[NFL] Week 14: tutta la giornata in un solo articolo

Ci sono due squadre già ai playoff dopo un’entusiasmante Week 14. Sono gli Eagles, di nuovo padroni della NFC, davanti ai Vikings, e gli Steelers, che hanno invece il controllo della AFC. Un weekend fatto di 16 partite, una più spettacolare dell’altra, come merita un finale di stagione che si preannuncia da brividi. Partiamo!

Meraviglia e terrore per gli Eagles in questa Week 14. Philadelphia vince contro i Rams e torna ai playoff per la prima volta dal 2013, ma perde il suo quarterback, Carson Wentz, per l’intero finale di stagione, a causa di un grave infortunio al ginocchio. Wentz, che, prima di uscire dal campo, ha fatto vedere ulteriori meraviglie in una regular season da MVP, in cui ha raggiunto e superato il record di franchigia a quota 33 touchdown pass in totale. Il poker di giornata è siglato con la collaborazione di Brent Celek, a segno da 5 yard, di Trey Burton, che regala il bis da 20 e 11 yard, e di Alshon Jeffery, da 2 yard. Los Angeles, però, è una degna avversaria quest’anno e si mantiene splendidamente in partita grazie alle fenomenali corse di Todd Gurley (13 portate per 96 yard e 2 TD), a segno con i touchdown da 2 e 1 yard, e grazie alla qualità e al talento di Jared Goff (16/26 per 199 yard con 2 TD pass e 1 INT). Il quarterback dapprima illumina uno straripante Cooper Kupp (5 ricezioni per 118 yard e 1 TD) da 6 yard, poi replica da 1 per Sammy Watkins. A completare l’opera pensa il punt recuperato e riportato da Blake Countess per 16 yard fino alla end zone avversaria. Gli ospiti, però, hanno un’arma in più per vincere la partita. Si tratta del rookie kicker Jake Elliott, che centra i pali nell’ordine da 22, 41 e 33 yard e non fa pesare l’assenza di Wentz dopo l’infortunio. I Rams (9-4) si ritrovano sotto e Jay Ajayi toglie loro tempo prezioso sul cronometro. Brandon Graham trasforma infine il loro disperato tentativo di rimonta nell’apoteosi per gli Eagles (11-2), riportando un fumble per 16 yard fino alla gloria, per i punti del 43-35 finale.

A dir poco magnifica la sfida che gli Steelers vincono nel finale contro i tenaci Ravens. Clamorosa prestazione di Ben Roethlisberger (44/66 per 506 yard con 2 TD pass), coadiuvato da un Antonio Brown fantascientifico (11 ricezioni per 213 yard) e da un Le’Veon Bell senza pietà, capace di alternare 48 yard in 13 portate, con due rushing touchdown, ad altre 77 extra in 9 ricezioni e un terzo viaggio in end zone, quello che sblocca il punteggio, da 20 yard. La partita è scoppiettante. Bell raddoppia la dose con la corsa vincente da 1 yard, ma Baltimore è viva. A dimostrarlo sono Chris Moore, che riceve dalle mani di un Joe Flacco in crescita (20/35 per 269 yard con 2 TD pass, 1 INT e 1 fumble) un perfetto touchdown pass da 30 yard, e il magistrale Alex Collins (18 portate per 120 yard e 1 TD), che varca la end zone da 18 yard su corsa. Pittsburgh si tiene avanti grazie ai field goal di Chris Boswell da 52 e 43 yard, ma nel terzo quarto crolla di colpo. Justin Tucker centra i pali da 47 yard, poi arriva la corsa vincente da 1 yard del chirurgico Javorious Allen e il bis di Flacco, per 6 yard verso Patrick Ricard. Tutto finito? Neanche per scherzo. L’incredibile Boswell non sbaglia da 24 yard e Big Ben riapre tutto con la pepita da 1 yard per il roccioso Roosevelt Nix-Jones. Gli ospiti non ci stanno e Allen sale nuovamente in cattedra, per mettere a segno il secondo touchdown di giornata, da 9 yard. Tutto finito? Neanche per sogno. I padroni di casa hanno sette vite e Bell non si ferma mai, regalando i punti della speranza con la corsa vincente da 11 yard. Flacco spreca, Roethlisberger ha una chance per portare a casa il bottino e non se la fa sfuggire. E’ il monumentale Boswell a centrare i pali da 46 yard per chiudere la contesa, in uno dei match più spettacolari dell’anno. Gli Steelers (11-2) superano i Ravens (7-6) per 39-38.

