La stagione 2023 dei Los Angeles Rams avrebbe dovuto essere disastrosa dal punto di vista dei risultati, a causa del pesante rinnovamento effettuato dal front office, che aveva praticamente smantellato ciò che restava della squadra del titolo 2021, soprattutto in difesa. Invece non solo la stagione è andata bene, ma sono anche arrivati i playoff, ed i Rams sono andati ad un soffio da una clamorosa qualificazione al Championship NFC perdendo di misura contro i Detroit Lions.
OFFENSE
L’attacco dei Rams 2024 resta sostanzialmente quello della scorsa stagione con qualche piccolo aggiustamento qua e là. Con uno Stafford in piena forma fisica (e con un contratto ritoccato che potrebbe anche voler significare che questa sarà la sua ultima stagione), il corpo ricevitori è uno dei più promettenti della lega, con Cooper Kupp e Puka Nacua a guidare la truppa, il supporto di un rinato Tutu Atwell e di Demarcus Robinson, e l’innesto di quello che potremmo chiamare “Puka Nacua con le treccine”: Jordan Whittington. Il rookie scelto da Texas al sesto giro ha la struttura fisica di Nacua, lo stesso atteggiamento in campo e lo stesso stile potente, abbinato ad una estrema facilità di combattere per la palla e rompere placcaggi.
Il gioco di corsa vede l’innesto di Blake Corum, rookie da Michigan, che presumibilmente si dividerà le portate con Kyren Williams.
L’arrivo di Colby Parkinson dai Lions nel ruolo di Tight End non lascia presagire nulla di buono sui tempi di recupero di Tyler Higbee, ma il ruolo sembra abbastanza coperto anche dalla presenza di Davis Allen, un0altra bella sorpresa della rookie class 2023.
Come ha dimostrato la stagione 2022, nulla di tutto quello che abbiamo elencato finora sarebbe sufficiente in mancanza di una linea d’attacco affidabile, ed alla linea d’attacco Snead e McVay si sono occupati in sede di free agency, con l’acquisizione di Jonah Jackson da Detroit e la riconferma di Kevin Dotson. Le prime indicazioni del camp e della preseason sembrano orientarsi verso un gruppo affidabile anche se soggetto ad infortuni: la chiave della stagione sarà sicuramente quella di far restare il più sana possibile la linea offensiva, non ci sono dubbi.
DEFENSE
Dopo dieci anni di dominio incontrastato in linea di difesa, sua maestà Aaron Donald ha appeso il casco al chiodo (anche se non consideriamo impossibile un eventuale rientro in caso di corsa per il titolo a fine dicembre), e la difesa dei Rams ne risentirà di sicuro. Senza più lo spauracchio Donald da raddoppiare o triplicare, le linee avversarie avranno miglior gioco a fermare la pass rush di Los Angeles, per cui Shula dovrà inventarsi qualcosa di diverso. Kobie Durant sembra essere sulla strada buona per prendere il posto di Donald, ma c’è ancora molto da lavorare, nonostante le ottime prestazioni della scorsa stagione, che dovrà replicare senza lo zio Aaron al fianco.
Due arrivi importanti dal draft andranno a modellare il pacchetto difensivo: Jared Verse e Braden Fiske. I due giocavano (e facevano disastri) assieme a Florida State, e a Snead e McVay non è parso vero di poter ricomporre a Los Angeles la stessa coppia di pass rusher. Uno dall’interno e uno dall’esterno, saranno loro a cercare di portare scompiglio nel backfield avversario e a dare la caccia al quarterback. Per sfruttare questa pass rush aggressiva, i Rams hanno puntellato il backfield difensivo, che lo scorso anno era un po’ il punto debole della difesa, con un paio di acquisizioni importanti, prima fra tutte quella di Kamren Curl da Washington, a cui si unisce la riconferma di John Johnson III. Compito della secondaria sarà ovviamente quello di far indugiare i quarterback avversari quel tanto che basta affinchè la pass rush faccia effetto.
Come già da diversi anni a questa parte, il grosso punto interrogativo è rappresentato dai linebacker interni. Con Earnest Jones unico ad elevarsi dalla mediocrità, il resto è composto da onesti mestieranti come Rozeboom e Reeder, che danno sì garanzia di affidabilità, ma che sono incapaci di quello scatto che possa migliorare la propria prestazione e sigillare un secondo livello che, al momento, sembra essere la parte più appetibile da attaccare per gli avversari.
SPECIAL TEAM
La novità del kickoff ha fatto scattare una vera e propria gara per fare il ritornatore, con Tutu Atwell primissimo candidato. McVay, al momento, non ha ceduto, ed il posto di ritornatore l’ha dato a Boston Scott (quarto RB). Confermatissimo l’ottimo punter Ethan Evans, è in corso una fiera competizione per il posto da kicker tra Joshua Karty (che la momento sembra essere il candidato più accreditato) e Tanner Brown.
COACHING STAFF
Sean McVay è di nuovo chiamato a fare l’ennesimo miracolo, dovendo sostituire ancora una volta il Defensive Coordinator. La scelta è stata quella di una promozione interna, con Chris Shula che prenderà il comando della difesa. Dalle prime impressioni non sembra aver cambiato moltissimo nello schema impostato da Raheem Morris negli ultimi anni, se non per il fatto di aver quasi abbandonato la soft zone, sempre che quanto visto finora nella prima di preseason e negli scrimmage pubblici del Training Camp sia quello che poi vedremo effettivamente sul campo.
Per il resto pochi cambiamenti sostanziali, il che va finalmente a portare un po’ di stabilità in un coaching staff abituato a perdere sei/sette elementi ogni offseason.
Record Previsto 11-6
I nostri voti
Offense - 8
Defense - 7
Coaching Staff - 8.5
7.8
Dall'avvento di McVay i Rams sono diventati una squadra da tenere sempre sott'occhio. Solo gli infortuni hanno fatto mancare i playoff. Quest'anno non fa eccezione. Obiettivo playoff, poi, se deve succedere, lasceremo che succeda.