Meno male che c’è il kicker! (Tampa Bay Buccaneers vs Carolina Panthers 9-0)

La week 18 (ultima della regular season) vedeva una doppia sfida divisionale nella NFC South per stabilire la squadra vincitrice e che avrà il seed #4 nei prossimi playoff; Atlanta (7-9) volava a New Orleans (8-8) mentre Carolina (2-14) ospitava Tampa (8-8) con, potenzialmente, Falcons, Saints e Buccaneers ancora in lizza per la post season. A Charlotte arrivavano i Buccaneers, reduci dal primo match point fallito contro i Saints, ma ancora favoriti per aggiudicarsi la division. I Panthers, nonostante la stagione disastrosa, erano intenzionati a vendere cara la pelle anche senza Haynes (OLB) e il kicker titolare Pineiro. Tampa recuperava Barrett e Davis in difesa ma schierava Baker Mayfield in precarie condizioni fisiche dopo il colpo alle costole ricevuto contro New Orleans.

Nel primo quarto è protagonista la mediocrità in attacco con le squadre incapaci di rendersi pericolose tanto da faticare ad arrivare nella metà campo avversaria e con lavoro straordinario per i punter. I padroni di casa si affidano maggiormente alle corse di Hubbard mentre gli ospiti cercano soluzioni nel gioco aereo in cui hanno maggiore talento a disposizione. Il secondo quarto si apre con il primo degli episodi che decideranno il match. Il QB rookie Young trova Chark in profondità ma il ricevitore a pochi inch dalla end zone viene colpito dalla safety Winfield e nell’impatto perde il possesso dell’ovale che cade in end zone per un touchback; i due drive successivi (1 per Tampa e 1 per Carolina) si concludono mestamente con un “3 and OUT”. I Bucs, al rientro in attacco, trovano i guadagni su corsa di White e le ricezioni di Otton e Godwin che li portano in red zone anche se il risultato viene sbloccato solo dal calcio di Chase McLaughlin (3-0).

I rispettivi attacchi continuano a fare enorme fatica nel muovere il pallone con i QB che scelgono principalmente il gioco aereo ma senza risultati apprezzabili. Con poco più di 1 minuto prima dell’intervallo e partendo a ridosso di metà campo Tampa riesce ad entrare nel campo avversario ma è solo grazie alla bravura di McLaughlin che allunga nel punteggio (6-0) grazie ad un calcio di ben 57 yard (!!) con le squadre che vanno negli spogliatoi.

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Il gioco non sembra beneficiare della pausa e le due offense non riescono a rendere efficace il loro gioco. Carolina, allo scadere del terzo quarto, sembra replicare il drive dei Buccaneers prima dell’halftime arrivando alle soglie della red zone avversaria ma un sack subito da Young costringe Wright, kicker backup, a tentare un FG di 52 yard che viene però fallito, lasciando il punteggio invariato e portando il numero di episodi significativi a due. Il quarto e ultimo quarto si apre con un drive degli ospiti con la corsa di Edmonds di 21 yard avvicina che avvicina i suoi alla end zone ma Mayfield subisce un sack dalla difesa ed è solo grazie a McLaughlin che Tampa allunga (9-0).

Young rientra in campo e guida i suoi nel loro miglior drive della giornata con una corsa personale di 20 yard; nella successiva azione è Blackshear ad entrare in end zone con una corsa di 28 yard, ma il touchdown viene annullato per una penalità contro l’attacco. Subito dopo Young subisce subisce un sack di Tryon-Shoynka, nel contatto il giovane QB perde il pallone che viene recuperato da Gaines: da un potenziale gioco break a far svanire un potenziale recupero in pochi istanti. Con poco più di 6 minuti sul cronometro l’attacco dei Buccaneers coordinato da Canales ha buon gioco con le brevi corse di White e con la ricezione decisiva di Godwin per un primo down su una situazione di “3 and 5”. In piena red zone avversaria Mayfield si inginocchia tre volte facendo azzerare l’orologio e ottenendo una vittoria decisiva.