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Eccezionale vittoria per i Dolphins in casa contro i Patriots. Un devastante Jay Cutler (25/38 per 263 yard e 3 TD pass) si scambia i ruoli con un deludente Tom Brady (24/43 per 233 yard con 1 TD pass e 2 INT) e guida Miami alla vittoria. Il primo tempo si chiude in sostanziale parità: Jarvis Landry pareggia da 5 yard su ricezione il touchdown di Rex Burkhead su corsa da 3, mentre Cody Parkey centra i pali da 30 e 44 yard, a confronto del solo field goal da 46 yard di Stephen Gostkowski. La vera fuga dei padroni di casa inizia nel terzo quarto. Un magistrale Xavier Howard (1 tackle e 2 INT) tiene a bada Brady, mentre Cutler infligge i colpi decisivi agli ospiti. Jakeem Grant esalta il quarterback da 25 yard, poi Landry raddoppia la propria dose di giornata con il colpo da 4 yard che stende New England. A nulla servono il touchdown di James White da 3 yard, unica gioia di giornata per il numero 12, e il field goal da 33 yard di Gostkowski. I Dolphins (6-7) tengono duro e vincono 27-20 contro i Patriots (10-3).

[NFL] Week 14: qualche statistica in immagine

Wow, Jaguars! E’ una vittoria da grandissima squadra quella contro i Seahawks. Non soltanto la difesa riesce a mettere a durissima prova un altalenante Russell Wilson (17/31 per 271 yard con 3 TD pass e 3 INT), soprattutto grazie a uno scatenato A.J. Bouye (2 tackle e 2 INT), ma l’attacco produce punti con continuità e tiene avanti i padroni di casa per tutto il match. Quando Blake Bortles riesce a limitare al minimo gli errori (18/27 per 268 yard e 2 TD pass) e al suo fianco si muove un Leonard Fournette da brividi (24 portate per 101 yard e 1 TD), tutto il reparto gira a meraviglia. Dopo un primo tempo soporifero, con appena un field goal da 38 yard di Josh Lambo, la partita si incendia. Dede Westbrook allarga la forbice con il receiving touchdown da 18 yard, ma Seattle pareggia tutto grazie a Blair Walsh, che centra i pali da 28 yard, e alla prima magia del proprio quarterback, per 26 yard nelle mani di Doug Baldwin. Jacksonville, però, impiega poco a scatenarsi. Il rookie Keelan Cole è magico nel touchdown da 75 yard che spacca in due il match, poi Fournette aggiunge la corsa vincente da 1 yard, dopo che Jayden Mickens ha riportato per 72 yard un punt di Jon Ryan. A completare l’opera è ancora Lambo, che fa tris con i colpi da 51 e 32 yard. Nel frattempo, Wilson è uscito dal guscio. Due sue meravigliose giocate, da 61 yard per Paul Richardson e da 74 per Tyler Lockett, minacciano una clamorosa rimonta, ma i Jaguars (9-4) riescono a mantenere il controllo del match. Per il finale vi rimandiamo all’analisi pubblicata questa mattina. I Seahawks (8-5) non riescono a completare la rimonta ed escono sconfitti per 24-30.

