Hot Take: qualche (in)certezza sulla NFL – Episodio 16

Il football americano è lo sport più razionale e, in un certo senso, freddo che esista: ogni giocata, come ben saprete, altro non è che la traduzione di centinaia di segnacci disegnati su una lavagnetta da paranoiche controfigure di Professor X e provati migliaia di volte in allenamento.
Freddezza, troppa freddezza.
Fortunatamente, però, a rendere più mite il clima nel mondo NFL ci siamo noi tifosi – aiutati da analisti più o meno qualificati – con le nostre sparate a zero, o come direbbero nei paesi anglofoni “hot take” che stando a Wikipedia – inglese – significa « a hot take piece of deliberately provocative commentary that is based almost entirely on shallow moralizing»: deliberatamente provocatorio.

Una hot take non deve per forza essere ragionata, anzi, spesso altro non è che frutto dell’emotività del momento e del modernissimo bisogno di esternare su uno schermo ogni nostro pensiero: questa rubrica nasce proprio per questo, per dare spazio ai vostri pensieri “più irrazionali” e successivamente sviscerarli, razionalizzarli ed eventualmente bocciarli o approvarli.
Questa rubrica, in definitiva, altro non è che l’inevitabile sequel transmediale delle nostre discussioni su Telegram: parteciparvi è facilissimo, tutto ciò che dovete fare è apporre l’hashtag hot take dinanzi alla vostra hot take.

Senza dilungarsi ulteriormente…

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Washington Football Team vincono il Superbowl e decidono di non cambiare più nome
Del nome già ve ne avevo parlato la settimana scorsa – e se non era la scorsa era quella prima -, del Super Bowl no, non ve ne ho mai parlato: vediamo un po’ se ha perlomeno senso pensarci.
Washington, nonostante una situazione quarterback piuttosto nefanda ulteriormente complicata dall’immaturità clinica di Haskins – che scemo – nell’ultimo mese e mezzo ha vinto consistentemente partite giocandosela ad armi pari contro praticamente qualsiasi forma di opposizione: la quasi rimonta di domenica scorsa contro Seattle mi ha fornito indicazioni precise sul cuore dei ragazzi di Rivera – o sul vero livello dei Seahawks, dipende – e, cari lettori, posso affermare con assoluta sicurezza che incontrare ai playoff una squadra con una difesa del genere non piacerà veramente a nessuno poiché solo muovere le catene contro di loro è veramente complicato, figuriamoci mettere a segno punti.
Ciò nonostante non riesco, da sobrio, ad immaginare uno scenario nel quale Washington trovi un modo di vincere tre partite consecutive ai playoff e, eventualmente, battere i Chiefs a febbraio: Hot Take veramente audace, non c’è che dire, ma per come stanno le cose sarebbe già tanto si qualificassero “semplicemente” ai playoff.

Washington prenderà Mariota in offseason
Questa è una Hot Take!
L’esordio di Marcus Mariota con la maglia dei Raiders ha scaldato il cuore di milioni di tifosi in quanto l’ex-Titans ha giocato un’ottima partita aiutandoci a ricordare che dopotutto stiamo pur sempre parlando di un’ex-seconda scelta assoluta al draft e che il talento per lui, malgrado la direzione presa dalla carriera, non è mai stato un problema: basterà una partita per garantirgli una seconda – o terza? – opportunità da titolare?
Potrebbe essere, a Garoppolo ne bastarono sette per guadagnarsi un contratto da franchise quarterback perciò mai dire mai in NFL quando si parla di quarterback, ma il problema è un altro, ovvero che pure per la prossima stagione Mariota sarà un giocatore dei Las Vegas Raiders in quanto il contratto firmato in offseason era biennale: cosa vorranno in cambio Gruden e Mayock?
Mariota a Washington, in effetti, avrebbe assolutamente senso in quanto come detto qualche minuto fa – o secondo se sei un lettore velocissimo – la squadra ha bisogno di un quarterback sul lungo termine e, considerando i comportamenti tenuti da Haskins appare chiaro che il futuro della scelta al primo round del draft 2019 molto probabilmente non sarà nella capitale: potenzialmente potrebbero essere costretti a rinunciare ad una scelta al secondo giorno del draft ma, per Mariota, credo ne valga la pena, soprattutto in luce dell’importanza data da coach Rivera al carattere di un giocatore.

