USFL: review di week 8

Tutti e quattro gli incontri interdivisionali in week 8 della USFL sono stati vinti dalle squadre della South Division, per cui le classifiche sono rimaste invariate e le prossime due giornate saranno come playoff anticipati.

Pittsburgh Maulers – Houston Gamblers 19-20

I Gamblers vincono di misura una partita tiratissima, incerta fino alla fine e decisa da un field goal fallito. I Maulers, che finora avevano costruito le cose migliori sulla difesa, in questa occasione giocano la miglior partita offensiva, grazie all’ottima performance del loro QB: Troy Williams ha completato 20 dei 26 passaggi tentati per 214 yard di guadagno ed ha anche corso per 36 yard e un touchdown. Della giornata di vena del QB hanno beneficiato i WR Bailey Gaither e Isaiah Hennie che hanno guadagnato rispettivamente 70 e 60 yard.

In casa Gamblers un’altra prestazione di alto livello di Mark Thompson che ha corso 14 volte per 98 yard e 2 TD consolidando la sua posizione di leader della graduatoria dei TD segnati su corsa con 13 TD in sei partite. Le due difese, tra le migliori del campionato, si sono equivalse, riuscendo a limitare gli opposti attacchi.

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Sono i Maulers a partire meglio e già al primo turno offensivo vanno in touchdown con un run di 2 yard di Troy Williams a conclusione di una sequenza ben bilanciata di corse e passaggi per risalire 75 yard di campo. I Gamblers sono in difficoltà di fronte alla difesa di Pittsburgh e i gialloneri sfruttano il successivo possesso mettendo a segno con Chris Blewitt un field goal da 22 yard dopo aver risalito il campo per 85 yard. Dopo l’inversione di campo la difesa dei Maulers costringe ancora Kenji Bahar e compagni al calcio di allontanamento per poi andare a segnare un altro field goal da ben 54 yard. Lo svantaggio di tredici punti ha l’effetto di scuotere l’offense dei texani e, dopo che Bahar ha portato i suoi fino alle soglie della red zone avversaria Mark Thompson completa l’opera con una corsa in end zone di 23 yard. Nick Vogel fallisce il calcio per il punto addizionale e si va al riposo con Pittsburgh avanti per 13-6.

Il terzo periodo vede ancora il predominio delle due difese con i Gamblers costretti due volte al punt e i Maulers che sul finire del periodo, dopo un’avanzata di quasi 80 yard devono accontentarsi di un altro field goal che Blewitt puntualmente mette a segno da 33 yard. Entriamo nel quarto periodo e i Gamblers vanno di nuovo a segno con un TD pass di 14 yard di Bahar per Keke Chism. La replica di Pittsburgh é ancora un calcio di Blewitt che segna da 53 yard  per il 19-13, ma Houston riesce a costruire un altro drive vincente con Thompson assoluto protagonista che, dopo alcune corse brevi, piazza il rush vincente da 33 yard per violare la end zone dei Maulers. Calcio addizionale di Vogel e Gamblers in vantaggio per 20-19. Pittsburgh ha ancora quasi cinque minuti e ne usa tre per arrivare fino alle 23 di Houston dove, sul quarto e 8, si affida al piede del finora infallibile Chris Blewitt che inopinatamente da 41 yard fallisce la realizzazione.

Per i Maulers una buona occasione sfumata, ma potranno comunque giocarsi l’accesso ai playoff nei due confronti diretti delle ultime giornate.

Birmingham Stallions – Philadelphia Stars 27-24

Emozionante testa a testa nella ripetizione del Championship 2022. Alla fine la spuntano gli stalloni per una corta incollatura, per usare un termine ippico, e mantengono la prima posizione solitaria della South Division, ma anche gli sconfitti, ormai usciti dal periodo di crisi di qualche settimana fa, restano in posizione di vantaggio nella North.

E’ stata, come previsto, la grande giornata dei due quarterback. Alex McGough e Case Cookus hanno rivaleggiato a colpi di passaggi completi ma, soprattutto, hanno guidato i rispettivi team da leader. Le due formazioni hanno privilegiato il gioco aereo seguendo le loro attitudini, con risultati brillanti: McGough ha completato quasi il 68% dei passaggi per 333 yard e tre TD, Cookus il 62,5% per 265 yard tre TD ma é stato intercettato una volta. D’altra parte gli Stallions hanno fatto due turnover per fumble.

In una partita giocata prevalentemente sui passaggi non potevano mancare ottime performances dei ricevitori: per Birmingham si sono distinti Davion Davis con 4 catches su 8 per 120 yard e il TE Jace Sternberger con 3 ricezioni su 5 target per 62 yard. Tra gli Stars emerge Corey Coleman con 107 yard su quattro ricezioni, ma anche 4 drop, e Devin Gray che con 4 su 6 target ha coperto 64 yard. Di fronte a due ottimi attacchi le due difese si sono comportate bene, sia contro le corse che contro il gioco aereo: in particolare gli Stallions hanno effettuato un intercetto e quattro pass defense.