Che vittoria per i Panthers sui Vikings! Nella peggior giornata di Case Keenum da molto tempo a questa parte (27/44 per 280 yard con 2 TD pass, 2 INT e 1 fumble), Carolina sfrutta l’occasione. I ringraziamenti vanno a una difesa straordinaria, timonata dall’eccezionale Luke Kuechly (14 tackle, 1 sack), e ad un attacco altamente produttivo, soprattutto grazie a un Jonathan Stewart da urlo (16 portate per 103 yard e 3 TD). Il runningback apre la sua giornata di gloria con la corsa vincente da 60 yard, poi replica da 1, dopo che Kyle Rudolph ha trovato la parità su lancio di Keenum da 18 yard. Prima dell’intervallo Kai Forbath riporta gli ospiti in scia con i field goal da 30 e 22 yard, ma il terzo quarto è proprietà degli avversari. Un modesto Cam Newton (13/25 per 137 yard con 1 TD pass e 1 INT) trova la pepita di giornata per 18 yard verso Devin Funchess, poi Graham Gano centra i pali da 41. Mai dare per vinta Minnesota, però. Il solito, devastante Adam Thielen (6 ricezioni per 105 yard e 1 TD) riceve un touchdown pass per 52 yard, poi Forbath pareggia i conti a quota 24 da 27 yard. Chi può decidere il match, se non Stewart? Dopo un’incredibile corsa da 62 yard di Newton, arriva il terzo touchdown per lui in giornata, decisivo per i punti del 31-24 con cui i Panthers (9-4) sconfiggono i Vikings (10-3).

Tutto riaperto in NFC South, soprattutto dopo la vittoria dei Falcons contro i Saints. E’ la difesa dei padroni di casa, guidata splendidamente da Deion Jones (13 tackle e 1 INT), a guidare la riscossa visto e considerato che Matt Ryan trova una delle peggiori prestazioni stagionali (15/27 per 221 yard con 1 TD pass e 3 INT). Dopo i field goal di Will Lutz e Matt Bryant, rispettivamente da 34 e 28 yard, Devonta Freeman porta avanti i padroni di casa con la corsa vincente da 1 yard. A cavallo dell’intervallo, però, si scatena Drew Brees (26/35 per 271 yard con 2 TD pass e 1 INT), che lancia in end zone nell’ordine un magico Tommylee Lewis, per 26 yard, e un grande Michael Thomas (10 ricezioni per 117 yard e 1 TD), per 1, e ribalta tutto. Atlanta sembra alle corde, ma Ryan costruisce un drive da campione e Mohamed Sanu lo sfrutta a dovere con il touchdown da 8 yard del pareggio, cui segue un altro field goal di Bryant, da 52. New Orleans ha un’ultima chance per pareggiare o vincere la partita, ma Brees si ferma a ridosso della end zone, facendosi intercettare dallo spettacolare Jones. I Falcons (8-5) vincono per 20-17 sui Saints (9-4).

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Tornano a sorridere i Chiefs, vincenti e convincenti contro i Raiders. Kansas City, fino al quarto periodo, domina la partita in lungo e in largo. Pur senza una grande prestazione di Alex Smith (20/34 per 268 yard e 1 INT), i padroni di casa sfruttano al meglio il risveglio del rookie Kareem Hunt (25 portate per 116 yard e 1 TD), che apre il conto dei touchdown con la corsa vincente da 1 yard. Al resto pensa l’eccezionale kicker Harrison Butker, che centra i pali per quattro volte senza errori, rispettivamente da 53, 29, 33 e 40 yard. Gli ospiti provano in tutti i modi a rientrare in partita, ma un granitico Chacandrick West mette il punto esclamativo con il rushing touchdown da 13 yard. Quando si risveglia un deludente Derek Carr (24/41 per 211 yard con 1 TD pass e 2 INT), è troppo tardi. Marshawn Lynch sale a quota 7 touchdown in stagione con la perla da 22 yard, poi Jared Cook riceve per 29 yard in end zone e fa felice il proprio quarterback, ma non basta. I Chiefs (7-6) restano in testa alla AFC West grazie alla vittoria per 25-16 sui Raiders (6-7).

