NFL Preview 2022: Baltimore Ravens
All’alba della nuova stagione NFL, i Baltimore Ravens si trovano in una sorta di limbo. Sono reduci da una stagione difficile, terminata con un record negativo per la prima volta dal 2015, con l’ultimo posto in AFC North e, soprattutto, con la cocente eliminazione dalla corsa playoff, la prima volta nell’era Lamar Jackson. Il motivo? La miriade di infortuni che ha falcidiato la squadra, toccando indistintamente attacco e difesa, titolari e riserve. Il primo passo verso il riscatto è stato un radicale cambiamento del programma di allenamento, per cercare di avere un roster più solido dal punto di vista fisico e atletico.
OFFENSE
Lamar Jackson, alfa e omega di ogni speranza Ravens in ottica Super Bowl, viene da una stagione in chiaroscuro. L’infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo per le ultime quattro gara stagionali ne ha pregiudicato il rendimento statistico, ma per lunghi tratti della scorsa stagione Jackson ha alternato un ottimo gioco aereo a lanci decisamente più fallaci, risultando 23esimo nella Lega per passer rating (87.0) e facendo registrare un record negativo personale di 13 intercetti lanciati. I Ravens sperano di vedere per il 2022 un deciso miglioramento nel decision making e nell’accuracy, per puntare a creare quel devastante dual-treath quarterback che ogni squadra teme.
Il grande ritorno è rappresentato dal running game, che lo scorso anno non partì nemmeno dai blocchi di partenza, per gli infortuni che afflissero i titolari e le riserve ancor prima che la stagione cominciasse. I coach ridanno il benvenuto a J.K Dobbins e Gus Edwards, da cui si aspettano numeri importanti in termini di yard corse, placcaggi spezzati e touchdown realizzati. A fargli strada tra i difensori avversari sempre presente il fullback Pat Ricard, fresco di rinnovo triennale.
Il passing game si reggerà come di consueto sulle spalle larghe di Mark Andrews, tight end All Pro e target preferito di Jackson fin dal loro simultaneo arrivo in Maryland nel 2018. Un grosso cambiamento c’è stato nel reparto ricevitori, dove è stato tradato Hollywood Brown, wide receiver n.1 reduce da una stagione oltre le mille yard, ma mai completamente esploso in maglia Ravens, lasciando l’impressione di non essere il giocatore cercato da Baltimore con la pick n.25 del Draft 2019. Questo scenario aggiunge notevole pressione a Rashod Bateman, pick al primo round del 2021, chiamato ad un netto passa avanti dopo una stagione da rookie buona, ma senza particolari acuti.
Per reggere tutto questo scenario offensivo sarà necessaria una linea di grandissima qualità, bisogno primario per le fortune di Jackson e del running game. La speranza che tiene i Ravens col fiato sospeso è il recupero al 100% del tacke sinistro Ronnie Stanley, autentico fenomeno, ma reduce da una stagione e mezza di lungo infortunio. Lo spot di guardia sinistra è decisamente aperto, con una competizione tra Ben Powers e Tyre Phillips, entrambi già provati lo scorso anno. La guardia destra sarà invece sicuramente Kevin Zeitler, baluardo insuperabile nella scorsa stagione, che agirà al fianco del neo-arrivato Morgan Moses, classico tackle enorme che piace ai Ravens. Al centro ci sarà un rookie, ma un rookie di cui si parla già come del prossimo fenomeno nella posizione: Tyler Linderbaum.
DEFENSE
I problemi per la difesa dei Ravens sono stati ovunque nel 2021: infortuni a titolari su tutti i livelli, pass rushing inconsistenze e secondaria che ha visto alternarsi carneadi, per un eloquente statistica di 16 giocate concesse da oltre 40 yard, valide tra le altre per un cocente 25esimo post in total defense, peggior risultato dal 1997.
All’interno Brandon Williasm, dopo otto stagioni di militanza eccelsa, ha salutato tutti e, al suo posto è ritornato dopo due anni ai Vikings Michael Pierce. Come defensive end, alla sua 15esima stagione nella Lega, il veterano Calais Campbell ha deciso di provare una nuova rincorsa all’anello, mentre sul lato opposto del fronte dispari si alterneranno i giovani Justin Madubuike e Broderick Washington.
