[NFL] Week 16: Power Ranking

radiobonanzaTRASPGrazie agli amici di RADIO BONANZA, ecco a voi il miglior power ranking in italiano della National Football League.

E dopo gli auguri di Buon Natale la Bonanza vi porta oltre al podcast un altro regalo: il tradizionale Pover Ranking (cit.) più consueto di un pandoro Paluani. La Regular Season sta scomparendo e svanendo come in un sogno che neanche Shakespeare poteva immaginare nei suoi momenti più ispirati di letteraria cultura. C’è chi ha ricevuto in dono un posto ai playoff, chi una bye week a gennaio, altri ancora trionfi di Division e poi c’è ancora chi naviga fra le onde del destino sul finire la propria annata e ricevere un invito fra le top 6 delle rispettive Conference. Non nominiamo coloro che soccombono nel carbone più profondo e che oramai eran già da un paio di settimane rivolte con lo sguardo al 2015. Ma è pure Natale! Non solo fine della Regular Season e quindi è un bene far un edizione speciale. Vedrete in che modo, nel frattempo godetevi questa propiziatoria canzone creata, arrangiata, rielaborata, sublimata da un provatissimo King Baliano:

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Smiler of the WeekDue insospettabili squadre a +3
Rosiker of the WeekNew Orleans Saints -5
Bonanza FavoriteSeattle Seahawks +2

1) New England Patriots (12-3) =Illuminati come una di quelle case di un reality show che vedevo passare su SKY Uno qualche giorno fa e in cui vinceva chi metteva più quadrilioni di luci colorate e Babbi Natale flashosi all’ingresso della propria villetta i nostri Pats veleggiano verso il #1 e la parolina magica di…favoriti in AFC.

2) Seattle Seahawks (11-4) +2Da un paio di settimane son tornati a predicare e paiono lanciati come l’Arcangelo Gabriele, vedremo se riveleranno sia la testa della NFC West, il bye ai playoff e l’ardua strada del CenturyLink Field (madò per me è ancora il QWest) per gli avversari. La cosa sicura è che son tornati a far paura a tutti.

3) Green Bay Packers (11-4) =Tampa Bay a Green Bay rimane proprio indigesta tipo la zampone con lenticchie al vostro stomaco il giorno dopo Capodanno. Poi pian piano son venuti fuori e i Buccaneers hanno preferito inghiottire quantità di pro-secco Cinzano come nei peggiori festini in montagna.

4) Denver Broncos (11-4) -2Peyton Manning nelle ultime settimane ha giocato come quel nobile vecchietto con barba lunga e arriva alla capanna portando in dono incenso. Sì, è proprio Melchiorre Manning, l’avo antico di famiglia. Dal Monday Night non ne son usciti proprio benissimo.

Molto semplicemente. Il canto di Natale è suo.

5) Dallas Cowboys (11-4) =Un solo aggettivo: pirotecnici. Romo sta disegnando traiettorie in cielo che neanche Rudolph la renna di Babbo Natale riesce a fare negli istanti più creativi. Conquistata la NFC East, il prossimo obiettivo è raggiungere l’Olimpo a gennaio.

6) Detroit Lions (11-4) +1I Lions che vanno ai playoff con una giornata in anticipo, senza giocare (in virtù del risultato di sabato fra PHI @ WAS) e con la possibilità di portarsi a casa l’NFC North mi hanno portato subito alla mente Eddie Murphy nei panni di Billy Ray Valentine che da mendicante si trasforma in broker vincente e ricco sfondato. Insomma insieme a “Una Poltrona per Due” quest’anno vedremo pure i Leoncini impegnati nella caccia al Super Bowl.

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7) Arizona Cardinals (11-4) -1Questo giocare al FG del fenomenale Chandler “Don’t Call Me Vibo Valentia” Catanzaro e sperare nei miracoli della difesa nel limitare gli attacchi avversari mi ha ricordato il Canto di Natale dickensiano e il personaggio dell’avido e tirchio Ebenezer Scrooge. Non il top in vista dei playoff.

Arians Scrooge che caccia Ryan Lindley dopo la sua prestazione domenicale

8) Pittsburgh Steelers (10-5) +2 – La qualità e la solidità mostrata ultimamente si scioglie in bocca come un buon Ferrero Rocher scartato dall’Ambrogio dopo un brindisi con il Giangi a base di Moet, aspettando di scartare il Rolex di Natale. Arrivano ai playoff tonici e idratati al punto giusto.

