It’s QB time, i migliori e peggiori quarterback di week 13

In quella che si sta rivelando un’interessantissima corsa per il premio di MVP, Aaron Rodgers è stato ancora una volta monumentale, portandosi a 36 touchdown lanciati in 12 partite giocate. Dominante anche la prova di Josh Allen, inarrestabile nella vittoria dei suoi Bills sui 49ers. E’ stata una week 13 da dimenticare invece per Russell Wilson e Carson Wentz, con il quarterback degli Eagles sempre più vicino a perdere il posto di titolare.

I MIGLIORI CINQUE

Quarterback della settimana
Aaron Rodgers, Green Bay Packers
(25-34, 295 yds, 3 TD, 0 INT, 72.1 QBR)

Non si arresta la marcia di Aaron Rodgers, che nella partita di domenica contro Philadelphia è diventato il quarterback più veloce di sempre a lanciare 400 touchdown in carriera ed il primo nella storia della NFL ad aver totalizzato cinque stagioni con almeno 35 touchdown su passaggio. Contro una versione degli Eagles totalmente sterile dal punto di vista offensivo, i Packers non hanno avuto problemi a mettere in cassaforte un vantaggio considerevole poi limitarsi a controllarlo. Rodgers ha pescato nella end zone per ben due volte Davante Adams, ricevitore sempre di più tra i migliori della lega che ha battezzato la secondaria di Philadelphia con 10 ricezioni e 121 yard. Il quarterback ha indirizzato un touchdown anche a Robert Tonyan, tight end che è diventato molto velocemente uno dei target preferiti del quarterback californiano nella red zone. Rodgers è stato ancora una volta molto fluido nella tasca e rapido nel smistare lanci per muovere le catene con continuità, caratteristica che lo ha accompagnato per tutto il corso della carriera. Nonostante un roster non eccellente e molti dubbi in avvio di stagione, il quarterback dei Packers ha dimostrato una volta per tutte di essere uno dei quarterback più talentuosi di sempre ad avere calcato il gridiron e con 36 touchdown all’attivo al fronte di soli 4 intercetti, il prodotto di California Berkeley si giocherà probabilmente il premio di MVP con Patrick Mahomes fino all’ultima giornata. In week 14 i Green Bay Packers, sempre più saldamente al comando della division con un bilancio di 9-3, faranno visita a dei modesti Detroit Lions.

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Josh Allen, Buffalo Bills
(32-40, 375 yds, 4 TD, 0 INT, 1 fumble, 75.2 QBR)

Il quarterback dei Bills si è rialzato alla perfezione dall’altalenante prova di settimana scorsa contro i Chargers, annichilendo la difesa dei 49ers con 375 yard e 4 touchdown. Josh Allen è stato un rullo funzionante per tutto il corso della partita, capace di mettere in crisi una delle migliori difese della NFL nell’arginare il gioco aereo. Allen ha aperto le marcature indirizzando un touchdown per Cole Beasley, evento che si è successivamente ripetuto altre tre volte con Dawson Knox, Isaiah McKenzie e Gabriel Davis come protagonisti. Dopo un avvio di stagione rimarchevole, la stella dei Bills ha inanellato qualche prestazione rivedibile, salvo poi rialzarsi con la sua prima prova immacolata dopo tre partite consecutive con almeno un intercetto subito. La prestazione di Allen contro San Francisco è stata la sua quarta in stagione da almeno 350 yard e 3 touchdown, un nuovo record di franchigia che ha superato il precedente primato di tre partite stabilito da Jim Kelly nel 1991 e Drew Bledsoe nel 2002. Per i Bills, sempre più saldamente al comando della AFC East con un bilancio di 9-3, all’orizzonte c’è un interessantissimo matchup con i Pittsburgh Steelers, reduci dalla loro prima sconfitta stagionale.

