Uno sguardo al 2024: Los Angeles Rams

La stagione NFL 2024 dei Los Angeles Rams ha segnato un punto di svolta per la franchigia, con l’emergere di giovani talenti e il contributo di veterani affidabili. Dopo anni di ristrutturazioni post-Super Bowl LVI, i Rams hanno mostrato segnali di rinascita, combinando esperienza e freschezza in un mix che ha catturato l’attenzione degli appassionati. Dopo un inizio disastroso, i Rams hanno piano piano raddrizzato la barca fino ad arrivare ai Playoff, cedendo solo ai futuri campioni di Philadelphia in una partita che ha lasciato ben più di un rimpianto in casa Rams.

COME DOVEVA ANDARE…

All’inizio della stagione, le aspettative per i Rams erano moderate. Con un roster giovane e una difesa da ricostruire dopo l’addio di Aaron Donald e altri veterani, molti prevedevano una stagione di transizione. L’obiettivo principale sembrava essere lo sviluppo dei giovani talenti, con un record previsto intorno a 7-10 o 8-9, e poche speranze di raggiungere i playoff. C’era fiducia intorno alla classe draftata ad Aprile, ma non abbastanza per considerare i Rams una valida contendente per i playoff.

…E COME È ANDATA

Contrariamente alle previsioni, i Rams hanno chiuso la regular season con un record di 10-7, qualificandosi per i playoff come wild card. La squadra ha mostrato una crescita costante, con la conferma del ricevitore Puka Nacua, le solide prestazioni di Kyren Williams e una linea offensiva sorprendentemente affidabile dopo qualche tentennamento iniziale dovuto alla marea di infortuni subiti tra camp e prime giornate di regular season. Nei playoff, i Rams hanno superato i Minnesota Vikings nel Wild Card Round, ma sono stati eliminati dai Philadelphia Eagles nel Divisional Round. 

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COSA HA FUNZIONATO…

L’attacco ha brillato grazie alla rinascita di Matthew Stafford, che ha ritrovato salute e precisione, guidando con autorità un sistema che ha valorizzato i giovani ricevitori. Puka Nacua è stato una conferma, mettendo assieme numeri importanti e diventando il bersaglio preferito di Stafford. Anche Kyren Williams, al terzo anno, ha impressionato come running back versatile e produttivo.

Nonostante una stagione segnata da infortuni, Cooper Kupp ha contribuito con 67 ricezioni per 710 yard e 6 touchdown in 12 partite.

In difesa, i rookie Jared Verse e Braden Fiske, entrambi provenienti da Florida State, hanno avuto un impatto immediato. Verse ha registrato 66 tackle, 4.5 sack, 11 tackle for loss, 18 quarterback hit, 2 fumble forzati e 2 recuperati, vincendo il premio di Defensive Rookie of the Year.

Fiske ha guidato tutti i rookie con 8.5 sack, aggiungendo 44 tackle, 10 tackle for loss, 10 quarterback hit, 2 fumble forzati e 2 recuperati. 

…E COSA NON  HA FUNZIONATO

Nonostante i progressi, la difesa ha mostrato vulnerabilità, soprattutto nella secondaria, dove la mancanza di veterani esperti si è fatta sentire. La pass rush, sebbene migliorata, è risultata troppo dipendente dai rookie, esponendo la squadra a difficoltà contro attacchi d’élite. Gli special team hanno avuto prestazioni altalenanti, con problemi nel ritorno dei calci e alcune giocate costose in termini di field position. Inoltre, la profondità del roster si è rivelata insufficiente in caso di infortuni, esponendo limiti strutturali in alcune posizioni.

E ADESSO?

Con il Draft 2025 alle porte e uno spazio salariale più gestibile, i Rams hanno davanti a sé una finestra interessante per completare la transizione. La priorità sarà rafforzare la linea difensiva e la secondaria, aggiungendo veterani e talento giovane per costruire una difesa solida attorno ai giovani in crescita. Bisognerà anche risolvere il problema dell’offensive tackle, con i due titolari e la prima riserva in odore di free agency a fine anno. Inoltre, con la possibile successione di Stafford ormai tema ricorrente, non è esclusa una mossa sul fronte quarterback, magari un prospetto da far crescere dietro al veterano per un altro anno. L’addio di Donald segna la fine di un’era, ma il futuro non è più solo una speranza: con McVay ancora al timone, i Rams sono tornati a essere una realtà da tenere d’occhio nella NFC.

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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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