Partono subito bene gli Stars che al primo assalto vanno in meta con un passaggio di una yard di Cookus al TE Ryan Izzo a coronamento di un buon mix di passaggi e corse. La risposta di Birmngham é immediata: McGough gestisce un drive prevalentemente aereo e dopo aver risalito il campo per una cinquantina di yard, chiude con un passaggio di 17 yard per Davion Davis appostato in end zone. Il secondo quarto vede le due difese prevalere sugli attacchi fino al primo turnover di Birmingham a causa di un fumble di McGough ricoverato dal DE Adam Rodriguez. Ripreso il possesso in territorio avversario, Cookus arriva in touchdown con un passaggio a Coleman che riceve sulle otto e corre in end zone per un guadagno di 24 yard.

Gli Stallions hanno il primo possesso del secondo tempo e, arrivati nella red zone, sul quarto e cinque lasciano a Brandon Aubrey l’incarico di calciare da 30 yard per i tre punti. Tornati in possesso dopo un punt degli Stars, gli Stallions incorrono in un altro turnover per un fumble di C.J. Marable provocato dal safety Cody Brown e ricoverato da Joel Dublanko. Philadelphia però non va oltre la linea delle 40 di Birmingham e deve calciare un punt che restituisce l’ovale agli Stallions sulle loro 17. Da qui McGough guadagna più di 80 yard, anche grazie a un big play da 71 yard pescando sulle 34 Davion Davis che poi arriva fino alle 19, posizione da cui poi lancia il passaggio in end zone per Jace Sternberger. Il quarto periodo é ricco di episodi: c’é prima un field goal da 25 yard di Luis Aguilar che porta gli Stars sul 17-17, ma gli Stallions replicano a loro volta con un calcio di Aubrey da 41 yard per il 20-17. Cookus replica con tre passaggi, il primo per 28 yard a Grey, il secondo per Diondre Overton per altre 17 e il terzo per Dexter Williams che riceve sulle 5 e corre in end zone per il 24-20. Restano tre minuti da giocare, ma a McGough ne bastano due e mezzo per arrivare a suon di passaggi fino alle 7 per poi passare al TE LaMichael Pettway in end zone per il 27-24 finale.

New Jersey Generals – Memphis Showboats 16-25

Gli Showboats non si fermano più. Contro New Jersey conquistano la quinta vittoria consecutiva e restano in corsa, insieme a tutte le altre franchigie della South Division, per i playoff. Per i Generals, viceversa, é la quinta sconfitta che conferma le difficoltà già mostrate nelle partite precedenti. I Generals hanno trascurato la loro migliore caratteristica, il running game per praticare un gioco aereo che non sta dando i frutti sperati: 144 yard ottenute con un 16 su 29 sono un magro bottino se si considera che con solo 15 tentativi di corsa il guadagno é stato di 102 yard. Gli Showboats, viceversa, hanno privilegiato il gioco a terra impiegato per il 65,7% dei giochi d’attacco.

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Sulla partita dei Generals pesano anche tre turnover, due dei quali a seguito di intercetti, avendo trovato una difesa particolarmente efficace contro il passing game.

Il primo quarto vede subito un turnover di Memphis a seguito di un fumble forzato da Kolin Hill che i Generals capitalizzano con un field goal record di Nick Sciba che centra i pali da 56 yard. Memphis replica con un FG di Alex Kessman da 29 yard dpo aver guadagnato una trentina di yard. Tornati in possesso per un fumble di Warren Newman durante il ritorno del KO, gli Showboats, nonostante l’ottima posizione di partenza, dalle 33 dei Generals, non vanno oltre il tentativo di FG che Kessman non fallisce da 37 yard. L’ovale torna a New Jersey, ma Kyle Lauletta si fa intercettare da Greg Reaves che riporta la palla fino alle 22 di NJ. A Memphis bastano cinque giochi per arrivare alla corsa di Kerrith Whyte che copre le due yard mancanti. Prima della fine del primo tempo tocca a Kelley essere intercettato nella end zone dei Generals dal CB D.J Daniels, ma i Generals non traggono vantaggio dal takeaway perché il tentativo di FG di Sciba non va a segno.

Il primo drive del secondo tempo é dei Generals, ma Dakota Prukop, il QB che ha avvicendato Lauletta, viene intercettato dal safety Antonio Reed. Il conseguente possesso degli Showboats non va oltre il terzo field goal che Kessman realizza da 30 yard per il 16-3. I Generals, sotto di tredici punti, riescono finalmente a gestire un buon drive che Prukop completa con un passaggio di 17 yard per Alonzo Moore appostato in end zone. Memphis si mette in modalità gestione e cerca di limitare i rischi: al successivo turno mette a segno un altro field goal da 38 yard al termine di una serie di corse di Whyte. I Generals non vanno oltre il punt e Memphis risponde con il quinto calcio di Kessman da 38 yard dopo aver rosicchiato altri quattro minuti abbondanti.

