Il fattore Swift

Fine luglio, il momento in cui si comincia ad allenarsi sul campo con un livello di intensità maggiore. L’asticella si alza, le camere seguono i nuovi arrivi e il blocco dei gregari è pronto a dare il meglio fin da subito per potersi ritagliare spazio vitale. Alla Halas Hall gli schemi prendono forma.

C’è molto di nuovo su cui lavorare, il coaching staff lo sa bene.

Al momento del suo ingaggio durante la free agency, ai Bears è piaciuto sottolineare la versatilità di D’Andre Swift. Da ciò che trapela il running back non vede l’ora di dimostrare quanto sia duttile e flessibile nel potersi adattare alle strategie offensive.

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Sulle ricezioni Swift potrebbe diventare un fattore fondamentale, “l’arma segreta” dell’attacco poichè avendo i Bears tre super wideout da scatenare in campo aperto il backfield rischia di godere di qualche attenzione in meno giovando allo stesso Swift.

Dal 2020 in tre stagioni con i Detroit Lions Swift ha totalizzato 156 ricezioni per 1.198 yard e 7 touchdown; una media di 7.7 yard a ricezione alle quali si può dare un valore notevole. Dato che trova una sostanziale involuzione nella stagione 2023 a Philadelphia, dove con gli Eagles Swift ha realizzato solo 39 catch per 214 yard e 1 touchdown, abbassando la media yard a 5.5 per ricezione.

Certo il ruolo di Swift ai Lions risultava più centrale che non agli Eagles, squadre con roster e obiettivi di gran lunga differenti. Difficilmente anche a Chicago il ruolo di Swift sarà totalizzante, o per meglio intenderci incentrato intorno alla sua figura. Ma i Bears con il nuovo running back trovano un upgrade importante nell’aspetto delle ricezioni preso sotto esame in questo articolo, anche perchè i numeri di Khalil Herbert non reggono minimamente il confronto con quelli di Swift persino nella fase discendente di Philadelphia: Herbert lo scorso hanno ha piazzato 20 ricezioni, 134 yard e 1 touchdown con 6.7 yard di media a ricezione.

A conti fatti parliamo della metà dei numeri messi a referto in singola annata dal “peggior” Swift di sempre. Dunque se Swift in maglia Bears dovesse ripetere le prestazioni del 2023 a Philadelphia, per quanto modeste se paragonate ai tempi di Detroit, per Chicago sarebbe un importante passo avanti. Poi è inutile nascondere che le aspettative siano più alte e che dai 175cm x 97kg del nativo di Phila ci si aspetti un impatto maggiore.

Il ruolo di Swift come alternativa sulle ricezioni sembra essere un fattore, soprattutto con il quarterback esordiente Caleb Williams che si abituerà piano piano ad affrontare le difese della NFL.

Spesso per inesperienza o per questioni legate alle pressioni (stadio che urla, difesa che ti piomba addosso, vista ostruita dalle catene montuose in linea ecc…), ai quarterback meno esperti viene naturale scaricare la palla ai running back e mandare loro al macello perchè, infondo, sono pagati per quello! Ma l’impressione è che in questo caso non sarà del tutto così; Swift sarà un’arma che potrà fare grandi giocate fin dal principio nell’attacco del coordinatore Shane Waldron, il quale avrà realmente l’imbarazzo della scelta su come poter utilizzare i propri schemi.

alex cavatton firma area 54

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