9) Cincinnati Bengals (10-4-1) +2Jeremy Hill è una valanga d’emozioni. Tira giù tutto e tutti e permette a Dalton di poter mangiare frutta secca in tutta tranquillità. Il runningback ex LSU ha creato pure uno spot per illustrare cosa farà delle difese avversarie nei playoff:

10) Indianapolis Colts (10-5) -2Ok, hanno iniziato a festeggiare come i messicani dal 16 dicembre e intonato i Villancicos (canti di Natale) porta a porta per le case di Indianapolis con Trent Richardson sorprendente tenore della situazione, anche se ha rischiato di impuntarsi contro le porte di ogni abitazione dei vicoli attorno al Lucas Oil Field. Si sa, fare un passo in avanti può esser difficile per lui. In vacanza: meritata?

11) San Diego Chargers (9-6) +2Manti Te&#8#8217;o non ha ricevuto la visita del fantasma della propria fidanzata, ma quello dei Natali passati, presenti, futuri che lo hanno ispirato a motivar la squadra così tanto che sotto di 21 i Chargers portano a casa una rimonta insperata al supplementare che li fa diventar padroni del proprio destino a gennaio.

12) Philadelphia Eagles (9-6) -3Quella che poteva sembrare una sinfonia magistrale di zampogne remixate da David Guetta per il cenone di Natale è finita per sgonfiarsi in un bluff totale e, sicuramente, fra le delusioni di questa annata NFL. Dalla Festa del Grazie non è più funzionato nulla e Chip Kelly dovrà magnarse amaramente il suo panettone Maina. Senza canditi.

13) Baltimore Ravens (9-6) -1Calo la maschera e lo ammetto. La loro stagione è stata interessante come un pupazzo da neve a cui mancano i bottoni per gli occhi e la carota del naso viene divorata da un muflone magiaro. Aggiungiamoci che poi nella partita decisiva Joe Badass Flacco s’è sciolto proprio come se il sopracitato pupazzo si prendesse una vacanza ai Tropici e la frittata è fatta. Ma i playoff son ancora lì alla portata, ora serve solo l’amico Gufo in azione.

14) Houston Texans (8-7) +3La tenerezza che ispira Case Keenum quando pensa di esser lui il fautore della W dei Texans sui Ravens al posto che JJ Watt e una difesa spessa come quel Toblerone che vi fa passar notte insonni:

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Case Keenum che in una settimana cerca di tornar a esser il volto di una franchigia.

15) Kansas City Chiefs (8-7) -1Suvvia vederli giocare è attraente quanto andare alla Vigilia di Natale al cinema a gustarsi Fiorello che vi racconta la marcia dei pinguini, però in un modo o nell’altro possono ancora sperare nei playoff, nonostante Er Panza Andy Reid abbia abusato di colpi d’effetto per sorprendere degli stoici Steelers.

16) Buffalo Bills (8-7) -1Dopo l’imbarcata contro i Raiders che fanno festeggiare ai Bills i 15 anni d’astinenza dai playoff, Kyle e gli altri suoi compari hanno deciso di far face-painting e iniziare a cantare canzoni di Natale di fronte alle cascate del Niagara improvvisando una versione ubriaca dei KISS natalizi.

17) Miami Dolphins (8-7) +1Ipotesi. Siete un Elfo che passa 11 mesi all’anno in Finlandia, sommerso da neve e trascorrete le giornate ad ammirare le vetrine di Helsinki. Avete diritto a un po’ di svago e così decidete di andare a Las Vegas e sprigionare la vostra personalità come non mai, ai livelli di “Paura e Delirio a Las Vegas”. Ecco, questo è lo scenario che ha portato alla W i Dolphins con trilioni di punti nel giro di due minuti.

18) San Francisco 49ers (7-8) -2Più che Gaspare che porta oro in dono, i 49ers quest’anno mi son sembrati appropriati tipo l’account Twitter di Gasparri e non serve dire cosa avrebbe in dono. Niente, anche sopra di 21 punti son riusciti a perderla e Harbaugh ha proposto una tregua al CEO dei 49ers:

http://www.youtube.com/watch?v=4Y5GtaTrPHM

19) Carolina Panthers (6-8-1) +3Che di soppiatto siano giunti come la Stella Cometa per annunciarci la venuta del Messia e presentarsi ai playoff forti del titolo prestigioso (e ambito…) della NFC South? Ai posteri, o meglio, all’ultima giornata l’ardua sentenza. Certo che la nostra pazienza è al limite. Passi una squadra alla post-season con 1 pareggio nel record, 2 sarebbero veramente troppe.

20) Atlanta Falcons (6-9) +1In tanti, molti, troppi aspettano i Falcons ai playoff come si attende la Befana in quinta elementare aka meno di zero visto che ogni festa si porterà via. Loro non è che sian così dannosi, per l’amor del cielo, ma il fatto che al di fuori della South siano 1-9 vi basta? Certo, non che migliori la situazione se si parlasse di Panthers. Vabbé, fate sorridere Mike Smith per l’ennesima volta.

