It’s QB time, i migliori e peggiori quarterback di week 3

Dopo le partite di week 3 ecco per voi l’appuntamento settimanale con la classifica che illustra i migliori e peggiori quarterback della settimana. Patrick Mahomes in testa alla nostra TOP 5 con Dak Prescott e Lamar Jackson che si confermano nel gruppo dei migliori.

I MIGLIORI CINQUE

Quarterback della settimana
Patrick Mahomes, Kansas City Chiefs (27-37, 374 yds, 3 TD, 0 INT)

La linea statistica di Patrick Mahomes probabilmente non è la migliore della settimana, ma la sua prestazione lo mette di certo sul gradino più alto del podio. La sfida tra Ravens e Chiefs era senza dubbio la più intrigante della settimana, il maltempo nelle ore precedenti alla partita sembrava poter mettere in difficoltà il passing game di entrambe le squadre, ma in seguito si è rivelato clemente. Patrick Mahomes ha largamente vinto con il confronto con Lamar Jackson, il quale ha messo a referto una prestazione molto più simile alla linea dello scorso anno. Se l’imprecisione nei passaggi e l’abuso del running game regnavano sovrani per la franchigia di Baltimore, dall’altra parte Mahomes si rendeva protagonista di una scena alla quale siamo abituati da ormai più di un anno. L’MVP in carica ha coinvolto e sfruttato a puntino tutte le armi a sua disposizione, ha regalato a DeMarcus Robinson uno splendido lancio terminato con una ricezione ad una mano nella endzone ed ha evidenziato al massimo le caratteristiche del rookie Mecole Hardman, il quale ha concluso con 2 ricezioni, 97 yards ed un touchdown. Con Damien Williams ai box per infortunio, le chiavi del backfield sono state affidate al veterano LeSean McCoy, running back che si è reso protagonista con 11 touches totali, 80 yards e due touchdown. Inoltre, come al solito, sono stati dei target affidabili anche Travis Kelce (sostanzialmente immarcabile per la buona difesa dei Ravens) e Sammy Watkins (ricevitore con più target dei Chiefs nelle prime tre partite). La vittoria per 33-28 sui Ravens ha portato Kansas City ad un immacolato bilancio di 3-0 e l’attacco di Andy Reid potrà presto contare sul ritorno di Tyreek Hill. Nel frattempo nella week 4 i Chiefs voleranno a Detroit per affrontare dei Lions ancora imbattuti.

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Kyle Allen, Carolina Panthers (19-26, 261 yds, 4 TD, 0 INT)

Kyle Allen è stato tutto ciò che Cam Newton non è stato nelle prime due partite. L’undrafted QB ha messo al tappeto i Cardinals con ben quattro touchdown dimostrandosi totalmente capace di saper controllare l’attacco. Greg Olsen è rinato con 75 yards e due touchdown, mentre i due giovani ricevitori DJ Moore e Curtis Samuel si sono entrambi messi in mostra con almeno 50 yards ed una meta a testa. La gestione di Allen ha anche giovato a Christian McCaffrey, vero fulcro dell’attacco dei Panthers, l’ex stella di Stanford ha realizzato 188 yards totali ed un touchdown in 27 touches. La prestazione di Allen ha fatto sicuramente sorgere diversi dubbi in casa Carolina, ma al momento Newton non sembra in pericolo di perdere il posto da titolare una volta tornato dall’infortunio che lo terrà fuori anche per la week 4. Ad ogni modo se l’ex MVP dovesse riprendere da dove aveva lasciato, non sarebbe da escludere un possibile impego di Allen verso il termine della stagione. Una partita però è certamente poco per fare considerazioni a lungo termine, proprio per questo il test di settimana prossima in quel di Houston, aiuterà a rendere più chiara la situazione.

Daniel Jones, New York Giants (23-36, 336 yds, 2 TD, 0 INT, 4 carries, 28 yds, 2 TD, 2 fumble)

