[NFL] Preview 2015: Tennessee Titans

Gli amici di “Quel che passa lo sport” hanno deciso di inaugurare il nuovo e bellissimo sito con le preview delle 32 squadre NFL. Abbiamo chiesto di poterle ripubblicare su Huddle Magazine aggiungendo i voti ad attacco, difesa, coaching staff e offrendo anche a voi la possibilità di votare.

I Tennessee Titans si giocano con Oakland Raiders e Jacksonville Jaguars la palma di peggior squadra della NFL, almeno per quelle che sono le aspettative dei bookmaker di Las Vegas. La squadra di Nashville è stata anche tra le più chiacchierate in sede di draft, quando con la loro seconda scelta assoluta Whisenhunt e soci si sono trovati al centro delle chiacchiere che voleva qualsiasi squadra intenzionata a salire per accaparrarsi di Marcus Mariota. Come è andata quella notte lo sappiamo, ora resta da scoprire cos’altro è stato fatto per uscire dalla peggior stagione di questa squadra da quando si è trasferita da Houston in Tennessee.

OFFENSE

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Marcus Mariota non può essere il Messia e non è nemmeno l’unico giocatore attorno al quale c’è molta curiosità. In realtà l’attacco è pieno di giovani di belle speranze: l’età media prendendo in considerazioni 18 tra titolari ed eventuali backup non raggiunge i 25 anni, con i soli Harry Douglas ed i due TE Delanie Walker ed Anthony Fasano con 30 o più anni al momento. La parola d’ordine quindi sarà pazienza e sviluppo.

Sarà interessante scoprire in che percentuale Mariota dovrà abituarsi ad un nuovo sistema e invece quanto saranno i Titans ad abituarsi al nuovo QB e vedere come questo inserimento evolverà durante i prossimi mesi ed i prossimi anni. L’ex giocatore di Oregon è un giocatore ed un atleta straordinario, non gli è precluso alcuno sviluppo, molto quindi dipenderà dal coaching staff con cui si troverà a lavorare. L’anno scorso tre QB si sono divisi equamente gli snap (sui 300 circa a testa): uno, Jake Locker, ha deciso di ritirarsi a 27 anni, tra acciacchi fisici e perdita di stimoli; Charlie Whitehurst come al solito ha ringraziato il suo agente e sarà al massimo il QB3 in depth chart; Zach Mettenberger, infine, non deve aver conquistato un granché il coaching staff che tra le altre cose tende a non fidarsi di un altro QB dal recente passato medico turbolento. La statistica che meglio sintetizza questo corpo di QB è quella che vuole che il 45% dei lanci incompleti siano stati imputati a pessimi lanci più che ad errori di WR o buone coperture altrui, il massimo in NFL per l’anno scorso. In quest’ottica la scelta di Mariota sorprende davvero poco.

Ancor prima di scoprire il nuovo “giocattolo” offensivo, bisognerà pensare di proteggerlo: Taylor Lewan, Andy Levitre, Brian Schwenke, Chance Warmacke Jeremiah Poutasi sulla carta sono un reparto solido e valido, peraltro molto giovane, con un paio di prime scelte (Lewan e Warmack) ed una delle acquisizioni più interessanti via FA del 2013 (Levitre). Il problema poi è sempre il campo. Lewan ha avuto in inserimento lento, ma positivo: l’anno scorso ha dovuto dividere il tempo di utilizzo con Oher, ora chiamato a recitare la parte dell’OT a Carolina, e con Michael Roos, ora pacificamente in pensione dopo una vita dedicata ai Titans. L’ex OT di Michigan è stato l’undicesima scelta assoluta dello scorso draft e da lui ci si aspetta molto a partire da quanto già di buono intravisto.

Al suo fianco, la guardia di sinistra sarà Levitre arrivato da Buffalo con dati strabilianti sul gioco di corsa dal suo lato che sinora non è riuscito a replicare. Il centro Schwenke ha sofferto moltissimo nei suoi due primi anni, mentre a destra Warmack (primo giro 2013) e Poutasi (terzo giro da Utah di quest’anno) hanno le potenzialità per fare bene.