Restano però in piena corsa i Chargers, che sconfiggono senza problemi i Redskins. Washington, dopo la sconfitta contro i Cowboys, è ormai con la testa in vacanza e un devastante Philip Rivers (18/31 per 319 yard e 2 TD pass) la punisce senza pietà. La partita è già finita prima dell’intervallo. Hunter Henry per 8 yard e un fantastico Tyrell Williams (4 ricezioni per 132 yard e 1 TD) per 75 esaltano Rivers che, con il prezioso aiuto di un Keenan Allen in forma strepitosa (6 ricezioni per 111 yard), consente anche al kicker Travis Coons di prendersi il palcoscenico, grazie ai field goal da 33, 21 e 36 yard. Kirk Cousins, in una giornata negativa (15/27 per 151 yard con 1 TD pass e 1 INT) ha un solo sussulto d’orgoglio, quando lancia Vernon Davis in touchdown per 23 yard. Gli ospiti, però, escono definitivamente di scena quando Melvin Gordon varca la end zone da 1 yard, chiudendo i conti. Kellen Clemens prende il posto di Rivers in garbage time e riesce a farsi notare, ma senza particolare gloria: Bashaud Breeland lo intercetta e riporta il pallone per ben 96 yard fino alla end zone avversaria. I Chargers (7-6) superano l’ostacolo Redskins (5-8) per 30-13.

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Che delusione per i Titans, malamente sconfitti dai Cardinals. Non soltanto una pessima prestazione, con un Marcus Mariota inguardabile (16/31 per 159 yard e 2 INT), ma anche la vetta di AFC South lasciata ai grandi rivali di Jacksonville. Complimenti alla difesa dei padroni di casa che, dopo aver subito una corsa vincente da 6 yard da Derrick Henry prima dell’intervallo, non concede altri punti nel secondo tempo e consente all’attacco di vincere la partita. Non che la giornata offensiva sia un granché, vista la scarsa vena di Blaine Gabbert (17/26 per 178 yard), continuamente oscurato dalla difesa ospite, che riesce a collezionare ben 8 sack, di cui due a carico di un grande Jurrell Casey. Il quarterback, però, limita a zero i turnover e consente a Phil Dawson di decidere la sfida, con i field goal da 47, 23, 32 e 35 yard. Nella giornata in cui Larry Fitzgerald diventa il terzo ricevitore di sempre per receiving yard in carriera, i Cardinals (6-7) fanno uno scherzetto ai Titans (8-5), sconfiggendoli per 12-7.

I cinque migliori giocatori di week 14

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Contro i Packers ci vanno più vicini che mai quest’anno i Browns, ma arriva una nuova sconfitta, in overtime. Colpa di un Brett Hundley “alla Aaron Rodgers” (35/46 per 265 yard e 3 TD pass), che comincia subito alla grandissima con il perfetto lancio da 30 yard in end zone per il devastante Jamaal Williams. Da lì all’ultimo quarto d’ora, però, è Cleveland show e DeShone Kizer incendia la partita con un touchdown pass per quarto. Nell’ordine sono il ritrovato Josh Gordon per 18 yard, Duke Johnson per 7 e Corey Coleman per 2 a regalare un sogno ai padroni di casa. Il quarterback, però, si annulla completamente di lì in avanti e Green Bay lancia la rimonta. E’ ancora Williams a colpire con la corsa vincente da 1 yard, poi Hundley pareggia i conti trovando Davante Adams in end zone, sempre per 1 yard. E’ overtime. Kizer lancia un secondo, sanguinoso intercetto e i Packers (7-6) hanno l’occasione di vincerla. Il guerriero Adams regala il tris di giornata al proprio quarterback, per 25 yard, e i Packers (7-6) superano i Browns (0-13) per 27-21.