Baker Mayfield, Cleveland Browns
(25-33, 334 yds, 4 TD, 0 INT, 1 fumble, 87.7 QBR)

Nell’importante confronto con i Tennessee Titans, Baker Mayfield è diventato il primo quarterback dei Browns da Otto Graham nel 1951 capace di lanciare quattro touchdown nella prima metà di partita. L’ex Heisman è stato impeccabile nei primi due quarti, capace di orchestrare un attacco che si è abbattuto ad ondate contro l’inerme difesa dei Titans. Mayfield ha sfornato due touchdown per Jarvis Landry e Rashard Higgins prima di lavorare su una giocata perfettamente disegnata per pescare l’uomo di linea Kendall Lamm ed estendere il vantaggio. Infine il colpo di grazia su Tennessee è arrivato un missile spedito in direzione Donovan People-Jones e trasformato in un touchdown da 75 yard, giocata che ha portato Cleveland all’intervallo sul punteggio di 38-7. Nella seconda metà di gara i Browns hanno decisamente abbassato il ritmo, intenti ad addormentare la partita e congelare il risultato, obiettivo che è stato portato a termine nonostante la lenta rimonta degli ospiti, che sfruttando un fumble di Mayfield e numerose disattenzioni difensive, hanno finito per segnare 35 punti. La difesa di Tennessee è una delle più lacunose della AFC, ma Mayfield ha comunque svolto un ottimo lavoro nel riuscire a produrre con costanza senza fare errori, tendenza che ormai prosegue da cinque partite e che lo vede immacolato nei suoi ultimi 156 passaggi tentati, terminati tutti senza subire intercetti. I Cleveland Browns, sempre più lanciati verso i playoff, la prossima settimana affronteranno i Baltimore Ravens in un importantissimo match divisionale.

Matthew Stafford, Detroit Lions
(27-42, 401 yds, 3 TD, 1 INT, 85.6 QBR)

Matthew Stafford è stato inarrestabile nella sfida divisionale contro i Chicago Bears, aiutando i suoi Lions a conquistare la vittoria nella prima partita dall’addio di Matt Patricia. Nonostante le assenze di Kenny Golladay e D’Andre Swift, il quarterback dei Lions è riuscito inaspettatamente a forzare la difesa dei Bears e produrre 402 yard. In svantaggio di 10 punti nell’ultima frazione di gioco, Stafford ha messo a segno la sua 31esima rimonta nel quarto quarto in carriera, lanciando prima un touchdown in direzione Marvin Jones e poi gestendo alla perfezione un drive culminato con un viaggio nella end zone dell’immortale Adrian Peterson. Il veterano è stato molto efficiente nel muovere le catene e tenere in vita i drive, grazie alle ottime connessioni con T.J. Hockenson e Danny Amendola, profili molto brillanti nel range medio-corto. Ciò che il futuro riserverà a Matthew Stafford ed al suo rapporto con l’organizzazione della “Motor City” non è ancora noto, ma come detto dal quarterback nel corso della settimana, il suo focus è posto sul finire al meglio la stagione 2020. All’orizzonte per i Lions c’è un insormontabile, almeno sulla carta, confronto con i Green Bay Packers.

Jared Goff, Los Angeles Rams
(37-47, 351 yds, 1 TD, 0 INT, 4 car, 1 rush yd, 1 TD, 87.0 QBR)

Prosegue la stagione altalenante di Jared Goff, che in week 13 si è reso protagonista di una prova molto solida nel delicato match contro gli Arizona Cardinals. I Rams hanno dominato il tempo di possesso, architettando drive estesi ed elaborati che si sono rivelati un’ottima arma per tenere Kyler Murray lontano dalla palla e mettere in crisi i Cardinals. Goff ha condotto i drive senza forzature ed evitando errori, riuscendo a coinvolgere con continuità nella rete di passaggi il trio composto da Robert Woods, Cooper Kupp e Gerald Everett, ricevitori che hanno totalizzato tutti almeno sei ricezioni e 40 yard. Il quarterback californiano ha indirizzato il suo unico touchdown su passaggio di giornata a Tyler Higbee, con i Rams che sono riusciti anche ad instaurare un ottimo running game che ha concluso la partita con 3.8 yard per portata su 31 corse. Nonostante la discontinuità di Jared Goff, i Rams hanno approfittato delle difficoltà di Seahawks e Cardinals per guadagnare terreno nella NFC West in vista dei playoff. Los Angeles scenderà in campo nel prossimo Thursday Night in un insidioso match contro i New England Patriots.

