La Strada verso il Draft: Mitch Trubisky

Età: 22 – Ruolo: Quarterback – College: North Carolina
Classe: Junior – Altezza: 6’2 (1.88 m) – Peso: 220 (100 kg)

North Carolina è sempre stata un’università decisamente più potente nel basket collegiale che non nel football NCAA, ma il giocatore da più parti considerato come il miglior quarterback della classe 2017 arriva proprio da Chapel Hill. Mitch Trubisky, dopo un solo anno da starter, si prepara ad entrare in NFL forte di una solida stagione da 30 touchdown e un ottimo 68.2% di completi, il miglior dato tra i quarterback delle Power Five.

Trubisky è un quarterback dal fisico imponente e definito, con una mobilità impressionante per la sua stazza e un forza fisica notevole che gli permette di resistere ai contatti in maniera efficace. La forza nel braccio è notevole ed è anche abbastanza preciso sul profondo. Il suo gioco intermedio è buono, ma poco utilizzato. È un quarterback che rimane calmo e concentrato, sicuro nei momenti chiave della partita e ha guadagnato la fiducia dei suoi ricevitori. Rimane tranquillo nella tasca, ma sa quando è il caso di eseguire uno scramble e non ha paura del contatto con i difensori.

Trubisky, per quanto talentuoso, è però ancora molto grezzo. La meccanica di lancio deve essere rivista e migliorata, sia per quanto riguarda la posizione del corpo che il movimento del braccio. Non varia molto nelle letture e ha la tendenza a lanciare lungo, indipendentemente da quello che succede in mezzo al campo. Deve migliorare la conoscenza del gioco, degli schemi difensivi e deve proteggere meglio la palla (4 fumble nel suo anno da starter). La sua scarsa esperienza di gioco è un problema e qualche dubbio nasce anche dalla sua incapacità di spodestare il modesto Marquise Williams dal ruolo di titolare. Trubisky è, a tutti gli effetti, un work in progress.

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Al momento Trubisky non è pronto per essere un titolare. L’ideale sarebbe che cresca alle spalle di un quarterback veterano con esperienza, ma nella NFL moderna è difficile sviluppare in questo modo i giocatori. Buttarlo subito nella mischia può essere un rischio, ma potrebbe anche servire per capire di che pasta è fatto il ragazzo.

È impressionante pensare che in un’off-season in cui moltissime squadre sono in cerca di un quarterback, i prospetti in uscita dal college abbiano pochissimo appeal. Diventa dunque difficilissimo predire dove Trubisky possa essere selezionato. Le sue quotazioni oscillano dalla chiamata numero due fino alla fine del primo round.

San Francisco sicuramente prenderà in considerazione l’ex Tar Heel. Con un nuovo front office al comando della franchigia e un nuovo head coach è inevitabile che si pensi al ruolo più importante della squadra, anche se la tentazione di selezionare un playmaker difensivo sarà fortissima. Se i Cleveland Browns non dovessero imbastire una trade per Jimmy Garoppolo, alla 12 sarebbero una serie pretendente a Trubisky. Hue Jackson è un coach molto abile nello sviluppare i quarterback e nel giro di due o tre anni potrebbe rendere il ragazzone nativo dell’Ohio uno starter affidabile.

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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