I Lions tengono accese le loro residue speranze di playoff sconfiggendo i Buccaneers a domicilio. Dopo un primo quarto chiuso in assoluta parità, con le corse vincenti di Theo Riddick da 2 yard prima e di Doug Martin da 1 poi, Detroit prende il largo a cavallo dell’intervallo. Jameis Winston è un diesel e si infiamma lentamente (26/38 per 285 yard con 2 TD pass, 2 INT e 1 fumble), vessato continuamente dalla difesa avversaria, guidata da un incredibile Quandre Diggs (7 tackle, 1 FF e 1 INT). Un altalenante Matthew Stafford (36/44 per 381 yard con 1 TD pass e 2 INT), invece, lancia Golden Tate in end zone per 5 yard, poi lo scatenato Riddick fa bis in giornata da 18. Quando la partita sembra in ghiaccio per gli ospiti, si scatena Winston. Il quarterback di Tampa Bay dapprima riapre la partita con il touchdown pass per O.J. Howard da 2 yard, poi la pareggia con la medesima modalità, soltanto nelle mani di Leonard Wester, di professione tackle. I Lions (7-6) non si scompongono e Stafford ritrova fiducia, guidando un drive perfetto per vincere la partita. Matt Prater centra i pali da 46 yard e i Buccaneers (4-9) sono sconfitti per 21-24.

Continua la terribile annata dei Giants, sconfitti anche dai Cowboys al MetLife Stadium. Dopo che un disastroso Dan Bailey (1/3 ai field goal, 3/4 agli extra point) e Aldrick Rosas hanno centrato i pali rispettivamente da 21 e 39 yard, Eli Manning sembra legittimare al meglio il proprio rientro in campo con il touchdown pass da 1 yard per Rhett Ellison. La sua prestazione, però, sarà tutt’altro che positiva (31/46 per 228 yard con 1 TD pass e 2 INT). Prima dell’intervallo, un implacabile Dak Prescott (20/30 per 332 yard e 3 TD pass), apparecchia un’occasione d’oro che Dez Bryant sfrutta per il viaggio in end zone da 50 yard del pareggio. Il terzo quarto scivola via senza emozioni, poi nel quarto d’ora finale è dominio ospite. La difesa di Dallas, con un Sean Lee meraviglioso (18 tackle e 1 INT) e un Anthony Hitchens da urlo (14 tackle e 1 FF), tiene a bada Manning e compagni, mentre l’attacco fa faville. Jason Witten, per 20 yard, e un indiavolato Rodd Smith (5 ricezioni per 113 yard e 1 TD), per 81, regalano il tris di giornata a Prescott. Il runningback, però, non ha ancora finito di stupire e chiude definitivamente i conti con la corsa vincente da 15 yard. I Cowboys (7-6) spazzano via i Giants (2-11) per 30-10.

Che meraviglia la partita tra Bills e Colts sotto la neve. Certo non esaltante dal punto di vista statistico o del punteggio, ma con un susseguirsi di emozioni in un’atmosfera surreale. Nathan Peterman sostituisce degnamente Tyrod Taylor, per quanto possibile, prima di infortunarsi a sua volta e lasciare il posto a Joe Webb. Il rookie regala a Kelvin Benjamin il primo touchdown con la nuova franchigia, da 8 yard, e Buffalo si mantiene in vantaggio per la maggior parte del match. Poi, esce dal guscio Jacoby Brissett che, con l’aiuto dello straordinario Frank Gore (36 portate per 130 yard), costruisce il drive del pareggio lanciando Jack Doyle in end zone per 3 yard. Adam Vinatieri converte un complicatissimo extra point, ma subito dopo si fa sfuggire il field goal della vittoria da 43 yard. Si va in overtime. Indianapolis spreca un’occasione e viene punita. Un meraviglioso LeSean McCoy (32 portate per 156 yard e 1 TD), sul finire del supplementare, trova la corsa vincente da 21 yard e i Bills (7-6) vincono per 13-7 sui Colts (3-10).

