Mahomes show a Los Angeles! (Kansas City Chiefs vs Los Angeles Chargers 34-28)

Sfida stellare quella del giovedì notte di football americano tra Chiefs e Chargers, che nella magnifica cornice azzurra di Los Angeles fa già sentire il profumo di playoff ai tifosi.

Al SoFi Stadium Justin Herbert e Patrick Mahomes se la giocano in cinque atti, perchè l’ora regolamentare non basta. Risolve un colpo da biliardo che manda la palla in buca di sponda, Mahomes per Kelce touchdown pass da 34 yard e vittoria in cassaforte.

Classe, talento, determinazione.

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Queste le tre componenti che tengono a galla Kansas City e consentono ai vice campioni del mondo di allungare il vantaggio di due partite sui diretti rivali divisionali di LA, ieri sconfitti nello scontro decisivo. Travis Kelce emerge con dirompenza: suo il touchdown del pareggio, suo il touchdown della vittoria. Il tight end ritrova la forma migliore e con le due marcature corona una notte da favola e da 191 yard in ricezione con 10 catch, una delle quali sfavillante da 69 yard.

Nella notte di giovedì, Patrick Mahomes trova tutte le garanzie del caso sul duo più bello della lega. Perchè se Kelce aiuta il QB a vincere la partita, il suo WR1 Tyreek Hill lo aiuta a riprendere il risultato per i capelli e mantiene i Chiefs in partita. Per Hill 148 yard ed 1 touchdown fondamentale alle economie di Kansas City. Hill che come Kelce, trova una big play roboante nella ricezione da 40 yard che gira il campo e va in porto nonostante l’interferenza difensiva dei Chargers che nulla possono davanti a così tanto talento.

Così Patrick Mahomes completa un’altra delle sue notti leggendarie: 31/47 con 410 yard lanciate, 3 TD, altre 32 yard su corsa e vittoria importantissima in chiave post-season. Poi sì, ci sono anche un intercetto e un fumble, ma quelli che potevano essere elementi decisivi nella sconfitta dei Chiefs passano inosservati al cospetto di una performance così entusiasmante.

I Chiefs vincono e lo fanno con mestiere e dimestichezza. Ma i Chargers ci mettono del loro per far si che gli avversari escano trionfanti dalla loro tana.

Los Angeles brucia la bellezza di quattro conversioni su quarti down e non contenta perde un fumble con Joshua Kelley sulla goal line che pesa come un macigno.

Torniamo all’ABC e alle origini del gioco. Se questo sport lo chiamano “football” una ragione dovrà pur esserci!

A conti fatti i Chargers non calciano in tre o quattro occasioni cercando di forzare il 4th down in modo ossessivo-compulsivo ed il risultato è una bella sconfitta in casa. Il gioco conservativo può avere dei limiti, vero, ma quando si tratta di una sfida punto a punto come quella che è andata in scena ieri notte ogni singola addizione ha il suo senso. Se nella peggiore delle ipotesi i Chargers avessero sbagliato due field goal su tre, la squadra di Los Angeles avrebbe vinto la partita a mani basse.

Invece Brandon Staley e Joe Lombardi si ostinano a caricare il braccio di Herbert persistendo con un atteggiamento aggressivo e sbilanciato che li porta a fallire. Le responsabilità della sconfitta dei Chargers vanno attribuite al coaching staff che non è abbastanza lucido per sfruttare il momento e capire quando invece sarebbe stato il caso di fermarsi. Insomma, “chi troppo vuole nulla stringe” diceva il proverbio e talvolta sarebbe più saggio accontentarsi di quello che si ha invece di rischiare l’azzardo per poi rimanere a mani vuote.

Addio sogni di gloria per i Chargers? Assolutamente no.

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L’esperienza dei Chiefs conta, il modo in cui le pressioni vengono gestite conta altrettanto. Le vittorie in NFL aiutano a trovar coraggio mentre le sconfitte aiutano ad imparare dai propri errori. I Chargers se la sono giocata a testa alta e sebbene le nostre valutazioni sul loro conto siano negative nel resoconto finale non possiamo fare il processo alle intenzioni di coach Staley. Rimane il fatto che, vista da fuori, la partita la abbiano persa i Chargers e non vinta i Chiefs.

Al netto delle scelte offensive di Los Angeles, possiamo affermare senza troppe riserve che nei team schierati in campo tutti abbiano fatto il loro dovere e si siano comportati più che dignitosamente esaltando lo spettacolo del football e regalando un duello memorabile agli appassionati.

Los Angeles deve trovare maggiore concentrazione e lucidità. Per farlo ci sono tra i migliori match up della prossima giornata, quando la squadra di Herbert incontrerà gli Houston Texans per una domenica che dovrebbe risultare più agevole. Poi seguiranno le due sfide divisionali contro Denver Broncos e Las Vegas Raiders, entrambe nettamente in declino e per una ragione o per l’altra arenate nei loro mari di problemi.

I Chiefs continuano nella loro marcia che allo stato attuale delle cose sembra essere inarrestabile. Le vittorie consecutive sono ora sette e la striscia positiva sembra non doversi interrompere qui perchè Steelers, Bengals e Broncos (che saranno le ultime tre avversarie da affrontare in regular season) non dovrebbero causare particolari intoppi a questa corazzata che ha ritrovato la sua vera forza. Quella dell’entusiasmo nel giocare insieme, quella che è eccezionale nel delegare responsabilità e compiti ad un attacco scintillante e ad una difesa che oggi ha riacquistato compattezza e morale.

Ladies and Gents, i Chiefs sono tornati e ora fanno paura.

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Alex Cavatton

@AlexCavatton sport addicted dal 1986. Amministratore di Chicago Bears Italia. Penna di Huddle Magazine dal 2018. Fondatore di 108 baseball su Cutting Edge Radio. Autore dei progetti editoriali: Chicago Sunday, Winners Out, RaptorsMania, Siamo di Sesto San Giovanni, Prima dello snap. Disponibili su Amazon

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