Dietro di loro ci saranno ancora Patrick Queen, atteso al terzo anno ad una conferma ad alti livelli dopo due stagioni in cui, soprattutto in pass coverage, ci sono stati parecchi problemi, e il veterano Josh Bynes. Manca un po’ di profondità e di talento in questo reparto, ma i Ravens sperano di ovviare al problema con una pass rushing più efficace. Il sack leader dello scorso anno, Tyus Bowser, si è rotto il tendine d’Achille all’ultima di regular season ed è incerto il suo rientro per l’inizio della stagione. Grandi speranze sono riposte su Odafe Oweh dopo un’ottima stagione da rookie, con lampi di enorme potenziale. Al Draft i Ravens hanno scommesso sul talento di David Ojabo, passato da probabile first rounder al secondo giro per via di un infortunio al tendine d’Achille al pro day di Michigan. Chioccia di tutti questi giovani sarà ancora Justin Houston, autore di una stagione da 4.5 sack e leader rispettato dello spogliatoio.
Gli investimenti maggiori sono arrivati nella secondaria, un reparto che il GM Eric DeCosta ha sempre messo al centro del suo operato. Dal mercato free agent è stato firmato per 5 anni a 70 milioni la safety Marcus Williams, un pattugliatore di altissimo calibro. Dal draft è arrivato un playmaker puro, capace di portare big play come piovesse: Kyle Hamilton da Notre Dame. A questi nuovi innesti si aggiunge il rispettato veterano, nonché titolare e portatore dell’auricolare in difesa Chuck Clark, il che fa presagire un utilizzo pesante di tre safety contemporaneamente.
I corner back titolari sono fortissimi, ma rientrano entrambi da seri infortuni. Marcus Peters e Marlon Humphrey saranno sicuramente pronti a intercettare palloni e forzare fumble, aggiungendo una notevole dose di trash talking e palloni deviati. Preoccupa un po’, però, che dietro di loro ci siano pochi elementi con comprovata esperienza di gioco. Kyle Fuller è l’unico giocatore con tante partite all’attivo, ma l’ex Broncos e Bears non viene da stagioni esaltanti.
SPECIAL TEAM
Uno dei vanti del roster dei Ravens ha visto un grosso cambiamento in questa offseason. Il punter Sam Kock, dopo 16 stagioni e 256 partite in maglia nero-viola, ha appeso gli scarpini al chiodo. Al suo posto è arrivato il promettente punter da Penn State Jordan Stout, uno dei migliori a livello collegiale. Per i calci la garanzia si chiama sempre Justin Tucker, fresco di rinnovo a cifre record per un kicker, detentore di svariati record NFL per la posizione e, soprattutto, cecchino infallibile da qualsiasi distanza (326 calci realizzati su 358 tentativi). Infine il ritornatore titolare sarà il Pro Bowler Devin Duvernay, a secco di touchdown, ma molto utile nel riposizionare in alto le partenze.
COACHING STAFF
Molti tifosi si sarebbero aspettati un cambio alla guida dell’attacco, con il siluramento di Greg Roman in favore di una mente offensiva più fresca. La sensazione è che Roman avesse già dato tutto al sistema offensivo e servisse un cambio per rendere più imprevedibile il gioco di Lamar Jackson e compagni, ma la dirigenza ha scelto di mantenere la rotta, volendo sfruttare l’ottimo rapporto tra il quarterback e l’offensive coordinator. Il cambio di coordinatore c’è invece stato in difesa, dove Wink Martindale, dopo una stagione davvero difficile del reparto, è stato licenziato. Al suo posto è arrivato da Michigan University Mike McDonald, un allenatore giovane e molto capace con i linebacker, da cui ci si aspetta il risultato di creare una pass rushing devastante per gli attacchi avversari. Capo allenatore, alla quindicesima stagione alla guida della franchigia, e rispettatissimo da tutto lo spogliatoio John Harbaugh.
Record previsto: 9-8
[review]I nostri voti
Offense
Defense
Coaching Staff
I Ravens sulla carta sono molto forti, ma hanno tanti punti interrogativi sia in attacco sia in difesa. Basterà il rientro di tutti gli infortunati per giungere ai playoff? La division si è molto rafforzata e la battaglia sarà serrata fino all'ultima giornata.