Per i New York Giants è stata una settimana di alti e bassi. Nel corso della partita di domenica contro Tampa Bay, la stella Saquon Barkley ha subito un infortunio alla caviglia che lo terrà fuori dal campo per almeno un mese, dunque il posto di running back titolare passerà a Wayne Gallman. Allo stesso tempo domenica è arrivata la prima vittoria stagionale dei Giants per mano del tanto discusso quarterback Daniel Jones, alla sua prima partita da titolare in NFL. L’ex quarterback di Duke ha messo in mostra delle qualità veramente interessanti, non ha avuto a paura ed è stato in grado di gestire l’attacco in modo ben diverso rispetto ad Eli Manning, veterano che ora farà da mentore al giovane Jones. A causa di un corpo ricevitori decisamente scarno, il QB dei Giants si è ripetutamente affidato al tight end Evan Engram, autore di 113 yards ed un touchdown in 6 ricezioni ed allo slot receiver Sterling Shepard, in quale ha realizzato invece 100 yards ed una meta in 7 ricezioni. Jones si è dimostrato anche molto più mobile di quanto Manning sia mai stato, il rookie infatti ha sigillato la partita con un touchdown su corsa, il secondo di giornata, che messo al tappeto i Buccaneers. Anche in questo caso, come per Kyle Allen, è necessario avere un campione statistico più corposo prima di fare considerazioni importanti, ma in questo caso è importante osservare l’atteggiamento con cui Jones è sceso in campo, dopo le numerose critiche in seguito all’alta scelta spesa al Draft, sembra deciso a dimostrare a tutti il suo valore in una piazza difficile come New York. Nella week 4 i Giants ospiteranno in New Jersey dei Redskins reduci da una sconfitta contro i Bears con tre touchdown lanciati da Trubisky (0 per lui nelle prime due partite), per Jones dunque potrebbe essere un’altra settimana produttiva.

Deshaun Watson, Houston Texans (25-34, 351 yds, 3 TD, 0 INT, 1 fumble)

Per Watson ed i Texans è stata una partita estremamente complicata, i Chargers hanno tenuto sotto controllo DeAndre Hopkins e Will Fuller per tutta la partita, mentre la difesa ha messo spesso pressione alla debole linea offensiva di Houston, costringendo Watson a scappare dai difensori muovendosi nella tasca. Il talento dell’ex giocatore di Clemson però è stato troppo anche per i Chargers, Watson si è affidato ai suoi target secondari per mettere in ginocchio Los Angeles. Kenny Stills ha guidato la squadra in yards su ricezione, mentre sono stati i due tight end Jordan Akins e Darren Fells i destinatari dei tre touchdown lanciati dal QB dei Texans. Watson è stato come al solito preciso e spavaldo, una combo perfetta per strappare una fondamentale vittoria in trasferta con il punteggio di 27-20. Con un bilancio positivo di 2-1, Watson e compagni affronteranno tra le mura amiche i Carolina Panthers, franchigia che fin ora non si è dimostrata particolarmente solida dal punto di vista difensivo, quella tra Deshaun Watson e Kyle Allen sarà una sfida molto interessante.

Russell Wilson, Seattle Seahawks (32-50, 406 yds, 2 TD, 0 INT, 7 carries, 51 yds, 2 TD)

Russell Wilson è il primo quarterback da quando realizzo questa rubrica, che finisce tra i migliori cinque della settimana nonostante una sconfitta della sua squadra. Questo perché mi è impossibile ignorare il modo nel quale Wilson si sia caricato la squadra sulle spalle per cercare di inseguire i Saints. Con un Chris Carson decisamente non in partita, il QB dei Seahawks è stato obbligato ad instaurare in modo sempre più urgente una certa continuità nel passing game. La partita è terminata con più di 400 yards lanciate da parte del giocatore dei Seahawks ed il principale beneficiario è stato lo slot receiver Tyler Lockett, autore di 11 ricezioni, 154 yards ed un touchdown. Sono stati particolarmente coinvolti anche il rookie D.K. Metcalf, cercato spesso nei lanci lunghi ed il tight end Will Dissly, autore di un touchdown appena prima della fine della partita. La produzione di Wilson è arrivata anche nel running game, infatti ha realizzato solo 2 yards in meno di Chris Carson ed ha aggiunto alla sua prestazione anche due mete. La sconfitta finale di Seattle è arrivata principalmente per la difficoltà di marcatura su Alvin Kamara, running back che ha fatto impazzire i Seahawks per tutta la partita ed ha realizzato 12 missed tackles alla fine del match, numeri veramente fuori dal normale. Nella week 4 i Seahawks voleranno a Phoenix per una sfida divisionale con i Cardinals.

