Coach Talks ep. 2 – Brian Michitti

Nuova puntata di Coach Talks, la rubrica di Huddle Magazine in collaborazione con la Italian Football League che vedrà protagonisti gli Head Coach delle squadre italiane; dopo Coach Rotelli dei Dolphins Ancona, con cui abbiamo aperto la rubrica, questa settimana tocca all’Head Coach dei Panthers Parma, e della Nazionale Italiana di football americano, Brian Michitti, che questa settimana affronterà i Warriors Bologna, per riprendersi al meglio dopo la sconfitta dopo i Dolphins Ancona.

(NDR: le interviste sono state realizzate dopo il Kickoff Classic, la week 0 della IFL)

  • Come vede questa stagione in IFL, cosa può dirci della sua squadra e chi sono per lei i favoriti al titolo?

Penso che sarà una stagione molto competitiva e veramente interessante; tutte le squadre hanno grandi import e soprattutto grandi coaches, ed in generale mi sembra che tutti abbiano migliorato il proprio roster.
Penso che gli Skorpions, i Guelfi, ed i Dolphins sono fra le squadre più migliorate e più forti sulla carta, ma come ho già detto anche gli altri team si sono caricati e sono migliorati.
Sarà una regular season spettacolare ed altamente competitiva, ne sono sicuro.

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  • Che novità le piacerebbe vedere a livello regolamentare in IFL?

Una delle cose fondamentali e che mi piacerebbe di più sarebbe l’obbligo della presenza di un game clock e soprattutto di un play clock (i secondi a disposizione prima della snap) in ogni stadio.

  • Passiamo un attimo al campo: secondo lei sono sufficienti i tempi che avete a disposizione per preparare una stagione?

Per un coach, la preseason è sempre troppo corta, per un giocatore, è invece sempre troppo lunga; la verità però è che la mancanza di tempo è un “problema” che ogni coaching staff deve affrontare. Penso però che ci sia abbastanza tempo per ogni team per raggiungere i propri obiettivi.

  • La novità più grande è il suo annuncio come allenatore del Blue Team. Quanto la rende fiero questa novità, e quali sono i suoi obiettivi con la Nazionale?

Non mi sento fiero visto che non ho ancora raggiunto nessun obiettivo; sento che la richiesta di allenare la Nazionale da parte della Federazione sia più un “dovere” che un traguardo.
L’obiettivo finale è creare un sistema che migliori continuamente il livello del football italiano e che porti ogni Nazionale ad essere migliore della precedente, ed ancora non siamo vicini a quel traguardo, ma stiamo lavorando duramente per creare una “cultura” a riguardo ed uno standard minimo e una volta creato quello, ci concentreremo sul migliorare costantemente il nostro livello.
Stiamo lavorando in quella direzione, non sarà semplice raggiungere i nostri obiettivi ma abbiamo uno staff composto da molte persone che ci stanno aiutando a muoverci nella giusta direzione.

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Luca Belli

Tifoso "Die Hard" dei Green Bay Packers. Cresciuto nel momento d'oro di Favre e Rodgers, e fiero discepolo della new wave green&gold "All you need is Love". Abituato a vincere poco con la fede calcistica, essendo tifoso della Fiorentina, ha trovato nei Packs la sua svolta, e nei Guelfi Firenze la sua fede in campo italiano. Aspetta con ansia il terzo anello personale, che sia "viola" o "G&G". Go Packs Go!

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