Pari e patta (Cincinnati Bengals vs Philadelphia Eagles 23-23)

Un pareggio è  sempre  una mezza sconfitta, ma in questo caso è una mezza condanna per due squadre che già dopo tre giornate sembrano condannate all’oblio.

LA FREDDA CRONACA… DIREI QUASI GELIDA

Primo Tempo – La partita presenta un primo tempo di noia assoluta, con i Bengals incapaci di produrre gioco, con un playbook prevedibile che mai riesce ad innescare le corse come vorrebbe; dal canto loro gli Eagles sembrano poter far male ai propri avversari  proprio col gioco di corsa, ma anche se già nel primo quarto perdono l’unico WR di talento a roster per un infortunio muscolare, DeSean Jackson, non rinunciano a provare i passaggi con l’esito di un brutto intercetto lanciato da Wentz, complice una deviazione della linea difensiva.
Dopo lo 0-0 del primo quarto, una sequenza di punts e field goals conducono al primo TD della partita con un bel drive orchestrato da Burrow per i suoi ricevitori preferiti (Boyd, Higgins e Tate), infatti dopo una pass interference, abbastanza fiscale, su Tate che ha portato Cincinnati sulla 1 yard avversaria e una corsa inefficace di Mixon, arriva il primo TD di Higgins in carriera su un passaggio comodo in end zone.
Non si fa attendere la risposta di Philadelphia che nel drive successivo riesce a segnare un TD con un passaggio a Ward su un 3rd&8 sulle 29 di Cincinnati, complice un’amnesia difensiva dei Bengals.
Il primo tempo si chiude così  con un 13-10 per Philadelphia.

Secondo Tempo – La seconda metà  si apre con il field goal dalle 54 yard dell’ex di turno Jake Elliott, a cui i Bengals ribattono con un buon drive che sembra arenarsi ogni volta che provano una corsa o Burrow subisce un sack, ma rimane in vita grazie ai passaggi del QB ex LSU e si chiude col secondo TD di Higgins.
Il successivo secondo  intercetto di Wentz sembra incanalare il risultato a favore della franchigia dell’Ohio, ma, non riuscendo a capitalizzare in pieno  l’occasione, si deve accontentare di un Field Goal, così come avverrà nel successivo possesso dopo un punt degli Eagles.
Con soli 3 minuti rimasti sul cronometro, grazie anche a due evitabilissime, da parte dei difensori, interferenze difensive, Wentz riesce ad orchestrare il drive che lui stesso chiude con un TD su corsa di 7 yard e che col punto addizionale porta la partita al supplementare.

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Overtime – Qui abbiamo una sequenza infinita di punts, con i Bengals che puntano su Green che non riesce mai a fare la differenza a causa dell’ottima marcatura di Slay e Wentz che alla prima occasione quasi fa la frittata facendosi quasi intercettare da Bates. Di lì subentra un po’ di paura di vincere ed emergono i limiti delle due squadre con l’ultima occasione in mano agli Eagles che potrebbero portare a casa la partita con un field goal dalle 59, ma una penalità per falsa partenza di Pryor spinge la squadra fuori dal range per il tentativo di calcio, costringendola al punt che chiude il match in pareggio e lasciando ad entrambe le squadre più  dubbi che certezze.

GLI EAGLES NON SANNO PIÙ VOLARE

Quando hai le ali tarpate dagli infortuni che hanno messo ko tutti i tuoi principali  Wide Receiver e contro una squadra che l’anno scorso è risultata  ultima nella difesa sulle corse e che, senza Geno Atkins, fin dalle battute iniziali non sembrava avere le giuste contromisure a Sanders, forse valeva la pena continuare in quella direzione, ma il brutto intercetto di Wentz ha fatto capire ai Bengals che conveniva lasciare che Wentz provasse a vincere la partita lanciando, cercando di fermare il più possibile il gioco di corsa.

Note dolenti – Proprio dal QB sono arrivate le note più dolenti. Il presunto infortunio all’anca nel training camp (di cui però  non si hanno certezze ma solo indiscrezioni) che sembra ne abbia limitato la rotazione del tronco durante il lancio, sarebbe la più auspicabile delle spiegazioni per il disastroso inizio di stagione di Carson Wentz, dal momento che la sua involuzione sembra davvero inarrestabile. Il TD su corsa  che ha portato all’overtime e un bel lancio al TE Ertz durante il supplementare non possono essere sufficienti a salvarlo da una prestazione obbrobriosa che ha fatto sembrare la difesa dei Bengals più  forte di quello che non sia in realtà. La linea offensiva non lo ha protetto come avrebbe dovuto, e, anche quando hanno provato la formazione con il 2TE set per aiutarla, i risultati hanno lasciato a desiderare al punto che almeno tre volte  Wentz ha dovuto fare delle vere e proprie magie per sgusciare da quelli che sembravano dei sacks annunciati.
Wentz ha fatto errori sia di esecuzione che di decisione, per cui davvero è l’ombra del giocatore che abbiamo imparato  ad apprezzare nel 2017 e credo da stasera gli allenatori  di Philadelphia  si stiano davvero chiedendo se non convenga ad un certo punto puntare su Hurts lasciando magari il tempo a Wentz di rimettersi in sesto, se questo è il problema, o di dargli una scossa, se invece la terapia d’urto può  sembrare quella più  efficace, perché  di questo passo rischiano di bruciare definitivamente il giocatore.

