[NFL] Week 11: La difesa ammaestra i leoni (Detroit Lions vs Arizona Cardinals 6-14)

Era la partita fra il team col miglior record e quello con la miglior difesa della NFL; fra la capolista della NFC West e quella della NFC North. Insomma, la sfida tra Arizona Cardinals e Detroit Lions andata in scena domenica all’University of Phoenix Stadium di Glendale non era una gara come tutte le altre. Inoltre era anche una partita fra team non certo abituati a certe “altezze”: se infatti era dal 1948 che i Cardinals non vantavano un record di 8-1, erano anche più di venti anni che i Lions non erano 7-2.
Alla fine l’hanno spuntata i rossi dell’Arizona che sono così ancora più vicini alla post season, anche se il calendario in queste ultime sei giornate è quasi brutale e dunque dare per scontati i playoff nonostante un record fantastico, sarebbe decisamente prematuro.

Detroit Lions v Arizona CardinalsTanto più che nella sfida di Glendale, l’attacco dei Cardinals ha dato segnali non certo confortanti. Nella prima gara dopo il k.o. che ha definitivamente tolto ad Arizona il regista titolare Palmer, la formazione di Arians è partita alla grande, confezionando due mete nei primi due drive grazie a ottimi lanci di Stanton, poi però sono arrivate due palle perse, le prime per il regista di Arizona in stagione, e nel complesso il reparto offensivo non ha più prodotto un drive significativo. Proprio Stanton, un ex tra l’altro essendo stato scelto al secondo giro nel 2007 dai Lions, ha superato quota 300 yards ma non è certo stato particolarmente consistente e i due intercetti sono arrivati su decisioni decisamente discutibili.

Fra i ricevitori molto bene in avvio Floyd, che dopo essere stato dimenticato nelle ultime giornate, ha siglato due mete con le prime due palle catturate. Poi però l’ex Notre Dame è ritornato ad essere un fantasma confermando di essere la più grossa delusione stagionale per Arizona. Il leading receiver è così stato John Brown che ha chiuso con 5 ricezioni per 69 yards, davanti appunto a Floyd con 54. A livello di passing game da sottolineare anche il buon apporto di Ellington, che ha catturato tutti e quattro i palloni lanciati nella sua direzione per 24 yards, e quello del tight end Carlson che ha portato a casa altre 37 yards frutto di tre ricezioni.
Decisamente da dimenticare invece la giornata per un rushing game letteralmente annichilito dalla difesa dei Lions, non a caso la n°1 del ranking NFL contro la corsa. Ellington ha guadagnato appena 42 yards in diciannove portate ed in tutto l’attacco dei Cardinals ha prodotto 46 yards in 26 corse. Da elogiare invece una linea offensiva spesso pesantemente criticata, ma che, invece, magari non è stata inappuntabile nel gioco di corsa, ma ha tenuto i temibilissimi rusher dei Lions lontano da Stanton che infatti ha un bello 0 nella casella dei sack.

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Alla fine comunque i Cardinals hanno confermato che il 9-1 è meritato perché vantano una difesa semplicemente superlativa. Tutta la linea, dal tackle Dan Williams agli end Kelly e Campbell, ha disputato un grandissimo match, magari subendo un pochino il rushing game ospite, ma appena Stafford teneva l’ovale per lanciare, gli uomini in rosso si scatenavano. Così sono arrivati 4 sack, due dei quali di Okafor, 9 quarterback hits, e spesso Stafford è stato costretto a lanci approssimativi proprio dalla pressione della linea difensiva.
Della coppia di linebacker Okafor e Foote, il primo è piaciuto soprattutto nella pass rush, mentre il secondo è stato, insieme a Williams, il migliore sul rushing game. A livello di coperture la difesa dei Cards spesso ha adottato uno schieramento con 5 defensive backs e contro l’ottimo passing game dei Lions hanno fatto ottima guardia soprattutto le safety Johnson e Mathieu e lo slot corner Powers, oltre al rookie Bucannon. D’altronde tenere un attacco con armi formidabili come Stafford, Bell, Calvin Johnson e Tate, a soli sei punti, la dice lunga sul rendimento del reparto difensivo dell’Arizona.

Joique Bell LionsDetroit, dopo l’avvio shock, ha segnato rapidamente il field goal del 3-14 poi, quando la difesa ha finalmente trovato le contromisure all’attacco dei Red Birds, ha avuto numerose possibilità di riacciuffare il match ma è sempre mancata la zampata vincente. E stavolta l’attacco, che era stato quasi miracoloso in alcuni frangenti delle ultime tre gare, tutte vinte in rimonta, non è riuscito a risolvere il rebus Cardinals. Con le 183 yards lanciate, Stafford è diventato il regista più veloce di sempre ad arrivare a quota 20.000 yards (all’ex Bulldog sono bastate 71 partite contro le 74 di un certo Dan Marino e le 76 di Kurt Warner), però il quarterback col numero 9 ha poco da festeggiare: durante tutto l’arco della gara è stato infatti costretto a muoversi nella tasca perchè il trio centro e guardie non riusciva assolutamente a contenere la furia della linea dei Cardinals.
Come risultato, Stafford ha completato appena 18 passaggi su 30, non riuscendo mai a trovare un minimo di ritmo. E a risentire di più di questa situazione, sono stati i ricevitori: Calvin Johnson ha ricevuto meno del 50% dei palloni lanciati verso di lui (5 su 12), per 59 yards, mentre un Tate che aveva fatto faville durante l’assenza dello stesso Megatron, è stato addirittura lasciato a due palle catturate per 41 yards. Meglio se l’è cavata il trio Riddick, Bell e Ebron, che però in dieci ricezioni ha messo insieme appena 76 yards.