New Jersey, giustamente, non vuole arrendersi e Prokup riesce con dei passaggi nel corto-medio raggio ad arrivare in prossimità della end zone dove serve Darius Victor che riceve e corre in end zone. Il tentativo di conversione da tre punti fallisce e gli Showboats arrotondano il punteggio grazie al sesto field goal di Kessman da 23 yard. L’estremo tentativo dei Generals si esaurisce con un turnover on downs.

New Orleans Breakers – Michigan Panthers 24-20

Tra Breakers e Panthers é stata una bella partita da due facce, una di marca Breakers, nel primo tempo, la seconda, dominata dai Panthers nel secondo tempo. Anche qui abbiamo assistito ad uno scontro tra due squadre fortemente pass oriented. New Orleans, guidata da McLeod Bethel-Thompson, ha guadagnato con i passaggi 328 yard e segnato due TD, ma ha anche subito due intercetti nella fase in cui i Panthers hanno preso il sopravvento. Della giornata di grazie di MBT hanno beneficiato soprattutto Johnnie Dixon, 136 yard e 2 TD, e Jonathan Adams, con 117 yard in otto ricezioni, ma sempre molto positivo é stato l’apporto del TE Sage Surratt, importante safety valve nelle situazioni difficili per il QB.

Love ha atto anche lui una buona partita, quando lo tsunami iniziale dei Breakers é passato, ed ha guadagnato 221 yard con 22 completi distribuiti su diversi ricevitori. I più gettonati sono stati Joe Walker che però ha ricevuto solo 5 dei 10 passaggi a lui destinati, per 58 yard, poi i due TE Marcus Baugh e Cole Hikutini, con 54 e 27 yard rispettivamente, oltre ad un sempre più affidabile Trey Quinn con 41 yard e un TD in quattro ricezioni.

Nelle due difese, molto attive, si sono fatti notare il S Jarey Eder, autore di un intercetto e tre pass breakup per New Orleans, e il solito tuttofare Frank Ginda con un intercetto, un passbreakup e 2 tackles for loss e 11 tackles.

La cronaca. Dopo un primo quarto di studio, con le difese attente, e un tentativo di field goal di Michigan fallito da Cole Murphy da 51 yard, vede nel secondo periodo lo show di Bethel- Thomas che conduce tre drives vincenti il primo concluso da Wes Hills con un run di una yard, il secondo con un passaggio da 9 yard in end zone per Dixon, e il terzo con un passaggio ancora per Dixon che riceve sulle 15 e corre in end zone per un TD pass da 36 yard. Il tutto senza che Panthers riescano ad andare oltre il punt. Sul 21-0 la furia dei Breakers sembra placarsi e Josh Love comincia il suo lavoro per rimontare, imbastendo un buon drive di soli passaggi che, dopo quattro giochi, conclude servendo sulle 26 di Nola Marcus Baugh che corre le yard rimanenti vanamente attaccato dalla difesa avversaria per un guadagno totale di 51 yard.

Adesso é il turno dei Breakers di andare in confusione e Bethel-Thompson si fa intercettare da Warren Saba, ma poi si fa perdonare fermando lui stesso il safety dei Panthers sulle proprie 18. Per Michigan che parte da posizione favorevolissima, l’occasione sarbbe ghiottissima, ma la difesa Breakers fa buona guardia e ci si deve accontentare dei tre punti di Murphy per un insperato 10-21.

Siamo nel tezo periodo e, dopo un punt dei Panthers, la palla é in mano a MBT che incorre inopinatamente nel secondo intercetto della giornata per mano di un Frank Ginda, sempre più leader della difesa dei Panthers. Questa volta il takeaway paga subito i dividendi perché Love lancia subito un passaggio per Trey Quinn in end zone per un TD di 21 yard. Con i Panthers a -4, MBT comincia a giocare in sicurezza per gestire il tempo: rispolvera Wes Hills e risale il campo per 75 yard a suon di corse e di passaggi brevi, consumando più di sette minuti, poi sulla linea di una yard, dopo tre tentativi infruttuosi, si affida al piede di Matt Coghin per tre punti comodi da 19 yard. Manca ancora tutto il quarto periodo e i Panthers impiegano metà del tempo per fare poco più di quaranta yard per poi accontentarsi del field goal di Murphy. Dopo un paio di drive improduttivi, nell’ultimo mezzo minuto Love tenta il tutto per tutto lanciando un “hail Mary Pass” che trova le mani di Jarey Elder per l’intercetto.

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L’ottava giornata non ha cambiato l’assetto delle due classifiche. Nella North Maulers e Generals sono a due lunghezze dagli Stars e ad una dai Panthers, quindi possono ancora aspirare ai playoff vincendo i due scontri diretti finali. Lo stesso vale per la South con gli Stallions che hanno una vittoria di vantaggio sul terzetto delle inseguitrici. Le week 9 e 10 avranno già il sapore dei playoff.

La classifica della USFL

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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