Spietati (Miami Dolphins vs Kansas City Chiefs 14-21)

La prima partita stagionale di Francoforte vede i Chiefs prevalere sui Dolphins, con quest’ultimi che perdono la loro terza partita contro un avversario diretto per il titolo. Quello che si pensava sarebbe stato una big match si rivela essere un incontro con poche emozioni in cui i padroni di casa (se così si può dire) segnano punti solo nella prima metà di gioco, mentre gli ospiti esclusivamente nella seconda.

I campioni in carica dei Kansas City sono una delle squadre più spietate dell’intera lega; le loro vittorie arrivano con un margine minimo, approcciando la gara nel modo giusto e comportandosi come una macchina quasi-perfetta che con lo scorrere del tempo tende a produrre sempre meno, facendo avvicinare gli avversari. I Chiefs sembrano divertirsi a illudere e dare false speranze ai loro rivali, senza concedere loro la desiderata rimonta. La storia non è stata diversa nemmeno in Germania, dove vale sempre la legge di Kansas City.

L’assoluta protagonista nella vittoria europea è stata, senza dubbio, la difesa dei Chiefs che annienta il miglior attacco dell’intera lega e concede loro due soli touchdown, un bottino che per la Miami di questa stagione è incredibilmente basso. Lo stesso Tyreek Hill, giocatore simbolo dell’offensiva dei Dolphins e grande ex della partita, è inerme di fronte alla dominante prestazione dei difensori in maglia rossa. Hill sarà anche protagonista in negativo, facendosi strappare il pallone dalle mani a seguito di un tackle da parte di McDuffie, raccolto da Edwards che assiste per Bryan Cook. La safety con il 6 sulla schiena porterà l’ovale nella end zone avversaria dopo una grande corsa di circa 40 yard, portando la sua squadra sul 21-0 e segnando quello che sarà il touchdown della vittoria.

Cook metterà anche la parola fine alla partita, realizzando un sack ai danni di Tua Tagovailoa, dopo che quest’ultimo aveva perso il controllo del pallone in seguito allo snap, spegnendo definitivamente le speranze di pareggio della sua squadra.

L’offensiva Kansas City non riesce a portare tutta la sua pericolosità e talento oltre oceano ma regala a Travis Kelce la copertina che un giocatore del suo calibro merita, nonostante il poco contributo dato ai compagni (3 ricezioni per un totale di 14 yard). Il tight end uscito da Cincinnati è diventato infatti il giocatore che ha ottenuto più receiving yard nella storia dei Chiefs, superando Tony Gonzalez ed entrando nella storia di questo club.

Un’altra performance da dimenticare, per quanto riguarda i numeri, è quella di Rashee Rice. Il rookie mette a referto 17 yards di guadagno, spalmate in due ricezioni. Rice è anche l’autore del primo touchdown della sfida e quindi della prima marcatura assoluta dei Chiefs in territorio tedesco. Il giusto riconoscimento per un giocatore che, alla prima stagione in NFL, sta convincendo tutti, malgrado le difficoltà avute contro una difesa molto valida come quella dei Dolphins, ed è diventato uno dei target prediletti di Patrick Mahomes. I suoi touchdown totali da inizio stagione sono già 4, come il numero che porta sulla schiena.

Miami ha totalizzato più yard totali, rushing yard e primi down dei suoi avversari ma, a conferma della spietatezza dei Chiefs, 7 punti in meno, perdendo la terza partita della stagione. Ottantacinque delle centodiciassette rushing yards totali portano la firma di Raheem Mostert, autore sino ad ora di una stagione personale sbalorditiva e capace di trascinare la squadra in momenti critici e delicati, meritandosi la fama di giocatore ‘clutch’.

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I numeri e le statistiche fanno capire quanto questa trasferta sia stata un’opportunità mancata per i Dolphins che si sarebbero potuti imporre e dare una finale diverso alla partita, facendo crescere la consapevolezza di essere una squadra pronta ad arrivare fino in fondo. Consapevolezza che senza dubbio è ancora alta, considerando che la difesa di Miami, quella che ci si prospettava nel training camp, è a tutti gli effetti tornata. La lista degli infortunati nel reparto è vuota e i risultati sono già evidenti: due soli touchdown prodotti dall’attacco dei Chiefs e meno di 300 yard concesse a Patrick Mahomes. I Dolphins sono quarti per numero di sack e primi per quarterback hits, numeri che collocano la squadra di coach McDaniel all’undicesimo posto assoluto nel ranking difensivo della lega.

Un possibile punto su cui interrogarsi, e probabile unica nota negativa e sistematica della franchigia della Florida, sono le sconfitte ‘On the Road’. L’ultima possibilità rimasta per dimostrare la loro capacità di vincere in trasferta contro avversari diretti sarà alla vigilia di Natale, giorno della sfida contro i Baltimore Ravens.

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Tiberio Favaretto

Entrato, di domenica, in un pub nel West End di Boston per un pranzo veloce, scopre di essere nel locale in cui si trovano i tifosi Bills a guardare la partita, si unisce ai canti e si fa trasportare dall'atmosfera unica e coinvolgente. Ne è tifoso da allora. #LetsGoBuffalo!

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