I PEGGIORI CINQUE

Il peggiore della settimana
Baker Mayfield, Cleveland Browns (18-36, 195 yds, 1 TD, 1 INT)

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Per Mayfield ed i Browns questa è sicuramente una partenza sotto le aspettative. La linea offensiva non lo sta di certo aiutando, ma allo stesso tempo è anche giusto dire che Baker Mayfield sembra aver fatto diversi passi indietro rispetto allo scorso anno. Anche Deshaun Watson ha una linea offensiva sotto la media, ma l’ex Heisman non ha ancora mostrato quel carisma e quella freddezza che invece stanno caratterizzando l’avvio di stagione di Watson. I Browns possono anche contare su un running back efficiente come Nick Chubb, autore di più di 100 yards totali in 27 touches, fattore che evidenzia come Kitchens preferisca affidarsi al running game anche in una situazione nella quale il game script non è a favore della sua squadra. Con David Njoku fuori per infortunio, alle spalle di Beckham e Landry c’è ben poco, e questo aiuta le difese avversarie a focalizzarsi di più sui due ricevitori, mettendo spesso il miglior cornerback a coprire Beckham, il quale la maggior parte delle volte viene anche raddoppiato. Nonostante queste problematiche, viste anche in diverse altre franchigie, Mayfield deve essere più intraprendente e non cercare di svolgere il suo compito da 6, perché il rischio, esattamente come in questa partita, è che il 6 si trasformi in 4. Nella week 4 Mayfield ed i Browns si ritroveranno ad affrontare i Ravens in trasferta.

Jimmy Garoppolo, Sand Francisco 49ers (23-32, 277 yds, 1 TD, 2 INT, 1 fumble)

Nonostante la vittoria finale contro gli Steelers e l’immacolato bilancio di 3-0, per Garoppolo è stata una partita tutt’altro che positiva. Nel primo tempo l’attacco dei 49ers è stato al limite del professionismo, rischiando sostanzialmente un turnover ad ogni drive. Il running game è stato il vero motivo della vittoria di San Francisco, seppur con gli infortuni di Coleman e McKinnon, il trio Mostert-Breida-Wilson si sta dimostrando veramente efficace. Nel passing game invece l’unico pilastro è stato Kittle, alle sue spalle i ruoli di Goodwin, Pettis e Samuel non sono ancora ben definiti. Se i 49ers vogliono avere speranze di playoff, Garoppolo deve certamente tagliare il rischio turnover. San Francisco potrà contare sulla bye week la prossima settimana, dunque tornerà in campo nella week 5.

Joe Flacco, Denver Broncos (20-29, 213 yds, 0 TD, 1 INT, 1 fumble)

Nella sconfitta contro i Packers, Flacco è stato sostanzialmente inesistente. La difesa di Green Bay ha sabotato completamente il QB di Denver e l’infortunio a Garrett Bolles non è certamente stato d’aiuto. I Broncos sono diventati un “run-first team” e la committee tra Lindsay e Freeman sta dando i suoi frutti. Lo 0-3 con cui Denver ha cominciato la stagione parla molto chiaro, i Broncos hanno bisogno di un rapido cambio di rotta, altrimenti potrebbero entrare in seria discussione per una scelta nella top 3 al prossimo Draft, magari con l’obiettivo di sostituire un Joe Flacco sempre più stagionato. I Broncos affronteranno i Jaguars in casa la prossima settimana.

Case Keenum, Washington Redskins (30-43, 332 yds, 2 TD, 3 INT, 2 fumble)

A livello di produzione la prestazione di Keenum non è stata completamente negativa, considerando che i Bears hanno la miglior difesa della NFL, cinque turnover sono però letteralmente inaccettabili al fine di vincere la partita. L’ex QB dei Vikings ha mostrato una bella connessione con il rookie Terry McLaurin, il quale è diventato il primo ricevitore della storia a realizzare almeno 50 yards ed un touchdown nelle prime tre partite della propria carriera. Il running game però è stato inefficiente e la difesa di Chicago è salita in cattedra realizzando anche un pesante pick-six ai danni di Keenum. Gruden ha detto che almeno per il momento il titolare resta il veterano, ma sembra mancare sempre meno all’esordio di Dwayne Haskins. Washington affronterà i Giants nella week 4.

Il quinto: Non c’è stato un altro vero proprio quarterback autore di una prestazione disastrosa. Sicuramente non è stata positiva la prestazione di Dalton, il quale nonostante due touchdown, ha anche subito due turnover, ma allo stesso tempo ha tenuto in partita la sua squadra fino alla fine. Da citare ci sono anche Luke Folk e Josh Rosen, anche se vista la situazione ha poco senso definirli peggiori della settimana. Il primo ha affrontato la difesa dei Patriots e probabilmente ha giocato la sua ultima partita in NFL, visto il ritorno di Darnold in seguito alla bye week. Il secondo invece non può contare su un supporting cast ed i Dolphins rischiano veramente di inanellare una stagione da 0-16.

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