins ha permesso a Manning di salutare il MetLife Stadium con onore, la successiva contro i Redskins ha fissato la prima scelta al prossimo Draft nella numero 4. La batosta subita dagli Eagles nell’ultima partita stagionale ha fissato lo score definitivo a quota 4-12.

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COSA HA FUNZIONATO…

Tutt’altro che negativo, insomma, l’impatto di Jones da starting quarterback: nessuno tra i rookie ha fatto meglio di lui in termini di touchdown pass, mentre soltanto Gardner Minshew (233.6) ha superato le sue 232.8 passing yard a partita. Saquon Barkley ha vissuto un evidente passo indietro rispetto alla stagione d’esordio, ma è comunque riuscito a confermarsi oltre le 1.000 rushing yard (1.003), rilanciando, con 6 touchdown, un backfield che ne ha festeggiati appena 11 in totale. Tra wide receiver, tight-end e offensive line l’unica nota lieta risponde al nome di Darius Slayton. Il rookie ha guidato i suoi in termini di receiving yard (740) e di touchdown (8), collezionando anche 12 ricezioni da almeno 20 yard. Buone notizie in ottica futura anche da un altro paio di rookie in difesa: Dexter Lawrence ha ridato smalto alla linea, mentre Julian Love ha emozionato con un finale di stagione da urlo. Fondamentali i 10 sack di un ottimo Markus Golden, mentre ottime conferme sono arrivate da Lorenzo Carter tra i linebacker. Attenzione, infine, alle esplosive potenzialità del colpo Leonard Williams dai Jets, se dovesse venir confermato a roster in free agency.

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…E COSA NON HA FUNZIONATO

Molto più facile elencare i tanti aspetti negativi di una stagione in ulteriore decrescita. Attenzione a non celebrare eccessivamente Jones: i 12 intercetti sono più che accettabili, ma i 12 fumble sono un numero su cui lavorare in modo approfondito. Partendo dal rinforzare un’offensive line ancora non all’altezza, che ha lasciato strada a ben 43 sack, di cui 38 sul rookie da Duke. Da questo aspetto deriva anche la rinascita di Barkley e una necessaria crescita in termini di yard e touchdown su corsa. Beckham non ha vissuto una stagione esaltante a Cleveland, ma a New York la sua assenza si è fatta sentire eccome. I saltuari infortuni del nuovo arrivato Golden Tate (676 yard e 6 touchdown), di Sterling Shepard (576 e 3) e di Evan Engram (467 e 3) hanno lasciato i Giants di volta in volta privi delle già poche armi di valore a disposizione di Manning prima e di Jones poi. La difesa pecca dell’assenza di una stella di prim’ordine tra i rampanti giovani e i più esperti in declino, in particolare dopo che Janoris Jenkins è stato cacciato dal roster in seguito a un insulto a un tifoso su Twitter.

E ADESSO?

I Giants proseguiranno sulla propria strada della rinascita con l’aiuto della quarta scelta al prossimo Draft: a meno di inattese sorprese verrà utilizzata per un offensive lineman che possa rivitalizzare il reparto più in difficoltà ormai da svariate stagioni a questa parte. Occhi puntati, tra free agency e Draft, anche su un paio di necessari innesti nella manchevole secondaria, ma non è da escludere qualche possibile sorpresa tra i wide receiver. Un totale di dodici vittorie nelle ultime tre stagioni è straziante, ma il futuro sembra oggi essere di più rosee aspettative all’orizzonte di New York.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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