Caduta libera (Cincinnati Bengals vs Las Vegas Raiders 32-13)

I Raiders sorprendenti di inizio stagione, quelli con un attacco spumeggiante capace di colpire sul profondo, sono un ricordo lontano. La squadra nero-argento ha perso la terza partita consecutiva e la quinta in sette gare. A peggiorare le cose, quella di domenica è la seconda sconfitta consecutiva in casa.

Bengals e Raiders arrivavano alla sfida con lo stesso record, 5-4, e con la stessa necessità di rimettersi in carreggiata per rimanere in corsa per i playoff. La partenza nero-argento è stata di quelle che fanno ben sperare, con uno strip-sack di Yannick Ngakoue e fumble riportato dal backup S Dallin Leavitt per ben 30 yard fino alle 9 di Cincinnati. Ma i Raiders, terribili dentro la red zone avversaria, non hanno saputo concretizzare e si sono dovuti accontentare di un field goal. E’ stato solo il primo capitolo di una prestazione offensiva che definire vergognosa sarebbe un complimento. Poche idee ma confuse, diceva il saggio.

Non che la difesa non abbia contribuito a regalare ai Bengals la vittoria che li riporta al secondo posto nella AFC North. Gus Bradley, il defensive coordinator nero-argento, ha fatto un lavoro spettacolare se solo si prova a fare il confronto con gli anni di Paul Guenther, eppure ultimamente troppo spesso i suoi difensori stanno facendo errori mentali che danno nuova vita ai drive della squadra avversaria. Nel secondo drive offensivo dei Bengals i Raiders avevano praticamente forzato un punt, costringendo Burrow a lanciare un incompleto su un terzo e 6, ma gli arbitri hanno fischiato una Unnecessary Roughness per una spinta di Ngakoue sul QB a palla ormai lanciata. Grazie a questo regalo i Bengals hanno potuto proseguire il drive e pareggiare con un field goal da 54 yard del rookie Evan McPherson.

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Nel secondo quarto, con i padroni di casa avanti 6-3, la difesa ha ancora una volta fermato gli avversari con un sack di Ngakoue su un terzo e 12. Sack annullato perché il DT Quinton Jefferson è stato punito per Defensive Offside. Nuova occasione per Burrow e compagni e qualche azione dopo TD di Joe Mixon.

In attacco i Raiders hanno provato testardamente a far funzionare il gioco di corse, e per tutta la partita hanno praticamente ignorato i ricevitori. A fine partita solo Hunter Renfrow e Zay Jones avranno almeno una ricezione a statistica. L’unico conforto, per i tifosi nero-argento, il drive concluso con il TD del TE Foster Moreau e le 116 yard su ricezione di Darren Waller, che non raggiungeva le 100 yard dalla prima partita della stagione.

Il punto più basso della partita dei Raiders è stato forse il clock management alla fine del primo tempo. Sotto di 4 punti, con 28 secondi sul cronometro e 2 timeout a disposizione, Carr e compagni hanno dimostrato di non avere nessuna voglia di provare per lo meno a portarsi in posizione utile per calciare un field goal. Passaggio corto per Renfrow (unica ricezione di un WR nero-argento all’intervallo), tempo che scorre fino a 7 secondi e poi passaggio corto per Jacobs per un guadagno di una iarda.

I Raiders hanno concesso alla fine 32 punti ai Bengals, ma la difesa a parte qualche errore di concentrazione di troppo ha giocato piuttosto bene. E’ difficile non concedere qualcosa quando un attacco anemico ti costringe ad essere sempre in campo; alla fine la stanchezza arriva e qualche errore è inevitabile.

I Raiders non hanno troppo tempo per piangersi addosso e cercare chissà quale rivoluzione. Giovedì si gioca a Dallas per il Thanksgiving Day contro i Cowboys privi di Amari Cooper (COVID-19) e CeeDee Lamb (commozione cerebrale). Probabilmente la cosa più logica da fare è dire ad Olson e Carr di costruire un game plan offensivo che preveda qualche passaggio in più (magari sul profondo) e qualche corsa in meno.

I Bengals, che arrivavano a Las Vegas dopo due sconfitte, hanno raddrizzato la barca grazie anche alla bravura nel convertire terzi down (8/16) – certo è più facile quando ti metti in condizione di giocare tanti terzo e corto. Burrow ha fatto il compitino, completando 20 su 29 passaggi per appena 148 yard e 1 TD, ed ha subito tre sack e una costante pressione dalla difesa nero-argento. Il QB ha dato quando doveva dare, e l’attacco si è affidato al gioco di corse per stancare gli avversari. Joe Mixon, 11 corse per 26 yard e 1 TD nel primo tempo, ha chiuso con 30 corse per 123 yard e 2 TD.

Quando era ovvio che la partita era ormai vinta, la difesa dei Bengals si è tolta la soddisfazione di mettere a segno un intercetto con Eli Apple, due sack con Trey Hendrickson e Sam Hubbard, e forzare un fumble poi ricoperto da Hendrickson (il solito fumble di Carr, arrivato a 33 fumble persi da quando è entrato in NFL nel 2014). I giocatori di Cincinnati sono inoltre stati bravissimi in termini di disciplina, chiudendo la sfida con appena una penalità fischiata contro, per 5 yard. Una bella differenza rispetto alle 7 penalità per 77 yard fischiate contro i Raiders.

I Bengals avranno ora tre importanti partite in casa, contro Steelers, Chargers e 49ers. Vincere contro i Raiders fa campionato a sé, adesso arriva il momento di dimostrare che la squadra ha ritrovato la grinta necessaria per lottare per i playoff.

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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2 Commenti

  1. II° periodo;3°&6 e si corre contro il muro avversario,poi nel IV° si mette su un drive con lanci e touchdown in 1’35”,ma che stanno combinando sulla sideline?
    troppe penalità,sembra di essere tornati indietro di qualche anno.
    Mariota potrebbe essere coinvolto un po’ di più.

  2. Ci hanno preso gusto ad inquadrare Carr con la faccia da pesce lesso durante le partite. Ormai è cotto l’uomo, che giochi Mariota, sicuramente peggio di Carr non può fare. Poi vedere i WR usati come RB fa tristezza.

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