Vittoria di orgoglio (Green Bay Packers vs Detroit Lions 16-20)

Doveva essere la partita spareggio per l’ammissione ai play-off, ma al momento di entrare in campo, i Lions erano già consapevoli della loro esclusione, a causa della sconfitta subita dai Seahawks per 45-48 in week 4. Nonostante la delusione e la presumibile demotivazione, però, Detroit ha giocato la sua partita con l’orgoglio di chi é deciso ad onorare una stagione cominciata male ma abbondantemente riscattata in una esaltante seconda parte. Per i Packers c’era invece la possibilità di riscattare una stagione deludente con la qualificazione in extremis alla post season. Ne é scaturita una partita equilibrata in cui per lungo tempo gli attacchi sono stati frenati dalle opposte difese, soprattutto quando si avvicinavano alla red zone, tanto che nel primo tempo sono stati protagonisti solo i due kicker e non si sono registrati touchdown.

Green Bay chiude la prima parte in vantaggio in virtù dei tre field goal trasformati da Mason Crosby cui Mike Badgley risponde con due realizzazioni su tre. Le cifre del primo tempo vedono sostanziale equilibrio anche in termini di yard guadagnate: 135 per Detroit e 138 per Green Bay. Il secondo tempo, dopo un possesso improduttivo a testa, vede i Lions andare per primi nella end zone avversaria con una corsa di una yard di Jamaal Williams arrivata dopo un gran passaggio di Jared Goff per Kalif Raymond per un guadagno di 43 yard.

Il vantaggio dei Lions scuote Aaron Rodgers, che comincia finalmente ad usare il braccio da par suo e imbastisce un drive quasi tutto aereo che, dopo un big play con cui guadagna 45 yards servendo Christian  Watson, conclude con un TD pass di 13 yard per Allen Lazard riportando avanti Green Bay. La svolta decisiva s verifica nel quarto periodo, quando Goff gestisce un lunghissimo drive e in otto minuti risale il campo per 75 yard alternando corse di Jamaal Williams con passaggi corti all’esterno per un ottimo DeAndre Swift, fino ad arrivare sulla linea di una yard di Green Bay dalla quale Williams entra in end zone. Mancano più di cinque minuti e Rodgers avrebbe tutto il tempo per ribaltare il risultato, ma il passaggio in profondità inteso per Watson viene intercettato da Kerby Joseph per il turnover che restituisce la palla ai Lions. Nei tre minuti restanti, Goff gestisce al meglio il possesso giocando col cronometro fino allo scadere.

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Green Bay rimane quindi fuori dalla post season al termine di una stagione di luci, poche, e ombre, tante, in cui probabilmente ha pesato molto l’assenza di un grande ricevitore che potesse esaltare il braccio di Aaron Rodgers. I due migliori specialisti, Christian Watson e Allen Lazard hanno chiuso la stagione con rispettivamente 611 e 788 yard, ben lontani dalle oltre mille yards che sarebbe lecito aspettarsi con un QB del calibro di Rodgers. In questa partita Watson ha guadagnato 104 yards con 5 ricezioni su 6 e Lazard solo 41 in 4 catch su 6. Non molto meglio é andato il running game dove Aaron Jones ha prodotto solo 48 yard in 12 portate. In generale, nonostante la posta in palio, é sembrato che i Packers fossero meno motivati o meno convinti di potercela fare rispetto ai Lions che, nonostante fossero già eliminati, hanno cercato la vittoria di prestigio con più determinazione.

Jared Goff ha offerto una prestazione in linea con tutta l’ottima stagione disputata, completando il 67,6% dei passaggi per 224 yard ma soprattutto gestendo i possessi offensivi con grande sagacia, specialmente nel finale, quando é stato necessario gestire il tempo. Venendo alle prestazioni dei singoli, registriamo la buona performance di Jamaal Williams, che ha guadagnato 72 yard in 12 tentativi di corsa e segnato i due TD di Detroit. Notevole anche la partita di DeAndre Swift che alle 25 yard guadagnate da runner, ne ha aggiunte altre 61 fatte dopo aver ricevuto tutti i sette passaggi corti sull’esterno di cui é stato target. Un importante contributo alla vittoria di Detroit é arrivato anche dalla difesa, dove si é fatto notare il “rookie” Aidan Hutchinson con 2 sack e 2 QB Hit. Buona anche la partita di Kerby Joseph, autore di un intercetto e due pass breakup.

In conclusione, l’impressione che ho avuto personalmente e quella di una squadra di grande talento ma sul viale del tramonto, opposta ad una in costruzione ma animata da grandi speranze e voglia di emergere. Per entrambe sarà importante il lavoro durante la off-season per elevare la qualità dei rispettivi roster.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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