21) St.Louis Rams (6-9) -1Dopo questa prestazione contro i Giants sono pronti per il gran finale e ad andare in letargo come Benino, il pastorello del presepe napoletano che s’addormenta ed è ignaro di tutto, compresa della nascita di Gesù Bambino. Come i Rams son ignari che esista il football a gennaio, oramai da anni.

22) Minnesota Vikings (6-9) +1Nel periodo della Festa dello Jòl i vichinghi sacrificavano blocked punt e li offrivano ai propri Dei per sconfiggere l’oscurità dell’Inverno. Non son convinto che quest’anno nell’Impero Nordico di Minneapolis ci sia tanta luce a illuminar la vallata. Meglio dedicarsi a un banchetto con fiumi di birra e maiale arrosto.

23) Cleveland Browns (7-8) +2Tutti noi aspettavamo il Mago Baldassarre che portasse speranza e mirra nelle vesti di Johnny Manziel in quel di Cleveland, ma un infortunio ci ha privato di tale soddisfazione (non che prima ce ne stesse dando tante). Ora addirittura pare Connor Shaw time per l’ultima di RS, è già tempo di aggiornare la maglietta?

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Io aggiungo quello di Mattia Luchetta, dai, QB from Sixth San Juwan University

24) New Orleans Saints (6-9) -5Tristi come il Grinch e noncuranti delle belle parole che tutti hanno speso su di loro in offseason rovinano le feste a scommettitori, analisti, filosofi del giuoco del football perdendo contro i Falcons con prestazioni così ignobili da far inacidire lo stomaco di Willy Wonka. Festeggeranno il tutto nell’Ade.

25) New York Giants (6-9) =Se aprissi il Calendario dell’Avvento dal primo dicembre in avanti con la speranza di trovare sotto la finestrella un qualcosa di diverso che mi possa rappresentare in positivo la stagione dei Giants sarei in grosso sbaglio, infatti sotto c’è solo la foto di un catch a random di Odell Beckham, l’unico raggio luminoso di questa annata Giants.

26) Chicago Bears (5-10) =Il nipote di Santa Claus, Jimmy Clausen non ha compiuto il cosiddetto Miracolo nella 34esima strada nell’incrocio che interseca (ora, fermatevi e ditevi: “quanti Power Ranking usano la parola intersecare al mondo? Vi rispondo io: nessuno.) il Soldier Field e alla fine è arrivato lo sweep contro i rivali di Detroit. Amarezza come se ad Aspen non nevicasse da 3 mesi ininterrotti.

27) Washington Redskins (4-11) =Babbo Natale nel cuore di venerdì notte ha chiamato Washington DC dal suo centro logistico in Lapponia perché nella lista di nomi che gli aiutanti elfi man mano je consegnavano non riusciva proprio a trovar un regalo adatto a DeSean Jackson. Rispondendo prontamente dal telefono di un’armeria del posto, il buon DeSean ha chiesto solo l’eliminazione degli Eagles dai playoff. Sabato? Detto, fatto.

28) Oakland Raiders (3-12) +1Sono un po’ blasfemi perché una volta che il figlio di Maria e di Giuseppe è divenuto adulto (Kyle Orton) ha voluto sfidare la Morte Nera della Baia, ma ne è uscito sconfitto. In un periodo come questo gli alfieri del male Derek Carr e Khalil Mack regalano una gioia a tutti i fan di Darth Vader.

Il clima natalizio non è nel corpo dei Predoni.

29) New York Jets (3-12) -1Anacronistici come i film natalizi di Boldi e De Sica cercano di salvare il salvabile facendo un regalo di Natale (l’ultimo?) a Rex e invece se ne escono con l’ennesima sconfitta. Non basta l’effort del Pro Bowler mancato Genius Smith.

30) Jacksonville Jaguars (3-12) +1La gioia con cui si avvicinano a Natale a Jacksonville:

31) Tampa Bay Buccaneers (2-13) -1Il regalo più bello i Buccaneers non lo troveranno sotto l’albero giovedì, bensì dovranno aspettare la primavera se, come prevedibile (o forse no?), perdessero l’ultima sfida contro i Saints. Infatti arriverebbe la #1 overall al draft e magari pure un Marcus Mariota nuovo di zecca.

32) Tennessee Titans (2-13) =Nella ridente Catalunya e nella limitrofa Andorra c’è un personaggio tradizionale che partecipa al presepe con pari dignità insieme alle altre statuette. Il suo nome è Caganer detto anche “home que caga” per gli amici. Non ha nessuna funzione specifica se non quella di produrre pupù a quantità industriali. Ecco, la stagione Titans è identica:

Ken Whisenhunt nelle sembianze di Caganer ci illustra il playbook dei Titans.

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Redazione

Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

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