Note positive – Le buone notizie  sono state sicuramente la linea difensiva che, oltre ad annientare le corse avversarie, è  riuscita a tenere sempre sotto pressione Burrow non dandogli quasi mai il tempo di lanciare tranquillo.
Anche Slay, il CB in copertura su Green, è riuscito ad effettuare degli ottimi interventi nei momenti decisivi che hanno salvato gli Eagles dalla sconfitta. Entrambe queste valutazioni sono però  soggette alla pochezza della linea offensiva dei Bengals e all’incapacità  di Green di creare separazione probabilmente a causa di una forma fisica approssimativa vista la lunga assenza dai campi di gioco.
Una certezza resta invece il TE Ertz che rimane l’unico ricevitore affidabile per Wentz a cui Philadelphia  spera di poter affiancare per il futuro anche il WR Ward autore ieri di un’ottima prova.

I BENGALS HANNO TROVATO IL FRANCHISE QB, ORA DEVONO TENERLO SANO

Zach Taylor, aveva annunciato in settimana che avrebbe fatto tutto quello che era necessario per sistemare i problemi legati alla linea offensiva troppo porosa e la risposta sono stati 8 Sack subiti e 18 colpi al QB su 44 azioni di passaggio. Viene da chiedersi  come abbia fatto Burrow a mantenere la calma e chiudere con 2 TD, 0 intercetti, 31 su 44 e 312 yard lanciate.
Pure due tra i migliori bloccatori della squadra come il LT Williams e il TE Sample hanno  concesso dei Sack ai pass rushers avversari. Se questo non fosse  bastato non sono mancati i colpi al limite della penalità  subiti immediatamente  dopo aver lanciato e, nel caso del colpo illegale di Malik Jackson giustamente sanzionato, ben dopo di esso.
Quando la tasca è  rimasta pulita il QB dell’Ohio è riuscito a trovare un’ottima connessione con i WR Boyd, Tate e Higgins, autore dei suoi primi due TD in carriera,  mostrando alla dirigenza quale sarà  verosimilmente l’asse per il prossimo anno. Green è in condizioni precarie e ci si chiede quanta benzina abbia ancora nel serbatoio nonostante la classe cristallina, mentre Ross ieri non è  stato nemmeno attivato per la gara per scelta tecnica essendo il parco ricevitori dei Bengals profondissimo.

Coaching staff  – I dubbi maggiori vengono dal coaching staff, infatti Taylor e Callahan sembrano troppo prevedibili nelle chiamate dei giochi. Il DC Anarumo, seppur la squadra sia sembrata migliorata rispetto alla partita con i Browns, non riesce a fermare l’attacco degli Eagles  nella rimonta che li ha condotti all’overtime e contribuisce con due sanguinose pass interference ad aiutare Wentz a portare avanti il drive.
Il principale colpevole resta comunque  Jim Turner, allenatore della linea offensiva, che in offseason ha convinto tutti, tranne i tifosi, che il crescendo dell’anno scorso, il ritorno del LT Williams e l’inserimento della guardia Free agent Su’a-Filo avrebbero garantito un miglioramento sensibile del reparto. Adesso i Bengals si trovano nella condizione di aver trovato il QB su cui costruire il proprio futuro, ma di non essere  minimamente in grado di garantirgli  di rimanere sano fino a fine stagione.

Anche il rinnovo milionario di Mixon si sta rivelando inutile perché  non fa alcuna differenza il valore del tuo RB quando il primo contatto lo subisce 2 yard prima della linea di scrimmage.

COSA ASPETTARSI PER IL FUTURO?

Aver chiuso le prime 3 partite senza una vittoria non può che far presagire una stagione di passione per entrambe le squadre.

Eagles – Gli Eagles stanno pagando una serie infinita di infortuni, specie nella OL e nei WR, che rende tutto più  complicato per Carson Wentz, che dal canto suo sta vivendo un’ involuzione nel gioco che deve essere la priorità da risolvere per coach Pederson. A mio giudizio quest’anno deve essere impiegato per recuperare il talentuoso QB e riportarlo al livello che ha dimostrato di poter esprimere, a costo di inanellare qualche sconfitta in più  ed eventualmente preferirgli per qualche partita Hurts per vedere di smuovere la situazione. Il QB da North Dakota State University sembra impantanato in una spirale senza fondo che lo ha trascinato nella mediocrità e questa situazione, se non risolta, vedrebbe ripartire la squadra l’anno prossimo con un punto interrogativo enorme nella casella più importante.

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Bengals – I Bengals continuano a non vincere senza mai perdere con troppo distacco, ma dal canto loro hanno finalmente trovato il franchise QB che in sala stampa, in merito ai colpi ricevuti, ha dichiarato : “Penso di dovermi migliorare nel cercare di evitare uno o due placcatori nella tasca”, a dimostrazione di grande leadership, ma anche rassegnazione a doversi risolvere i problemi da solo senza cercare scuse.
Questo attacco con Mixon  come RB, Sample come TE, Boyd, Tate e Higgins come WR può davvero garantire un futuro giovane e radioso alla franchigia, a patto di creare un’ offensive line all’altezza e degli allenatori che dimostrino di poter essere almeno al pari del talento dei loro giocatori, condizioni molto lontane dall’avverarsi al momento.

Conclusioni – Una partita equilibrata, sempre in bilico, con tanti Sack sembrerebbe la ricetta ideale per uno spettacolo emozionante, invece, tranne per la suspense legata all’esito del risultato, il basso livello del gioco espresso non ha mantenuto le aspettative che era auspicabile aspettarsi da due compagini in cerca di riscatto.
Entrambe possono dire addio ai playoff dopo solo 3 giornate, per cui devono usare questa stagione per sviluppare i talenti che hanno a roster e risolvere i problemi insoluti che rischiano di attanagliarle anche nel 2021, in modo da non restare nella mediocrità che hanno espresso con questo scialbo pareggio.

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Giorgio Prunotto

Appassionato da 30 anni di football americano e dei Cincinnati Bengals, stregato dal design del loro casco, dalle magie di Boomer Esiason e dalla Ickey Shuffle.

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