Proteggere
Proteggere

Come si è già capito Tennessee, specie in attacco, è tutta una questione di potenzialità. È così anche per le skill position, a partire dai RB. È stato tagliato Shonn Greene, che per l’appunto aveva già mostrato cosa e quanto potesse dare. A Bishop Sankey, che evidentemente non aveva del tutto convinto nel suo anno da rookie, è stato affiancato un RB molto interessante arrivato via draft: David Cobb. Verosimilmente sarà lui a conquistarsi il ruolo di titolare strada facendo. Con Dexter McCluster arma tattica sui terzi down fuori dal backfield che però l’anno scorso ha fatto fatica a conquistare quegli spazi come era riuscito a fare nel suo ultimo anno a Kansas City, dove viaggiava ad una media di 50 ricezioni a stagione a fronte delle sole 16 messe a segno nel 2014 con la nuova maglia.

Attraverso un draft quasi unicamente offensivo (uniche eccezioni un DT, scelto al quarto giro ed un OLB scelto al sesto) s’è completato il resto del roster che ha vissuto una sorta di rivoluzione anche per i ricevitori: a farne le spese rischia essere Justin Hunter, che ha anche visto bene di farsi arrestare giusto per mettere ancora più in pericolo la sua situazione. Partiamo dal presupposto che ormai da decenni i Titans sono alla ricerca di un ricevitore efficace, ci hanno provato in qualsiasi modo (FA, draft, scommesse, usati sicuri, ecc ecc…), senza mai riuscire a trovare nulla. Il già citato Hunter e Kendall Wright sembravano poter essere la risposta a questo enigma, ma per ora le potenzialità ed i flash non sono state corroborate da una continuità necessaria a questi livelli.

Ad affiancarli in questi mesi sono arrivati via draft Dorial Green-Beckham eTre McBride, e via free agency un solido slot receiver come Harry Douglas da Atlanta. Quest’ultimo assieme ai tre TE Delanie Walker, Anthony Fasano e Craig Stevens dovrebbe essere il miglior amico di Mariota; uno degli altri due invece (Green-Beckham) dovrà NON essere il migliore amico di Maria, nel senso di Marijuana, una compagna di viaggio che ha già allietato le sue escursioni fuori dal campo. Il talento non è in discussione e potrebbe farne il miglior ricevitore di questa classe, la testa invece rischia di farlo diventare un altro caso Josh Gordon. Viene peraltro da un anno senza giocare dopo aver richiesto il transfer da Missouri ad Oklahoma ed essersi dichiarato al draft dopo aver scontato l’anno di inattività come imposto dalle regole NCAA in questi casi.

Tre McBride invece viene da un college molto piccolo (William & Mary) e benché fosse pronosticato tra quarto e quinto giro è sceso fino al settimo, mettendo in luce un po’ di scetticismo generale soprattutto su aspetti tecnici, come la difficoltà di separarsi dai CB avversari, pur essendo in possesso di un telaio sul quale lavorare. Tra gli altri si giocherà posto e snap con Hakeem Nicks e Jacoby Ford.

DEFENSE

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Con un draft così incentrato verso l’attacco, per la difesa s’era già fatto ad inizio offseason, con i primi giorni di free agency: tra il 10 e 14 marzo sono stati firmati Brian Orakpo (OLB), Perrish Cox (CB) e Da’Norris Searcy (S) per un totale di 70 milioni suddivisi in 11 anni. Nel complesso siamo davanti a tre acquisizioni importanti e funzionali per una difesa che dovrà e potrà innalzare il suo livello.

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Dopo che avrai letto tutto il preview guarda i voti che abbiamo assegnato ad offense, defense e coaching staff ed esprimi la tua valutazione sui Tennessee Titans 2015.

[review]

I voti di Dario Michielini

Offense - 50%
Defense - 60%
Coaching Staff - 55%

55%

Quella che vedete a destra è la media matematica dei due reparti più coaching staff. Dopo aver letto tutto l'articolo votate anche voi, da 1 a 10 decimali inclusi, per dirci qual'è il valore dei Titans 2015 oppure lasciate un commento.

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