Decisamente un altro rendimento invece per il gioco sulla terra, con Bell che ha raccolto 85 yards in 14 portate, ma l’attacco dei Lions non è fatto per fare leva soprattutto sul rushing game e i risultati si sono visti domenica. La difesa dei Lions è stata travolta nel primo quarto poi, quando sembrava che Fitzgerald e compagni stessero per colpire una terza volta, è arrivato l’intercetto del linebacker Bynes e da quel momento la difesa dei Lions è tornata ad essere… la difesa dei Lions. Stanton è andato oltre le 300 yards, ma ha subito un secondo intercetto, e anche le altre due volte in cui l’attacco dei Cardinals ha superato la metà campo, è stato bloccato subito senza la possibilità di calciare neppure il field goal.
I linemen Suh e Mosley ed i linebacker Whitehead e Levy sono staio praticamente insuperabili nel rushing game tantochè, se si esclude una corsa di Ellington da 17 yards, nel resto delle 21 portate effettuate, i runner dei Cardinals hanno raccolto appena 43 yards. Qualche problemino in più è invece arrivato contro il passing game degli uomini di Arians: in realtà l’inizio è stato da incubo, visto che in tre drive Stanton era arrivato a 186 yards e due mete. Poi, come già raccontato, il linebacker Bynes ha intercettato il regista di Arizona e finalmente soprattutto Whitehead e il cornerback Slay hanno iniziato ad arginare molto bene il passing game di casa. Serata invece negativa per lo stesso Levy che ha concesso ben 5 ricezioni dalle sue parti, e soprattutto per lo slot  cornerback Vaughn che ha all’attivo un intercetto, ma è anche “colpevole” sulla ricezione da 42 yards di Floyd e sul quella da 30 di John Brown.

La cronaca della partita, almeno per quanto riguarda il punteggio, è in realtà racchiusa nella storia del primo quarto. I Cardinals, dopo essere stati graziati dagli arbitri che annullavano un intercetto di Quin per un fallo di holding, mettevano subito il naso avanti grazie alla grande ricezione di Floyd su lancio di Stanton da 42 yards. La difesa in maglia rossa inchiodava poi l’attacco ospite, e al secondo drive Stanton si ripeteva: un gran lancio a Hughes per 49 yards, poi uno a John Brown per 9 quindi, dopo due corse inconcludenti di Ellington, ecco il td pass ancora a Floyd per 12 yards.
Sul drive seguente Detroit dava i primi segni di vita, anche se in realtà delle 48 yards percorse nella serie, ben 33 arrivavano in un’unica soluzione grazie ad una corsa di Bell. In ogni caso Prater infilava i pali con un calcio da 50 yards e i Lions finalmente muovevano il punteggio. Arizona sembrava però poter agevolmente segnare ancora, ma dopo due ottimi lanci a Fitzgerald e John Brown, Stanton cercava sulle 5 dei Lions il tight end Carlson, ma Bynes saltava davanti all’attaccante dei Cards ed intercettava l’ovale.
"Rashad Johnson, Calvin Johnson"I Lions arrivavano poi piuttosto agevolmente sulle 37 di Arizona ma una penalità di face mask affondava il drive. Le due squadre si scambiavano poi due punt e al two minutes warning arrivava la seconda sciocchezza di Stanton. La serie dei Cardinals partiva da una situazione molto interessante, cioè sulle 36 dei padroni di casa, ma al secondo gioco l’ex Spartan consegnava la palla in mano al cornerback Vaughn che la riportava la palla fin sulle 19 di Arizona. I Lions non chiudevano però neppure un down, e coach Caldwell optava per l’agevole field goal di Prater che mandava le squadre al riposto sul 14-6 Cardinals.

Il secondo tempo si apriva sulla falsariga del primo: Detroit passava la metà campo ma un sack di Okafor costringeva gli ospiti al punt. Arizona invece nonostante un paio di buoni lanci di Stanton, alla metà del campo nemmeno ci arrivava ed i Lions recuperavano il pallone poco dopo la metà del quarto. Stafford stavolta trascinava i suoi fino quasi a metà campo, ma su un terzo e tredici il lancio dell’ex Georgia veniva intercettato da Rashad Johnson. Le due squadre si producevano in due “tre e fuori” poi si assisteva all’ultimo sussulto del match: sul punt dei Cardinals, Bethel evitava che la palla finisse in end zone trattenendola per un attimo poi rilanciandola verso il campo.

Qui i compagni combinavano un pasticcio ed il ritornatore di Detroit Ross recuperava l’ovale e lo ritornava per 49 yards. Arians però chiamava il challenge e gli arbitri gli davano ragione: la palla veniva valutata “trattenuta” da Bethel e dunque considerata morta dove lo stesso special teamer dei Cardinals l’aveva toccata. I Lions si trovavano così costretti a partire dalla una yard; riuscivano a venire fuori dal pantano ma non a superare la metà campo con un quarto e due giocato alla mano con Stafford che cercava di servire Calvin Johnson ma doveva velocizzare al massimo il lancio, a causa della pressione della difesa avversaria, e la palla cadeva incompleta. Il possesso dell’ovale ripassava nelle mani dei Cardinals che chiudevano però appena un down e ridavano la palla ai Lions con quattro minuti e mezzo da giocare. Detroit chiudeva a sua volta un down grazie ad una bella corsa di Bell, ma poi arrivava il sack di Powers che in pratica chiudeva io match.
Sul terzo e 12, Stafford rischiava anche un fumble e non riusciva a servire Riddick. La palla tornava così ai Cardinals che grazie al bel lancio di Stanton a Fitzgerald chiudevano un down che consentiva loro di inginocchiarsi per far trascorrere il tempo rimanente.

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