I PEGGIORI TRE

Il peggiore della settimana
Carson Wentz, Philadelphia Eagles
(6-15, 79 yds, 0 TD, 0 INT, 37.4 QBR)

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Se la prestazione di Carson Wentz contro i Green Bay Packers è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e fatto perdere di conseguenza la titolarità al prodotto di North Dakota State ancora non è noto, ma per la prima volta in stagione Wentz è stato spostato in panchina in favore di Jalen Hurts. Wentz non è stato in grado di produrre niente nei minuti giocati prima dell’entrata di Hurts, ed una volta entrato in campo, il carismatico rookie ha immediatamente dato quella fluidità e dinamicità che agli Eagles mancava da settimane, seppur in una partita già decisa. Pochi giorni fa Field Yates, insider di ESPN, ha fatto trapelare la notizia che le difficoltà di Carson Wentz sono iniziate proprio nel momento in cui gli Eagles hanno draftato Jalen Hurts al secondo giro dello scorso Draft, decisione che ha portato pressione e paura nella mente del quarterback. La strada intrapresa dagli Eagles porta ad un rischioso bivio che vede la franchigia da una parte optare per Hurts come titolare, lasciando in panchina Wentz insieme al suo pesantissimo contratto, dall’altra invece Philadelphia potrebbe confermare la fiducia al proprio quarterback titolare, sperando in una rinascita di Wentz dopo cambiamenti allo staff nel corso della offseason. La situazione in casa Eagles è attualmente una delle più caotiche dell’intera NFL. In week 14 Philadelphia affronterà dei Saints freschi di qualificazione ai playoff.

Russell Wilson, Seattle Seahawks
(27-42, 263 yds, 1 TD, 1 INT, 1 fumble, 32.0 QBR)

Proseguono in problemi in casa Seahawks, con Russell Wilson che non è riuscito a trovare il ritmo nell’inaspettata sconfitta casalinga contro i New York Giants. Nelle ultime settimane il leader di Seattle ha riscontrato diverse difficoltà, a partire dal match da tre turnover di week 10 contro i Rams per culminare con il deludente outing di domenica. La difesa di New York, una delle rivelazioni di questa stagione, ha svolto un ottimo lavoro nel limitare Wilson e compagni, spezzando il ritmo dell’attacco dei Seahawks che non è mai riuscito a scalfire il corpo difensivo avversario. Wilson sembra aver perso la magia che lo ha accompagnato nella prima metà di stagione, i Giants hanno messo pressione al quarterback di Seattle costantemente, costringendolo a scelte affrettate e portandolo a commettere errori di precisione. I cinque sack e le 10 QB hit messe a segno da New York, raccontano a sufficienza anche le difficoltà della linea offensiva di Seattle. Russell Wilson avrà bisogno di ritrovare il giusto ritmo cercando porre il focus sul muovere efficientemente le catene, invece che forzare lanci per guadagnare primi down ingenti. In week 14 Seattle avrà un’ottima occasione per riscattarsi, visto che ospiteranno dei New York Jets ancora a secco di vittorie.

Mike Glennon, Jacksonville Jaguars
(28-42, 280 yds, 1 TD, 2 INT, 1 fumble, 38.8 QBR)

Nonostante i Jaguars siano stati in grado di mettere pressione ai Vikings e portare la partita fino all’overtime, gli errori di Glennon sono stati il fattore che ha messo Jacksonville alle corde. Il veterano che ha rimpiazzato Gardner Minshew e Jake Luton ha commesso un fumble e subito due intercetti, con l’ultimo dei due arrivato nel momento decisivo dell’overtime e che ha di fatto indirizzato la partita verso Minnesota. Anche l’unico touchdown di giornata messo a segno dal quarterback e ricevuto da Laviska Shenault è stato il risultato di una fortunosa carambola che ha rischiato di trasformarsi in un intercetto. Mike Glennon non è uno starter a livello NFL e la partita di domenica è stata l’ennesima prova a confermare questa constatazione. L’obiettivo dei Jaguars tuttavia è quello di restare il più vicino possibile ai New York Jets nella corsa alla prima scelta al Draft 2021, selezione che ogni probabilità verrà investita su un quarterback per mettere una volta per tutte la parola fine al cerchio di quarterback che sono scesi in campo in questo 2020 per l’organizzazione della Florida. Anche se reduce da tre turnover, Mike Glennon sarà comunque il quarterback titolare nel match di week 14 che i suoi Jaguars giocheranno contro i Tennessee Titans.

*Abbiamo deciso di utilizzare il QBR di ESPN al posto del rating NFL perchè più aderente al gioco attuale.

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