Lo Snow Bowl raccontato da chi c’era

Che notizia! I Niners vincono la seconda partita consecutiva, per la prima volta dal 2014, e sconfiggono i derelitti Texans. E’ l’effetto Jimmy Garoppolo (20/34 per 334 yard con 1 TD pass e 1 INT), che guida l’attacco ospite con saggezza e talento. Kai Fairbairn e Robbie Gould si scambiano un field goal da 55 e 52 yard, ma è il kicker di San Francisco a dominare la sfida con il rivale di giornata, centrando i pali anche da 35, 25 e 41 yard. Se la partita resta in bilico fino al terzo quarto, gran parte del merito va a uno spettacolare DeAndre Hopkins (11 ricezioni per 149 yard e 2 TD), a segno con i bellissimi touchdown da 7 e 29 yard. Il wide receiver riesce a far sembrare un fenomeno perfino T.J. Yates (14/26 per 175 yard e 2 TD pass). Il quarterback sostituisce Tom Savage, che deve lasciare il campo dopo una terrificante concussion. Garoppolo, con il prezioso aiuto di Gould e della corsa vincente da 2 yard di Carlos Hyde, allarga il margine tra le due squadre e trova anche una gioia personale in giornata, grazie al touchdown pass da 6 yard per Garrett Celek. I Niners (3-10) hanno la meglio sui Texans (4-9) per 26-16.

I Bears distruggono i Bengals a domicilio, rendendo la loro stagione ancor più frustrante. Cincinnati resta in partita soltanto per un quarto. Brandon LaFell riceve per 14 yard l’unica giocata degna di nota di un negativo Andy Dalton (14/29 per 141 yard con 1 TD pass e 1 INT) e pareggia il conto dei touchdown dopo la corsa vincente da 21 yard di un Jordan Howard tornato a livelli stellari (23 portate per 147 yard e 2 TD). Da lì in avanti la difesa di Chicago chiude la cassaforte e si può scatenare Mitchell Trubisky (25/32 per 271 yard e 1 TD pass). Il rookie dapprima si mette in proprio e trova il rushing touchdown da 4 yard, poi lancia Adam Shaheen in end zone da 1 yard. Senza dimenticare i field goal del grande ex Mike Nugent, a segno da 34 e 27 yard, a mettere il punto esclamativo sul match è sempre Howard. Il runningback fa bis di touchdown, a segno da 8 yard, e i Bengals (5-8) crollano per 7-33 contro i Bears (4-9).

Incubo Jets e i Broncos tornano finalmente al successo. Colpa di un attacco praticamente inesistente, che in totale produce la desertica cifra di 100 yard. Josh McCown è disastroso (6/12 per 46 yard con 1 INT e 1 fumble) e per di più si rompe la mano sinistra, dovendo lasciare il posto al fantasma Bryce Petty (2/9 per 14 yard). Hanno vita facile i padroni di casa, guidati con successo da Trevor Siemian (19/31 per 200 yard e 1 TD pass), che festeggia anche un bellissimo touchdown pass da 20 yard per Demaryius Thomas. Al resto pensano una corsa vincente da 1 yard di Andy Janovich, i field goal di Brandon McManus da 31, 53 e 40 yard e una meravigliosa difesa, guidata da Brandon Marshall (7 tackle, 1 sack e 1 FF). I Broncos (4-9) lasciano a bocca asciutta i Jets (5-8) per 23-0.

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Le quindici migliori azioni di week 14

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A tre settimane dal termine della regular season (quasi) ogni partita è decisiva. Certo non quella del Thursday Night tra Colts e Broncos, ma già sabato si alza l’asticella, con la sfida divisionale tra Chiefs e Chargers. Domenica, poi, ecco il piatto forte: i Seahawks sfidano i Rams, ma, soprattutto, si decidono le sorti sul trono di AFC con la sfida tra Steelers e Patriots. I playoff incombono, la NFL e i suoi appassionati sono in fervore.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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