I Panthers non avevano nulla da chiedere in questo finale di stagione e anche contro Tampa hanno evidenziato tutti i loro limiti in attacco; Young (11/18, 94 yard, 0 TD e 0 intercetti con 3 sack subiti) ha fatto quello che ha potuto, dietro una linea d’attacco incapace di proteggerlo a dovere. L’altro punto debole della offense è il reparto ricevitori dove il solo Chark (2 ricezioni per 46 yard) ha avuto numeri sufficienti, anche se pesa enormemente il suo fumble a pochi pollici dalla end zone, un touchdown che avrebbe sicuramente cambiato il match. Il gioco di corsa è andato sicuramente meglio con Hubbard (83 yard in 23 portate) che da solo ha totalizzato quasi la metà delle yard guadagnate in attacco da Carolina (199…) Il punter Hekker è forse stato il giocatore più positivo (6 punt con net average di 41 yard) e questo dice molto sulle prestazioni offensive della squadra di Charlotte. In difesa notevole l’apporto di Brown (DT) con 7 tackle totali, 1 sack, 1 TFL e 2 QBHit. Il reparto difensivo è stato sicuramente la ragione per cui i Panthers hanno mantenuto la partita aperta fin quasi alla fine: in totale 3 sack, 5 TFL, 6 QBHit e 7 passaggi difesi, niente male!

I Buccaneers non hanno dimostrato di essersi ripresi dalla brutta prestazione contro i Saints e anche contro Carolina hanno faticato parecchio. Mayfield (20/32 per 137 yard, 0 TD 0 intercetti e 3 sack) ha giocato in precarie condizioni fisiche (costole) e in partita ha avuto problemi anche con la caviglia; la pressione subita dalla pass rush di casa sicuramente non ha aiutato l’ex prima scelta assoluta nel draft 2018. White (19 corse per 75 yard) ha dato il suo contributo nel running game e ha mancato per pochissimo (sole 10 yard) l’obiettivo stagionale delle 1000 yard; Edmonds con la sua corsa da 21 yard ha favorito uno dei FG trasformati da McLaughlin. Godwin (51 yard con 6 ricezioni) è stato il miglior ricevitore, arrivando al traguardo delle 1000 yard ricevute in stagione. Evans (22 yard con 3 ricezioni su 8 target) non è stato particolarmente coinvolto; Otton (2 ricezioni per 30 yard) ha fornito il suo onesto contributo. La difesa ha tenuto a zero l’attacco di Carolina e gran parte del merito va a tre giocatori: David (9 tackle) il rookie Diaby (6 tackle, 1 sack, 1 TFL e 1 QBHit) e il solito Winfield (5 tackle, 1 sack, 1 TFL, 1 QBHit ma soprattutto il fumble provocato con Chark prossimo a segnare un TD!) Nota di merito per il kicker Mc Laughlin che ha trasformato i tre calci a disposizione, di cui uno di 57 yard!! Per lui grandi statistiche in stagione (33/33 negli extapoint e 29/31 nei FG!)

Carolina (2-15) chiude mestamente l’annata, Young (prima scelta assoluta nell’ultimo draft) poco ha potuto con una linea offensiva a dir poco permeabile e un corpo ricevitori non all’altezza che non hanno dato al giovane QB molte possibilità di successo. La franchigia ha cambiato in corsa anche l’Head Coach (da Reich a Tabor) ma i punti deboli (soprattutto in attacco) sono troppi e la squadra va ricostruita nel prossimo draft e nel prossimo mercato per poter recitare un ruolo di primo piano nella division più scarsa della intera NFL.

I Tampa Bay Buccaneers (9-8) vincono la NFC South e raggiungono i playoff, obiettivi che alla vigilia della stagione sembravano impossibili per la franchigia della Florida nel primo anno dell’era “post Brady”. Mayfield ha dimostrato di poter giocare ancora ad alti livelli, Evans e Godwin continuano ad essere una delle migliori coppie di ricevitori della lega e White, sorprendentemente, ha dato solidità ad un running game tradizionalmente “anello debole”. La difesa ha vissuto tra alti e bassi con la “costante” Winfield come protagonista. Ora viene il bello: settimana prossima il team di Bowles giocherà, a Tampa, la wild card contro i Philadelphia Eagles, che dopo un inizio eccezionale (10 vittorie nelle prime 11 partite) sono apparsi in seria difficoltà (5 sconfitte negli ultimi 6 match) ed arriva ai playoff non in forma. I Buccaneers non hanno nulla da perdere, anche se per avere delle chance di vittoria dovranno migliorare (e di molto!) il rendimento offensivo, seppur contro degli Eagles che sono la brutta copia di quelli di inizio stagione!!

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Roberto Abelli

Tifoso Bucs dal 1984 Ex giocatore ed ora coach Appassionato di football NFL e NCAA

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