Henry arriva a 2000 yards in Week 16 per la giuoia di chi lo schiera in finale al giuochino
Ho come l’impressione che l’autore di questa Hot Take abbia draftato Henry al giochino: beato te caro mio, io quest’anno al primo giro ho optato per Clyde Edwards-Helaire.
In ogni singola lega in cui gioco, perciò… già.
Non stessimo parlando di Henry non perderei nemmeno tempo a risponderti, ma con un giocatore che snocciola partite da 150 yards con la facilità con la quale io corro al bagno alle 8.30 di mattina il discorso si fa decisamente interessante: il matchup in questo caso è buonissimo poiché la run defense dei Packers non è propriamente irresistibile e, anche nel caso di un’eventuale fuga Packers, abbiamo avuto modo di constatare che coach Vrabel non rinunci a provare a muovere le catene servendosi del proprio running back.
Trecento yards, però, sono veramente tante e malgrado le preghiere dei giocatori del giochino credo che le possibilità di realizzazione della tua Hot Take siano veramente basse, anche se 30 punti pure questa settimana non glieli toglierà nessuno.

https://twitter.com/KyleBrandt/status/1340731120179163137

Bill Belichick farà trade up per arrivare a Lawrence
No, il prezzo da pagare sarebbe decisamente troppo alto e non riesco ad immaginarmi Belichick sacrificare il futuro dei New England Patriots in nome di un solo, seppur fenomenale, giocatore.

Chicago Bears ai playoff al posto degli Arizona Cardinals
Arizona è attesa da due partite assai complicate contro due rivali divisionali che molto probabilmente non avranno nessuna voglia di vederli arrivare ai playoff: sabato sera, contro San Francisco, coach Kingsbury dovrà prestare attenzione ad un’avversaria che a questo punto della stagione gioca solamente per rovinarla a chi scenderà in campo con loro e, con nulla da perderci, immagino che saranno giusto un po’ aggressivi.
Chicago, nel frattempo, giocherà contro i Jacksonville Jaguars che nonostante l’encomiabile impegno sono pur sempre i Jacksonville Jaguars; l’ultima giornata sarà alquanto interessante poiché Chicago dovrà giocarsi il potenziale accesso ai playoff con dei Green Bay Packers che potrebbero già essersi assicurati il primo seed NFC e, conseguentemente, non aver più nulla per cui giocare se non la soddisfazione di tenere gli acerrimi nemici fuori dai playoff: Arizona, invece, si giocherà la stagione con i Los Angeles Rams, non propriamente la squadra più facile da incontrare.
Non saprei risponderti, l’unica cosa che posso dirti è che le possibilità di Chicago di andare ai playoff, rispetto ad un paio di settimane fa, esistono: già questo è un mezzo miracolo.

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Gli Steelers faranno la fine degli scorsi Ravens, incompiuti
Non fatemi agitare: confrontare questi Steelers ai Baltimore Ravens del 2019 non ha assolutamente senso, stiamo parlando di due squadre completamente diverse che hanno vissuto stagioni non comparabili.
Baltimore, per quasi tutta la regular season, ha dominato mettendone a segno quaranta a settimana e “subendone pochi” in forza di un football storicamente efficiente e, perché no, spettacolare e, soprattutto, della rivoluzione Jacksoniana; Pittsburgh, invece, è riuscita a nascondersi per mesi dietro ad un record bugiardo in grado di occultare problemi strutturali molto gravi di un roster che non era sicuramente da 11-0: è difficile paragonare due squadre così differenti, due squadre che hanno vissuto stagioni apparentemente simili per quanto concerne il record – anche se le possibilità che Pittsburgh concluda ad undici vittorie non sono poi così remote – ma che si sono espresse su due livelli completamente differenti.
Il risultato finale, vista la paurosa involuzione degli Steelers, potrebbe essere lo stesso, ovvero one and done ai playoff ma ciò nonostante mi trovo costretto a stroncare il paragone: paragonare questi Steelers ai Ravens del record è alquanto offensivo nei confronti dei Ravens.

Dolphins in finale di conference
Prima devono qualificarsi ai playoff ed a quel punto, siccome si ragionerà sulla partita secca, potrebbero ruzzolare fino al Championship Game, anche se al momento davanti a loro metterei Bills, Titans, Colts, Browns e, qualora dovessero qualificarsi, Ravens… anche se la qualificazione dei Ravens implicherebbe Dolphins fuori dai playoff: non so cosa fare, sto tentando di gufarla in tutti i modi ed a tal proposito SÌ ASSOLUTAMENTE SÌ, DOLPHINS IN FINALE DI CONFERENCE, DOLPHINS AL SUPER BOWL, DOLPHINS AI PLAYOFF AUTOMATICAMENTE, FORZA DOLPHINS!

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Mattia Righetti

Mattia, 27 anni. Voglio scrivere per vivere ma non so vivere. Quando mi cresce la barba credo di essere Julian Edelman. Se non mi seguite su Twitter (@matiofubol) ci rimango malissimo.

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